Autore Topic: La Lazio non è fascista  (Letto 7622 volte)

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ThomasDoll

Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #40 : Martedì 12 Marzo 2019, 14:24:31 »
Due chiose.
La squadra del '74 era guidata da Maestrelli che aveva un passato, come sappiamo, da partigiano. Ma a parte questo, mai e poi mai le simpatie di destra di alcuni calciatori furono espresse indossando i nostri colori. Siccome certi gesti erano tabù, fatico a credere che Chinaglia possa averlo fatto con la stessa intenzione di Di Canio. Il quale ha agito in stato di grandissima esaltazione/eccitazione, come si nota dalla sua espressione trasfigurata, mai vista prima e mai più vista dopo.
Dal piccolo pulpito personale su Lazio.net la mattina dopo aprii un topic per chiedere che fosse cacciato immediatamente dalla Lazio. Ne venne fuori una discussione ferocissima.
Della pagina facebook dei laziali antifascisti ho detto per pura documentazione.
Detto che l'antifascismo è un valore fondante della Repubblica italiana, fatico a condividere l'iniziativa che, comunque, dà una connotazione non necessaria alla Lazio. La Lazio è italiana, nasce e vive nell'ordinamento italiano e in quanto tale è antifascista per definizione. Secondo me (è difficile esprimerlo compiutamente, venitemi incontro) non si dovrebbe nemmeno dire antifascista. E' superfluo.
La Lazio si dovrebbe dire soltanto Società Sportiva. Il resto, fuori dal campo.
Rob sa bene quanta fatica abbiamo fatto, noi due, e quanti scrupoli abbiamo avuto, cercando il più possibile di evitare la politicizzazione delle discussioni riguardanti la Lazio. Abbiamo sempre cercato con tutte le forze di tenerla sganciata, nei nostri ragionamenti, da ogni colore. Qualche volta quasi da soli.
Una cosa è quello che pensiamo noi, altro è la Lazio. Superiore a tutto. Dicevamo fosse un'urgenza dell'anima. Una cosa che ha solo i colori del cielo. Scusate la retorica.

Offline Amolalazio71

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #41 : Martedì 12 Marzo 2019, 14:29:57 »

Io credo che ci sia un po' di ipocrisia in tutto quanto avete scritto.
La regione Lazio e la città Roma credo abbiano storicamente una concentrazione di elettori di destra ben superiore alla media italiana (come d'altra parte in Emilia, Toscana e Umbria avviene l'esatto contrario).
Premesso quanto sopra dire che nelle curve la politica non debba entrarci è un pochino utopistico. Nel senso che ognuno  di noi, chi più chi meno, ha una propria fede politica. Avere una fede politica dovrebbe significare (poi in realtà sappiamo che non è così) agire, pensare e comportarsi (anche vestirsi oserei dire) in una determinata maniera.
Inoltre essendo le curve frequentate da giovani la mentalità più facile da far attecchire è quella estremista piuttosto che quella moderata.
E' diverso il discorso reciproco. In politica il discorso fede calcistica dovrebbe essere estraneo. Ed in effetti così accade nella maggior parte dei casi.
Pertanto per me diventa inevitabile che nelle curve romane ci sia una concentrazione di elementi destrorsi che, considerato il contesto non certo oxfordiano, sfocino nell'estremismo e non nella destra gollista :D .
Negli anni '90 una croce celtica enorme era sempre appesa nelle trasferte dei nostri tifosi. Ricordo poi un derby con la curva tutta nera ad esempio. Nell'ultima decade mi sembra proprio che ci sia stato invece un forte ridimensionamento, almeno dal punto di vista dell'ostentazione di simboli estremisti.
Credo che di più non si possa chiedere. E riterrei aberrante privare gli esponenti di destra dalla frequentazione dello stadio visto che scenderemmo sotto le 10.000 presenze a partita mi sa :D
In definitiva ritengo che togliere alla nostra tifoseria l'etichetta "di destra" sia impensabile. Così come sarebbe impensabile togliere a quella di Livorno quella "di sinistra".
Certo bisognerebbe fare degli opportuni distinguo che qualsiasi persona di media intelligenza riesce a fare senza sforzi. Una tifoseria di centinaia di migliaia di persone può essere tutta di destra? NO evidentemente e non penso che i vari Sandro Curzi, Francesco Rutelli, Ottaviano del Turco Enrico Montesano e compagnia cantante fossero fascisti. Anzi…
Pertanto l'etichettatura dispregiativa che può essere fatta in alcuni casi è mera strumentalizzazione dei fatti e delle persone e se non avessero trovato questo pseudo appiglio politico ne avrebbero trovato un altro del tipo "ma cosa tifi lazio che è la squadra dei pecorai"? Che si fa si vieta l'attività a chi effettivamente alleva le pecore e tifa lazio?
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
Non c' è sconfitta che mi allontani
Non c'è vittoria che mi sazi

Offline lazio_alè

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #42 : Martedì 12 Marzo 2019, 14:30:22 »
due cose.
La squadra del '74 era guidata da Maestrelli che aveva un passato, come sappiamo, da partigiano. Ma a parte questo, mai e poi mai le simpatie di destra di alcuni calciatori furono espresse indossando i nostri colori. Siccome certi gesti erano tabù, fatico a credere che Chinaglia possa averlo fatto con la stessa intenzione di Di Canio. Il quale ha agito in stato di grandissima esaltazione/eccitazione, come si nota dalla sua espressione trasfigurata, mai vista prima e mai più vista dopo.
Dal piccolo pulpito personale su Lazio.net la mattina dopo aprii un topic per chiedere che fosse cacciato immediatamente dalla Lazio. Ne venne fuori una discussione ferocissima.
Della pagina facebook dei laziali antifascisti ho detto per pura documentazione.
Detto che l'antifascismo è un valore fondante della Repubblica italiana, fatico a condividere l'iniziativa che, comunque, dà una connotazione non necessaria alla Lazio. La Lazio è italiana, nasce e vive nell'ordinamento italiano e in quanto tale è antifascista per definizione. Secondo me (è difficile esprimerlo compiutamente, venitemi incontro) non si dovrebbe nemmeno dire antifascista. La Lazio si dovrebbe dire soltanto Società Sportiva. Il resto, fuori dal campo.

Verissimo...ma stiamo al condizionale e spesso la Lazio Società viene tirata in ballo per i suoi tifosi.
Ecco, lì non dovrebbe proprio esistere sillogismo!
Dove esiste è perchè certa stampa VUOLE farlo emergere.
" Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, e che male c'è in questo?
 Anzi è piuttosto confortante se ci pensi ... "

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Offline Fabio

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #43 : Martedì 12 Marzo 2019, 14:32:04 »

La Lazio si dovrebbe dire soltanto Società Sportiva. Il resto, fuori dal campo.

al dila di certi bracci tesi da soggetti che non se la passerebbero bene se il fascismo fosse in auge se la gente è ignorante tanto prevenuta non è colpa nostra.. ci manca che scambiano il nostro meraviglioso infinito simbolo per quello del reich

va bene la foto in bianco e nero del duce su vessillo asroma come postato tanto per mettere in chiaro le cose

ThomasDoll

Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #44 : Martedì 12 Marzo 2019, 14:36:04 »
Io credo che ci sia un po' di ipocrisia in tutto quanto avete scritto.
La regione Lazio e la città Roma credo abbiano storicamente una concentrazione di elettori di destra ben superiore alla media italiana (come d'altra parte in Emilia, Toscana e Umbria avviene l'esatto contrario).

Fermiamoci qua. A parte il fatto che se ricordi chi ha guidato città, provincia e regione negli ultimi decenni ti accorgi che solo pochissime volte ha prevalso la destra, questo comunque non conta: ogni tifoso ha la sua idea. Allo stadio si deve portare la bandiera della Lazio e nessun'altra. E' un discorso talmente netto e semplice che non può mai essere ipocrita. Al massimo puoi considerarlo un'utopia: ma è ovvio che la sede di una manifestazione politica non può essere mai sovrapposta a quella di un evento sportivo. Accade soltanto per strumentalizzarlo, approfittando della visibilità che si ottiene. Il che è esattamente il motivo per cui certa gente si è mossa per fare proselitismo negli stadi.

Offline lazio_alè

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #45 : Martedì 12 Marzo 2019, 14:45:52 »
Io credo che ci sia un po' di ipocrisia in tutto quanto avete scritto.
La regione Lazio e la città Roma credo abbiano storicamente una concentrazione di elettori di destra ben superiore alla media italiana (come d'altra parte in Emilia, Toscana e Umbria avviene l'esatto contrario).
Premesso quanto sopra dire che nelle curve la politica non debba entrarci è un pochino utopistico. Nel senso che ognuno  di noi, chi più chi meno, ha una propria fede politica. Avere una fede politica dovrebbe significare (poi in realtà sappiamo che non è così) agire, pensare e comportarsi (anche vestirsi oserei dire) in una determinata maniera.
Inoltre essendo le curve frequentate da giovani la mentalità più facile da far attecchire è quella estremista piuttosto che quella moderata.
E' diverso il discorso reciproco. In politica il discorso fede calcistica dovrebbe essere estraneo. Ed in effetti così accade nella maggior parte dei casi.
Pertanto per me diventa inevitabile che nelle curve romane ci sia una concentrazione di elementi destrorsi che, considerato il contesto non certo oxfordiano, sfocino nell'estremismo e non nella destra gollista :D .
Negli anni '90 una croce celtica enorme era sempre appesa nelle trasferte dei nostri tifosi. Ricordo poi un derby con la curva tutta nera ad esempio. Nell'ultima decade mi sembra proprio che ci sia stato invece un forte ridimensionamento, almeno dal punto di vista dell'ostentazione di simboli estremisti.
Credo che di più non si possa chiedere. E riterrei aberrante privare gli esponenti di destra dalla frequentazione dello stadio visto che scenderemmo sotto le 10.000 presenze a partita mi sa :D
In definitiva ritengo che togliere alla nostra tifoseria l'etichetta "di destra" sia impensabile. Così come sarebbe impensabile togliere a quella di Livorno quella "di sinistra".
Certo bisognerebbe fare degli opportuni distinguo che qualsiasi persona di media intelligenza riesce a fare senza sforzi. Una tifoseria di centinaia di migliaia di persone può essere tutta di destra? NO evidentemente e non penso che i vari Sandro Curzi, Francesco Rutelli, Ottaviano del Turco Enrico Montesano e compagnia cantante fossero fascisti. Anzi…
Pertanto l'etichettatura dispregiativa che può essere fatta in alcuni casi è mera strumentalizzazione dei fatti e delle persone e se non avessero trovato questo pseudo appiglio politico ne avrebbero trovato un altro del tipo "ma cosa tifi lazio che è la squadra dei pecorai"? Che si fa si vieta l'attività a chi effettivamente alleva le pecore e tifa lazio?

il discorso della politica in curva è relativo SOLO al fatto
se un gruppo se ne fa' una ragion d'essere ed uno no.
Non credo d'esser stato ipocrita, parlo per me nello specifico, quando dico che nel materiale
degli ES non c'era la volontà di farne un pedigree, infatti NON C'E'.
Nel materiale d'altri gruppi invece si, fa parte del DNA del gruppo stesso, tutto qui.
Se vai allo stadio puoi decidere di tua sponte se cantare "giallorosso ebreo" o star zitto in quel frangente.
Lo decidi se il tuo "essere politico" ti impone certe scelte che precedono il tifo per la Lazio
o se te ne freghi e guardi solo il lato "goliardico".
Come gruppo puoi decidere di far partire quel coro se fa comunque parte del tuo pedigree
o non farlo partire perchè dai la precedenza al tifo per la tua squadra e non alla tua idea politica.
Riguardo la parte in neretto:
Forse ti sei dimenticato che a causa dell'ostentazione di certi simboli e certi striscioni
abbiam giocato un paio di volte in campo neutro a FI,
abbiamo avuto una curva divisa in 2 in orizzontale da un cordone di carabinieri
(cancellarono un'intera fila di posti, lo ricordo benissimo perchè era il periodo in cui entrava in vigore il "posto assegnato" e il mio se lo prese un carabiniere! ero in Nord e stavo appena sotto i Viking).
Diciamo che non è stata un'autoregolamentazione...
gli è stato "imposto" dal momento che lo Stato ha deciso di fare lo Stato.
" Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, e che male c'è in questo?
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Offline Frusta

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #46 : Martedì 12 Marzo 2019, 15:51:33 »
La regione Lazio e la città Roma credo abbiano storicamente una concentrazione di elettori di destra ben superiore alla media italiana
L' equivoco sta tutto qui.
Finché essere di destra significa essere fascisti, non essere di sinistra sinistra significa essere fascisti, non pensarla "come me" significa essere fascisti, pure essere laziale vorrà dire essere fascista.
E mò di che ci lamentiamo?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline SAV

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #47 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:07:08 »
Fermiamoci qua. A parte il fatto che se ricordi chi ha guidato città, provincia e regione negli ultimi decenni ti accorgi che solo pochissime volte ha prevalso la destra

Penso che quello che intendesse è che, nel piccolo dei numeri del MSI (tra il 5 e il 7,5% a livello nazionale), la città di Roma e tutto il Lazio erano una roccaforte, visto che il MSI si attestava sempre al di sopra del 10% con picchi più elevati, che tocccarono il loro massimo alle comunali con Fini candidato (mi pare quasi il 35%). Non si trattava quindi di vittorie in assoluto, ma di piccoli successi locali rispetto alle percentuali quasi da prefisso telefonico riportate in altre realtà locali.
Una parte degli elettori andava allo stadio e, essendo più estremisti, aveva una tendenza a esternare le proprie idee molto più significativa della grande maggioranza democristiana...

Panzabianca

Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #48 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:10:25 »
ricordo che in una delle mie vigilie di alta-via trascorse a Bolzano, una ragazza del posto (pure molto gnocca) mi disse che il gruppo di nazi presente su piazza si dichiarava laziale.

 

Offline franz_kappa

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #49 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:11:38 »
Sgombriamo il campo da equivoci, amici cari. Non si sta discutendo di destra, più o meno parlamentare. Si parla di estremismo e di neofascismo. Fenomeni chiaramente associabili alla tifoseria laziale.

I mezzi di informazione non se ne lasciano scappare una, mi pare chiaro. E offrono spesso una rappresentazione distorta, si veda la foto di Radu, e/o parziale, tesa ad assolvere o minimizzare manifestazioni simili da parte di altre tifoserie. Ma ci sono stati, ci sono e ci saranno fatti ben precisi. Inequivocabilmente riconducibili alla tifoseria della Lazio. E anche a un suo calciatore, peraltro.

Contribuisco al dibattito con alcune immagini, che hanno ottenuto una certa qual risonanza, nel tempo (a differenza, non lo nego, di altre più o meno analoghe riconducibili ad altre tifoserie. Ma sappiamo anche quali sono le ragioni di una diversa copertura giornalistica di fatti simili o addirittura analoghi). Immagini che compaiono tra i principali risultati della ricerca, inserendo nella mascherina di Google la chiave "Lazio and fascismo". Non proprio un campionario dei più commendevoli, va detto:






















Buon viaggio, caro Piero.

Offline Fabio

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #50 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:20:08 »
Sgombriamo il campo da equivoci, amici cari. Non si sta discutendo di destra, più o meno parlamentare. Si parla di estremismo e di neofascismo. Fenomeni chiaramente associabili alla tifoseria laziale.

I mezzi di informazione non se ne lasciano scappare una, mi pare chiaro. E offrono spesso una rappresentazione distorta, si veda la foto di Radu, e/o parziale, tesa ad assolvere o minimizzare manifestazioni simili da parte di altre tifoserie. Ma ci sono stati, ci sono e ci saranno fatti ben precisi. Inequivocabilmente riconducibili alla tifoseria della Lazio. E anche a un suo calciatore, peraltro.

Contribuisco al dibattito con alcune immagini, che hanno ottenuto una certa qual risonanza, nel tempo (a differenza, non lo nego, di altre più o meno analoghe riconducibili ad altre tifoserie. Ma sappiamo anche quali sono le ragioni di una diversa copertura giornalistica di fatti simili o addirittura analoghi). Immagini che compaiono tra i principali risultati della ricerca, inserendo nella mascherina di Google la chiave "Lazio and fascismo". Non proprio un campionario dei più commendevoli, va detto:























fotomontaggi alcuni fatti davvero male.. e cmq vai nella curva della juve o della roma peggio ancora

Offline franz_kappa

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #51 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:22:23 »
ricordo che in una delle mie vigilie di alta-via trascorse a Bolzano, una ragazza del posto (pure molto gnocca) mi disse che il gruppo di nazi presente su piazza si dichiarava laziale.
Al derby, in Tevere, ho incrociato prima del fischio d'inizio - nei settori di tribuna verso la Nord - una crew di simpatici ragazzotti tedeschi, intenti a fotografarsi con lo stadio sullo sfondo. Di fronte a loro spiegavano, a braccia aperte, una bandiera biancoceleste che riproduceva al centro inequivocabili simboli riconducibili a esperienze degli anni Venti e Trenta del Novecento.
Alcuni di loro indossavano una maglietta scura (blu o nera), con su stampato il nome di questo gruppetto. Non lo rammento, purtroppo.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #52 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:25:10 »
fotomontaggi alcuni fatti davvero male.. e cmq vai nella curva della juve o della roma peggio ancora
Non lo dire a me. Dillo a centinaia di migliaia di persone che si formano una opinione (o, per meglio dire, che costruiscono una percezione) anche sulla base di queste immagini.

Naturale, da tifosi oggetto di una campagna per certi versi denigratoria (seppur basata su elementi OGGETTIVI), la reazione emotiva che si traduce in un meccanismo di negazione.
Ma possiamo fare di più, a mio avviso. Non dico tutti, qua sopra. Ma molti possono fare senz'altro di meglio. A vantaggio della Lazio, prima di tutto.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline disabitato

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #53 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:28:42 »
quella di Radu è un falso clamoroso. Fu preso un frame di un video in cui saltellava sotto la curva.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline franz_kappa

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #54 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:32:32 »
quella di Radu è un falso clamoroso. Fu preso un frame di un video in cui saltellava sotto la curva.
Ma certo, io, te e quasi tutti - qua sopra - lo sappiamo bene. Io stesso lo avevo lasciato intendere nel post precedente.
I mezzi di informazione non se ne lasciano scappare una, mi pare chiaro. E offrono spesso una rappresentazione distorta, si veda la foto di Radu, e/o parziale, tesa ad assolvere o minimizzare manifestazioni simili da parte di altre tifoserie. Ma ci sono stati, ci sono e ci saranno fatti ben precisi. Inequivocabilmente riconducibili alla tifoseria della Lazio. E anche a un suo calciatore, peraltro [mi riferivo, chiaramente, a Di Canio].
La scelta di inserire anche quell'immagine era funzionale al mio ragionamento.

Ma a Burgos, a Neuchâtel, a Uppsala, a Norwich, a Montpellier, a Cork, ad Aarhus, a Magonza, a Linz, a Gand, a Castelo Branco, a Famagosta, etc etc etc che quello è un 'falso' saluto romano non lo sa nessuno.

E ciò vale a maggior ragione se quell'immagine viene collegata ad altre immagini simili all'interno di una narrazione ben precisa e costantemente ri-alimentata e rinnovata: la narrazione dei laziali fascisti e razzisti.
Io inizierei a prendere in considerazione questo dato di fatto, nell'ambito dei nostri ragionamenti sull'associazione tra Lazio e fascismo.
Buon viaggio, caro Piero.

ThomasDoll

Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #55 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:40:51 »
Sgombriamo il campo da equivoci, amici cari. Non si sta discutendo di destra, più o meno parlamentare. Si parla di estremismo e di neofascismo. Fenomeni chiaramente associabili alla tifoseria laziale.


alla tifoseria ULTRAS laziale. Non alla tifoseria tutta, che conta diverse centinaia di migliaia di soggetti, ognuno dei quali la pensa come gli pare.
E' l'assunto di tutto il ragionamento.
Sciorinare il campionario delle malefatte dei nostri assomiglia a una specie di sindrome di Stoccolma: nessuno lo fa, solo noi. Il punto non è nasconderle, ma additarle come qualcosa che non ci appartiene. Perché non ci appartiene. E' responsabilità di chi lo fa e basta.
Se riteniamo che questa nomea ci tocchi per forza risaliamo la stessa china di chi ci mette sul banco degli imputati, da un altro versante.
Noi siamo danneggiati da certi comportamenti e dalle generalizzazioni che ne conseguono.
E non ce ne dobbiamo mai e poi mai ritenere responsabili.

Offline franz_kappa

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #56 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:43:11 »
alla tifoseria ULTRAS laziale. Non alla tifoseria tutta, che conta diverse centinaia di migliaia di soggetti.
E' l'assunto di tutto il ragionamento.
L'opinione pubblica non opera una distinzione così raffinata. Sarebbe molto importante separare il grano dal loglio ma purtroppo non avviene.
Il tifoso laziale nel senso di figura archetipica (e/o di stereotipo nello storytelling del giornalismo, sportivo e non) è generalmente ritenuto fascista. E l'associazione si riproduce nella vulgata popolare. Sia egli ultras di curva o antico e pacifico frequentatore della tribuna, come pure placido tifoso da divano & pay tv. Con tutte le approssimazioni del caso, mi pare ovvio.
Buon viaggio, caro Piero.

geddy

Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #57 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:44:56 »
Franz abbiamo capito.

Offline franz_kappa

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Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #58 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:46:25 »
Franz abbiamo capito.
Repetita iuvant, caro geddy.

(in realtà non proprio, a quanto pare. Ma il discorso ci porterebbe troppo lontani)
Buon viaggio, caro Piero.

ThomasDoll

Re:La Lazio non è fascista
« Risposta #59 : Martedì 12 Marzo 2019, 16:47:15 »
L'opinione pubblica non opera una distinzione così raffinata. Sarebbe molto importante separare il grano dal loglio ma purtroppo non avviene.

sta a noi insistere perché si distingua e si faccia più attenzione.
I discriminati devono darsi da fare più degli altri.