Alen Boksic (l'Alieno)

[Camouflage]

purtroppo si brasiliani esplodono prestissimo ma durano anche poco.

non solo i brasiliani, a quanto pare...

[pizzeman]

a 17 anni era un iradiddio per la sua età. poi si è sposato, ha divorziato, si è rotto sei volte.
è un ragazzino viziato: pato è un'89. ha 22 anni, e sembra a fine carriera.

[LongJohn]

Fabio Capello (uno dei migliori allenatori degli anni 90 e 2000) chissà come si sarà spiegato il passaggio dalle misere 3 reti di Marco Simone (25 anni) nel 1993/1994 alle 17 belle susumelle del campionato successivo. Mister Capello nel 1994/95 non solo lo ha confermato in organico ma gli ha aumentato (di poco) le presenze (30), in una stagione nella quale il Milan raggiunse la finale di Coppa Campioni per la terza volta consecutiva (perdendola di misura, con varie assenze quel giorno): anche lì l'attaccante mise insieme una buona media (4 reti, quindi 17 + 4= 21 in stagione). Marco Simone che poi andrà in doppia cifra anche con le maglie del Paris St Germain e del Monaco.

Quando posso, magari in topic più specifici, posterò delle cose che sul tema suppongo interessanti. 


 

[Mazzola]

Chi stravedeva per Boksic non cambierà di certo idea.
Uguale per chi come me e altri, non impazzivo.
Non è che cambio idea dopo 10 anni che non gioca piu'.

Stiamo sempre a dire le stesse cose.
Per me, non conta piu quello che potresti fare.
O quello che mi fai vedere una tantum.
D'Amico a 15 anni e mezzo (dico 15 anni e mezzo) dalla serie D viene convocato per il ritiro precampionato. Poteva essere il nuovo Rivera.
Dell'Anno idem a 17 anni incartava la palla a Spinozzi, poteva essere ecc ecc
Boksic aveva tutto, poteva essere uno degli attaccanti piu forti a livello mondiale dopo Van Basten.
Ma in una partita non riuscivano a fermarlo neanche in tre messi insieme, quella dopo, come è stato ricordato, sbagliava uno stop e capivi che non era giornata.

Per il resto parlano i fatti e i numeri.
Rivera è stato quello che è stato per i fatti, D'Amico non lo è stato per i fatti.
Riva è stato quello che è stato per i numeri, Boksic non lo è stato perchè segnava 4 goals in un campionato.

Il resto sono chiacchiere che senti al bar.

[geddy]

Agostinelli sembra bravo anche a me. Parla bene di calcio Lo ascolto volentieri se capita. A fare lo scout non so.

[AlenBoksic]

Rivera è stato quello che è stato per i fatti, D'Amico non lo è stato per i fatti.
Riva è stato quello che è stato per i numeri, Boksic non lo è stato perchè segnava 4 goals in un campionato.
Il resto sono chiacchiere che senti al bar.

Caro Mazzola,
i numeri vanno usati cum grano salis,
altrimenti vien fuori che dario Hubner in serie A ha fatto 16, 17, 24 e 14 reti mentre Roberto Mancini non è mai andato oltre 15.
Se Alen Bokšić nel decennio 19902000 ha giocato nelle migliori squadre europee, disputando due finali di Coppa Campioni (non di CL) evidentemente aveva delle doti,
altrimenti se ne dovrebbe dedurre che coloro che lo hanno allenato eran tutti incompetenti,
piombando, più che nelle chiacchere da bar, nei casi determinati prima con nosurrender

[LongJohn]

Per rispondere a Jegue su Boksic: un attaccante che nel corso della carriera non ha saputo probabilmente esprimere al massimo il suo fantastico patrimonio tecnico. Concorrono due cause a spiegare l'esito della sua avventura sui campi di calcio: precarietà fisica e, di base, assenza di interesse caratteriale per l'impegno costante. Dal punto di vista umano (riferito specificamente a lui) in genere non l'ho avuto in simpatia. Ma lo apprezzavo davvero tanto quando giocava da mostro.     
------

Ora faccio invece una piccola riflessione personale. Quella di Boksic è una carriera (comunque di alto livello) conclusa. Con l'intransigenza mentale dei numeri fissi riferiti agli orizzonti di quelle aperte ci si potrebbe recare al massimo a contare i piccioni in piazza San Marco.

       

[Mazzola]

Caro Mazzola,
i numeri vanno usati cum grano salis,
altrimenti vien fuori che dario Hubner in serie A ha fatto 16, 17, 24 e 14 reti mentre Roberto Mancini non è mai andato oltre 15.
Se Alen Bokšić nel decennio 19902000 ha giocato nelle migliori squadre europee, disputando due finali di Coppa Campioni (non di CL) evidentemente aveva delle doti,
altrimenti se ne dovrebbe dedurre che coloro che lo hanno allenato eran tutti incompetenti,
piombando, più che nelle chiacchere da bar, nei casi determinati prima con nosurrender

Diciamo che sei la persona meno "imparziale" sull'argomento mettiamola così...

Non è questione di averne fatti 15 o Hubner (che esordisce in serie A a 30 anni in un tipo di calcio che consente a Riganò Maurino Esposito Fava Passaro ecc di andare in doppia cifra).

Nessuno discute delle doti. Nessuno lo ha fatto e nessuno sano di mente lo può fare.
Ma proprio per questo in un calcio in cui Hubner segna 24 goals, lui ne fa 4.
Non può essere.

Ci ha fatto intravedere solo intravedere e a volte quello che poteva fare.
E poteva essere oggi ricordato come il piu forte attaccante mondiale degli anni '90.
Ma non lo è.
I calciatori vanno giudicati per le loro carriere. Mi sembra invece che basta una partita buona per esaltarci.
D'Amico era piu forte di Rivera. Ok. Ma la loro carriera non dice questo.

Mancini ha segnato non essendo una "punta" (tra virgolette) 150 goals in serie A.
Ma, senza offesa, de che stamo a parlà ?

[Mazzola]

Aggiungo.
E Mancini non è Rivera perchè in nazionale ha fatto nulla.

Numeri. E fatti.

Sennò Gil De Ponti era piu forte di Riva.

[Ma di questo ne abbiamo già parlato.
E non mi va di ricominciare a parlare di Pato, Van Basten e Muzzi.
Al bar trovo avventori piu' competenti sull'argomento.]*

*non mi riferisco a AlenBoksic chiaramente.

[benvolio]

Son venuti fuori strani accostamenti in questo topic. Certo il numero di gol di Boksic non e' tale da farlo definire un grande cannoniere e la sua incostanza e' tale da non farlo ritenere un uomo squadra, ma nel 97-98 per noi fu decisivo eccome ed il suo curriculum fa capire che, gol o non gol, in lui le migliori squadre dell'epoca hanno creduto. E poi...e poi resta sempre che il calcio e' anche immagine, estetica, potenza. E quando partiva e bruciava l'erba, Boksic saturava il palato.
Poi per carita', non nominate il nome del Mancio invano...

[DinoRaggio]

E' strano pure che io ricordi ed ami più Boksic che Crespo, nonostante quest'ultimo con la Lazio abbia segnato caterve di gol. Sarà un problema mio. Tornando all'Alieno, come già ricordato, un giocatore "zemaniano", pure montagne russe di rendimento, una partita a 1000 all'ora, l'altra a passo di lumaca. Però che impressioni in quei picchi!

[jegue98]

Per rispondere a Jegue su Boksic: un attaccante che nel corso della carriera non ha saputo probabilmente esprimere al massimo il suo fantastico patrimonio tecnico. Concorrono due cause a spiegare l'esito della sua avventura sui campi di calcio: precarietà fisica e, di base, assenza di interesse caratteriale per l'impegno costante. Dal punto di vista umano (riferito specificamente a lui) in genere non l'ho avuto in simpatia. Ma lo apprezzavo davvero tanto quando giocava da mostro.     
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Ora faccio invece una piccola riflessione personale. Quella di Boksic è una carriera (comunque di alto livello) conclusa. Con l'intransigenza mentale dei numeri fissi riferiti agli orizzonti di quelle aperte ci si potrebbe recare al massimo a contare i piccioni in piazza San Marco.

       

Wellcome back! Ogni tanto ci si rilegge, mi fa piacere!

[AlenBoksic]

8,7,8,6,6
è lo score in serie A (a 20 squadre) di Ezequiel Lavezzi.
Ecco Bokšić era un Lavezzi della A anni '90 con in più 14cm e 7kg.

[AlenBoksic]

Più facile che te ricovero se mi dici la prima cosa che per la compagnia della gallina   
Provare per credere 

Quandìè che sei in serviizo che avrei bisogno di un vitalicio seguro?
 

[carpelo]

Aggiungo.
E Mancini non è Rivera perchè in nazionale ha fatto nulla.

Numeri. E fatti.

Sennò Gil De Ponti era piu forte di Riva.

[Ma di questo ne abbiamo già parlato.
E non mi va di ricominciare a parlare di Pato, Van Basten e Muzzi.
Al bar trovo avventori piu' competenti sull'argomento.]*

*non mi riferisco a AlenBoksic chiaramente.

Quoto questo, ma sposo anche gli altri post, che dicono cose molto sagge e condivisibili.
Ma, secondo me, non dicono tutto tutto tutto. Perchè quello che dici è vero, ma nessuno si sogni di venirmi a dire che totti è più forte di Mancini.

[disabitato]

Al di là dei freddi numeri, la sensazione di potenza mista a classe che mi dava Boksic in giornata di grazia, l'ho vista solo nel miglior Ronaldo, con la differenza che quando Alen faceva quelle discese, aveva in viso l'espressione di uno che sta portando a spasso il cane un sabato mattina alle sei sotto il diluvio.

[Fabio70rm]

Boksic, un po' come Casiraghi, era l'attaccante che apriva gli spazi e favoriva i goals degli altri.

E' quel tipo di giocatore che ti costringe a seguirlo in sette e permette ai suoi compagni di inserirsi negli spazi e segnare. Tra l'altro, visto che piangiamo sempre l'assenza di assist e cross, sarebbe interessante verificare quanti ne faceva a partita....

[Mazzola]

Quoto questo, ma sposo anche gli altri post, che dicono cose molto sagge e condivisibili.
Ma, secondo me, non dicono tutto tutto tutto. Perchè quello che dici è vero, ma nessuno si sogni di venirmi a dire che totti è più forte di Mancini.

I 200 goals di totti sono i 50/60 di Beccalossi, Antognoni.
Un tempo con 16 reti eri capocannoniere.

Questi sono alcuni esempi recenti:
Delvecchio Ferrante Maniero 18 gol Hubner capocannoniere con 24 El Pampa Sosa 15 Vugrinec 11 Chevanton 19 Doni 16 Marazzina 13 Bonazzoli Corradi Brienza 10 Bazzani 13 Fava Passaro 12 Mauro Esposito 16 Di Michele 15 Zampagna 12 Suazo 22 Tavano 19 Di Napoli 13 Bogdani 11...

Io quando vedo del talento "sprecato" mi arrabbio.
Corradi poteva segnare al massimo 10 reti in un campionato. Di piu no.
Boksic era uno da almeno 15 fisse.
Poi apriva spazi, si portava via i difensori, tutto giusto...però per quattro volte ha segnato al massimo 4 reti, di cui tre nella Juventus che vinse tutto quell'anno.
Credo fosse un problema di "testa". Uno spreco.
 

[LongJohn]

Il topic per Boksic, fedelmente aperto da Jegue, mi porta a ricordare alcune prestazioni che conservo con passione in memoria.

Innanzitutto nella sua grande stagione 97/98 mette a segno due reti in due derby (andata di coppa Italia e ritorno di campionato, giocando da mostro). Indimenticabili le perle contro Milan (è da quella gara che non vincevamo contro i rossoneri, digiuno interrotto recentemente da Hernanes) e soprattutto contro la Samp quando uno sportivo come Ferron ne riconoscerà il meraviglioso gesto tecnico (resta scolpito dentro, un portiere avversario che applaude è un'autentica rarità, sempre!).

Per l'annata d'esordio in biancoceleste (93/94, merita di essere sottolineato in quanto il prestigioso tesseramento viene a concretizzarsi immediatamente dopo la stagione del dominio dell'OM che spingeva l'attaccante croato sulla cresta dell'onda e lo rendeva oggetto dei desideri dei più grandi club europei): le prime due, a Napoli e quella in casa contro il toro, sono la presentazione di una punta dai poteri sovrannaturali. E quel Lazio-Cagliari 4-0, quando il trio Gascoigne-Boksic-Signori conferma di essere l'assortimento più invidiabile al mondo e che anticipava di una settimana la sfida casalinga al Milan capolista, partita nella quale solo l'inglese si mantenne sui livelli del turno precedente.

Poi ricordo delle grandi partite di Boksic anche alla Juventus, soprattutto nella prima parte di stagione quando faceva spesso la differenza. Nella finale persa contro il Borussia Dortmund, il gran goal di Del Piero porta la firma di Boksic.

Il giocatore mi piaceva tanto, la persona non era tra quelle che più mi son state simpatiche, ma questo forse accresce ancor di più il valore dell'apprezzamento tecnico.
La sua carriera (tra OM, Juventus e soprattutto Lazio), di alto livello, risente in parte di delicatezza fisica (che peraltro gli impedisce di disputare i mondiali del 98': chissà come la sua presenza avrebbe migliorato il risultato già storico della Croazia. E gli fa perdere quasi per intero la stagione 98/99 con la Lazio..., in tempo per lasciare un segno fondamentale a Mosca) e di periodi un pò inconstanti (non sempre in palla per esempio con la maglia della Juve e nell'ultima stagione alla Lazio, seppure segnalo le belle prove nel dolorosissimo pareggio 4-4 con il Milan e con l'OM al quale segnerà il goal dell'ex nel 5-1 in casa).
Se il primo handicap è presumubilmente identificabile con la sorte avversa (a tal proposito ritengo una rilevante sfortuna per lui non aver avuto la possibilità di partecipare, per altri motivi, neanche ai mondiali del 94'), il secondo è un freno riconducibile all'ispirazione.
Carriera di alto profilo e allo stesso tempo limitata in parte dall'indole e dalle avversità: in assenza di queste condizioni Boksic avrebbe potuto essere protagonista come pochi al mondo.
Infine, un orgoglio poterlo annoverare nella lunga lista di stelle che hanno vestito i colori biancocelesti.

Una curiosità emblematica che non molti ricordano o sanno: Alen Boksic all'età di 20 anni faceva già parte della talentuosissima selezione jugoslava durante i mondiali del 1990. 
       

[NoSurrender]