Autore Topic: Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.  (Letto 20952 volte)

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Offline pariolo 10

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #140 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 17:57:17 »
Niente "schieramenti" sarà possibile un giorno oppure no ?

Si parla di capirci di calcio.

Ho fatto un elenco che non finisce mai di presidenti che non vorrei neanche come "patocco ar portone". E parliamo di squadre a livello Lazio, alcune delle quali non lottano per nulla altro che non sia salvezza o promozione dalla B da 40 anni.

Io credo che quelli del Torino, tornando indietro nel tempo, farebbero di corsa "a scambio" Cairo-Lotito.
Credo eh...

Poi che a gennaio non si capisce cosa gli prende e compra Vignaroli, che quando potremmo fare un tentativo per crescere, ci fa fare sempre un passo indietro ecc credo sia incontestabile.
Se ne può discutere senza gestore o Claudio il Magnifico ?
O devo per forza stare da una delle due "parti" ?

Bene, ottimo. Questo era lo spirito del topic. Discutere mettendo da parte ogni pregiudizio, al solo scopo di cercare di comprendere - con l'intervento di tutti - le potenzialità della nostra Lazio.

FORZA LAZIO

Teo

Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #141 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 18:30:15 »
Chi paga tanto può avere risultati ben peggiori di chi spende meno.

Il che fa pensare, ancora una volta, che "l'investimento" in una SpA calcistica, al solo fine di aumentare il tasso tecnico e prevedendo - attenzione - di recuperare l'investimento con l'aumento di ricavi della stessa SpA, non abbia alcun senso. Del resto, i bilanci del Milan dall'85 parlano chiaro: bacheca da sogno ma conti sempre in rosso. Ma il mero proprietario del club milanese l'investimento lo ha recuperato eccome, seppure in modo indiretto: e non si capirebbe perché un imprenditore debba buttare centinaia di milioni, in 25 anni, dentro una squadra di calcio. Lo fa perché gli conviene, in qualche modo.

A Lotito conviene essere il proprietario della Lazio, altrimenti non lo farebbe. Gli conviene abbastanza da non ricavarci nulla, direttamente: non ancora abbastanza da buttarci dentro, a perdere, qualche decina di milioni di Euro.

Offline NoSurrender

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #142 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 19:01:03 »
Bene, ottimo. Questo era lo spirito del topic. Discutere mettendo da parte ogni pregiudizio, al solo scopo di cercare di comprendere - con l'intervento di tutti - le potenzialità della nostra Lazio.

FORZA LAZIO

Sinceramente, allora, non sei stato molto chiaro.
Cominciando dal titolo.

Sono d'accordo con Mazzola.
Nessuno dice che Lotito non abbia fatto bene.

Ma il perché ed il come sullla soglia delle crescita si torni sempre indietro, io non lo accollo ai tifosi.
"No retreat, baby, no surrender"


Offline franz_kappa

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #143 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 19:17:37 »
Il che fa pensare, ancora una volta, che "l'investimento" in una SpA calcistica, al solo fine di aumentare il tasso tecnico e prevedendo - attenzione - di recuperare l'investimento con l'aumento di ricavi della stessa SpA, non abbia alcun senso.

Il tuo post merita una risposta articolata. Cerco di replicare per punti. Se varrà la pena e ci sarà interesse torneremo su alcuni aspetti che introduco con la mia risposta:

1) La redditività dell’investimento in un club di calcio è senza dubbio assai bassa. Non ho cifre puntuali per suffragare con elementi oggettivi quanto affermo ma in linea di massima, a fronte di 100 euro investiti in un club di calcio, se ne recuperano davvero pochi dalla gestione ordinaria del club. Come detto e letto più volte in più contesti il calcio, da sempre, garantisce ‘altri’ ritorni ai proprietari dei club.

2) Ne consegue dunque che pianificare massicci investimenti in un club di calcio con l’obiettivo di recuperare parte dei capitali investiti grazie all’aumento dei ricavi che il club stesso potrebbe conseguire non garantisce affatto il conseguimento di tale obiettivo

3) Possiamo dunque concludere che in ogni caso e in ogni condizione è un controsenso economico immettere risorse extra nella gestione di un club per potenziarne il patrimonio tecnico, ovvero acquistando fattori di produzione (quali sono i calciatori, assimilabili con un po' di fantasia a beni strumentali [alla stregua di una pressa per acciaio per un produttore di componenti meccanici, insomma] sui generis) in grado di migliorare le performance della società?

NO, a mio avviso non possiamo giungere a tale conclusione. Il rischio d’impresa può infatti indurre un imprenditore a immettere nella società capitale di rischio (proprio o ottenuto da soci finanziari, ad esempio fondi d’investimento) per consentire al proprio club di posizionarsi su un livello tecnico (esempio: passare da uno stabile posizionamento in zona Europa League a uno stabile posizionamento in zona Champions League) che renderebbe quell’investimento coerente a fronte di un conseguente aumento della base dei ricavi (tra Europa League e Champions League il ‘salto’ è di almeno 20-30 milioni annui). Un investimento, sia ben chiaro, coerente solo con l’obiettivo di aumentare la base dei ricavi del club, senza alcuna speranza di incrementarne similmente i profitti.

Investire in un club di calcio che non riesce, per suoi LIMITI STRUTTURALI (indipendenti, dunque, dalla gestione. Assolvo Lotito come lo assolve l’amico pariolo 10, dunque) a superare una data soglia di ricavi (80 milioni? 100 milioni? 120 milioni? 140 milioni? Il limite è diverso e cambia da club a club, considerando ovviamente i soli club di seconda fascia) può consentire a detto club di compiere quello scatto in avanti reso impossibile dall’utilizzo - anche il più efficiente possibile - delle risorse messe a disposizione dal proprio conto economico.
Una metafora può aiutarmi a spiegare meglio cosa intendo: è come spingere una vettura che viaggia a 80 km/h e che non riesce ad accelerare oltre sino a portarla - artificialmente, se mi passate il termine - a toccare i 100 km/h. Arrivata a 100 km/h la macchina riesce a mantenere la velocità. Ma il SALTO da 80 km/h a 100 km/h la vettura, da sola, non lo può fare. O viene ‘spinta’ oppure continuerà inevitabilmente a procedere a 80 km/h, se non a rallentare.

Va da sé (lo devo forse esplicitare? Beh, lo esplicito. Così fughiamo ogni dubbio…) che a fronte di un investimento sotto forma di immissione di risorse fresche [aumento di capitale ai fini di un rafforzamento patrimoniale della società] per operazioni di mercato NON C’E’ ALCUNA GARANZIA di ottenere uno stabile miglioramento della base dei ricavi del club in questione.

E’ dunque di un rischio che stiamo parlando. Un rischio, beninteso, finalizzato in prima battuta ad aumentare i ricavi senza che ciò sia strettamente collegato a un proporzionale miglioramento degli utili del club. Anzi, una società che si dota di una rosa più forte grazie all'acquisto di calciatori di miglior livello rischia di veder aumentati i propri costi fissi sotto forma di stipendi pià ingenti. E tale aumento dei costi fissi potrebbe produrre un peggioramento delle performance di bilancio. Performance che, mi pare ovvio, debbono comunque sempre restare positive. Sempre in utile va chiuso il bilancio, insomma. Anche se un anno di leggera perdita lo si potrebbe anche sopportare...

Un rischio che il tifoso (e anche il mercato, potrei aggiungere) può senza alcuno scandalo chiedere all’imprenditore o a un investitore (e solo a loro!) di compiere. Un club di calcio quotato è, ai fini civilistici e del diritto societario un’impresa? E allora non possiamo noi in alcun modo escludere, tra le opzioni, che i suoi azionisti affrontino il rischio d’impresa.

P.s.= detto inter nos, io non chiederei mai al maggior azionista della mia società di correre tale rischio (che per la Lazio non ha senso visto il livello dei ricavi dei competitor). Ma è una posizione personale che conta poco, in fondo.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline pariolo 10

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #144 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 19:19:38 »
Sinceramente, allora, non sei stato molto chiaro.
Cominciando dal titolo.

Sono d'accordo con Mazzola.
Nessuno dice che Lotito non abbia fatto bene.

Ma il perché ed il come sullla soglia delle crescita si torni sempre indietro, io non lo accollo ai tifosi.

Il titolo era una provocazione, come ho chiarito in un post successivo. Noi tifosi siamo colpevoli di (i) non essere tanti quanti i tifosi delle strisciate e neaples e (ii) di avere un rapporto "complicato" con il mondo Lazio - inteso come stadio e merchandising.
Ciò detto, penso che la risposta al tuo ultimo quesito sia proprio nella semestrale - lo standard dei primi sei mesi non era compatibile con il fatturato Lazio.

p.s. non mi sono assolutamente offeso. E' un piacere discutere e soprattutto non prendersi troppo sul serio.


p.s.

Offline franz_kappa

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #145 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 19:26:20 »
Il titolo era una provocazione, come ho chiarito in un post successivo. Noi tifosi siamo colpevoli di (i) non essere tanti quanti i tifosi delle strisciate e neaples e (ii) di avere un rapporto "complicato" con il mondo Lazio - inteso come stadio e merchandising.
Ciò detto, penso che la risposta al tuo ultimo quesito sia proprio nella semestrale - lo standard dei primi sei mesi non era compatibile con il fatturato Lazio.
Due cose:
1) Nel titolo hai usato un termine, "colpa", che ha spostato le reazioni nei confronti del tuo post da un piano logico-razionale a un piano emotivo. Molti di quelli che sono intervenuti non hanno voluto ragionare nel merito sulle tue osservazioni, che erano assolutamente chiare e non equivocabili, secondo me. Si sono sentiti colpiti nel 'vivo' da quel metaforico dito puntato verso i tifosi della Lazio e questo ha creato qualche fraintendimento.
2) Bravo e ancora bravo. Con due parole hai chiarito il perché del mercato di gennaio: "lo standard dei primi sei mesi non era compatibile con il fatturato Lazio".
La Lazio era andata al di sopra delle sue possibilità - in termini di monte ingaggi - e la dirigenza ha preferito, con la prudenza e la diligenza del buon padre di famiglia, dico io provocando un po', correggere in corsa l'assetto (anche perché le grame prestazioni di Cissé non giustificavano il suo costo aziendale), sperando che la rosa - ridotta ma soprattutto alleggerita nei costi - avrebbe comunque consentito al club di conseguire buoni risultati. Sinora la dirigenza ha avuto ragione. Attendiamo fine stagione per un bilancio finale.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline pariolo 10

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #146 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 19:37:11 »
Il tuo post merita una risposta articolata. Cerco di replicare per punti. Se varrà la pena e ci sarà interesse torneremo su alcuni aspetti che introduco con la mia risposta:

1) La redditività dell’investimento in un club di calcio è senza dubbio assai bassa. Non ho cifre puntuali per suffragare con elementi oggettivi quanto affermo ma in linea di massima, a fronte di 100 euro investiti in un club di calcio, se ne recuperano davvero pochi dalla gestione ordinaria del club. Come detto e letto più volte in più contesti il calcio, da sempre, garantisce ‘altri’ ritorni ai proprietari dei club.

2) Ne consegue dunque che pianificare massicci investimenti in un club di calcio con l’obiettivo di recuperare parte dei capitali investiti grazie all’aumento dei ricavi che il club stesso potrebbe conseguire non garantisce affatto il conseguimento di tale obiettivo

3) Possiamo dunque concludere che in ogni caso e in ogni condizione è un controsenso economico immettere risorse extra nella gestione di un club per potenziarne il patrimonio tecnico, ovvero acquistando fattori di produzione (quali sono i calciatori, assimilabili con un po' di fantasia a beni strumentali [alla stregua di una pressa per acciaio per un produttore di componenti meccanici, insomma] sui generis) in grado di migliorare le performance della società?

NO, a mio avviso non possiamo giungere a tale conclusione. Il rischio d’impresa può infatti indurre un imprenditore a immettere nella società capitale di rischio (proprio o ottenuto da soci finanziari, ad esempio fondi d’investimento) per consentire al proprio club di posizionarsi su un livello tecnico (esempio: passare da uno stabile posizionamento in zona Europa League a uno stabile posizionamento in zona Champions League) che renderebbe quell’investimento coerente a fronte di un conseguente aumento della base dei ricavi (tra Europa League e Champions League il ‘salto’ è di almeno 20-30 milioni annui). Un investimento, sia ben chiaro, coerente solo con l’obiettivo di aumentare la base dei ricavi del club, senza alcuna speranza di incrementarne similmente i profitti.

Investire in un club di calcio che non riesce, per suoi LIMITI STRUTTURALI (indipendenti, dunque, dalla gestione. Assolvo Lotito come lo assolve l’amico pariolo 10, dunque) a superare una data soglia di ricavi (80 milioni? 100 milioni? 120 milioni? 140 milioni? Il limite è diverso e cambia da club a club, considerando ovviamente i soli club di seconda fascia) può consentire a detto club di compiere quello scatto in avanti reso impossibile dall’utilizzo - anche il più efficiente possibile - delle risorse messe a disposizione dal proprio conto economico.
Una metafora può aiutarmi a spiegare meglio cosa intendo: è come spingere una vettura che viaggia a 80 km/h e che non riesce ad accelerare oltre sino a portarla - artificialmente, se mi passate il termine - a toccare i 100 km/h. Arrivata a 100 km/h la macchina riesce a mantenere la velocità. Ma il SALTO da 80 km/h a 100 km/h la vettura, da sola, non lo può fare. O viene ‘spinta’ oppure continuerà inevitabilmente a procedere a 80 km/h, se non a rallentare.

Va da sé (lo devo forse esplicitare? Beh, lo esplicito. Così fughiamo ogni dubbio…) che a fronte di un investimento sotto forma di immissione di risorse fresche [aumento di capitale ai fini di un rafforzamento patrimoniale della società] per operazioni di mercato NON C’E’ ALCUNA GARANZIA di ottenere uno stabile miglioramento della base dei ricavi del club in questione.

E’ dunque di un rischio che stiamo parlando. Un rischio, beninteso, finalizzato in prima battuta ad aumentare i ricavi senza che ciò sia strettamente collegato a un proporzionale miglioramento degli utili del club. Anzi, una società che si dota di una rosa più forte grazie all'acquisto di calciatori di miglior livello rischia di veder aumentati i propri costi fissi sotto forma di stipendi pià ingenti. E tale aumento dei costi fissi potrebbe produrre un peggioramento delle performance di bilancio. Performance che, mi pare ovvio, debbono comunque sempre restare positive. Sempre in utile va chiuso il bilancio, insomma. Anche se un anno di leggera perdita lo si potrebbe anche sopportare...

Un rischio che il tifoso (e anche il mercato, potrei aggiungere) può senza alcuno scandalo chiedere all’imprenditore o a un investitore (e solo a loro!) di compiere. Un club di calcio quotato è, ai fini civilistici e del diritto societario un’impresa? E allora non possiamo noi in alcun modo escludere, tra le opzioni, che i suoi azionisti affrontino il rischio d’impresa.

P.s.= detto inter nos, io non chiederei mai al maggior azionista della mia società di correre tale rischio (che per la Lazio non ha senso visto il livello dei ricavi dei competitor). Ma è una posizione personale che conta poco, in fondo.

Franz, condivido con un’aggiunta.

La presidenza Lotito è stata finora buona.
Ciò detto c’ è un dato che non riesco a digerire: quello di avere un monte salari superiore a quello del Napoli.
De Laurentis sta compiendo un autentico miracolo di gestione, riuscendo ad aumentare i ricavi, mantenendo per lo più invariati i costi di gestione.

Inoltre, il Napoli è una delle poche squadre in Italia – sulla falsariga del modello spagnolo – che gestisce i diritti di immagine dei propri giocatori. Ciò gli consente di ridurre il costo del salario che deve essere depurato da quanto si ricava dalla gestione dei diritti di immagine dei propri calciatori (Cavani piuttosto che di Lavezzi).

Quando lo scorso gennaio eravamo tutti con la testa alla trattativa Honda - a proposito grazie ancora a Cuchillo - un'indiscrezione aveva destato la mia attenzione. Quella relativa alla scelta di Honda di diminuirsi lo stipendio, in cambio della gestione esclusiva del diritto d'immagine.

Per essere più chiari, il vantaggio di avere un Klose in squadra, non può limitarsi solo al campo ed ai conseguenti risultati sportivi, ma anche deve estendersi al benefici economici, derivanti dalla gestione dei diritti d'immagine. Questa secondo me dovrebbe essere un'area su cui Lotito dovrebbe e potrebbe fare di più, prendendo ahimè a modello il Napoli di De Laurentis.

Offline franz_kappa

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #147 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 19:57:02 »
Franz, condivido con un’aggiunta.

La presidenza Lotito è stata finora buona.
Ciò detto c’ è un dato che non riesco a digerire: quello di avere un monte salari superiore a quello del Napoli.
De Laurentis sta compiendo un autentico miracolo di gestione, riuscendo ad aumentare i ricavi, mantenendo per lo più invariati i costi di gestione.
Il napoli, ammesso che il costo degli stipendi dei suoi calciatori sia inferiore a quanto paga la Lazio, potrebbe effettivamente vantare una gestione più efficiente della Lazio. Mai efficiente come quella dell'udinese ma comunque decisamente efficiente e degna di apprezzamento.

Approfondiamo. Se ci riferiamo ai dati pubblicati dalla Gazzetta alcuni giorni fa sui bilanci della serie A al 30 giugno 2011 apprendiamo che nella passata stagione
- la Lazio, con ricavi per 75 milioni e costi operativi pari a 89 milioni, ha terminato il campionato al quinto posto con un risultato netto positivo per 10 milioni
- il napoli, invece, con ricavi per 122,4 milioni e costi operativi pari a 114,4 milioni, ha terminato il campionato al terzo posto con un risultato netto positivo per 4,2 milioni

Nella stagione 2010-2011 il napoli ha fatto meglio di noi sul campo e peggio di noi nei conti.
Trovo che la Lazio, considerando i suoi costi complessivi, sia da preferire non solo in quanto a redditività della gestione, ma anche per la capacità di aver conseguito appena 4 punti in meno impegnando risorse assai inferiori rispetto a quelle impegnate dai partenopei, che pure hanno utilizzato in maniera decisamente efficiente i propri 122,4 milioni di fatturato, visto che il napoli è arrivato terzo, ben sopra alla xxxx che lo scorso anno ha fatturato 143,9 milioni.

Certo che... sono 'costati' cari, al napoli, quattro miserrimi punti. Per ottenere quattro punti in più della Lazio la società di de laurentiis ha mobilitato ricavi pari a quasi 50 milioni in più.

Ripeto la mia domanda di qualche post fa: è dunque SOLO una questione di budget?
In apparenza sì: il napoli ha speso di più e ha conseguito più punti. Ma se napoli-Lazio fosse terminata 2-3 che conseguenze si sarebbero prodotte sulle performance dei due club e, soprattutto, sui nostri giudizi circa le suddette performance?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline pariolo 10

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #148 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:01:22 »
Il napoli, ammesso che il costo degli stipendi dei suoi calciatori sia inferiore a quanto paga la Lazio, potrebbe effettivamente vantare una gestione più efficiente della Lazio. Mai efficiente come quella dell'udinese ma comunque decisamente efficiente e degna di apprezzamento.

Approfondiamo. Se ci riferiamo ai dati pubblicati dalla Gazzetta alcuni giorni fa sui bilanci della serie A al 30 giugno 2011 apprendiamo che nella passata stagione
- la Lazio, con ricavi per 75 milioni e costi operativi pari a 89 milioni, ha terminato il campionato al quinto posto con un risultato netto positivo per 10 milioni
- il napoli, invece, con ricavi per 122,4 milioni e costi operativi pari a 114,4 milioni, ha terminato il campionato al terzo posto con un risultato netto positivo per 4,2 milioni

Nella stagione 2010-2011 il napoli ha fatto meglio di noi sul campo e peggio di noi nei conti.
Trovo che la Lazio, considerando i suoi costi complessivi, sia da preferire non solo in quanto a redditività della gestione, ma anche per la capacità di aver conseguito appena 4 punti in meno spendendo assai meno dei partenopei, che pure hanno utilizzato in maniera decisamente efficiente i propri 122,4 milioni di fatturato.

Certo che... 'costano' cari quattro miserrimi punti. Il napoli per ottenere quattro punti in più della Lazio ha mobilitato ricavi pari a quasi 50 milioni in più.

Ripeto la mia domanda di qualche post fa: è dunque SOLO una questione di budget?
In apparenza sì: il napoli ha speso di più e ha conseguito più punti. Ma se napoli-Lazio fosse terminata 2-3 che conseguenze si sarebbero prodotte sulle performance dei due club e, soprattutto, sui nostri giudizi circa le suddette performance?

Rettifico. Ricordavo a braccio che i costi di gestione del Napoli fossere più bassi. Visto che così non è, viene meno tutto il ragionamento.

Offline Drenai

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #149 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:02:50 »
franz, basta guardare la rioma di quest'anno. con un monte ingaggi quasi doppio e un budget (speso in modo assurdo secondo me) addirittura di 40MIL per la campagna acquisti si ritrovano con una squadra piu debole di quella dell'anno scorso, con meno punti e di nuovo sotto la lazio.
dalli a lotito e tare 40MIL da spendere in estate e la lazio si gioca lo scudo.
il calcio non è una scienza esatta per fortuna.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Offline franz_kappa

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #150 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:08:24 »
Rettifico. Ricordavo a braccio che i costi di gestione del Napoli fossere più bassi. Visto che così non è, viene meno tutto il ragionamento.
Attenzione! La gazzetta ha riportato, lo scorso settembre, un costo del personale per il napoli pari a 41,2 milioni nel 2010-2011 e per la Lazio pari a 50,2 milioni. Se i dati sono questi il napoli, nella passata stagione, ha pagato meno i suoi calciatori facendo meglio della Lazio che pure ha sborsato 9 milioni in più. Il tuo ragionamento, dunque, ha una sua coerenza.

Io mi sono limitato a considerare i costi complessivi riportati sempre dalla Gazzetta nell'ambito di un altro servizio pubblicato più di recente (inizio marzo, mi pare). Si tratta, a mio avviso, di dati più affidabili se vogliamo confrontare i risultati di bilancio e quelli sportivi dei due club.

Mi spiego: non possiamo prendere i dati della Gazzetta sul monte ingaggi lordo di ciascun club come un riferimento del tutto attendibile, nel senso che non escluderei che diverse società contabilizzino i costi in modo diverso. Insomma... possibile che sul costo del personale le voci di bilancio non siano perfettamente comparabili tra un club e un altro club. Per tale motivo preferisco considerare i costi operativi: mi sembra una voce che, a dispetto di qualche inevitabile difformità, tenda a differenziarsi meno da conto economico a conto economico.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #151 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:11:23 »
Attenzione! La gazzetta ha riportato, lo scorso settembre, un costo del personale per il napoli pari a 41,2 milioni nel 2010-2011 e per la Lazio pari a 50,2 milioni. Se i dati sono questi il napoli, nella passata stagione, ha pagato meno i suoi calciatori facendo meglio della Lazio che pure ha sborsato 9 milioni in più. Il tuo ragionamento, dunque, ha una sua coerenza.

Io mi sono limitato a considerare i costi complessivi riportati sempre dalla Gazzetta nell'ambito di un altro servizio pubblicato più di recente (inizio marzo, mi pare). Si tratta, a mio avviso, di dati più affidabili se vogliamo confrontare i risultati di bilancio e quelli sportivi dei due club.

Mi spiego: non possiamo prendere i dati della Gazzetta sul monte ingaggi lordo di ciascun club come un riferimento del tutto attendibile, nel senso che non escluderei che diverse società contabilizzino i costi in modo diverso. Insomma... possibile che sul costo del personale le voci di bilancio non siano perfettamente comparabili tra un club e un altro club. Per tale motivo preferisco considerare i costi operativi: mi sembra una voce che, a dispetto di qualche inevitabile difformità, tenda a differenziarsi meno da conto economico a conto economico.

Tutto giusto, anche se nei costi operativi rientrano anche i costi per l'acquisizione dei cartellini e i relativi ammortamenti.

Offline franz_kappa

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #152 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:13:26 »
dalli a lotito e tare 40MIL da spendere in estate e la lazio si gioca lo scudo.
il calcio non è una scienza esatta per fortuna.
Assolutamente no, dissento.  ;)

Non c'è alcuna garanzia che a fronte di 40 milioni di extra budget da spendere nel mercato estivo la Lazio avrebbe costruito una squadra da scudetto.
Anzi, l'aleatorietà dei risultati sportivi (guarda appunto l'esempio della xxxx di quest'anno che tu stesso citi) dovrebbe indurci a ponderare con estrema prudenza ogni opzione di immissione straordinaria di risorse extra nella gestione ordinaria di un club.

Dai 40 milioni a Lotito e Tare e può avvenire che i tre toppino 3 acquisti di grandi giocatori [non certo perché io ritenga i nostri dirigenti incapaci. Sbagliano nella media, come tutti i dirigenti sportivi. Nel calcio non ci sono certezze, come tu stesso osservi], con la sventura di trovarsi, a metà stagione, quinti in classifica e con un monte ingaggi incrementato di 10 milioni lordi annui. E se a fine stagione il fatturato non aumenta proporzionalmente all'aumento dei costi (effetto dell'ingaggio estivo dei tre top player) che succede, secondo te?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #153 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:16:18 »
Tutto giusto, anche se nei costi operativi rientrano anche i costi per l'acquisizione dei cartellini e i relativi ammortamenti.
Se ben ricordo il bilancio della Lazio - che analizzo da anni - ammortamenti e costi di acquisizione dei calciatori non sono contabilizzati tra i costi operativi. Che, dunque, sono i meri costi di gestione del club.

Ma potrei sbagliare. Verifico e poi ti/vi faccio sapere.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline BobLovati

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #154 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:23:38 »

finchè ai soliti noti risponderanno gli altrettanto soliti noti di segno diverso saremo in fase di stallo.
 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline franz_kappa

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #155 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:35:37 »
finchè ai soliti noti risponderanno gli altrettanto soliti noti di segno diverso saremo in fase di stallo.
Caro Bob, se non te ne sei accorto io e pariolo 10 stiamo discutendo - da ore - su un piano che è assai più dinamico della statica e ormai stucchevole e detestabile guerra di posizione tra i due fronti.
Nel dibattito si sono inseriti f_m (con il post sui ricavi), disabitato e più di recente teo e drenai, a conferma che - pur faticosamente, visto che si tratta di temi ostici, respingenti e complessi - si può sviluppare un diverso dibattito su questo forum.

Interventi come il tuo, scusa se mi permetto, non aggiungono invero molto e non rasserenano di certo lo scenario, visto che più d'uno si potrà sentire toccato dalla tua affermazione.

Dico a te e a tutti gli altri: pensate di avere qualcosa da dire sulla discussione avviata da pariolo 10 che non sia ad esempio l'immancabile (e per me nefasto) ritorno di polemica sull'ingaggio di vignaroli?
Fatelo pure, vi prego: solo se si arricchisce di voci il dibattito può spostarsi su un altro livello di discussione.  :)
Buon viaggio, caro Piero.

Offline disabitato

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #156 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:39:31 »
Assolutamente no, dissento.  ;)

Non c'è alcuna garanzia che a fronte di 40 milioni di extra budget da spendere nel mercato estivo la Lazio avrebbe costruito una squadra da scudetto.
Anzi, l'aleatorietà dei risultati sportivi (guarda appunto l'esempio della xxxx di quest'anno che tu stesso citi) dovrebbe indurci a ponderare con estrema prudenza ogni opzione di immissione straordinaria di risorse extra nella gestione ordinaria di un club.

Dai 40 milioni a Lotito e Tare e può avvenire che i tre toppino 3 acquisti di grandi giocatori [non certo perché io ritenga i nostri dirigenti incapaci. Sbagliano nella media, come tutti i dirigenti sportivi. Nel calcio non ci sono certezze, come tu stesso osservi], con la sventura di trovarsi, a metà stagione, quinti in classifica e con un monte ingaggi incrementato di 10 milioni lordi annui. E se a fine stagione il fatturato non aumenta proporzionalmente all'aumento dei costi (effetto dell'ingaggio estivo dei tre top player) che succede, secondo te?

tutti a zampe per aria :)
o, in seconda analisi, tutti in fila ai Lazio Style per comprare 5 mln di euro di inutile merchandising..
caso più probabile: ridimensionamento parco giocatori (cessioni dolorose) e relativo passo del gambero.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

darienzo

Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #157 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 20:40:38 »
Purtroppo (oppure no) su dati e conti sono completamente fuori, sono cose che esulano dal mio modo di affrontare il pallone


Teo

Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #158 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 21:00:20 »
finchè ai soliti noti risponderanno gli altrettanto soliti noti di segno diverso saremo in fase di stallo.

Perlomeno dicono cose interessanti... In questo caso vanno bene anche i monologhi.

Franz, sul lungo periodo la classifica del campionato ricalca, in modo impressionante, quella del monte-ingaggi. E avevamo già discusso del fatto che, oltre i 65 punti, un punto in classifica costa circa quattro volte in più che nella fascia 45-65 punti.

Il che, pur dimostrando che chi più spende più vince, in barba a quanto diceva Lotito, spiega anche come salire l'ultimo gradino dal quarto-terzo posto al primo, richieda sforzi economici eccezionali. Tanto è vero che la quarta squadra italiana quanto a capacità di spesa, nel decennio che segue il 2001, pur dando ripetutamente l'assalto al primato, non è riuscito a centrarlo. Lo scudetto extra-strisciatone non può che essere un'eccezione, dovuta all'allineamento favorevole di moltissimi fattori, e senza commettere errori, perché anche uno solo può bastare a compromettere il traguardo. 

Offline BobLovati

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Re:Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.
« Risposta #159 : Mercoledì 21 Marzo 2012, 22:58:18 »
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Interventi come il tuo, scusa se mi permetto, non aggiungono invero molto e non rasserenano di certo lo scenario, visto che più d'uno si potrà sentire toccato dalla tua affermazione.
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opinione più che lecita e rispettabile; ma chi lo ha detto che, per stare in un forum, si debba aggiungere o rasserenare ? I " più di qualcuno " sono i soliti da anni, e mi sembra piuttosto strano che tu punti il dito sul mio intervento che voleva solo denotare noia alle solite pappe ammannite da anni, e non a chi, per esempio, dia titoli poco simpatici a molti ( se non tutti ) i componenti della società:
Ma si sa d´altronde; io sono strano, mentre chi scrive ( da anni ) codici di comportamento per gli altri, partecipi attivamente alle discussioni.


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Dico a te e a tutti gli altri: pensate di avere qualcosa da dire sulla discussione avviata da pariolo 10 che non sia ad esempio l'immancabile (e per me nefasto) ritorno di polemica sull'ingaggio di vignaroli?
Fatelo pure, vi prego: solo se si arricchisce di voci il dibattito può spostarsi su un altro livello di discussione.  :)

io di Vignaroli non ho mai parlato, nè mi interessa perchè io non debbo attaccare la Società raccattando anche gli acquisti sbagliati anni fa; gente che da 7 anni e mezzo non perde occasione per perkuleggiare la squadra che io e molti altri amiamo; grazie a Dio non nella loro maniera, ma sarò padrone di farlo o no ?
Spostare le discussioni del tifoso Laziale su altri livelli è difficile perchè, a parer mio, l´enunciato del topic ( naturalmente censurato e discusso da più d´uno ) recita una verità sacrosanta.
Certo, fa venire il prurito in parti nobili, ma il pronlema è di chi lo sente, questo prurito.

Comunque, viste le lamentele di f_k, lascio questo topic, non volendo abbassarne il livello   :-X
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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