Autore Topic: Più di questo non è possibile... ma la colpa non è di Lotito, ma dei laziali.  (Letto 21033 volte)

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Offline MagoMerlino

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Adoperarsi a fare meglio non solo è possibile, è indispensabile.
Perchè una cosa del genere deve essere fatta passare per una colpa da parte del tifoso che lo pretende?
Odio perdere più di quanto ami vincere

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"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Boks XV

bene, aridateme Cragnotti.
anzi, ancora più canaglia.
speriamo che prima o poi un vero mascalzone della finanza, di quelli che fanno saltare gli stati, si compri la Lazio.

Offline Fulcanelli

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Liberi di continuare a spendere i propri soldi come meglio gli aggrada, ovviamente. Ma se qualcuno fa notare che tali stili di consumo non giovano alla crescita delle potenzialità del club (magari senza usare la parola “colpa”, visto che il tifoso si prende tremendamente sul serio e non tollera quasi mai reprimende) nessuno se la dovrebbe prendere. O no?  ;)

FK, in linea di principio è tutto giusto, ma va considerato anche il contesto. Non parlo delle presenze stadio, in calo dappertutto per i noti motivi. Parlo del "di più", magliette, cappellini, tute ecc. , prodotti che non costano proprio qualche euro e in un momento difficile per tutti.
Non voglio parlare di altri. Ho comprato spesso magliette e robe del genere, ho comprato anche azioni (ma questa è un'altra storia). Lo stile di consumo era andare allo stadio bardato di prodotti ufficiali. La cosa aveva un'incidenza sul bilancio personale, ma comprando, e soprattutto comprando solo roba originale, pensavo di sostenere la società, di darle più mezzi. Un sacrificio per un fine.
Se il fine non è raggiungibile, il sacrificio non ha senso. La mia convinzione è che i miei soldi (insieme a quelli di tanti altri) non servirebbero a nulla, sarebbero gestiti maldestramente, non inciderebbero sul destino Lazio.
Il mio stato d'animo (opinabile certamente, influenzato da corsi e ricorsi storici probabilmente) mi porta a pensare che portare altri soldi alla Lazio attuale è come versare altre tasse allo Stato: non migliorerebbe nulla.
Fuor di metafora, qualche anno fa, all'epoca di Capitalia, il laziale ha partecipato a due aumenti di capitale. Non ha portato decine di milioni, ma ha dato segno di grande affezione. Oggi una cosa analoga andrebbe deserta. E se è vero che il "cliente" è diventato apatico, anche "tirchio", bisognerebbe ragionare anche sui perché il capitale di passione "partecipativa" che c'era 8-9 anni fa oggi è evaporato in misura sensibile.
Credo (non sono un tecnico di business) che il cliente vada fidelizzato anche generando fiducia nella qualità e affidabilità del prodotto, nella capacità di miglioralo, e ciò anche con concorsi a punti, pubblicità e altre cose del genere.
Insomma, addossare le reponsabilità di una società che non si espande ai soli tifosi mi sembra ingeneroso assai. O perlomeno è solo una faccia della questione.
 


Offline Matita

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Credo (non sono un tecnico di business) che il cliente vada fidelizzato anche generando fiducia nella qualità e affidabilità del prodotto, nella capacità di miglioralo, e ciò anche con concorsi a punti, pubblicità e altre cose del genere.
Insomma, addossare le reponsabilità di una società che non si espande ai soli tifosi mi sembra ingeneroso assai. O perlomeno è solo una faccia della questione.
 

I risultati dovrebbero bastare.
Qualche anno fa vivacchiavi. Ora da 2 anni lotti per la CL.

Io che non amo dare colpe , ti dico che non ce ne sono di particolari , è che non c'è piu' il becco di un euro in giro.

La societa' non si espande perchè mancano i soldi. Vale alla Lazio e in tutto il resto dei contesti.
E tra 2 anni se il cliente che si guarda in saccoccia inizia a non rinnovare i vari Sky e Mediaset , il tetto ingaggi da 50 milioni te lo paghi corca.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
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Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline robylele

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Ad esempio si può evitare di buttare il poco cash in gente problematica come Konko, Cissè, Cana (15 milioni in 3, bastava vendere Muslera ai turchi per 5 milioni e girarli al Cagliari per Marchetti,

Complimenti, sei un fenomeno!
non solo per l'abile manovra per arrivare a Marchetti, ma anche perché già sapevi che Cana e Cissè erano problematici.

Tu al posto di Tare e saremmo a cavallo!   :o


Perchè una cosa del genere deve essere fatta passare per una colpa da parte del tifoso che lo pretende?

Non é una colpa naturalmente ma ripetuta ad ogni piè sospinto, col fiato sul collo, ogni giorno, ogni minuto, sia che siamo undicesimi sia che siamo secondi e sempre con tanti consigli da dare alla fine rompe gli zibidei.
E senza dare meriti, ma giustificare eventuali successi col culo e con la mediocrità del campionato e chi più ne ha più ne metta.

p.s.: da quando sono nato i campionati sono sempre stati dipinti come 'anomali' e 'mediocri',  tranne due o tre casi.


Non è colpa di Lotito, non è colpa di gigienrico, non è colpa dei tifosi. Per lamentele rivolgersi a chi ha stravolto i campionati e li ha barricati in gabbie da circo.

E questo é niente.
Sergio Cragnotti, così come De Laurentiis oggi, avrebbe voluto addirittura il Campionato d'Europa per club.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline sandro

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Il problema non e'tanto il costo di acquisizione del calciatore quanto piuttosto l'incidenza dell'ingaggio sul conto economico. Paradossalmente acquistare un giocatore a parametro zero non necessariamente costituisce una situazione ottimale, se poi sei costretto a riconoscere al giocatore un ingaggio sproporzionato.
Ok giusto,ma a Gennaio hai venduto CISSE'a 5 milioni d'euro,risparmiando 1 milione d'ingaggio(+ l'ingaggio di Stendardo e quello di Sculli)...non ho parlato di prendere HONDA e dargi 2 milioni d'euro,ho fatto l'esempio di 2 giocatori normali come Biondini ed Amauri(avrei potuto citare  anche un Padoin o un Palombo..)che avrebbero aiutato e non poco la squadra ad andare nell'EUROPA che conta.
Le occasioni sprecate da questa societa',che fa benissimo le cose difficili,sono inspiegabili e lasciamo pensare che non si vuole far crescere questa squadra per motivi inspiegabili( magari perche'se vinci o se vai in Champions aumenterebbero poi gli ingaggi..d'altronde Lotito temo fa' disse" vincere lo scudetto e'solo un danno" :(  )
Vincere lo scudetto produce solo danni(Lotito)...ma anche andare in Champions...poi aumentano le spese.

Noi siamo gli EAGLES,quella e'la LAZIO:il nostro grande amor!!!!

Offline sandro

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Ok giusto,ma a Gennaio hai venduto CISSE'a 5 milioni d'euro,risparmiando 1 milione d'ingaggio(+ l'ingaggio di Stendardo e quello di Sculli)...non ho parlato di prendere HONDA e dargi 2 milioni d'euro,ho fatto l'esempio di 2 giocatori normali come Biondini ed Amauri(avrei potuto citare  anche un Padoin o un Palombo..)che avrebbero aiutato e non poco la squadra ad andare nell'EUROPA che conta.
Le occasioni sprecate da questa societa',che fa benissimo le cose difficili,sono inspiegabili e lasciamo pensare che non si vuole far crescere questa squadra per chissa quali motivi ( magari perche'se vinci o se vai in Champions aumenterebbero poi gli ingaggi..d'altronde Lotito temo fa' disse" vincere lo scudetto e'solo un danno" :(  )
Vincere lo scudetto produce solo danni(Lotito)...ma anche andare in Champions...poi aumentano le spese.

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Offline Matita

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Le occasioni sprecate da questa societa',che fa benissimo le cose difficili,sono inspiegabili e lasciamo pensare che non si vuole far crescere questa squadra per motivi inspiegabili( magari perche'se vinci o se vai in Champions aumenterebbero poi gli ingaggi..d'altronde Lotito temo fa' disse" vincere lo scudetto e'solo un danno" :(  )


Pensare che la societa' faccia delle scelte e alcune le indovina e altre meno , è sbagliato ?


Palombo e Amauri per fare un esempio erano sul mercato e scegliendo di non prenderli puoi dire che s'è fatto male ?
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Offline fish_mark

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Proviamo a mettere linseme qualche cifra e quindi guardiamo ai ricavi degli ultimi 5 anni, un tempo congruo per valutare la bontà dell’operato di una società.
Nelle ultime 5 stagioni, a partire dal campionato 2006-07, queste sono stati le entrate del gruppo SSLazio

(a destra della tabella i dati in mln di euro)

2006-07 -  76.271.329
2007-08 - 102.482.031
2008-09 - 92.001.361
2009-10 - 98.501.843
2010-11 - 93.670.371


Ma cerchiamo di andare nel dettaglio per capire quali possano essere i margini di crescita di questa società.

Ricavi da Gare (abbonamenti e biglietteria)
2006-07 - 8.197.789
2007-08 - 11.085.553
2008-09 - 9.614.760
2009-10 - 9.999.266
2010-11 - 8.205.556

Il dato è stabile, purtroppo, e va confrontato con le medie delle presenze in campionato

2006-07 - 25.048
2007-08 - 21.485
2008-09 - 34.626
2009-10 - 36.154
2010-11 - 29.122

Si ricorda che in Italia la società che incassa di più allo stadio è il Milan con più di 30 mln di euro, niente a che vedere con i 100 mln e rotti di un real o di un Barca.
Pertanto, sarebbe già un successo stratosferico aumentare stabilmente questa voce di un paio di milioni di euro.


Ricavi da Diritti TV

2006-07 - 34.108.777
2007-08 - 61.934.255
2008-09 - 47.945.766
2009-10 - 45.462.399
2010-11 - 51.083.466

Il dato non è proprio così stabile e risente, come è ovvio, dalla partecipazione o meno alle Coppe. Si noti il record del 2007-08 e la risalita dello scorso anno dovuta alla nota e meritoria vicenda della distribuzione dei diritti TV.



Ricavi da Sponsor/pubblicità (i cartelloni dell’Olimpico, ma anche di Formello)

2006-07 - 17.234.292
2007-08 - 18.347.240
2008-09 - 20.490.549
2009-10 - 23.494.360
2010-11 - 12.087.274

Si noti la pesante e drammatica diminuzione dell’ultimo anno dovuta, si legge nel bilancio, “principalmente dalla conclusione al 30 giugno 2010 del contratto di sponsorizzazione del centro sportivo di Formello”.
Quindi, non è soltanto un problema di (mancanza di) main sponsor.


Ricavi da Gestione calciatori

2006-07 - 10.938.856
2007-08 - 3.349.279
2008-09 - 10.262.430
2009-10 - 9.193.594
2010-11 - 18.699.385

Sull’ultima stagione incide, come noto, l’operazione Kolarov.
Si auspica maggior fortuna su questa voce.


Ricavi da merchandising, che compaiono soltanto a partire dal 2008-09

2008-09 - 989.106
2009-10 - 1.143.950
2010-11 - 1.374.276

Si legge nella relazione che i ricavi da merchandising sono incrementati per euro 230 migliaia, con un miglioramento dovuto “principalmente dalle vendite dei negozi”.
Inoltre, si segnala come le entrate della rivista ufficiale siano pari a 91 mila euro, in aumento rispetto ai 47 mila dell’anno precedente.
Il dato è, comunque, modesto e incide veramente in maniera poco più che simbolica sul quadro complessivo delle entrate. Che dire? La strategia dei negozi dislocati nei centri commerciali non sembra essere stata finora così efficace.

Che fare?
Nel dibattito generale si trovano qua e là suggerimenti da prendere in considerazione, ma soprattutto una maggiore attenzione e spinta da parte della società.

Qualche esempio: più negozi nella città (anche in partnerscips), negozi in centro o nell'aeroporto, sistema di vendite di biglietti che punti al tutto esaurito, sempre e comunque, qundi con forti sconti e facilitazioni per soggetti di fasce deboli, come ragazzi, pensionati e famiglie in settori ad esse riservati. 


PS Tempo fa fu messo in mezzo un nostro amico netter che fece presente l'idea di una partnership con la Disney e Topolino ...
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline sandro

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Pensare che la societa' faccia delle scelte e alcune le indovina e altre meno , è sbagliato ?


Palombo e Amauri per fare un esempio erano sul mercato e scegliendo di non prenderli puoi dire che s'è fatto male ?
A gennaio non e'stata fatta nessuna scelta in entrata(e'questa la cosa GRAVE) ,le scelte che si sono verificate errate dalla societa' sono state ad esempio quelle di Cisse' e Cana:ma criticarle sarebbe pura malafede,sulla carta potevano essere ottimi aquisti.
Palombo ed Amauri sono 2 nomi che ho menzionato quasi a caso,erano 2 nomi alla nostra portata (che rimpiazzavano Sculli e Cisse'),che non incidevano piu' di tanto sul nostro ingaggio(ma che forse ci avrebbero dato 2-3 punti in piu'in classifica)...se citavo magari Podolski e Ederson erano 2 giocatori che avrebbero probabilmente reso di piu'alla squadra,ma non alla nostra portata.
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Offline BobLovati

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Appunto.
Guardiamo il berluska (dei poveri) di casa nostra, va'...  ::)

non hai capito quello che volevo dire; eppure credevo di essere stato chiarissimo   ::)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Drenai

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da gennaio ad oggi pure candreva ha fatto meglio di palombo. questo tanto per contestualizzare.
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Larry Bird

Offline BobLovati

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.....................................
Il tifoso laziale ritiene evidentemente che versare l’obolo mensile a Sky oppure sopportare l’esborso (annuale per l’abbonamento o quindicinale per il biglietto delle gare in casa) sia più che sufficiente.

E, allo stesso tempo, pretende (il tifoso è tifoso, in fondo, mica deve ragionare) che la dirigenza immetta risorse fresche nella società per creare oggettive condizioni per ambire alla vittoria, visto che con il bilancio attuale la Lazio ha davvero POCHISSIME CHANCE di competere con inter, milan, juve e, in parte, napoli e xxxx.
.................


.... non avevi detto di aver letto tutto il topic ??   8)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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POMATA

Lotito deve fà come dico io (cit) :D

Offline Matita

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A gennaio non e'stata fatta nessuna scelta in entrata(e'questa la cosa GRAVE)


Per me è grave associare Alfaro e Candreva al nulla.
S'è chiesto Guarin (rotto) e c'erano perplessita su Honda (rotto).

da gennaio ad oggi pure candreva ha fatto meglio di palombo. questo tanto per contestualizzare.

Appunto.

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Offline giamma

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Visto che ho sentito con le mie orecchie l'avvocato Gentile dichiarare che lavora per la Lazio a titolo gratuito, sarebbe interessante che venisse postata la voce di bilancio a lui riferita. :blank:
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline Matita

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Visto che ho sentito con le mie orecchie l'avvocato Gentile dichiarare che lavora per la Lazio a titolo gratuito, sarebbe interessante che venisse postata la voce di bilancio a lui riferita. :blank:


Se non erro la voce era "spese legali" che qualcuno ha trasformato in qualcos'altro.
Con "spese legali" si puo' intendere la parcella destinata ai legali/procuratori .



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Offline franz_kappa

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FK, in linea di principio è tutto giusto, ma va considerato anche il contesto. Non parlo delle presenze stadio, in calo dappertutto per i noti motivi. Parlo del "di più", magliette, cappellini, tute ecc. , prodotti che non costano proprio qualche euro e in un momento difficile per tutti.
Non voglio parlare di altri. Ho comprato spesso magliette e robe del genere, ho comprato anche azioni (ma questa è un'altra storia). Lo stile di consumo era andare allo stadio bardato di prodotti ufficiali. La cosa aveva un'incidenza sul bilancio personale, ma comprando, e soprattutto comprando solo roba originale, pensavo di sostenere la società, di darle più mezzi. Un sacrificio per un fine.

Grazie della condivisione. Però leggo parte della tua risposta e mi addoloro, vista la mia incapacità di spiegarmi con sufficiente chiarezza. Replichi osservando che magliette, cappellini e tute hanno un certo costo. E chi lo nega, prova ne sia che io stesso ho scritto – ben consapevole di ciò che andavo ad osservare – che

se ognuno effettuasse un simile acquisto al club arriverebbero molti soldi. Una tuta, però, la si acquista una, due, massimo tre volte nel giro di un quinquennio, direi.

Una tuta e una maglietta costano parecchio e c’è la crisi. Curioso, però, che la crisi non impatti sul consumo di altri beni. Pensiamo alla telefonia. Prendo ogni giorno metro e autobus per recarmi al lavoro e vedo che attorno a me tutti o quasi sfoggiano uno smartphone di ultima generazione, evidentemente con l’immancabile collegamento al Web H24. E anche gli Ipad iniziano a diffondersi. Quanti mesi di abbonamento a Internet via Ipad ci vogliono per acquistare una maglietta della Lazio? Tre o quattro, direi… I consumatori, dunque, stabiliscono le loro priorità. Ci sono beni o servizi - decisamente voluttuari - che sono disposti a pagare anche parecchio, insomma.

Ma così andiamo fuori strada. Quello che credevo di aver detto con chiarezza è ben altro, fulcanelli. Ho scritto infatti che
Ogni giorno, invece, tutti noi (i laziali ‘militanti’ non sono meno di uno zoccolo durissimo di 200-300mila persone) potremmo MODIFICARE I NOSTRI STILI DI CONSUMO, anche senza indossare un cm di tessuto bianco e celeste, ma orientando i nostri acquisti e le nostre preferenze verso prodotti o servizi erogati da partner della società.

Modificare gli stili di consumo equivale a chiedere al laziale di cambiare le proprie abitudini
quando riempie il carrello della spesa, quando sceglie alcuni servizi finanziari

Se una carta di credito ad hoc offerta da un partner della Lazio fosse sottoscritta da 100mila persone per la Lazio deriverebbero vantaggi diretti: ciò moltiplicherebbe indubbiamente i proventi annui della società. E in fondo al tifoso già titolare di carta di credito non costerebbe poi molto, fatti salvi i costi del prodotto finanziario [carta di pagamento] che si andrebbe a sottoscrivere. Ma il cambiamento non sarebbe comunque ‘indolore’ né automatico: 100mila persone dovrebbero decidere di farsi una seconda carta laddove costoro desiderassero mantenere la propria oppure disdettare la loro unica carta di credito per passare alla concorrenza che offrirebbe un prodotto ‘griffato’ Lazio.

Anche l’esempio dei biscotti Gentilini, banale e banalizzabile quando si vuole, ha un certo potere chiarificatorio, secondo me. Diciamo che per la colazione un consumatore tipo tifoso della Lazio consumi una confezione di biscotti a settimana. Supponiamo che una confezione di Aquilotti Gentilini costi 2 euro (in realtà assai di più, almeno secondo la mia recente esperienza). Ammettiamo che se ne consumino tre al mese, per complessivi 6 euro. Supponiamo che alla Lazio arrivi direttamente il 5% del prezzo di vendita: 10 centesimi a confezione per complessivi 30 centesimi al mese a consumatore. Cifra di infimo valore, con ogni evidenza.

Ma se con fanatica (e per me terribile e inquietante) determinazione 300mila cristiani ogni mese acquistassero le loro tre confezioni di Aquilotti Gentilini e nessun altro tipo di biscotti cosa avverrebbe? Che quei miserrimi 30 centesimi di euro si trasformerebbero in meno disprezzabili 90mila euro al mese. Ovvero poco meno di 1 milione all’anno, presumendo che i nostri consumatori non si cibino di biscotti ‘laziali’ 52 settimane su 52!

Ecco, si applichi ciò che con rozza e semplicistica approssimazione ho appena descritto a una cinquantina di prodotti di comune consumo quotidiano e sostanzialmente in ambito domestico e/o privato (nulla che ci imponga di girare bardati come pagliacci indossando tutti i giorni improbabili capi d’abbigliamento o accessori celesti. Anche se invero, si rischia assai di più di passare per pagliacci indossando capi od oggetti giallorossi). Quali formidabili e vantaggiose conseguenze per le finanze della Lazio potremmo immaginare?
Ciò richiederebbe semplicemente - semplicemente si fa per dire, visto che la resistenza dei consumatori, ancorché tifosi, è in tale ambito quasi invincibile - di modificare i propri stili di consumo quotidiani con l’obiettivo di arrecare beneficio diretto alla propria squadra del cuore.

Il laziale, in definitiva, potrebbe “fare di più” – nella logica della discussione avviata da pariolo 10 - riallocando la propria spesa attuale: non certo destinando risorse aggiuntive (che non si capisce da dove deriverebbero, vista la contingente e preoccupante crisi economica) all’acquisto di prodotti e servizi offerti da partner della società ma spostando piuttosto i propri consumi presenti da alcuni prodotti ad altri che garantiscono anche un indiretto (e in alcuni casi diretto) ritorno alla Lazio.

Mi rendo conto che tutto ciò è estremamente complesso e per nulla semplice. E con onestà ammetto anche che potrebbe avvenire che la ‘riallocazione’ degli stili di consumo finisca per comportare un aggravio della spesa che alcuni, legittimamente, potrebbero non essere disposti ad attuare né materialmente in grado di farlo (i biscotti Aquilotti potrebbero costare assai di più rispetto ad altri prodotti simili offerti dal medesimo produttore). Ma questo il tifoso può fare, concretamente. Al di là di sciarpe, magliette e tute ufficiali.

P.s.= la discussione, come era inevitabile, si è discostata pesantemente dall’argomento iniziale. Siamo arrivati alla parcella di Gentile e all’incapacità del club di portare a compimento una buona campagna di rafforzamento nel recente mercato. Tutto interessante, per carità. Ma cosa c’entra con l’oggetto del topic?  :P
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MagoMerlino

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Se una carta di credito ad hoc offerta da un partner della Lazio fosse sottoscritta da 100mila persone per la Lazio deriverebbero vantaggi diretti: ciò moltiplicherebbe indubbiamente i proventi annui della società. E in fondo al tifoso già titolare di carta di credito non costerebbe poi molto, fatti salvi i costi del prodotto finanziario [carta di pagamento] che si andrebbe a sottoscrivere. Ma il cambiamento non sarebbe comunque ‘indolore’ né automatico: 100mila persone dovrebbero decidere di farsi una seconda carta laddove costoro desiderassero mantenere la propria oppure disdettare la loro unica carta di credito per passare alla concorrenza che offrirebbe un prodotto ‘griffato’ Lazio.
Ma parliamo di questa?

Che vantaggio ha portato alla Lazio?
Lo chiedo solo perchè conosco solo gli svantaggi che ha portato a me titolare della suddetta carta.

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Offline pariolo 10

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ho finito solo ora di leggere tutti i commenti al post.

In primo luogo ribadisco le mie scuse a quante/i si sono sentite/i offese/i dal titolo del post e dal contenuto. Non era mia intenzione. D'altronde, come ho specificato nel post scriptum che - non costituisce una excusatio non petita - anch'io ci sono dentro in quanto tifoso della Lazio.
In ogni caso ragionandoci bene e facendo mie talune considerazioni "illuminanti" di alcuni "netters" forse il titolo più corretto sarebbe stato: Più di questo non è possibile ... ma la colpa non è di Lotito, ma della quantità di tifosi Lazio, che come brillantemente osservato da un netter non consente di competere con società che fatturano tre volte la Lazio...  (p.s. FK Ti rinnovo l'invito a delizirci con un'analisi dei dati di bilancio di Roma e Juve, le altre società quotate).

Ho letto, come al solito, con grande interesse le considerazioni di F_M, che ringrazio anche se la pensiamo in maniera completamente diversa. A beneficio mio e di tutti, riporto alcuni dati presi dalla semestrale 2011, pubblicata in data 29 febbraio 2012:

***
Risultati reddituali
Il giro di affari consolidato, al netto dei proventi non ricorrenti, si attesta a Euro 39,03 milioni ed è aumentato rispetto al medesimo periodo della stagione precedente di Euro 2,30 milioni. Tale incremento è dovuto principalmente ai maggiori abbonamenti sottoscritti ed agli introiti rivenienti dalla partecipazione alla Europa League.
Il fatturato al 31 dicembre 2011 è costituito da ricavi da gare per Euro 5,61 milioni, diritti TV ed altre Concessioni per Euro 24,26 milioni, sponsorizzazioni, pubblicità, royalties per Euro 6,91 milioni ed altri ricavi e proventi per Euro 2,25 milioni.
I costi sono aumentati di Euro 6,77 milioni rispetto al medesimo periodo della stagione precedente.
La seguente tabella ne evidenzia la composizione (in Euro milioni):

Il Costo per il personale 28,32  -  20,62  +37,35%

Altri costi di gestione 10,79 11,45 (-5,77%)
di cui non ricorrenti 0,43 0,58 -
Sub totale Costi Operativi 39,11 -  32,07  + 21,95

Unitamente alla voce ammortamenti ed altro il totale dei costi di gestione è arrivato ad Euro  50,10 rispetto ai  43,33 dello scorso semestre di riferimento con un aumento del15,62%.

“L’incremento del Costo del personale è conseguenza del miglioramento qualitativo della rosa della prima squadra e del maggiore peso della quota variabile di retribuzione, legata al raggiungimento di obiettivi sportivi”.
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In ogni caso, visto che dobbiamo guardare al futuro con fiduciosa speranza, vi dico che la nostra salvezza saranno le sponsorizzazioni collettive (stile champions league da riproporre nel mercato interno). a tal proposito mi permetto di segnalare l'intervista rilasciata a sponsornet dal miglior dirigente sportivo attualmente in circolazione: l'avv. Stefano Campoccia (vice presidente dell'Udinese). 
http://www.sponsornet.it/interviste/i-club/campoccia-l-udinese-modello-di-gestione-efficiente.html

Concludo con una riflessione finale: oggi da tifoso laziale il mio augurio non è tanto quello di assistere ad un change of control, quanto piuttosto di festeggiare l'ingresso in società di figure quali l'avv. Campoccia e il sig. Lo Monaco, ovvero gente con un bagaglio culturale e di idee in grado di portare un valore aggiunto alla gestione della Lazio.