13 Maggio 2009

[Maulerino]

Mi sfugge qualcosa...

[Mark Lenders]

E pure tu mica hai torto, eh

[Eagleman]

PL&index=16[/youtube]

[franz_kappa]

La vittoria (tra le molte che la Lazio mi ha fatto vivere negli ultimi 12 anni) che mi ha lasciato più spossato e fiaccato. Alla fine della serie di rigori ero fisicamente distrutto.

Ma che gioia, che dolce attesa che ci ha regalato la Lazio, quel giorno. 

Va detto che, per me, tutto era cominciato con un pessimo, terribile presagio: alle 6.15 di mattina, in una deserta Piazza della Repubblica, all'uscita della metropolitana l'unica passante che avevo incontrato indossava un osceno maglione di cotone giallo abbinato a un paio di vistosissimi pantaloni rossi.  Accoppiata funesta, in teoria...

Alla fine, invece, solo gioia e tripudio.

[rudy]

Effettivamente il ciclo dei rigori è stato spossante. Però posso dire "io c'ero", che meraviglia. 

[bak]

andai a dormire alla fine dei tempi regolamentari, nu je la facevo più

Sign of the time

bello seicentesimo post dedicato ad un trionfo

[Aquilotta del Nord]

La vittoria (tra le molte che la Lazio mi ha fatto vivere negli ultimi 12 anni) che mi ha lasciato più spossato e fiaccato. Alla fine della serie di rigori ero fisicamente distrutto.

Dillo a me. Peggio che correre la maratona di New York.
Ero andata allo stadio sola soletta, mi son seduta nel mio posticino in Tevere, tempo 10 minuti avevo fatto amicizia con tutta la tribuna 
Sono stati attimi di sofferenza pura, ma che razza di gioia abbiamo provato, poi? Solo tra noi possiamo capirci. Quando sono uscita dallo stadio sventolavo la mia bandiera, di nuovo sola soletta, gli occhi pieni della Lazio mia, e con una gioia indescrivibile in cuore: una serata così bella me la porterò dietro per tutta la vita. Aaah, mi sono detta, quant'è bello esse Laziali!

[benvolio]

Io mio figlio ed un suo amico abbiamo subito l'escalation degli eventi dal gol di Zarate in poi davanti a tre piatti di pasta diventata colla. Alla fine dei rigori, senza aver toccato cibo, ci siamo detti l'un l'altro " ma voi avete fame? " uscendo dallo stato di alterazione psichica. Poi loro a festeggiare io a provare a mangiare (la colla...)

[Fraplaya]

La mia prima vittoria vissuta allo stadio: alla fine era invasato, non volevo tornare a casa, avrei abbracciato tutti!

[innamoRADU]

INDIMENTICABILE il prima il durante il post, la notte...indimenticabile tutto.

vissuta allo stadio assieme a molti di LN

La mia prima vittoria vissuta allo stadio: alla fine era invasato, non volevo tornare a casa, avrei abbracciato tutti!

 

[Rupert]

Esistono due Rupert.
Quello che scrive ora è nato la notte tra il 13 e il 14 maggio dello scorso anno.

Quello di prima è morto dopo questo gol....

[ralphmalph]

La prima partita di mia figlia allo stadio (ce l'avevo portata un'altra volta ma aveva solo 4 anni e la seconda volta era il cucciolone day). Ha sventolato 120 minuti la sua bandiera, stordita da tutto quell'entusiasmo. Alla fine, poco prima dei rigori mi ha assalito un tormento: "Ma se mo' perdiamo che cazzo le racconto?!". Come il più consumato tifoso ha girato le spalle al rigore di Dabo. Ha capito che avevamo vinto quando si è trovata a volteggiare nell'aria 

(ho rivisto il gol postato da Rupert: ma come è possibile che a Maurito non gli sia riuscito niente quest'anno?!)

[sassoxsasso]

 Alla fine, poco prima dei rigori mi ha assalito un tormento: "Ma se mo' perdiamo che cazzo le racconto?!".

ai miei figli racconto che nello sport, anche se sei un armata imbattibile (e non era il caso della Lazio), la sconfitta va sempre messa in conto. mica siamo riommici 

[DinoRaggio]

Io queste partite le temo e le desidero da pazzi. Quel giorno lo passai a pensare alla finale quasi ogni minuto della giornata. Chi marcherà Cassano? Foggia sarà il nostro Pasqualinho? Attenzione ai calci piazzati, Maurito farà il Maurito? E così via… Mia moglie mi vede più strano del solito, e mi chiede che c’è, lei che di calcio non capisce niente, ma intuisce che il mio umore (quella stagione abbastanza grigio) è simile al percorso delle montagne russe. “Niente, niente” dico io. E lei, che quella stagione l’ha pazientemente trascorsa a sopportare il mio umore dopo partite come Lazio- Chievo 0-3 e altri scempi del genere, capisce subito che sarà una serata di partita.

Poi, accendo la televisione e stranamente mi calmo. Sono fiducioso, cosa strana per un tifoso della Lazio, i nostri sono belli carichi, il pubblico all’Olimpico è una cosa fantastica, mia moglie è di là che vede qualche “Incantesimo” o cose del genere, e Maurito fa il Maurito Poi, il Pazzo pareggia. Finisce il primo tempo, vado a bere qualcosa in cucina, mia moglie mi fa la domanda che più detesto quando gioca la Lazio: “Qual è il risultato?”. Aaaaargh. Alla fine si va ai rigori. Vado a bere un altro po’ d’acqua, ci ho la gola secca, queste partite mi tolgono mesi, anni di vita, ma chi se ne importa.

Devo dire la verità, quando Cassano è andato a tirare il suo calcio di rigore, ero straconvinto che l’avrebbe sbagliato, un po’ come aveva fatto il pallone b’oro nella finale di Supercoppa Italiana di alcuni mesi prima. E lo sbaglia. Nando nostro diventa SuperNan. Alla fine, va Ousmane a tirare il calcio di rigore decisivo. Poi l’urlo, un altro urlo alla consegna della Coppa. Mia moglie, lei che sa pochissimo di calcio, che sente l’urlo, arriva e mi chiede: “Ma come, tutte queste sconfitte, e poi la Lazio vince la Coppa?”. Già, proprio un Incantesimo…

[sassoxsasso]

donna di poca fede 

[ralphmalph]

ai miei figli racconto che nello sport, anche se sei un armata imbattibile (e non era il caso della Lazio), la sconfitta va sempre messa in conto. mica siamo riommici 

considera che ha quasi 9 anni e "segue" la Lazio da due anni. Non credo che esista tifosa della Lazio più abituata alle sconfitte. 

[St£fano]

Come dimenticarla, questa data: esordio all'Olimpico, prima volta di Lazio dal vivo..

Tutta la Napoli-Roma percorsa con solo 3 canzoni a manetta [Inno, quella di Aldarello Donati e Heroes], giro veloce per Roma guardando più le sporadiche maglie blucerchiate che come me "turistavano" prima della partita, che i monumenti, fratellanza con 5-6 laziali alla fermata del bus ("mai visti tanti laziali nello stesso posto" pensai  ), l'ingresso con lacrime nello stadio, l'abbraccio lunghissimo e commosso con due sconosciuti due file sotto al rigore di Dabo, i festeggiamenti fuori con due tedeschi e un serbo (lazialissimi) sconosciuti.. ricordo come fosse ieri..

Approfitto per salutare AndreaVespa e Paolo71, compagni di partita per caso

[carpelo]

Mi viene la malinconia a ripensarci.
Quando ti succede una cosa bella vorresti che si ripetesse sempre. Ricordo una giornata calda, l'estate nel cuore, la tensione e una fiducia smisurata. L'olimpico in festa ed i nostri colori bellissimi.
Dopo il gol di Zarate ero in attesa del raddoppio. Sicuro che avremmo vinto, il gol di Pazzini solo un contrattempo. Invece...
Ma ero troppo sicuro di vincere, non perchè fossimo più forti o altro. Semplicemente non riuscivo a pensare a qualcosa di diverso.  Ma poi che tensione, ragazzi!
E che gioia e che esultanza e che belli i nostri colori.
Il giorno dopo, a lavoro con la coccarda stampata a colori, attaccata prima sul vetro del'auto e poi sulla mia postazione di lavoro.
Ed i pensieri che già volavano incauti alla possibile vittoria della Coppa Uefa.
Ahimè un anno dopo fa un freddo cane...
Ma Forza Lazio sempre!
 

[Holly]

è vero, caro Carpelo, un anno fa la primavera era sbocciata e si girava belli sbracciati, tanto che allo stadio arrivai sudatissima per aver corso quasi ininterrottamente da S. Pietro, dopo essere scappata dal lavoro

sono arrivata allo stadio col cuore in gola e milioni di farfalle in pancia, le mie amiche e io ci eravamo accaparrate i biglietti in distinti nord, loro erano già lì, all'ingresso mi hanno dato la bandierina per la coreografia, custodita gelosamente insieme a quella di Lazio-Juve finale d'andata del 2004 e con altre di vari derbies

anch'io avevo la sensazione che avremmo dominato, non so perché, visto che sono geneticamente e lazialmente pessimista
al gol di Pazzini ho pensato che avremmo reagito e chiuso la pratica, e invece..... un'agonia infinita, i tempi supplementari, la roulette russa dei rigori, visti col binocolo che era diventato tutt'uno con gli zigomi

il ragazzo alla mia destra si sentiva male, era bianco bianco, mia mamma alla mia sinistra si era definitivamente seduta e non ha voluto guardare nemmeno uno dei rigori, i ragazzi dietro di noi, che prima dell'inizio della partita erano già ciucchi e molto fieri e spavaldi di essere, giacevano muti e terrorizzati con le mani sulle ginocchia... ho pensato: adesso svengo, le gambe non mi reggono più... un po' come il povero Ous, che confidò al grande Delio che si sentiva i polpacci di legno e non riusciva nemmeno più a piegare le ginocchia..... eppure quell'angolino l'ha centrato, un tiro forte e preciso, proprio sotto i sampdoriani, al GOOOOOLLLLL arrivato come un onda d'urto dall'altra parte dello stadio mi ritrovo sbatacchiata a destra e manca, la cinghia del binocolo che quasi mi strozza, le lacrime a lavarmi gli occhi rossi come quelli di un furetto e un pensiero alle due persone che, se ci fossero state, sarebbero impazzite di gioia come me: mio padre, che nella sua vita potè vedere "solo" una Coppa Italia e uno scudetto, e mia nonna, genovese e sampdoriana doc, che nella calda notte di un anno fa dimostrò di amare ME più di ogni altra cosa

[BobLovati]

La mia prima vittoria vissuta allo stadio: alla fine era invasato, non volevo tornare a casa, avrei abbracciato tutti!

´cciditeeee   

circondato da nettàri della peggio specie, ero l´unico relativamente tranquillo