Così, per sapere...

[Giglic]

Ma la segreteria di un partito che perde TUTTE le primarie dei centri più importanti, non dovrebbe tirare le somme e dimettersi, invece di tifare per il/la TAV ed inciuciare col PdL?

[cartesio]

Magari sì.

[Centurio]

in Italia non se dimette nessuno, baby.

[AlenBoksic]

Ma la segreteria di un partito che perde TUTTE le primarie dei centri più importanti, non dovrebbe tirare le somme e dimettersi, invece di tifare per il/la TAV ed inciuciare col PdL?

È ciò che dice 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)',
lo stesso che l'anno scorso ad un mese dalla amministrative chiedeva "una verifica",
poi, dopo i risultati, sparì...

[fish_mark]

Ma la segreteria di un partito che perde TUTTE le primarie dei centri più importanti, non dovrebbe tirare le somme e dimettersi, invece di tifare per il/la TAV ed inciuciare col PdL?

magari potrebbe pure prendere in considerazione l'idea di abbandonare quella pagliacciata che sono (diventate) le primarie.
I congressi, le tessere, le cellule, l'organizzazione, gli iscritti, la discussione all'interno degli organismi di partito. Politica vecchia e noiosa? Eh si, ma si faceva così una volta, a destra come a sinistra.
Oggi invece si oscilla tra il cabaret e il teatro dell'assurdo.

[Giglic]

in Italia non se dimette nessuno, baby.

Il problema, Centù, non è (solo) questo: il PD dovrebbe in teoria essere il punto di riferimento politico del mondo progressista (non uso la parola riformista perchè vuol dire poco, secondo me: i conservatori le riforme le fanno eccome - vedi Monti - ma in un senso più liberista: vedi articolo 18 et al). Ma non lo è ogni qual volta il PD indica un candidato, il popolo che si riferisce al partito ne sceglie un altro: talvolta - vedi Pisapia - con risultati ottimi. Ed a parte le primarie ci sono stati i referendum, dove hanno messo il cappello sulla vittoria squallidamente solo DOPO la vittoria stessa. Puoi anche non dimetterti, insomma, ma devi prendere atto che stai facendo una politica contraria a ciò che chi ti vota si aspetta. QUesto vuol dire che se continui così, sarai inevitabilmente destinato a scomparire. Le primarie hanno senso se non c'è l'endorsement (e così rispondo anche a f_m) perchè il partito dice: ognuna di queste posizioni è ANCHE la mia, dove volete andare? Ma le primarie con l'endorsement fanno ridere: primo perchè se hai già scelto il candidato stai solo cercando un plebiscito stile PdL (ed il PD non vuole questo, credo...) secondo perchè se le fai e le perdi è un atto di sfiducia verso la dirigenza.
Sai perchè mi ci incaponisco? Perchè i voti che stanno buttando a mare, il mio compreso, e che sono raccolti da formazioni che partiti non sono (IdV, Sel) non li recupereranno più se non la smettono di trattare i loro votanti come giustificatori dei loro interessi personali. E 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' (così rispondo pure ad AB) non è meglio di loro. Anzi, politicamente, è anche peggio.

[AlenBoksic]

Ma non lo è ogni qual volta il PD indica un candidato, il popolo che si riferisce al partito ne sceglie un altro: talvolta - vedi Pisapia - con risultati ottimi. [...] Puoi anche non dimetterti, insomma, ma devi prendere atto che stai facendo una politica contraria a ciò che chi ti vota si aspetta.

Le primarie sono aperte,
quindi ad esse votano anche non iscritti al PD e vi partecipano anche candidati di altre aree come appunto Pisapia,
la politica che si aspetta chi ti vota, x me, è quella che t fa vincere.
Sarebbe stato meglio x la segreteria se le primarie, x rimanere al caso di cui sopra, le avesse vinte Boeri e le elezioni la Moratti?
Il tutto a non considerare che le primarie le perde solo chi le fa,
quindi il segretario del PD, chiunque sia, oltre a essere l'unico in Italia a non guidare un partito personale è anche l'unico a correre tale rischio.

[Giglic]

Le primarie sono aperte,
quindi ad esse votano anche non iscritti al PD e vi partecipano anche candidati di altre aree come appunto Pisapia,
la politica che si aspetta chi ti vota, x me, è quella che t fa vincere.
Sarebbe stato meglio x la segreteria se le primarie, x rimanere al caso di cui sopra, le avesse vinte Boeri e le elezioni la Moratti?
Il tutto a non considerare che le primarie le perde solo chi le fa,
quindi il segretario del PD, chiunque sia, oltre a essere l'unico in Italia a non guidare un partito personale è anche l'unico a correre tale rischio.

Quindi presentando Boeri, il PD ha fatto la scelta giusta (nel senso di aver capito i bisogni di chi lo votava)? Tra parentesi, AB, ti dovresti dimettere proprio perchè il partito non è personale... i tuoi elettori sconfessano sempre i tuoi candidati: Bravo, eblla prova di democrazia le primarie. Poi, però, ne devi prendere atto. (E ripeto, l'endorsement è ridicolo: TUTTI i candidati ti vanno bene, altrimenti non li accetti alle primarie)

Io mi sono stancato di vedere un partito che dovrebbe essere "del popolo" così lontano dal popolo. Altri, questa pretesa di superiorità "morale" non ce l'hanno. Un Lusi vale 10 Scajola, che almeno si sa chi è.

[carpelo]

Sostengo da tempo che il PD è una ottima riserva di voti e nulla più (volendo essere benevoli). Nel momento in cui c'è qualcuno capace di coinvogliarli su di se, bene, può vincere anche le elezioni (esempio Pisapia). Altrimenti, con le solite facce che tentano equilibri improbabili ('giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' vattene in Africa, sparisci, scompari, smaterializzati) perderanno sempre.

[franz_kappa]

Ma la segreteria di un partito che perde TUTTE le primarie dei centri più importanti, non dovrebbe tirare le somme e dimettersi, invece di tifare per il/la TAV ed inciuciare col PdL?

Il mistero, più che altro, è come mai il Pd, votato verso una irreversibile autodistruzione, stia resistendo così a lungo senza essersi ancora disintegrato.
Indipendentemente da chi è il segretario, insomma.

[franz_kappa]

Sostengo da tempo che il PD è una ottima riserva di voti e nulla più (volendo essere benevoli). Nel momento in cui c'è qualcuno capace di coinvogliarli su di se, bene, può vincere anche le elezioni (esempio Pisapia). Altrimenti, con le solite facce che tentano equilibri improbabili ('giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' vattene in Africa, sparisci, scompari, smaterializzati) perderanno sempre.

Ogni nemico di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' è un mio amico (ne consegue che ogni nemico giurato di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' è un mio fratello di sangue): carpelo guadagna altri punti, per quanto mi riguarda (e, va detto, carpelo è già benissimo posizionato nella mia graduatoria di esseri umani preferiti).

[Giglic]

Il mistero, più che altro, è come mai il Pd, votato verso una irreversibile autodistruzione, stia resistendo così a lungo senza essersi ancora disintegrato.
Indipendentemente da chi è il segretario, insomma.

Io una mia idea ce l'ho, e riguarda l'alternativa: sia a destra (A parte B., non è che il terzo polo abbia facce più rispettabili di Bersani) sia a sinistra, dove esistono solo figure carismatiche (e demagoghe). Ma durerà poco, caro amico: al contrario di chi riconosce al leader la facoltà di comandare, la sinistra abituata a frammentarsi lo farà anche con questo malriuscito tentativo. Peccato, perchè l'idea era di per se buona.

[carpelo]

Eddai Franz, non esagerare!
Ti voglio bene!

Comunque, secondo me la risposta al tuo dubbio

Il mistero, più che altro, è come mai il Pd, votato verso una irreversibile autodistruzione, stia resistendo così a lungo senza essersi ancora disintegrato.
Indipendentemente da chi è il segretario, insomma.

è proprio la base degli elettori.
Gente smarrita, sfiduciata, sconfitta, ma sempre pronta a crederci e a sperare in una politica diversa. Qualcuno se ne va a dar man forte a partiti minori, molti rimangono forse perchè stanchi di cercare un'alternativa. Ma alle elezioni, se c'è un candidato che reputano credibile, si ricompattano. Il vertice PD sta buttando a mare un'eredità enorme, ma questa eredità non ne vuol sapere di mollare definitivamente.

[AlenBoksic]

Quindi presentando Boeri, il PD ha fatto la scelta giusta (nel senso di aver capito i bisogni di chi lo votava)? Tra parentesi, AB, ti dovresti dimettere proprio perchè il partito non è personale... i tuoi elettori sconfessano sempre i tuoi candidati: Bravo, eblla prova di democrazia le primarie. Poi, però, ne devi prendere atto. E ripeto, l'endorsement è ridicolo: TUTTI i candidati ti vanno bene, altrimenti non li accetti alle primarie)

Appunto!
Tutti i candidati van bene: le primarie si fanno per trovare un candidato in grado di vincere, giusto?
In tale ottica la sconfitta non esiste.
Altrimenti il PD può evitare di farle, tanto più alle comunali dove si vota su doppio turno, presentare il suo candidato e poi vedere se prende più voti degli altri (cosa che accadrebbe quasi ovunque come ben sai), poi magari perdere con questo.
Non mi sembra sarebbe un gran successo.
Tra l'altro mentre a Genova e a Milano aveva perso a sinistra, stavolta ha perso a destra, quindi quale sarebbe la linea da seguire, quella che piace a te più verso sx o quella che piace a 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e soci più verso dx?
Mi sembra una diatriba di poco costrutto il cui unico risultato è indebolire la figura dell'unico segretario di partito eletto con voto dei degli iscritti e confermato con primarie in un panorama di nominati, acclamati e autoproclamati

P.S.: 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', poi, è l'ultimo che dovrebbe aprire bocca.

[Giglic]

Appunto!
Tutti i candidati van bene: le primarie si fanno per trovare un candidato in grado di vincere, giusto?
In tale ottica la sconfitta non esiste.
Altrimenti il PD può evitare di farle, tanto più alle comunali dove si vota su doppio turno, presentare il suo candidato e poi vedere se prende più voti degli altri (cosa che accadrebbe quasi ovunque come ben sai), poi magari perdere con questo.
Non mi sembra sarebbe un gran successo.
Tra l'altro mentre a Genova e a Milano aveva perso a sinistra, stavolta ha perso a destra, quindi quale sarebbe la linea da seguire, quella che piace a te più verso sx o quella che piace a 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' e soci più verso dx?
Mi sembra una diatriba di poco costrutto il cui unico risultato è indebolire la figura dell'unico segretario di partito eletto con voto dei degli iscritti e confermato con primarie in un panorama di nominati, acclamati e autoproclamati

P.S.: 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', poi, è l'ultimo che dovrebbe aprire bocca.

No Caro amico, non sono d'accordo, parli da uomo ferito (cit.) 

Il PD è una macchina imponente e con un'organizzazione ancora discretamente efficiente, ed in effetti quando si vota tra i soli candidati del PD (vedi il segretario) il prescelto dalla direzione vince (due volte su due, e con personaggi diversissimi). Ma quando si va sulla coalizione perde. E' li il problema: De Magistris ha vinto anche CONTRO il PD, mentre quando il personaggio è appena appena decente (vedi Fassino, che io non stimo ma che certo non è 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' o D'Alema) il PD vince primarie ed elezioni. Il fatto di perdere a sinistra o a destra, infine, secondo me è abbastanza di lana caprina, consentimi: perde per sfiducia nei confronti dei candidati ufficiali del PD (tra i quali a Palermo non c'era l'UNICO ISCRITTO al PD), almeno secondo me. Insomma, mi ripeto: la dirigenza del partito, già molle con 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', è diventata una lobby o poco più adesso, con presenza sul territorio virtualmente nulla. Non è che stare su facebook ti rende moderno automaticamente, eh...

[Skorpius]

Il Pd è il tentativo di unione tra i rimasugli del vecchio partito comunista e tra alcuni rimasugli della vecchia democrazia cristiana.
Due correni ideologiche agli antipodi, come poteva funzionare? Non riesco davvero a concepire che Bersani e Rosy Bindi siano dello stesso partito (non coalizione proprio partito).
Quando gli attivisti del PD (quasi tutti ex comunisti, nel senso che votavano PCI) hanno la possibilità di votare qualcuno al di fuori, qualcuno  che puzzi anche solo un pochino di "vera sinistra", lo votano.. credo sia assolutamente naturale.

Il pd si è tenuto insieme perchè persone un po' lungimiranti lo hanno votato per paura che un voto dato ad altri fosse un voto sostanzialmente inutile, appena questo elemento viene meno votano quello che vorrebbero veramente votare.

[fish_mark]

Ogni nemico di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' è un mio amico (ne consegue che ogni nemico giurato di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' è un mio fratello di sangue): carpelo guadagna altri punti, per quanto mi riguarda (e, va detto, carpelo è già benissimo posizionato nella mia graduatoria di esseri umani preferiti).

Voi due siete miei amici (ma non è una novità).

[cartesio]

Il mistero, più che altro, è come mai il Pd, votato verso una irreversibile autodistruzione, stia resistendo così a lungo senza essersi ancora disintegrato.

Pensa a quanto ha resisto il PSDI ai tempi della prima Repubblica.

[franz_kappa]

Quando gli attivisti del PD (quasi tutti ex comunisti, nel senso che votavano PCI) hanno la possibilità di votare qualcuno al di fuori, qualcuno  che puzzi anche solo un pochino di "vera sinistra", lo votano.. credo sia assolutamente naturale.

Sostanzialmente d'accordo.

Emenderei - se permetti - un termine un po' sgradevole come "puzzi" (che, legittimamente, potrebbe urtare la sensibilità di un elettore di centro-sinistra di provenienza ex Pci) ma il senso di quello che hai scritto è chiaro.
E, voglio dire, è anche legittimo che un'ampia fascia dell'elettorato del Pd - pur convinta della necessità svolta che è maturata nel 1989 - non riesca a recidere un legame (anche molto sfumato e solo ideale, non fosse altro che per ragioni anagrafiche) con una tradizione che, tra mille contraddizioni, ha contribuito alla costruzione della nostra Democrazia.

E questa componente non ha davvero molto da spartire con gli ex cattolici democratici con cui condividono l'attuale militanza di partito nel Pd. Per dire (la prima banalità che mi viene in mente): che sintesi possono trovare due anime, una laica e l'altra cattolica, su questioni DECISIVE per la libertà dei cittadini come il trattamento e il riconoscimento di fronte alla legge delle nuove forme di convivenza che prescindono dal matrimonio?

Quello del Pd pare davvero un matrimonio mal combinato che si regge su delicati equilibri influenzati da fattori esterni. Ma conosco davvero così poco questo partito per sperare di dire, su di esso, cose di una qualche rilevanza.

[franz_kappa]

Pensa a quanto ha resisto il PSDI ai tempi della prima Repubblica.

Oddio, messa così la prospettiva fa rabbrividire.