Autore Topic: Lazio, il giorno perfetto Derby vinto e terzo posto  (Letto 746 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline chemist

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 6363
  • Karma: +120/-3
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
    • biancocelesti.org
Lazio, il giorno perfetto Derby vinto e terzo posto
« : Lunedì 5 Marzo 2012, 13:59:19 »
www.corriere.it

Fair play Marchetti: «Il rigore c'era ma capisco Stekelenburg» Klose: «Terzi da soli e Roma a meno 10, ora tutto è possibile»

ROMA - Un'apoteosi. Derby vinto, terzo posto rafforzato e Roma spedita a meno dieci punti. Alla Lazio la doppietta non riusciva dai tempi di Sven Goran Eriksson e Reja, allontanate le ombre sulla sua panchina, si butta nei piani a lungo termine: «Sono orgoglioso di allenare questa squadra - ha detto il tecnico - Zola? È un mio amico e ci siamo sentiti, sarei felice se in futuro approdasse sulla panchina della Lazio, magari tra dieci anni... Mauri? È un giocatore importante per noi. Ci vorrà ancora tempo per vederlo in forma ma tornerà quello di prima»».

Il sigillo, il suo primo nella stracittadina, è di Stefano Mauri, l'uomo in più della Lazio. Già decisivo anche se appena rientrato dai quasi cinque mesi di stop, un'odissea partita nel derby di ottobre e ufficialmente conclusasi ieri con la rete che ha abbattuto la Roma e lanciato la Lazio alla conquista della Champions: «È la nostra consacrazione - ha detto il trequartista - abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Certo, dobbiamo diventare più bravi a chiudere le partite perché non si possono sciupare tutte quelle occasioni». Mauri ha aspettato a lungo la sua e, quando si è presentata, non l'ha sprecata. «Il gol lo dedico a mia madre e ai tifosi. Di sfide con la Roma ne avevamo perse troppe, ora dopo due vittorie di fila siamo felicissimi. Non è stato facile per me rimanere fuori così a lungo».
Il riscatto di Mauri dopo il rigore scaturito dall'intesa tra i soliti Klose ed Hernanes. Un episodio decisivo sul quale il portiere Marchetti ha mostrato grande fair play, apprezzato da tutti. «Se fossi stato Stekelenburg mi sarei arrabbiato anch'io, è normale che un portiere cerchi di prendere spazio e palla, non può mica scomparire. Però rivedendolo direi che il rigore c'era assolutamente. Piuttosto è da cambiare il regolamento, con il rigore una squadra è gia abbastanza avvantaggiata»
«Era netto - chiude Klose, che il penalty l'ha guadagnato - L'espulsione ci ha agevolato il compito, ma abbiamo meritato la vittoria. Lo scudetto? Siamo terzi da soli, ora tutto è possibile».
Andrea Arzilli


Vai al forum