Autore Topic: Diakité, testa preziosa per l'1-0 La Lazio torna terza all'88'  (Letto 735 volte)

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Diakité, testa preziosa per l'1-0 La Lazio torna terza all'88'
« : Domenica 25 Marzo 2012, 22:26:54 »
www.gazzetta.it



Cagliari battuto al termine di un match fatto di tanta generosità e nulla più. E in quel momento i biancocelesti, che erano scavalcati dal Napoli, addirittura allungano in classifica grazie al 2-2 di Lanzafame al San Paolo. Palo di Candreva al 94'

Mentre tutti parlano di lotta per la Champions League citando Napoli, Udinese e Roma, la Lazio sale ancora più su e resta terza portando a tre i punti su Napoli e Udinese e sette sulla Roma. Ma che sofferenza, per i biancocelesti, per piegare il Cagliari. Non per merito dei sardi, che se avessero osato di più probabilmente avrebbero portato a casa ben altro risultato. Dopo 88 minuti di errori, nervi e gioco inconcludente ha salvato la Lazio la testa di Diakité su punizione di Ledesma. Il Cagliari ci ha provato solo allora, con Marchetti grandissimo su Ekdal e con un palo di Candreva al 94'. Il tutto mentre a Napoli il Catania rimontava da 0-2 a 2-2 per la giornata perfetta dei biancocelesti. La Lazio riesce così a ripartire dopo due sconfitte consecutive e un terzo posto che era a rischio. Il Cagliari era reduce dal 3-0 sul Cesena che aveva rilanciato le quotazioni dei rossoblù in chiave salvezza. Ficcadenti aveva scelto Ariaudo per lo squalificato Canini e si era affidato alla coppia Pinilla-Ibarbo in un 4-3-1-2. Reja, squalificato e sostituito da Giovanni Lopez, ha ridisegnato la formazione dopo l'ennesimo infortunio, ma stavolta parecchio pesante: senza Klose Lazio con Rocchi unica punta e Mauri ed Hernanes a supporto in un inedito 4-3-2-1 con Konko finalmente rientrato in difesa dopo due mesi di stop, ma mancava Dias, squalificato, come a centrocampo Matuzalem.

RITMO LENTO — Il primo tempo non è certo granché. Colpa soprattutto della Lazio, che appare poco convinta, pressa blandamente e soffre la posizione di Cossu e Ibarbo, molto larghi e per questo Radu e Konko non riescono a pungere sulle fasce. In più Hernanes e Mauri non sembrano in giornata e sbagliano passaggi a ripetizione facendo il gioco del Cagliari, che si difende con ordine e prova a ripartire affidandosi alla velocità di Ibarbo e alla verve in mezzo al campo di Conti ed Ekdal. Poche volte al tiro, dunque, le due squadre, con Rocchi che prova di tacco e la cui deviazione di Pisano (mano involontaria) impedisce al pallone di arrivare nello specchio della porta. Dall'altra parte una fuga di Ibarbo su ennesimo passaggio sbagliato dei laziali rischia di bucare la difesa dei padroni di casa, ma una volta superato il portiere, l'attaccante cade e inciampa su Marchetti stesso. Unico ad arrivare al tiro è Brocchi, che però difetta nelle conclusioni. La Lazio col passare dei minuti prende il possesso del gioco e spinge, con Hernanes che si sposta largo a sinisra e Brocchi che retrocede davanti alla difesa, ma alla fine arrivano solo palle alte in area cagliaritana. Ma senza una torre... Il primo tempo finisce con un assedio laziale senza andare mai veramente vicina al gol, col solo Rocchi che si danna vanamente.

CON KOZAK — Reja e Lopez cercano di correre ai ripari e così inseriscono Kozak per Mauri per dare una mano a Rocchi e la Lazio passa al 4-3-1-2, con Hernanes trequartista. I padroni di casa spingono come sul finire del primo tempo, ma il risultato non cambia per il ritmo davvero blando dei biancocelesti. E così il Cagliari prende coraggio e prova a costruire. Tira una brutta aria per la Lazio e Reja toglie uno stanco Rocchi per Alfaro, ridisegnando completamente il reparto d'attacco. Anche Ficcadenti cambia: fuori Ibarbo per Thiago Ribeiro. A questo punto, con una mezzora da giocare, il Cagliari ci crede e se la gioca. Ed è rincuorato da una Lazio che sbaglia tutto il possibile: passaggi, cross, tiri verso la porta, passaggi finali... Il tutto mentre il sole abbandona l'Olimpico per nuvoloni neri che rendono esattamente il clima sul campo. E' vana la generosità dei padroni di casa: senza ritmo, senza lucidità, è impossibile passare contro una squadra molto ben messa in campo. Il gol la Lazio lo sfiora quasi per caso alla mezzora: Brocchi lancia verso l'area, Pisano colpisce male e la palla arriva ad Alfaro solo, l'attaccante si gira ma calcia debolmente: Agazzi blocca. Gli ultimi minuti sono finalmente col ritmo giusto: esce Hernanes per Candreva e la Lazio spinge finalmente sull'acceleratore, lasciando anche spazi per le ripartenze degli ospiti. Il risultato però è quello di una serie innumerevole di falli sulla trequarti cagliaritana, con cinque ammoniti nel giro di sei minuti. Gioco spezzetato, nervoso e inconcludente, col Cagliari che a questo punto si rintana per difendere il prezioso punto, mentre la Lazio vede sfuggirsi il terzo posto col Napoli che sta battendo il Catania. Ma in questo caos arriva il gol della vittoria a due minuti dalla fine: punizione di Ledesma verso l'area, la palla arriva a Diakité che di testa insacca proprio mentre il Napoli si fa raggiungere dal Catania sul 2-2: in un minuto la giornata laziale diventa bellissima. La reazione degli ospiti è grintosa in quattro minuti di fuoco, ma Marchetti salva in tuffo su Ekdal nell'unica vera occasione rossoblù. In più al quarto dei minuti di recupero la Lazio in contropiede va vicinissima al 2-0 con Candreva che colpisce il palo. Sarebbe stato onestamente troppo.

Nicola Melillo

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