Parole d'amore di Alessandro Nesta verso la Lazio

[Whistle]

Il piú grande rimpianto della mia vita di tifoso laziale!

http://lnx.lazialita.com/?p=21500

Alessandro Nesta, indimenticato capitano biancoceleste, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky, dove si parla dei suoi esordi e della Lazio, la sua squadra del cuore. Queste le parole del difensore: “Devo tutto a mio padre che per anni ha fatto sacrifici incredibili per portarmi in giro da una parte all’altra della città. Per questo gliene sarò sempre riconoscente. L’altra persona a cui devo tutto è Volfango Patarca che mi ha visto giocare e mi ha subito portato nella mia squadra del cuore, la squadra della mia vita, la Lazio. Giocavo nella U.S. Cinecittà, società affiliata alla Roma. Mi volevano, ma papà disse di no. Ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile della Lazio, ho giocato 8 anni da titolare nella prima squadra, ho fatto il capitano, ho vinto tanto e alzato tanti trofei, per questo la Lazio è e sarà sempre parte della mia vita. Sono dovuto andare via, perché la Lazio aveva problemi economici molto seri: in un giorno hanno venduto sia me che Crespo. Il mio sogno era quello di giocare per sempre con la Lazio, ma non mi è stata data possibilità di scelta. La società in quel momento mi ha fatto uscire male di scena. Se mi fosse accaduto oggi, mi sarei difeso meglio e sarei stato in grado di gestire meglio la vicenda. Decisero di vendermi per fare cassa, ma passai per quello che voleva andare via. Loro dovevano dire come stavano le cose, tanto la verità sarebbe venuta a galla. Dovevano dire che navigavano in cattive acque e che la Lazio era piena di debiti. Io avevo ricevuto tanto dalla Lazio, ma avevo dato anche molto, meritavo più rispetto. Il momento più bello? La conquista dello Scudetto vinto in quel modo. Noi dentro lo stadio a guardare la Juventus che giocava, con 70mila persone sospese con noi. Poi il momento del trionfo, un’emozione impressionante, perché vincere a Roma non è come vincere altrove. Le immagini di quello Scudetto le ho ancora scolpite nella testa. Non ho mai provato niente di simile nella mia vita…”.

[pizzeman]

dite quello che volete.
lui è il mio Capitano.

[jumpingjackflash]

Alessandro Nesta

nessun giocatore mi ha mai dato e credo mai mi ridarà la profonda ammirazione che ho di lui come giocatore e come uomo. Gli auguro tutto il bene possibile.

Per me resta La bandiera della Lazio



http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,9973.0/topicseen.html

[chemist]

Ecco il testo integrale dell'intervista:

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,9973.0.html

Finalmente a distanza di 10 anni si capisce veramente come andarono le cose. Ovviamente sapevo che Cragnotti fosse in cattive acque e che dovessero vendere, ma la figura del capitano e' sempre rimasta un po' ambigua. Ho sempre pensato che lui non si fosse opposto del tutto poiche' stanco dell'ambiente Lazio e degli IRR sempre attaccati a lui. E che in qualche modo fosse un po' compiaciuto di andare al milan. Scelta per carita' che reputai legittima e mai mi sarei sognato di fischiarlo.

Invece no. Dichiara amore eterno alla Lazio e spiega il perche' della famosa litigata con Massimo Cragnotti. Se solo si fosse spiegato prima..., ma si sa, il capitano e' sempre stato un taciturno ed uno schivo.

[Kebab]

Questa intervista è una dichiarazione d'amore enorme...

Basterebbe l'ultima frase... neanche i vari ed enormi successi bastano ad offuscare il suo amore per la Lazio.. proprio un peccato mortale che sia andata com'è andata

[Eagles71]

Non ne avevo bisogno, ma fa sempre bene.
Io ricordo bene la faccia di Sandro alla presentazione al Milan.

Grande Capitano

[Cliath]

Non ne avevo bisogno, ma fa sempre bene.
Io ricordo bene la faccia di Sandro alla presentazione al Milan.

Grande Capitano

Appunto. Bastava solo quello per capire.

[Brunogiordano]

Sei sempre il mio Capitano. Il 31 agosto 2002 ho finito le lacrime da versare per un calciatore.

[jegue98]

Ancora ci sto male.
Una ferita che non si rimargina. Gli voglio bene davvero ad Alessandro Nesta e so quanto ha sofferto quando andò via dalla sua Lazio. Neanch'io dimenticherò mai il suo volto quando fu presentato al Milan. Ma soprattutto i fischi dell'olimpico.
Fortissimo, un talento puro e soprattutto Laziale di nascita divenuto capitano della sua squadra del cuore. E quando ci ricapita una benedizione del genere?


Com o céu por bandeira!

[ML]

Sei sempre il mio Capitano. Il 31 agosto 2002 ho finito le lacrime da versare per un calciatore.

Il mio modo di vivere il tifo per la Lazio è cambiato lì e non tornerà mai più quello di prima.
Mi hanno venduto Alessandro Nesta, il Capitano. E vista la situazione hanno fatto bene eh, intendiamoci. Ma il "fanciullino" è morto quel giorno, da lì in avanti tutti utili e nessuno indispensabile. Per questo non riesco a pensare che Hernanes sia incedibile o che ci vorrebbe riconoscenza per Reja in caso di terzo posto: se è andato via il Capitano possono andare via tutti, conta solo la Lazio e quel che è meglio per la Lazio. Ovviamente capisco chi ha 15-20 anni adesso e ha bisogno di legarsi a un personaggio come ce l'ho avuto io, come ce l'abbiamo avuto tutti. Però mi viene anche da dargli una pacca di commiserazione sulle spalle: i ragazzi di adesso si identificano in Zarate, Hernanes, Klose... Bravi eh, per carità. Ma io c'ho avuto Alessandro Nesta. Questa intervista a me non serviva, per me i suoi silenzi erano già abbastanza eloquenti. Dovrebbe leggerla chi lo ha preso a bottigliate e ancora lo fischia quando torna all'Olimpico e sentirsi un po' una merda.

[surg]

"Dovevano dire che navigavano in cattive acque e che la Lazio era piena di debiti. Io avevo ricevuto tanto dalla Lazio, ma avevo dato anche molto, meritavo più rispetto."

Da queste parole sembra trasparire un certo astio verso la Lazio, almeno verso quella di Cragnotti. Non mi sembra che nelle frasi riportate ci siano parole d'amore verso la Lazio di oggi, che viene completamente ignorata

[Andre]

sia Ale, sia Hernan furono molto, molto tiepidi (da 2:40)

[rocco tanica]

Il mio Capitano a vita.

[Rupert]

In assoluto il Capitano della SS Lazio 1900

[ML]

Mi ha ucciso quest'intervista. Non mi sto riprendendo.
Come dicevo poco fa, il 31-08-2002 per me il tifo è diventato un'altra cosa. Seguo come prima, mi incazzo peggio di prima, ma ragiono in un'altra maniera. Ho smesso di vedere i giocatori come persone, per me sono come macchinari che in qualunque momento possono essere sostituiti da altri macchinari. E' che ti devi fare una ragione delle cose, se no non vai avanti. Nel calcio, che è una grande metafora, e ovviamente, soprattutto, nella vita. Proprio per questo converrebbe non leggere mai interviste del genere. O non ascoltare mai confessioni postume di persone importanti che a un certo punto abbiamo perduto. Converrebbe pensare che ci eravamo sognati tutto, che quella cosa era così per noi e non per loro. Che la verità è il nulla, e che abituarsi al nulla è l'unico modo di campare. Una volta che hai chiuso una volta per tutte col Sentimento e ti sei iscritto al Partito della Ragione non dovresti mai voltarti indietro, mai scavare, mai riesumare i morti che hai seppellito. Perché poi magari ti rendi conto che anche dopo dieci anni è tutto come prima, che non è vero per niente che la verità è il nulla: la verità - tanto per rimanere al calcio e non complicare ulteriormente le cose - è che dopo Nesta non c'è stato più nessuno come lui e che in questi dieci anni ci siamo dovuti accontentare di una Lazio di seconda mano. E mo' razionalizza sto cazzo, a Mark Lenders...

[Breizh]

In genere, mi sforzo di seguire il mercato con un certo distacco: si chiacchiera, si ipotizza, c'è chi viene, chi potrebbe, chi vorrebbe, chi va. Bah! La Lazio resta.
Ma quel giorno ho provato una sensazione dolorosa come non ne avevo provate da parecchio tempo, forse dalla retrocessione dell'85.
E come molti di voi mi intristisce ancora leggere di questa storia e guardare certe immagini.

[Whistle]

Sempre grazie al Dottore e a quei grandi "dirigenti" dei suoi figli!
 

[MagoMerlino]

Il "mandante" di quanto avvenne in quei mesi, fu galliani (coadiuvato dalla Spagna da bronzetti), un filibustiere, lui e il suo presidente.
Tra i corresponsabili anche Profumo di Unicredit.

Ovviamente Cragnotti ha la sua buona parte di responsabilità, la principale, quella di non aver capito prima che gli stavano annodando il cappio.

[giangoverni]

Io l'ho sempre saputo come andarono le cose e l'ho anche raccontato più volte. Pochi giorni prima della sue cessione lo incontrai insieme a sua moglie e a suo suocero che è Pagnozzi il direttore generale del Coni, di cui sono buon amico. Gli chiesi notizie della sua cessione e lui mi rispose: "se non accetto il trasferimento, la Lazio fallisce, per cui sono costretto ad andarmene per amore". Mancavano un paio di giorni alla chiusura del mercato.

[Trilux]

La cosa che piu' mi fa incazzare e' che berluska piu' volte, a proposito di un eventuale arrivo del deficiente n. 10 della XXXX in maglia rossonera, ha detto che "'mai il milan acquisterebbe un giocatore bandiera di un'altra squadra". Ipocrita e bugiardo. Che
Messi vi seppellisca di gol!