La Juventus ieri ha perso il primo tempo della sfida contro l’Atletico, tradita dalla sua tenuta difensiva, forse la perde proprio perché assillata dalla volontà di voler a tutti i costi trovare il goal, e questo ha portato forse ad una inconscia sottovalutazione dei pericoli offensivi dell’Atletico, che ha un gioco non bello da vedere, ermetico, molto intenso, un gioco all’italiana, nel senso positivo del termine, un calcio che ci ha portato, come Nazionale, a vincere 4 titoli del mondo, a dispetto di qualche pseudo-santone esterofilo.
Sembrerà bizzarro, ma visto che io seguo il calcio da quando ero piccolo, e ricordo molto, a me questa sconfitta ricordo molto quella patita dalla Roma del 1984 contro il Dundee United, squadra scozzese, sempre per 2-0 (epoca calcistica in cui le squadre scozzesi, jugoslave, polacche, cecoslovacche, belghe, erano cmq molto temibili…), salvo poi ribaltare al ritorno….l’Atletico è cmq molto più forte di quel Dundee, ma l’atteggiamento della Juventus mi ha ricordato quello di 35 anni fa di Falcao & co. , una certa sicurezza che prima o poi avrebbero segnato, mentre gli altri ringhiavano, correvano e serravano le fila.
Ma la sconfitta della Juventus è una sconfitta “normale”, incontrava una grande squadra ed in Champions, dagli ottavi in poi, ogni sfida fa storia a sé, e sarà così il ritorno, l’Atletico è favorito.
Ma perde 2-0 anche perché, come sta accadendo in questi anni al PSG, perché il campionato italiano, da un po’ di anni, non è più “allenante” per le grandi sfide, e non certo per motivi tecnici.
La Juventus con l’acquisto di Ronaldo ha fatto un passo economico importante, anche azzardato, la società bianconera è voluta andare oltre, dimostrare al mondo calcistico che è un Club che può acquistare chiunque, anche il migliore al mondo, è un messaggio ed una scelta importante, qualcuno potrà criticare adducendo che meglio sarebbe stato non svenarsi per CR7 ma rinforzare difesa e centrocampo, puntando in avanti su Dybala, Mandzukic e magari un Morata di rientro al posto di Higuain.
Forse, anzi sicuramente, sarebbe bastato per riconfermarsi campioni in Italia e cmq giocarsi le sue buone carte in Champions…ma la Juventus ha voluto andare oltre, ha voluto onorare al meglio la propria vocazione alla vittoria ed al senso profondo dello sport….ESSERE AMBIZIOSI, migliorarsi sempre, e soprattutto catalizzare l’entusiasmo dei propri tifosi e non, far riecheggiare il nome Juventus, e indirettamente, del calcio italiano sulle prime pagine e sugli schermi di tutto il mondo.
Peccato che questo tipo di condotta e strategia in Italia sia, al momento (in attesa delle milanesi che sembra, speriamo, stiano ritornando…) un caso isolato, perché i presidenti delle competitors della Juventus non si perdono il sonno e non vivono nell’ansia di capire in che modo battere e spodestare la Juventus dal trono nazionale….ma sono impegnati in altri conti, assecondati da una parte di stampa e comunicatori complici, che cercano di convincere i tifosi di queste squadre che fanno bene….i de Laurentiis, Lotito, Pallotta, Cairo, Della Valle, Preziosi….non perdono il sonno immaginando successi sportivi e stadi festanti…pensano al bilancio in attivo, alle plusvalenze, allo scudetto del bilancio economico, arrivare secondi o terzi, o addirittura quarti, non è causa di rammarico per non essere arrivati primi, ma soddisfazione che sazia “perché tanto ci siamo qualificati in Champions…”, perché quello che importa sono i soldi da mettere a bilancio, perché si incassa 50 e si spenderà 30, se non 25….e l’anno dopo riparte la stessa giostra….se si vince bene, altrimenti si vince lo stesso con i soldi guadagnati…ed ecco che si risanano le proprie aziende, si mettono a stipendio i propri familiari, si vende un giocatore appena acquistato, di cui i bambini si sono appena fatti regalare la maglia con il nome dal loro papà, perché arriva un altro club che ti offe 40 milioni…o ancora peggio…in piena lotta per lo scudetto (meno nove punti, lo stesso distacco che la Lazio rimontò alla stessa Juventus nel 2000…) e con un girone di ritorno da giocare, il buon Aurelio De Laurentiis pensa bene di volare a Parigi per cercare di vendere Allan subito, e forse Koulibaly a fine stagione, ed incassare soldoni freschi dai principi del Quatar…..la scusa è bella pronta….IL PROGETTO…..ma quale quello di guadagnare soldi…??
Quest’anno poi la teorica ed improbabile competitor principale della Juventus si supera (o meglio si supera il suo proprietario e presidente…), a mercato chiuso pensa bene di vendere ai cinesi, non prima di aver verificato bene che le garanzie bancarie fossero certe (…in quel caso lo perde il sonno, per acquistare i campioni no….) il capitano della squadra, l’esperto, tecnico e carismatico Marek Hamsik, il quale per obbligo di propaganda imbonitrice viene fatto passare per un giocatore a fine carriera…a 31 anni (
?)…..in piena stagione ed in presunta piena lotta scudetto….la società Roma invece, altra presunta rivale della Juventus, ogni anno è impegnata a vendere il suo, o suoi giocatori migliori, dopo 3-4 anni potrebbe farci una formazione…Allison, Marquinhos, Romagnoli, Benatia, Rudiger, Emerson Palmieri, Pjanic, Paredes, Strootman, Naingollan, Lamela, Salah…..in questi mesi è esploso un grande talento, Zaniolo…sarà ceduto sicuramente….dal 2012 il proprietario presidente della Roma ha guadagnato circa 400 milioni….trofei ?...ZERO…ma cosa importa, tanto si partecipa alla Champions….
Abbassando, di molto, il livello c’è Lotito….e qui ci troviamo di fronte ad un caso originale di gestire il calcio e…azzerare… la passione dei tifosi…in questo caso non si vendo illusioni….MA SOLIDE REALTA’….per fortuna qualche trofeo minore, Coppa Italia e Supercoppa talvolta ci scappa, grazie all’abilità del Direttore Sportivo di trovare, a basso costo, buoni ed ottimi giocatori….ma se si presenta la possibilità di alzare il livello qualitativo ed alimentare ambizioni superiori ecco che il freno a meno viene tirato a due mani…ed ecco che i propri tifosi sono costretti a dover guardare Patric o Marusic, e basta un Siviglia rattoppato per eliminarti senza alcuna opposizione…conta lo scudetto…quello del bilancio però….non quello tricolore….e poi abbiamo Torino, Fiorentina, Sampdoria e Genoa gestiti per offrire quantomeno uno spettacolo decente, magari talvolta può scapparci la qualificazione in Europa League, ma guai ad alimentare sogni o fugaci illusioni nei tifosi….per tutti, o quasi, i competitors della Juventus il motto è semplice e senza possibilità di essere mal interpretato: si fa quel che si può, oltre non si va, non si fa il massimo per provarci.
Ma i tifosi stupidi non sono, sanno benissimo che anche 30 anni fa, e per tutta la storia del calcio, i club più ricchi vincono, in Italia Juventus Milan ed Inter, ma prima ci si provava a dar fastidio, si faceva cmq il massimo per ostacolare il dominio dei più forti, si vendeva cara la pelle, e cmq si comprava il campione che doveva offrirsi agli occhi dei propri tifosi…sarà un caso che nonostante il secondo posto a Napoli, in uno stadio di 80mila persone, incominciano ad andarci non più 15-20 mila….e che la Lazio, e talvolta anche la Roma da qualche anno, si ritrovano a giocare in uno stadio olimpico con settori totalmente chiusi ?
Come può una Juventus attuale, ambiziosa e vogliosa di vittoria, addestrarsi alle grandi sfide, trovare allenante un campionato dove i club rivali non ambiscono a batterla ma a contare i soldi che cmq guadagneranno ?
La speranza, e sembra, per fortuna, quasi certo, che le proprietà di Inter e Milan non si accontentano di musichette e soldi Champions, vogliono competere per battere la Juventus e….vincere….solo il Milan a gennaio ha speso 70 milioni…l’Inter, o meglio la sua proprietà, ha ribadito che a giugno si compreranno campioni, Rakitic, Godin…la strada sembra essere quella giusta…come disse un dirigente della FIGC tempo fa…”il potere della Juventus in Italia verrà interrotto solo quando torneranno grandi Inter e Milan…”….aveva ragione
Le rivalità calcistiche sono tra gli aspetti più belli e passionali del nostro calcio, giusto che chi tifa altre squadre gioisca per la sconfitta della Juventus, ma, ripeto, è una sconfitta calcistica, normale, figlia delle grandi sfide, si potrà ribaltare oppure no, ma la via tracciata e seguita dalla Juventus è quella giusta, è quella dell’ambizione e della voglia di vincere la competizione sportiva, nazionale ed internazionale, poi si può vincere o no, ma si prova sempre a farlo ed a cercare di migliorarsi…. La strategia degli altri…impegnati a fare plusvalenze, svuotano gli stadi.
Dimenticavo…il 12 marzo la Juventus sarà chiamata, insieme ai suoi tifosi nel suo meraviglioso stadio, a compiere una grande impresa calcistica….ribaltare lo 0-2….qualcun altro sarà impegnato a contare e controllare le garanzie bancarie dei cinesi dei 15 milioni incassati per la cessione del proprio capitano.