14 maggio 2000

[Kim Gordon]

Ero allo stadio. Come sempre in quegl'anni. Ero giovane, non giovanissimo, ma comunque più giovane.
Ho sprazzi di ricordi più che una vera e propria cronistoria della giornata. Frame.
Mi ricordo che volutamente lasciai la sciarpetta estiva nell'armadio a casa, ero disilluso.
Mi ricordo i silenzi e le facce dei miei amici/che (più amici ) al solito bar prima di andare.
Mi ricordo che si chiacchierò del più e del meno per tutto il tragitto dlla tangienziale, alitando sul collo del conducente del motorino. Mi ricordo il motorino. Uno scarabeo celeste. era di Bebbo..un fratello.
Mi ricordo che faceva caldo e la spossatezza che si provava ad ogni tiro.
Mi ricordo le facce stanche di chi era con me, di chi era intorno a me, in curva in alto a destra..
Ero li, prima seduto, poi in piedi, nello stesso identico posto dove vidi vincere la coppa italia tre anni prima..
Mi riocrdavo i visi rigati dalle lacrime di uomini che mi abbracciavano senza sapere chi fossi..
Avranno avuto al tempo sui 35 anni. a me sembravano così Grandi..
Quel giorno però i visi erano quelli di pesone stanche, deluse, senza speranza.
Anche i canti erano insolitamente fiochi, tuonavano forti solo quelli recriminatori, testimonianza di una rabbia che meritavamo di custodire, per la nostra storia passata, remota e recente..

Ma a noi non interessava più di tanto, c'eravamo, eravamo giovani e belli, e stavmo lì, in cima al mondo, con la Lazio, la stessa Lazio che quando incontrammo lottava per rimanere in B.

Poi la metamorfosi.
Non sciorderò mai i visi delle persone con cui ho avuto il privilegio di condividere quell'esperienza.
Ragazzi/e che oramai vedo poco o niente ma che porto sempre nel cuore.
Mi ricordo l'incredulità, la gioia e la paura, che si alternavano a ritmo isterico nello scorrere dei minuti.
Mi ricordo il silenzio. Quello me lò ricordo benissimo. Mi si drizzano i peli a ricordarlo.
Mi ricordo le vetrate scvalcate per raggiungere l'erba, profanare il terreno che vedemo come un totem ogni domenica..
Mi ricordo la corsa liberatoria fin sotto la porta sventrata sotto la nord.
io e Bebbo ci sdraiammo in attesa contempativa..
le notizie correvano veloci rimbalzando impazzite.
Ce ne facemmo una lunga lunga e rimanemmo lì seduti sul prato per tutto il tempo in un attesa sapor ovatta.
Così frastornati da aver perso il sapore della felicità nel suo stereotipo, vedevamo correre da ogni parte come al rallenty..
Poi l'urlo...e sappiamo tutti cosa sancì quall'urlo.

Era La vittoria. Quella che aspettavi da una vita. Era arrivata.Finalmente.
Eppure come sempre in questi casi..mi ricordo una sottile vena di malinconia, perchè 'lattesa era finita, l'attesa, una di quelle più intense che abbia mai provato.

[rione 13]

ero allo stadio, sulle gradinate prima, in campo dopo, in giro poi.....

[Fabio70rm]

Ero anche io allo stadio, tribuna tevere, biglietto regalato da mio zio.

Per la verità non sapevo se andare o meno, in primis per la quasi rassegnazione, vista la ladrata dell'anno prima, e poi perchè mio zio, due giorni prima, aveva avuto un ictus. Quel biglietto era per lui, mia zia mi disse "dai, vai anche per lui".
Mio padre al solito latitava.....provai a coinvolgerlo ma nada....

Mi armo di coraggio, prendo e vado con un groppo in gola e una lucida determinazione, che avverto sempre quando devo sostenere esami e/o colloqui di lavoro.

Il tragitto in metro è da ore di punta, a Flaminio decido di andarmene a piedi, vista l'enorme folla dentro i tram.

Lungo la strada è un susseguirsi di bandiere e di gente che canta e va verso lo stadio. Invidio la loro sicurezza....

(apprenderò poi che sono finito in mezzo agli strascichi del corteo di Via Allegri)

Entro allo stadio e sento una fitta terribile.

Non è tanto la paura di non vincere la partita, quanto invece la sensazione che qualcosa stia per accadere.

Il resto è trascorso in un giorno di ordinaria follia.

La partita quasi scontata. L'invasione di campo, il boato al goal di Calori, i giocatori frammischiati ai tifosi.

E alla fine quell'urlo enorme d'esultanza.

Sono tornato a casa a piedi, senza voce e completamente invasato.

[borgorosso]

non è un post lotito si, lotito no.

secondo voi proveremo ancora quella gioia?

[andersen]

secondo voi proveremo ancora quella gioia?

40 minuti in apnea... secondo me le modalità rimarranno comunque uniche.

[andersen]

o lo digitalizza chi ce l'ha oppure la vedo dura, noi copie non ne abbiamo, a quanto mi risulta.

io ce l'ho 

[franz_kappa]

non è un post lotito si, lotito no.

secondo voi proveremo ancora quella gioia?

Secondo me non vedrò mai più la Lazio vincere uno scudetto.
E dire che spero di campare ancora parecchio.

Impossibile rivincere, secondo me.

[NoSurrender]

non è un post lotito si, lotito no.

secondo voi proveremo ancora quella gioia?

Io che sono notoriamente una vdm,no. Anzi,di questo passo,tipo gambero,vedo più facile rivederla retrocedere.









(Comunque e quindi,Lotito no  )

[Mark Lenders]

Secondo me non vedrò mai più la Lazio vincere uno scudetto.
E dire che spero di campare ancora parecchio.

Impossibile rivincere, secondo me.

Nel calcio va tutto molto veloce, non si può mai dire.
Stando così le cose siamo ovviamente tagliati fuori.
Però vai a sapere.
Lotito continua a pagare puntualmente i debiti, e magari fra qualche anno la società tornerà di nuovo appetibile.
Poi c'è un discorso complessivo che riguarda gli equilibri internazionali.
In 10 anni il calcio inglese è passato da una condizione di subalternità a una di dominio, ma mi sembra che stiano commettendo gli stessi errori già visti qui da noi.
Sconcerti ha spiegato benissimo come i grandi club stiano costruendo i loro successi sportivi sull'indebitamento, e prima o poi il conto dovranno pagarlo.
Non mi meraviglierei, nei prossimi anni, di vedere qualche società di Premier League che fa la fine della Fiorentina, del Parma, del Napoli o della Lazio.
Il fair play finanziario, in questo senso, potrebbe contruibuire ad accelerare certi processi.
Poi c'è la variabile Europei 2016, con l'eventuale indotto che sarebbe generato, a partire dalla costruzione/ammodernamento degli stadi.
Insomma, è importante restare seduti al tavolo, anche se adesso stiamo perdendo.
Testa bassa, gestione oculata, cerchiamo di restare in Serie A in maniera più decente delle ultime tre stagioni, cerchiamo di toglierci qualche altra piccola sodddisfazione tipo Coppa Italia, ma niente passi più lunghi della gamba.
A medio termine, secondo me, potremmo raccogliere dei frutti insperati.

[franz_kappa]

Sconcerti ha spiegato benissimo come i grandi club stiano costruendo i loro successi sportivi sull'indebitamento, e prima o poi il conto dovranno pagarlo.

Dici cose giuste, ma ti chiedo: Sconcerti ha spiegato le ragioni dell'indebitamento dei club inglesi?
Per dire...
Perché in ManU, club più ricco al mondo, è indebitato? Perché ha una gestione squilibrata che produce annualmente perdite che vanno coperte mediante indebitamento?

Mmm... direi proprio di no.

[Mark Lenders]

Dici cose giuste, ma ti chiedo: Sconcerti ha spiegato le ragioni dell'indebitamento dei club inglesi?
Per dire...
Perché in ManU, club più ricco al mondo, è indebitato? Perché ha una gestione squilibrata che produce annualmente perdite che vanno coperte mediante indebitamento?

Mmm... direi proprio di no.

Su questo argomento ne sai molto più di me, che all'università venni bocciato per 4 volte all'unico esame di economia (economia politica, per la precisione, io ho fatto Giursiprudenza...).
Il ragionamento che ho fatto è basato più sul buon senso comune che su conoscenze specifiche della materia.
Però mi interessa capirne di più.
Secondo te, quindi, perché "il ManU, club più ricco al mondo, è indebitato? Perché ha una gestione squilibrata che produce annualmente perdite che vanno coperte mediante indebitamento"?

[Skorpius]

Dici cose giuste, ma ti chiedo: Sconcerti ha spiegato le ragioni dell'indebitamento dei club inglesi?
Per dire...
Perché in ManU, club più ricco al mondo, è indebitato? Perché ha una gestione squilibrata che produce annualmente perdite che vanno coperte mediante indebitamento?

Mmm... direi proprio di no.

immagino sia una domanda retorica perchè hai la tua ipotesi.. illustracela

[franz_kappa]

Però mi interessa capirne di più.
Secondo te, quindi, perché "il ManU, club più ricco al mondo, è indebitato? Perché ha una gestione squilibrata che produce annualmente perdite che vanno coperte mediante indebitamento"?

Certo che lo so, era una domanda retorica. 

La faccio semplice e banale. Il ManU se lo sono comprato dei furboni ('pezzentoni' preferisce chiamarli RobCouto) che non avendo voglia di sborsare un pound hanno pensato bene di costruire una complessa architettura finanziaria (cosidetto acquisto a debito tramite una società veicolo) che ha consentito loro di comprare il ManU con i soldi del ManU. Più o meno un "leveraged buyout", dicono quelli che la sanno lunga.

Capito che infamia? Il ManU è pieno di soldi, ogni anno genera decine e decine di milioni di cassa. Cosa va a pensare uno spregiudicato finanziere? Crea una società per comprare il ManU, chiede i soldi alle banche e poi ad acquisizione effettuata fonde le due società e il povero ManU si ritrova a dover pagare i debiti di chi quei debiti li ha contratti per acquistare il ManU stesso.

Diabolica finanza. Il vero MALE dei Paesi finanziariamente evoluti come le nazioni anglosassoni. E quindi vero male anche del calcio anglosassone.

[franz_kappa]

immagino sia una domanda retorica perchè hai la tua ipotesi.. illustracela

Carissimo, non è un'ipotesi. E' la spiegazione di quanto avvenuto. Non ipotizzo nulla. Riferisco fatti e al massimo li commento.

[Skorpius]

Certo che lo so, era una domanda retorica. 

La faccio semplice e banale. Il ManU se lo sono comprato dei furboni ('pezzentoni' preferisce chiamarli RobCouto) che non avendo voglia di sborsare un pound hanno pensato bene di costruire una complessa architettura finanziaria (cosidetto acquisto a debito tramite una società veicolo) che ha consentito loro di comprare il ManU con i soldi del ManU. Più o meno un "leveraged buyout", dicono quelli che la sanno lunga.

Capito che infamia? Il ManU è pieno di soldi, ogni anno genera decine e decine di milioni di cassa. Cosa vanno a pensare due spregiudicati finanzieri? Creano una società per comprare il ManU, chiedono i soldi alle banche e poi ad acquisizione effettuata fondono le due società e il povero ManU si ritrova a dover pagare i debiti di chi quei debiti li ha contratti per acquistare il ManU stesso.

Diabolica finanza. Il vero MALE dei Paesi finanziariamente evoluti come le nazioni anglosassoni. E quindi vero male anche del calcio anglosassone.

E' lo stesso che è successo per la telecom giusto?

Carissimo, non è un'ipotesi. E' la spiegazione di quanto avvenuto. Non ipotizzo nulla. Riferisco fatti e al massimo li commento.

Riferisco è una parola grossa.. ci hai messo tre post per dircelo 

[franz_kappa]

E' lo stesso che è successo per la telecom giusto?

Direi di sì. Sempre di acquisti 'a leva' si tratta.
Di solito effettuati da chi ha molta intraprendenza e pochi quattrini e spera di rivendere a un prezzo maggiorato quanto acquistato con esborsi tutto sommato non ingentissimi.

[franz_kappa]

Riferisco è una parola grossa.. ci hai messo tre post per dircelo 

Hai ragione. Sono un po' cialtrone e mi piace gigioneggiare.

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Tornando seri, anche il Liverpool dovrebbe essere nella stessa situazione del ManU: indebitato da chi se lo è comprato a leva.
Il Chelsea, invece, è indebitato nei confronti di Abramovich, che ha messo i soldi nella società.
L'Arsenal, se ben ricordo, si era indebitato per l'operazione stadio. Ma non garantisco sull'ultima affermazione: diedi un occhiata al loro bilancio circa due-tre anni fa.

[Mark Lenders]

Il ManU se lo sono comprato dei furboni ('pezzentoni' preferisce chiamarli RobCouto) che non avendo voglia di sborsare un pound hanno pensato bene di costruire una complessa architettura finanziaria (cosidetto acquisto a debito tramite una società veicolo) che ha consentito loro di comprare il ManU con i soldi del ManU. Più o meno un "leveraged buyout", dicono quelli che la sanno lunga.

Capito che infamia? Il ManU è pieno di soldi, ogni anno genera decine e decine di milioni di cassa. Cosa vanno a pensare due spregiudicati finanzieri? Creano una società per comprare il ManU, chiedono i soldi alle banche e poi ad acquisizione effettuata fondono le due società e il povero ManU si ritrova a dover pagare i debiti di chi quei debiti li ha contratti per acquistare il ManU stesso.

E me cojoni!
Però, correggimi se sbaglio, è un "bonus" che ti giochi una sola volta.
Tipo (faccio un esempio a caso...) quotare la società in borsa, venderne di fatto la metà, e col ricavato acquistare i campioni che ti fanno vincere lo scudetto.
Cragnotti sperava di aver fatto un salto di qualità permanente, e contava di mantenersi su quello status innalzato attraverso il giochino delle plusvalenze.
Il resto è storia: è bastato un granello di polvere nell'ingranaggio (leggi il crollo della quotazione dei calciatori, in salita fino al 2001, e improvvisamente precipitato nell'estate 2002) per mandare tutto a puttane.
Insomma, queste acrobazie finanziarie avvengono sul filo e senza reti di protezione.
E' fuori dal mondo ipotizzare che nel giro di qualche anno il Manchester United vada a gambe per aria?

[franz_kappa]

Insomma, queste acrobazie finanziarie avvengono sul filo e senza reti di protezione.
E' fuori dal mondo ipotizzare che nel giro di qualche anno il Manchester United vada a gambe per aria?

Ho capito cosa intendevi.
Un mio preconcetto mi ha fuorviato: io ho pensato solo e subito a confutare quanto tu avevi detto per dimostrare che la gestione dei club inglesi - in condizioni 'normali' - è virtuosa e non produce perdite (a meno di non indebitarli nel modo descritto).

In realtà, tu volevi piuttosto soffermarti sulla stabilità in prospettiva dei club con le attuali finanze.

Beh, non c'è dubbio che ManU (ma soprattutto Liverpool, assai più indebitato e con una base di ricavi inferiore ai mancuniani) rischiano seriamente di veder intaccata la propria solidità economico-finanziaria negli anni a venire.

[Skorpius]

E me cojoni!
Però, correggimi se sbaglio, è un "bonus" che ti giochi una sola volta.
Tipo (faccio un esempio a caso...) quotare la società in borsa, venderne di fatto la metà, e col ricavato acquistare i campioni che ti fanno vincere lo scudetto.
Cragnotti sperava di aver fatto un salto di qualità permanente, e contava di mantenersi su quello status innalzato attraverso il giochino delle plusvalenze.
Il resto è storia: è bastato un granello di polvere nell'ingranaggio (leggi il crollo della quotazione dei calciatori, in salita fino al 2001, e improvvisamente precipitato nell'estate 2002) per mandare tutto a puttane.
Insomma, queste acrobazie finanziarie avvengono sul filo e senza reti di protezione.
E' fuori dal mondo ipotizzare che nel giro di qualche anno il Manchester United vada a gambe per aria?

Non accumunerei cragnotti a questa situazione.
Le alchimie finanziarie del cragna tendevano a creare soldi da una realtà (la Lazio) che soldi non ne produceva molti.. per il MU è l'incontrario questi tizi hanno approfittato della grande produzione del MU per mettersi LORO in tasca i soldi