Autore Topic: Il Derby a Roma x i non romani: perchè la LAZIO, perchè Laziale e non romanista  (Letto 2291 volte)

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Offline gentlemen

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Io non sono di Roma, ma ho visuuto per qualche anno, eppure sento molto il derby, neanche tzanto x la rivalità, lo sento a pelle, perchè per me il Derby è trovarmi faccia a faccia con quello che noi NON siamo, o meglio perchè nel Derby, nel confronto ravvicinato con i romanisti capiamo quello che abbiamo scelto di essere, e quindi anche di non essere. La LAZIO è una scelta, la roma spesso una moda qualunquista, si individua la città, erroneamente, con la società giallorossa, società, E' STORIA, creata a tavolino da un governo che voleva creare il campionato dei "campanili", dove si confrontavano tutte le città d'Italia, tentando, non riuscendoci grazie alle passioni sportive naturali e spontanee e grazie al coraggio di non piegarsi ad un diktat di un governo dittatoriale (cosa molto difficile all'epoca) di alcuni, Vaccaro su tutti, di unire le diverse squadre di una città sotto il nome della città stessa....nulla di più qualunquista e populista....la Lazio è una scelta, la scelta di una passione, magari controcorrente, ma una scelta d'amore.....
Ma perchè un non romano dovrebbe porsi delle domande circa la romanità della Lazio ?
Perchè Roma, da sempre, non è solo dei romani, Roma è la storia, la Capitale d'Italia, culla del diritto, da Roma, erede della Grecia antica, cui si ispirano i nostri colori.
Mi piacerebbe sapere cosa per voi significa il Derby....  :avanti: :avanti: :dal1900: :dal1900:

Offline ML

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Significa questo:

per me il Derby è trovarmi faccia a faccia con quello che noi NON siamo, e nel confronto ravvicinato con i romanisti capiamo quello che abbiamo scelto di essere, e quindi anche di non essere.

Non potevi dirlo meglio.

Offline paladino68

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 il Derby è trovarmi faccia a faccia con quello che noi NON siamo, o meglio perchè nel Derby, nel confronto ravvicinato con i romanisti capiamo quello che abbiamo scelto di essere, e quindi anche di non essere.

Ma questa frase e' veramente epica!

zorba

Basta vedere in questi giorni l'homepage del sito dell'Ansa, che dovrebbe essere l'agenzia di stampa più importante ed attendibile in Italia, per capire cosa vuol dire essere riommici difettosi e, al contrario, scegliere di non esserlo.....

 ::) ::) ::) ::)

Offline MCM

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Perchè zeman e signori all' epoca erano nella Lazio.

Offline Dija

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Io non sono di Roma, ma ho visuuto per qualche anno, eppure sento molto il derby, neanche tzanto x la rivalità, lo sento a pelle, perchè per me il Derby è trovarmi faccia a faccia con quello che noi NON siamo, o meglio perchè nel Derby, nel confronto ravvicinato con i romanisti capiamo quello che abbiamo scelto di essere, e quindi anche di non essere. La LAZIO è una scelta, la roma spesso una moda qualunquista, si individua la città, erroneamente, con la società giallorossa, società, E' STORIA, creata a tavolino da un governo che voleva creare il campionato dei "campanili", dove si confrontavano tutte le città d'Italia, tentando, non riuscendoci grazie alle passioni sportive naturali e spontanee e grazie al coraggio di non piegarsi ad un diktat di un governo dittatoriale (cosa molto difficile all'epoca) di alcuni, Vaccaro su tutti, di unire le diverse squadre di una città sotto il nome della città stessa....nulla di più qualunquista e populista....la Lazio è una scelta, la scelta di una passione, magari controcorrente, ma una scelta d'amore.....
Ma perchè un non romano dovrebbe porsi delle domande circa la romanità della Lazio ?
Perchè Roma, da sempre, non è solo dei romani, Roma è la storia, la Capitale d'Italia, culla del diritto, da Roma, erede della Grecia antica, cui si ispirano i nostri colori.
Mi piacerebbe sapere cosa per voi significa il Derby....  :avanti: :avanti: :dal1900: :dal1900:
Perchè zeman e signori all' epoca erano nella Lazio.


Piu questo di bonus :

Sono i sogni a fare la realtà

POMATA

A parte tutto quello che hai scritto, aggiungici:

I COLORI DEI NOSTRI PADRI I COLORI DEI NOSTRI FIGLI...

Offline Eagles71

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Nato a Roma ma dall' infanzia in poi la mia residenza è la Romagna.
 Non ho dovuto sciegliere io sono nato Laziale, ovviamente mio padre ha influito, ma che c' entra il suo non lo era, non ho legato un motivo o un episodio  in particolare, un' aneddoto che sò che mi colleghi a questa Passione, in prima elementare ricordo i buffetti con la maestra che era del Bologna, ad esempio.
Infatti la contrapposizione al male l' ho conosciuta più tardi perchè non vivendo fianco a fianco col virus non li conoscevo, è stato però traumatico vederli tutti insieme le prime volte ai derby e da lì in poi è un' crescendo di insopportazione e di spregio verso una massa che faccio fatica a comprendere, ma che sento anni luce da me.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

mrmoto

In assoluto quello che più odio di loro sono la presunzione e la prepotenza, entrambe condensabili in questa domanda che mi sento fare spesso:

Perché (tu, irlandese) sei della Lazio?

Il solo fatto che tu me l'abbia chiesto è motivo di essere laziale.

Offline Rupert

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Amo Roma, la romanità, la sua storia ecc. ecc.
Era inevitabile che scegliessi la Lazio. E' una conseguenza logica e naturale.
"...e gente giusta che rifiuti di esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda!"

LOTITO VATTENE!

Errare è umano, perseverare è da Lotito!

Offline Skorpius

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Il Derby a Roma x i non romani: perchè la LAZIO, perchè Laziale e non romanista
« Risposta #10 : Venerdì 2 Marzo 2012, 09:48:37 »
Questo sentirsi superiori e' parente stretto di un complesso di inferiorità, sopratutto subiamo l'inferiorità numerica.
Io sono della Lazio perché il mio papà era della Lazio, sinceramente altri motivi li trovo retorici
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Boks XV

Io sono della Lazio perché il mio papà era della Lazio, sinceramente altri motivi li trovo retorici

certo, per noi laziali di nascita è così.
comunque, se mio padre fosse stato romanista  lo sarei stato anche io.
poi mi sarei ucciso, naturalmente.

Offline Skorpius

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Il Derby a Roma x i non romani: perchè la LAZIO, perchè Laziale e non romanista
« Risposta #12 : Venerdì 2 Marzo 2012, 09:59:24 »
certo, per noi laziali di nascita è così.
comunque, se mio padre fosse stato romanista  lo sarei stato anche io.
poi mi sarei ucciso, naturalmente.

Si ovviamente il discorso vale per i romani.
Ho conosciuto un tizio a lecco tifosissimo della Lazio perché adorava Zoff. Il figlio che ora ha 9 anni e' anche lui laziale anche se ogni tanto chiede: ma perché siamo della Lazio?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Drenai

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nel mio caso, devo quotare skorpius. non so dire cosa sarei diventato se mi fossi trovato a "scegliere" in età cosciente.

mio papà è della lazio e di domenica si pranzava presto perchè dopo lui "andava allo stadio". per me era naturale seguirne le orme, imparare la formazione dello scudetto come una filastrocca, "esordire" in curva a 5 anni (e ancora ho dei flashes nella memoria il cielo azzurro, il risultato sui tabelloni).
quando sono arrivato all'età in cui i bambini scelgono la squadra io laziale lo ero già, quindi il problema non me lo sono mai posto.

però devo dire che l'antiromanismo viscerale che ho oggi, fino a una quindicina di anni fa non c'èra. mentre noi annaspavamo per la sopravvivenza negli anni 80, la rioma per me era una roba lontana, non me ne fregava granchè. è nato non so come paradossalmente negli anni in cui eravamo piu forti.
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

Offline disabitato

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Ho contezza diretta di persone non romane, che trasferitesi a roma per studio/lavoro/altro siano diventati Laziali perchè nella vita quotidiana e l'interazione giornaliera con quelli, hanno sviluppato un sincero sentimento antiromanista.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline carpelo

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L'avrò già scritto, ma credo di essere in tema e ripropongo le vicessitudini del mio anti romanismo e della mia Lazialità.

Mi sono avvicinato al calcio nell'estate dei mondiali '82 ed il mio primo idolo fu Paolo Rossi (ma va?).
Poi ci fu quel disgraziato campionato 82-83, non si seguiva il calcio a casa mia, ma io non potevo rimanere indifferente alle scenate di giubilo che vedevo a Domenica In quando segnavano le cacche. Dicevo a mio padre "ma perchè tifano SOLO per quelli la? Non è mica giusto!".
Non sapevo neanche che esistesse la Lazio, perdonatemi ma vengo dalla provincia di Bari, in una famiglia da sempre disinteressata al calcio. Noi eravamo in B ed io non sapevo...che esistevamo!  :(
Trovavo ingiusto che si esultasse solo per i loro goal e questo me li fece odiare sin da subito.
E ricordo la loro "cavalcata trionfale" in Coppa dei Campioni l'anno successivo, il can can appariva esagerato anche a me, bimbetto di 7 anni. La finale di Roma mi vide per la prima volta tifare contro una squadra italiana, rompendo subito gli indugi.

Poi negli anni loro rientrarono nei ranghi e non me ne curai più di tanto, mentre scoprivo con simpatia la bellezza dei nostri colori, del nostro simbolo ed il gusto per le battaglie.
Una volta successe che mia madre doveva andare a Roma per un corso ed io le chiesi di portarmi una maglietta della Lazio: tornò portandomi in regalo non una divisa da gioco, ma una maglietta degli Eagles Supporters (quella del mio avatar). Fu un tripudio, era troppo bella e non me ne staccai più.
Me ne andavo in giro fiero ed i miei amici, pur non condividendo la mia passione calcistica, erano vagamente invidiosi di quella maglietta e di quella mia identità Laziale che si andava formando.
Era ormai finito il tempo in cui si tifava per il più forte e famoso ed io potevo legare il mio tifo ad altri fattori, come la personalità, ma devo ammettere che Beppe Signori è stato l'idolo che ha radicato definitivamente la mia Lazialità.

In fin dei conti non credo che il mio essere Laziale nasca dall' anti romanismo. E' stata una "scelta" del tutto libera. Avrei potuto tifare per un'altra squadra e rimanere antiromanista. E col passare del tempo l'antiromanismo è scemato tantissimo rispetto alla mia crescente Lazialità. Però non so, boh, forse l'antiromanismo ha spinto un po' la mia Lazialità? Può essere.

Di fatto, non essendo romano, il derby non lo vivo come un fatto cittadino, ma come lo scontro tra la mia squadra e le forze del male. Perdonatemi, Romani, ma della romanità poco me ne cale.

PS Quanto vi invidio, voi che avete avuto un padre Laziale che vi portava allo stadio da bambini...

Offline René Ferretti

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Sono Laziale perchè mio padre e mio nonno mi hanno circondato di biancoceleste dalla nascita, sarebbe stato difficile scegliere qualcosaltro.

L'antiromanismo nasce dall'incredibile modo che la città di Roma ha di vivere il calcio, sin dalle elementari ti trovi a combattere con quel male oscuro che s'impossessa delle persone e ne fa degli idioti omologati.

Proprio come recitava uno striscione nel derby scorso "1927: Vincemmo scegliendo di non esser voi".

Nonno scelse la Lazio perchè altro non c'era, papà lo fece per ripicca verso lo zio romanista, io me la ritrovai come dono non rifiutabile.

Penso che il tutto si possa identificare con la frase che disse il nostro Giorgio Vaccaro in occasione della mancata fusione con gli idioti, che lo striscione citato sopra ha riassunto perfettamente.

" La Lazio è altro. La Lazio non proviene da: la Lazio è.
Prima è nata la Lazio: i tifosi sono venuti dopo.

Per gli altri c'erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare"

Boks XV

PS Quanto vi invidio, voi che avete avuto un padre Laziale che vi portava allo stadio da bambini...

percorrere il tratto tra l'obelisco e la palla, manina nella mano di papà, in una tiepida e soleggiata domenica di primavera, sapendo che, tra poco, salirai quegli scalini e vedrai il prato (che verde!) e poi la Lazio, non ha prezzo.
se poi, percorrendo la stessa strada trent'anni dopo, sei tu a stringere una manina e a vedere due occhi felici alzarsi in cerca dei tuoi, capisci che ti stai specchiando in te bambino, ringrazi tuo padre, trattieni una lacrima e contempli l'esistenza di Dio.

Offline Skorpius

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Il Derby a Roma x i non romani: perchè la LAZIO, perchè Laziale e non romanista
« Risposta #18 : Venerdì 2 Marzo 2012, 11:29:13 »
percorrere il tratto tra l'obelisco e la palla, manina nella mano di papà, in una tiepida e soleggiata domenica di primavera, sapendo che, tra poco, salirai quegli scalini e vedrai il prato (che verde!) e poi la Lazio, non ha prezzo.
se poi, percorrendo la stessa strada trent'anni dopo, sei tu a stringere una manina e a vedere due occhi felici alzarsi in cerca dei tuoi, capisci che ti stai specchiando in te bambino, ringrazi tuo padre, trattieni una lacrima e contempli l'esistenza di Dio.

Faccio mie le tue considerazioni. Le tue emozioni sono le mie. E fra poco saranno anche di mio figlio
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

GoldenEagle

percorrere il tratto tra l'obelisco e la palla, manina nella mano di papà, in una tiepida e soleggiata domenica di primavera, sapendo che, tra poco, salirai quegli scalini e vedrai il prato (che verde!) e poi la Lazio, non ha prezzo.
se poi, percorrendo la stessa strada trent'anni dopo, sei tu a stringere una manina e a vedere due occhi felici alzarsi in cerca dei tuoi, capisci che ti stai specchiando in te bambino, ringrazi tuo padre, trattieni una lacrima e contempli l'esistenza di Dio.

Non sarà che è lo sfondo a farti commuovere?  ;D

(sdrammatizzo perché è esattamente lo stesso per me, a parte il fatto che non era mio papà ma qualcun altro a portarmi per mano. a propo', domenica Tommaso farà il suo esordio al derby, non ha voluto sentire ragioni, io avrei fatto a meno perché per me viverlo allo stadio è ormai insopportabile. un altro "giro" che si completa, un altro Laziale a prova di bomba che a sua volta, ne sono certo, farà lo stesso con figli e nipoti. di qui non si passa.)