Autore Topic: Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura  (Letto 12498 volte)

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Offline Il lodolaio

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #40 : Sabato 17 Marzo 2012, 13:26:52 »
Intanto il Renga ci fa sapere che qualcosa è realmente accaduto.

Renga ha detto che non è assolutamente pensionato, ma che ha lasciato il menzognero per fare il free lance e collaborare con radio e tv.

Inoltre ha aggiunto che si saprà tutto a tempo debito, e cioè quando scatterà la controquerela vs Bonini e il suo direttore. In ogni caso non ha negato nella maniera più assoluta l'esistenza del "foglietto", ma ha precisato che è tutt'altro che "un pezzo di carta scritto a mano".

Io mi siedo comodo e, per ovvie ragioni, spero che la abbia vinta apientino Renga, per quanto mi sia stato sempre sui colleoni...

Ne vedremo delle belle  8)
Oh vivacchiare...

Offline aquilafelyx

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #41 : Sabato 17 Marzo 2012, 14:27:08 »
Robertina parla di indagine per ricettazione ( del documento )
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline nestorburma

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #42 : Sabato 17 Marzo 2012, 14:36:10 »


Ma questo CALABRESI Arturo (’96) - Attaccante, nella scorsa stagione vestiva la maglia numero 10 dell’Atletico Roma.
https://www.facebook.com/notes/squadre-giovanili-as-roma/ecco-gli-allievi-e-i-giovanissimi-regionali-dellas-roma-201112/266692436704138   (scusate il link di merda)
E' per caso il figlio di quello in foto, che casulamente è passato alla roma con la nuova dirigenza?
Perchè a pensare male si fa peccato ma di solito...
E la Storia? La Lazio ha 111 anni, nelle ultime stagioni ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa. Le altre non mi pare. E si è sempre chiamata Lazio, non Napoli Soccer. Facile ripartire dalla C e non sanare i debiti pregressi come ho fatto io. Però la storia, almeno quella, la perdi.

Offline robylele

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #43 : Sabato 17 Marzo 2012, 15:31:08 »
E passerà del tempo prima che Trigoria si liberi dell’assedio miserabile di questuanti e diffamatori.

Dal berciare di certi “opinionisti” (si fa per dire)

dal risentimento degli «esclusi» dalla nuova proprietà. Storia delle ultime due settimane. Roba stracciona da «soliti ignoti», risolta da un’indagine della Digos coordinata dal Procuratore capo reggente Giancarlo Capaldo.

Alla vigilia dell’ultimo derby, la “Iena” Paolo Calabresi viene avvicinato da un giornalista ormai in pensione, Roberto Renga, già “firma” di Paese Sera e Messaggero, portata in palmo di mano dalla vecchia proprietà.

L’uomo dice di avere documenti in grado di devastare l’immagine pubblica e privata di Franco Baldini, direttore generale del club, e di Mauro Baldissoni, avvocato membro del cda. Si tratta di “trascrizioni di sms” - farfuglia, mostrando due fogliacci compilati a mano libera da chi sa chi - che dimostrerebbero (pensate...) che i due sono massoni (come indicherebbe un umoristico anagramma, “tfa”, triplice fraterno abbraccio) e che, naturalmente, il nuovo gruppo dirigente fa “la cresta” sul calciomercato.

La “Iena” cui il falso appare macroscopico, registra di nascosto la conversazione. Il nastro finisce alla Digos, dove vengono ascoltati come testimoni Baldini, Baldissoni e il ds Walter Sabatini. Nella stangata “stracciona” - accerta rapidamente l’indagine con pedinamenti e testimonianze - Renga ha dei compagni di merende. Suo figlio Francesco e un paio di voci delle radio libere. Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, detto “Marione”. Un tipo con un passato neofascista che, da anni, usa il microfono come un randello. Ora sono tutti indagati per diffamazione. Mentre la Digos, pochi giorni fa, ha bussato a casa Renga, dove ha recuperato le prove del falso da “soliti ignoti”.






Beh, che dire.. Ne vedremo delle belle é stato già detto?

Bonini, scrivendo in maniera così 'tranquilla' e senza freni inibitori, si sente evidentemente in un ventre di vacca. Avrà delle conoscenze alla Digos (voglio pensare che non abbia mai ascoltato nastri).

siamo di fronte ad un quotidiano ''impunito'' come la società calcistica che é abituata a sostenere.

comunque andrà sarà un successo, anche se pendo di più, stavolta, dalla parte di Renga. Mi pare quantomeno più affidabile, calcolando che dall'altra parte c'é un compagno di merende (cit.) di Mensurati e un attore delle Jene, tale Calabresi, ottimo imitatore di cardinali in visita al San Paolo e frequentatore di radio romaniste nelle vesti di tifoso becero, fazioso e troglodita.


'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline Stev00

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #44 : Sabato 17 Marzo 2012, 17:26:41 »
Ma questo CALABRESI Arturo (’96) - Attaccante, nella scorsa stagione vestiva la maglia numero 10 dell’Atletico Roma.
https://www.facebook.com/notes/squadre-giovanili-as-roma/ecco-gli-allievi-e-i-giovanissimi-regionali-dellas-roma-201112/266692436704138   (scusate il link di merda)
E' per caso il figlio di quello in foto, che casulamente è passato alla roma con la nuova dirigenza?
Perchè a pensare male si fa peccato ma di solito...

Penso di si...

ROMA (7 marzo) - L'attore Paolo Calabresi, mercoledì sera, in occasione degli ottavi di Champions, è tornato ad indossare i panni dell'attore americano Nicholas Cage. Soltanto Totti l'ha riconosciuto ma gli ha tenuto il gioco. L'attore è stato intervistato, fotografato e addirittura il presidente del Real Madrid gli ha consegnato la tessera onoraria della squadra, la maglia numero uno e perfino la maglia di Robinho autografata. Calabresi aveva già assunto le sembianze del divo hollywoodiano, a San Siro, in occasione della partita Milan-Roma del 2000 e si era fatto aprire le porte della tribuna vip. Racconta Calabresi: «In settimana un collaboratore del presidente Calderon mi ha mandato una mail, chiedendomi chi fosse il mio giocatore preferito, per farmi avere la maglia con dedica. Io ho chiesto quella di Robinho, l'idolo di mio figlio Arturo. Al secondo e decisivo gol della Roma avrei voluto urlare di gioia, ma non potevo. mi sono mostrato dispiaciuto per la debacle della squadra di casa. E' stato divertente notare come la dirigenza e il presidente della squadra madrilena continuassero a ripetermi che la partita era difficile e la Roma una squadra tosta».
Lo scherzo andrà in onda su "Italian Job", programma pensato e condotto da Calabresi, domenica alle 21,30 su La7.


Arturo Biascica, il figlio primogenito di Biascica, chiamato dal padre perché ha sentito che in un episodio di Medical Dimension ci sarà Francesco Totti che farà il ruolo di sé stesso ricoverato in ospedale (in realtà si scoprirà che il misterioso calciatore era Sergio Brio, "quello della Juve de tanti anni fa" secondo Arturo) e quindi vuole renderlo partecipe dell'evento. È interpretato da Arturo Calabresi, vero figlio di Paolo Calabresi (Biascica).

Offline MCM

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #45 : Sabato 17 Marzo 2012, 17:50:11 »
solidarietà a Marione

Offline SAV

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #46 : Sabato 17 Marzo 2012, 18:08:26 »
Bonini è uno dei migliori cronisti di giudiziaria su scala nazionale. Nell'articolo calca la mano e fa nomi a differenza di altri giornali.
Deve essere molto sicuro delle sue fonti e delle sue argomentazioni, altrimenti sono guai per lui, visto che già il Renga stamattina su RR annunciava controquerele.
Come pezza di appoggio forte ci sarebbe questa registrazione in audio e video delle Iene.
Ne vedremo delle belle.

Bonini è uno che sa scrivere benissimo, ma che per rendere il suo pezzo più avvincente per il lettore se ne fotte altamente se quello che scrive corrisponde al vero.
Ogni suo articolo va preso con le pinze.

Tra Bonini e Renga io sto comunque con Renga... Del resto, uno deve esprimere gratitudine per perle come questa: :D

ROMA - Francesco Totti non doveva partecipare ai mondiali e non l’avrebbe fatto se Marcello Lippi non si fosse un giorno presentato a Trigoria per dirgli: sbrigati a recuperare, io ti aspetto e ti faccio giocare. Un discorso breve e chiaro che convinse Francesco. Totti raddoppiò gli sforzi e le ore di lavoro, ma riuscì a riprendersi nella metà del tempo previsto. Quando la Nazionale si radunò alla vigilia dei mondiali c’era anche lui.
Giocò sempre, a parte la fase iniziale della partita contro l’Australia e quella finale della gara di Berlino. Contro l’Australia segnò su rigore il gol più importante della manifestazione. Lui e il portiere. Il resto degli azzurri chissà dove, impauriti. E Francesco in quei secondi a che cosa pensava? «A come avrei festeggiato». Beata incoscienza. Festeggiò infilandosi il dito pollice in bocca. Gesto dedicato al piccolo Cristian che stava a casa e imitato da molti altri campioni, ultimo, roba di questi giorni, Robinho. La foto fece il giro del mondo, finì nelle prime pagine di mille giornali.
Totti non ha giocato quel mondiale da Totti, ma è stato comunque decisivo per il solo fatto di esserci: la Germania si snaturò per marcarlo, la Francia venne fuori quando lui uscì.

Offline SAV

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #47 : Sabato 17 Marzo 2012, 18:11:19 »
Ed ecco il nostro renga dopo il record merdico delle 11 vittorie di fila:

Le lacrime del presidente innamorato
di ROBERTO RENGA

ROMA - La Roma aveva una grande paura di non farcela: paura giustificata, considerato il tipo di partita che l’attendeva. Contro la Lazio e in casa della Lazio. Con Di Canio che aveva preso di mira l’arbitro Trefoloni, creando un clima niente male. Due a zero alla fine. Alla fine di un incontro difficile e forse troppo sentito. Undici vittorie consecutive. Record. La Roma da sola e c’è solo la Roma a questa altezza. Di scudetti in giro ce ne sono tanti. Di record del genere ce n’è uno e verrà ricordato per anni e anni.
Più bello, per i romanisti, che in cima la Roma sia arrivata grazie alla vittoria nel derby. Pareva scritto il contrario: la Lazio che blocca gli avversari cittadini sul più bello, ferma la mano che sta per afferrare il trofeo. Una buona Lazio, tra l’altro. In salute, consapevole della propria qualità e del proprio gioco. Ci poteva stare un suo successo. E alla vigilia nel clan romanista c’era anche chi un punto l’avrebbe accettato.

Offline SAV

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #48 : Sabato 17 Marzo 2012, 18:15:06 »
Grazie Fabio: la tua fuga ha galvanizzato l’ambiente

ROMA - Fabio Capello, scappando di notte sul cavallo bianconero di Moggi, ha fatto sì che la Roma trovasse un’imprevista compattezza: tutti i giallorossi di questo mondo uniti contro l’ex allenatore. Di cui si erano da tempo stufati, ma che mai e poi mai avrebbero voluto alla Juventus, se non altro per lui, che si era così apertamente schierato.
Dirigenti, tecnici, giocatori e tifosi festeggiano come chi ritrova la libertà dopo cinque anni di schiavitù e sono disposti ad accettare qualunque programma, purchè sia l’opposto di quello che avrebbe proposto l’ex allenatore. Capello vuole i campioni? Vada dunque per i giovani, purché di casa. Capello si affida ai singoli? Meglio Prandelli, che preferisce il gioco. Capello mette sempre un difensore in più? D’ora in poi la Roma giocherà con quattro attaccanti. Capello ha maltrattato Montella? Ora si può dire: Montella aveva ragione. Capello vuole una società milionaria e inserita nel sistema? Meglio belli, puri e poveri che ricchi, se i ricchi poi tradiscono nel modo che si sa.
Questo si dice per Roma e questo si dice anche all’interno della Roma. La reazione di Totti al ”In bocca al lupo” rivolto da Panucci al fuggitivo fa capire anche all’esterno quale sia la situazione. Capello, andandosene, è riuscito a completare un’operazione che non gli era riuscita durante questi cinque anni, durante i quali l’ambiente era sempre diviso. C’era chi stava con lui per il solo fatto che aveva convinto Sensi a svenarsi e chi lo contestava perché, appunto, è troppo facile vincere con i migliori calciatori del mondo. Restando a Roma avrebbe avuto la grande opportunità di mostrarsi allenatore vero e non solo un gestore di campioni: non se l’è sentita di affrontare un’impresa che galvanizza, invece, Prandelli, il quale sa insegnare.
Meglio per Capello ripararsi all’ombra di Bettega, Giraudo e Moggi, che gli mettono a disposizione una società perfettamente oliata, grandi risorse, campioni di ogni tipo, vasta e nota esperienza, magnifica organizzazione. Un club così forte che può fare a meno di un allenatore: chi siede in panchina obbedisce. Dicono che Capello si sia già pentito. Tardi: la Roma, da Rosella Sensi a Cesare Prandelli, ha già voltato pagina.
R.R.

Offline SAV

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #49 : Sabato 17 Marzo 2012, 18:15:56 »
21 dicembre 2003:

Con due Maradona: Totti e Cassano

UN FOSSATO tra Roma e resto d’Italia. Il distacco giusto? Nemmeno tanto. Juve e Milan hanno ottenuto più di quanto meritassero. In una classifica virtuale la Roma avrebbe almeno otto punti in più della Juve, una discreta assicurazione sulla vita. La Befana, che tutte le feste porta via, offrirà in cambio il Milan e quella sera ne vedremo delle belle. La Roma potrà permettersi di giocare come se la partita non contasse, il Milan sa che in palio ci sarà una stagione.
Al momento non c’è partita. La Roma di tutti i record e dei due Maradona (Totti e Cassano) è stata costruita con giudizio, il Milan è stato comprato al supermercato da un papà ricco e distratto: cinque trequartisti, due punte che non si capiscono e non si amano. Tra l’altro, avendo puntato tutto sulla qualità dei giocatori, come ne manca qualcuno, il Milan è fritto. Guardate che cosa ha combinato contro l’Udinese perché privo di Nesta e Schevchenko. Un gol dell’Udinese è forse in fuorigioco, ma il punto in più non cambierebbe i giudizi. Ancelotti con il Milan ha compiuto l’impresa più bella della sua carriera, facendo di uno strambo cocktail una squadra di calcio capace di arrivare sino in Giappone.

Offline Adiutrix

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #50 : Sabato 17 Marzo 2012, 18:17:32 »
Una "stangata stracciona". 
Ma se uno vuole fare una "stangata", perchè si va a rivolgere a qualcuno delle jene? Sinceramente non capisco.
"Natura deficit, Fortuna mutatur, Deus omnia cernit"

jumpingjackflash

Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #51 : Sabato 17 Marzo 2012, 21:15:13 »
io non sto con nessuno. Spero che finiscano tutti nelle patrie galere da Baldini a Marione passando per Renga.La compattezza della associazione mafiosa a scopo di asroma merda, viene picconata dall'interno. L'unico modo di smontarla è che i cani comincino a mordersi tra di loro. . Mi godo questa sceneggiata trigoriotana con le lacrime dalle risate ne vedremo e sentiremo delle belle.

Teo

Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #52 : Sabato 17 Marzo 2012, 21:16:40 »
21 dicembre 2003:

Con due Maradona: Totti e Cassano

UN FOSSATO tra Roma e resto d’Italia. Il distacco giusto? Nemmeno tanto. Juve e Milan hanno ottenuto più di quanto meritassero. In una classifica virtuale la Roma avrebbe almeno otto punti in più della Juve, una discreta assicurazione sulla vita. La Befana, che tutte le feste porta via, offrirà in cambio il Milan e quella sera ne vedremo delle belle. La Roma potrà permettersi di giocare come se la partita non contasse, il Milan sa che in palio ci sarà una stagione.
Al momento non c’è partita. La Roma di tutti i record e dei due Maradona (Totti e Cassano) è stata costruita con giudizio, il Milan è stato comprato al supermercato da un papà ricco e distratto: cinque trequartisti, due punte che non si capiscono e non si amano. Tra l’altro, avendo puntato tutto sulla qualità dei giocatori, come ne manca qualcuno, il Milan è fritto. Guardate che cosa ha combinato contro l’Udinese perché privo di Nesta e Schevchenko. Un gol dell’Udinese è forse in fuorigioco, ma il punto in più non cambierebbe i giudizi. Ancelotti con il Milan ha compiuto l’impresa più bella della sua carriera, facendo di uno strambo cocktail una squadra di calcio capace di arrivare sino in Giappone.

Vinse il Milan 2-1, se ben ricordo, no?

rocco tanica

Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #53 : Sabato 17 Marzo 2012, 21:34:59 »
yes. Doppio Sheva se non ricordo male.

Offline disabitato

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #54 : Sabato 17 Marzo 2012, 21:39:47 »
la corropolese ha sempre avuto un seguito di questuanti, puttane, mendicanti e straccioni, che vivono di luce riflessa e si nutrono di ciò che cade, o viene dato loro, dalla tavola.
Ora che le mense scarseggiano, i maiali cominciano ad azzannarsi fra loro.
I sensi elargivano a piene mani, mentre gli americani (leggasi unicredit) non sembrano essere dello stesso avviso.

Sto in finestra e godo.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Matita

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R: Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #55 : Sabato 17 Marzo 2012, 22:54:49 »
Vinse il Milan 2-1, se ben ricordo, no?

Nel 2003 già si parlava di punti virtuali.  Che spassosi. 



Magari sparite.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

POMATA

Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #56 : Domenica 18 Marzo 2012, 09:42:28 »
Ad ognuno i propri hellenici... ;D

Offline aquilafelyx

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #57 : Domenica 18 Marzo 2012, 09:58:31 »
Gazzetta dello Sport
Nel complotto sulla Roma l’inchiesta si allargherà
Questa storiaccia della macchina del fango all’amatriciana allestita contro Franco Baldini, Walter Sabatini, Mauro Baldissoni e la Roma, stanata da un’indagine della Digos prima che potesse riscuotere successo in una città  solitamente assai credulona, probabilmente riuscirà a fare un po’ di pulizia in un ambiente diventato tossico e, forse, pure pericoloso. Ci vorranno mesi, ma può essere la volta buona.

Domande
Quanto ci vorrà, invece, perché la Procura di Roma raccolga tutti gli elementi di questa storia di cui, probabilmente, il vero protagonista è ancora ignoto? C’è un mandante? Chi voleva il male della Roma, in particolare di Baldini? Chi ha «armato» i diffamatori? Chi ha fornito loro presunte intercettazioni con riferimenti alla massoneria che avrebbero dovuto «sputtanare» Baldini e compagni? Domande al vaglio della Procura, che spera di capirne qualcosa di più la prossima settimana, quando scatteranno i primi interrogatori. Non è escluso che l’indagine si allarghi ad altri membri della stessa «cricca» romana né che ai reati di diffamazione e truffa si aggiunga quello di estorsione. Le indagini della Digos hanno inchiodato i maldestri tentativi dei protagonisti, ma non chi li ha messi insieme, anche perché qualcuno mentre si indagava ha mangiato la foglia e ha preso le contromisure.

Protagonisti
Al momento, risultano indagati il giornalista Roberto Renga, storica firma de Il Messaggero oggi in pensione, il figlio Francesco, lo speaker radiofonico Mario Corsi e il suo collaboratore Giuseppe Lomonaco. Quantomeno curioso il percorso del Corsi: ex militante dei Nar con numerosi precedenti penali, ex capo del gruppo ultrà Boys, da anni popolare voce radiofonica, un tempo punto di riferimento della famiglia Sensi e di numerosi calciatori. Cosa pensa oggi chi per anni gli ha dato tanta legittimità? Ieri il personaggio in questione si è autosospeso, mentre Roberto Renga si è dichiarato vittima di un complotto che lo fa «temere per me e la mia famiglia».

La chiave
E dire che questa storiaccia non sarebbe uscita fuori senza il ruolo dell’inviato delle «Iene» Paolo Calabresi. È lui, romanista e buon amico di Mario Corsi, che viene contattato dalla cricca che vuole «vendergli» la storia, è lui che sente subito puzza di bruciato, è sempre lui che si rivolge a Franco Baldini avvisandolo, e di fatto avviando le indagini della Digos. Le riprese di Renga e Corsi fatte da Calabresi con la telecamera nascosta sono diventate materiale d’indagine. Vederle, probabilmente, farebbe più piangere che ridere. Buon per Franco Baldini che sia lontano da tutto questo. Oggi, a Orlando, in Florida, chiuderà l’accordo con la Disney. Per fortuna la Roma esiste anche fuori dal raccordo anulare.(alessandro catapano)
M'illumino di Lulic

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Offline aquilafelyx

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #58 : Domenica 18 Marzo 2012, 10:03:35 »
La Repubblica ed. roma:
Falso dossier sulla Roma, l’inchiesta si allarga
UNO degli indagati per diffamazione, il giornalista Roberto Renga ha detto «di dormire sonni tranquilli». Eppure le indagini della procura e della Digos sul falso dossieraggio ai danni del dg giallorosso, Franco Baldini, e del consigliere di amministrazione, Mauro Baldissoni, sembrano essere a un buon punto. I primi riscontri per dimostrare la falsità dei documenti secondo cui, oltre a essere massoni i due farebbero anche la cresta sulla vendita dei calciatori, sono già stati trovati dagli inquirenti (infatti sono state recuperate le false trascrizioni e nel cellulare di uno degli indagati una foto che ritraeva gli stessi falsi). Accertamenti che si potrebbero allargare. Non solo il giornalista, il figlio Francesco, Giuseppe Lomonaco e Mario Corsi, ma anche altri personaggi legati alla vecchia società. Gente che è stata estromessa dalla nuova dirigenza e che non si sa rassegnare. Sarebbe questo il movente del dossieraggio “alla vaccinara”. La settimana prossima gli indagati, ma anche Baldini e Baldissoni, potrebbero essere sentiti dal procuratore reggente Giancarlo Capaldo e dal pubblico ministero Paola Filippi. Mentre chi dorme sonni tranquilli lancia sgradevoli minacce a Paolo Calabresi, la “Iena” che avrebbe svelato la truffa, Corsi e Lomonaco si sono autosospesi dalle loro trasmissioni radiofoniche e hanno dato mandato ai loro avvocati di occuparsi della situazione. E la nuova Roma sceglie il silenzio e aspetta che la conclusione dell’inchiesta che la vede parte lesa. L’unico a parlare è stato l’allenatore Luis Enrique: «È brutto, bruttissimo, e mi dispiace che sia capitato a persone per bene con cui lavoro. In Spagna non è mai successo questo». Ma a Roma, si sa, il calcio non è solo calcio. Da troppo tempo.

Come un terremoto tra i tifosi “Una roba da fantascienza”
È UN terremoto per la tifoseria romanista la notizia della tentata truffa e diffamazione ai danni di due dei massimi dirigenti del club, il ds Franco Baldini e l’avvocato del cda, Mauro Baldissoni. I fan giallorossi si dividono sul fatto che, tra gli indagati, ci sia anche il romanista di lungo corso Mario Corsi, per tutti “Marione”, lo speaker della radio giallorossa più seguita. C’è chi si erge a strenuo difensore di Corsi, una voce legata alle gioie delle vittorie come alla ricerca di consolazioni quando le cose non vanno bene. E allora le prove di quanto “spifferato” da Marione sarebbero nelle «assurde cessioni» dell’ultimo mercato estivo, nell’aver regalato calciatori di livello ai concorrenti per pochi soldi, o anche solo nel non aver mai visto chi davvero si nasconde dietro alla cordata che fa capo a Thomas DiBenedetto. Dall’altra parte del ring chi, anche rivangando le vecchie grane giudiziarie di Corsi, giudica lo speaker «da sempre un pallonaro, buono solo a prendere in giro i tifosi veri». Come Luciano, che si sfoga sul web: «Qualcuno non aveva ancora capito che la nuova dirigenza non avrebbe regalato prosciutti a Natale, e che i fortissimi interessi personali di Renga e Corsi nella Roma adesso sono da mettere da parte per la prima volta?». Una posizione condivisa sulle frequenze delle radio sportive capitoline, da chi per esempio sostiene che questa sia l’occasione per fare piazza pulita di «speaker che alzano troppo la voce». O c’è infine chi pensa che alla fine tutta la vicenda è «semplicemente una bolla di sapone». Il calcio è fatto anche di questo, di opinioni contrastanti su una vicenda sulla quale a far luce sarà la magistratura e non la curva Sud. Nel frattempo il diretto interessato, Mario Corsi, annuncia in diretta la decisione di autosospendersi dalla conduzione del programma “Te la do io Tokyo”: «È la cosa più incredibile che è successa nella mia vita». Poi si difende e, nel botta e risposta con Giuseppe Lomonaco, suo compagno di trasmissione, ricorda un episodio risalente «ai primi anni di Franco Sensi, l’arrivo della Digos mentre noi criticavamo la Roma in modo feroce. Ora stiamo criticando la Roma nella stessa maniera e mi arriva questa cosa incredibile. Più che ridere non posso fare». Poi spiega incredulo che «Capaldo è una delle persone più importanti della procura di Roma», che la Digos «è l’antiterrorismo», che lui stesso, secondo le ricostruzioni di stampa, sarebbe «coinvolto nell’attività ai danni della squadra: rimango veramente allibito, l’unica difesa che posso fare è dire la verità su quello che è successo, però al giudice. Per il resto sono rimasto come un coglionazzo». A sorprendersi per tutta la vicenda è anche il tifoso giallorosso Maurizio Costanzo: «Roba da fantascienza, forse sarebbe meglio tornare a parlare solo di calcio. Mi sembra tutto abbastanza incredibile» (marco ciaffone/giuseppe scarpa)
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Offline aquilafelyx

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Re:Tentata truffa ai danni della Roma. Indaga la Procura
« Risposta #59 : Domenica 18 Marzo 2012, 10:05:33 »
Renga sereno “Io dormo tranquillo”
«IO vado a dormire tranquillo, non mi è mai passato per la testa di usare la mia professione se non per motivi professionali». Così il giornalista Roberto Renga, il cui nome è finito tra gli indagati per tentata truffa e diffamazione ai danni della Roma, replica attraverso le frequenze di Radio Radio. «Ho letto ricostruzioni da film comico, ma le cose sono molto diverse e la magistratura presto lo farà sapere. Ho letto di estorsioni, ricatti, che avrei chiesto soldi alla Roma... Non ho mai pensato di truffare la Roma. È risibile pensare questo, non ho bisogno di ricattare o rubare». Renga ha spiegato che «tutto nasce da un documento che ho ricevuto, e che non è assolutamente né falso né scritto a mano, e che mi ha molto inquietato perché conteneva riferimenti precisi che mi hanno fatto preoccupare per la mia famiglia».
Infine la “Iena”, Paolo Calabresi: «Ho letto che lo avrei cercato: non è vero, mi ha cercato lui per un servizio, abbiamo avuto un colloquio in cui gli ho mostrato il documento che ha registrato e filmato. Io vado a dormire tranquillo, spero lo possa fare anche chi registra film di nascosto e ha un figlio che gioca nella Roma».
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere