Cagliari, via Ballardini ritorna Ficcadenti
Fatale la pesante sconfitta nell'anticipo di venerdì con il Napoli, al suo posto Cellino dovrebbe richiamare Ficcadenti allontanato a novembre. Scomparsa sul sito la notizia che annunciava l'esonero di FRANCESCO ARESU
CAGLIARI - Nuovo giro, nuova corsa. Le voci che si rincorrevano da ieri hanno trovato conferma: Davide Ballardini non è piú l'allenatore del Cagliari. Il presidente Massimo Cellino ha deciso, per l'ennesima volta, di stupire tutti. Il tecnico di Ravenna paga le tre sconfitte consecutive contro Lecce, Siena e Napoli, con l'aggravante delle sei reti subite al San Paolo. Il suo posto dovrebbe essere preso, a meno di ulteriori colpi di scena decisi dal vulcanico patron rossoblù, da colui che ha guidato il Cagliari fino alla gara contro l'Atalanta: Massimo Ficcadenti. Il tecnico di Fermo, esonerato dopo dieci giornate, dovrebbe così fare il suo ritorno sulla panchina cagliaritana, abbandonata dopo dieci partite e tredici punti. Si conclude così, dopo quattro mesi il Ballardini-ter: dopo uno sfavillante inizio di 2012 condito da risultati prestigiosi (1-1 esterno contro la Juventus, il successo 4-2 contro la Roma), la flessione nelle ultime prestazioni ha convinto Cellino a seguire ancora una volta il suo istinto. Come già accaduto quest'anno nelle due vicende che hanno infuocato l'estate rossoblù, con la doppia cacciata di Suazo e Donadoni: due episodi che hanno certamente influito nella stabilità dello spogliatoio cagliaritano.
BALLARDINI PAGA PER TUTTI - Eppure, nonostante un ruolino di marcia non impeccabile (18 punti in diciassette gare, con quattro vittorie, sei pareggi e sette sconfitte), Ballardini sembrava aver ridato speranza ad un gruppo abbattuto dopo un inizio di campionato poco brillante. L'arrivo di Pinilla nel mercato di gennaio avevano poi restituito al Cagliari un centravanti vero, degno erede di Matri come peso offensivo e continuità di rendimento. E proprio nel momento in cui é occorso l'infortunio al bomber cileno è iniziato il calvario per il tecnico rossoblù: tre brutte sconfitte consecutive, con l'impressione di impotenza di fronte alla voglia di punti di avversari come Lecce e Siena. Per non parlare poi del rovescio di Napoli: tante, troppe assenze, per di più contro una delle compagini più in forma della Serie A, con il morale a mille. Quella rossoblù è sembrata una squadra troppo brutta per essere vera, con gente del calibro di Conti, Canini, Astori e Agostini a dir poco irriconoscibili, vista l'alta continuità di rendimento finora tenuta. Domenica prossima al Sant'Elia arriva il Cesena, staccato di ben quattordici punti rispetto ai rossoblù: a Ballardini non è stata concessa nemmeno la cosiddetta ''ultima spiaggia''.
STUPORE NELL'AMBIENTE - Spazio dunque all'ennesimo ribaltone. Con buona pace dei tifosi rossoblù, da tempo abituati alle lune presidenziali. La decisione di Cellino ha però stupito un po' tutto l'ambiente: ci si aspettava una dura presa di posizione dopo la brutta sconfitta di Napoli, invece nulla. Il silenzio presidenziale ha dunque convinto gli addetti ai lavori della veridicità dell'ipotesi di un clamoroso esonero di Ballardini, puntualmente verificatosi. Sconcerto tra i sostenitori rossoblù, particolarmente legati al tecnico di Ravenna. Oltre ad un ottimo rapporto dal punto di vista umano, Ballardini gode ancora del credito accumulato nel 2008, quando arrivò in punta di piedi sulla panchina rossoblù, concludendo il campionato con una salvezza storica. Desta stupore poi che a rilevare il suo incarico sia quel Ficcadenti mai amato dalla piazza, soprattutto a causa del suo 4-3-3 ritenuto troppo difensivista dalla platea cagliaritana.
(11 marzo 2012)
http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/cagliari/2012/03/11/news/esonerato_ballardini_ficcadenti-31364369/?ref=HRER3-1