Autore Topic: Il pagellone del catetere giallozozzo  (Letto 26014 volte)

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Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #40 : Martedì 28 Febbraio 2012, 17:13:38 »
- Ruggiero Palombo

- prof. Moroni
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline giggio

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #41 : Martedì 28 Febbraio 2012, 17:15:11 »
Ci sarebbe quello della signora in giallorosso. Non mi ricordo il nome, è uno molto pacato e difficilmente sconfina fuori da trigoria.
giubilo?

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #42 : Martedì 28 Febbraio 2012, 17:19:02 »
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline Reflexblue

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #43 : Martedì 28 Febbraio 2012, 17:40:18 »
Esatto, Ruggeri. Né carne né pesce, quindi innocuo.
Giubilo mi ricorda Franco Melli. Ironico e un po' testardo.

Io sono rimasto alla fauna anni novanta, le nuove leve le seguo poco. Mi sembrano tutti uguali.

Offline cuchillo

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #44 : Martedì 28 Febbraio 2012, 17:42:54 »
Con tutto il rispetto per Francone, se restiamo alla stretta competenza calcistica, Giubilo è anni-luce avanti.
Giubilo è il giornalista che speravo di avere per la Lazio.
Gliel'ho sempre invidiato agli zozzoni.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Reflexblue

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #45 : Martedì 28 Febbraio 2012, 17:50:06 »
Addirittura?  :o

Mazzola

Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #46 : Martedì 28 Febbraio 2012, 18:11:38 »
A quell'ora difficilmente ascolto la radio, per cui mi imbatto di rado nel nano senza braccia.
Tuttavia ho ancora nelle orecchie l'attacco che fece a Brocchi dopo il derby d'andata. Gli diede del disonesto, il che mi diede particolarmente fastidio considerando che 1) parlava pur sempre di un collega; 2) la sua carriera juventina fu un inno alla disonestà.

Non l'ho mai sentito alla radio.
L'ho visto qualche volta il venerdì al Processo.
Mi sembra veramente che si diverta a prenderli in giro.
Come ieri Delvecchio che faceva le facce buffe mentre parlavano del ritardo alla riunione tecnica.

Per il resto i "pochi" che si salvano sono quelli che provengono dalla carta stampata tipo Giubilo o Melli (con i pro e i contro beninteso).
Il resto...quelli che parlano a TVR Voxson, conducono trasmissioni su PTS, scrivono sul gazzettino di paese o su quello che distribuiscono gratis all'uscita della metropolitana, sono solo "giornalistucoli da quattro soldi".

Offline giggio

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #47 : Martedì 28 Febbraio 2012, 18:17:31 »
Come ieri Delvecchio che faceva le facce buffe mentre parlavano del ritardo alla riunione tecnica.

ah ecco, qualcuno lo ha visto, pensavo di essere diventato scemo

Offline robylele

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #48 : Martedì 28 Febbraio 2012, 18:23:30 »
Quando dico che in linea di massima non ascolto la radio laziali sono sincero. Ma non è questione di snobismo: è che le trovo terribilmente noiose, sempre disfattiste e prigioniere dei soliti noti. Molto meglio quelle d'oltretevere, da evitare nei rari momenti positivi dei cani rognosi ma godibilissime nei giorni che seguono un risultato negativo della stramaggica. Nella settimana del derby voglio dedicare loro un topic passando in rassegna gran parte degli speaker, dei giornalai e degli ex calciatori di fede giallozozza.

"Marione" Corsi  2 - Non potevo non cominciare dal più carismatico. Ex terrorista nero, ha una fedina penale che probabilmente è molto più pulita della sua anima. Oltre ai modi e al lessico ha proprio la forma mentale del poco di buono, e dunque è sempre portato a vedere complotti e trame oscure in ogni situazione. Sospetto che della Roma gliene freghi fino a un certo punto e gli riconosco sia la furbizia del manipolatore che la simpatia del borgataro: ogni tanto ha delle uscite che mi fanno cappottare, lo ammetto. Vedovo della famiglia Sensi e delle sue prebende, nomina continuamente la Lazio e lo fa con un disprezzo che tradisce i sintomi dell'ossessione. In buona sintesi è un personaggio che mi ripugna e mi attrae. Ascoltarlo mi regala la consapevolezza di essere migliore di quelli come lui, e credo sia per questo che lo faccio così spesso.
Riccardo "Galopeira" Angelini 3 - Ex antennista che grazie alle canzoncine sulla Lazzie è riuscito a smettere di lavorare. Incarna la mediocrità umana, sociale, intellettuale e "artistica" del romanista medio, e per questo i suoi spettacoli teatrali hanno un buonissimo seguito. Come tifoso ha un approccio tronfio, considera la Roma una specie di Real Madrid e finge di sorprendersi del fatto che la Lazio partecipi al campionato di Serie A. E' il prototipo del lupacchiotto illuso che alla fine se la prende sempre in quel posto, e ho il sospetto che questo doloroso epilogo non gli sia del tutto sgradito.
Jonathan Calò  4 - Sedicente giornalista, sta fallendo ormai da anni nell'impresa in cui riuscirono Claudio Urbani e Riccardo Trevisani, ossia usare la ribalta offerta da Marione per approdare in redazioni importanti. Lui è decisamente meno bravo, prova a fare il maestrino dalla penna rossa ma nessuno lo prende veramente sul serio.
Pino Cerboni 6 - Quando parla di calcio da un punto di vista tecnico sono quasi sempre d'accordo con lui (motivo per cui lo ritengo un intenditore!) e quando fa il tifoso mi riconosco nei suoi schemi mentali. In pratica lo ritengo una specie di "doppio": al tempo stesso mi piace e mi terrorizza pensare che se fossi difettoso sarei lui, al netto dei baffi e dei chili di troppo. Forse è per questo che in fondo lo detesto, e forse è per questo che molti romerdisti mi detestano.
Ubaldo Righetti 4,5 - Sempre banale e sempre un po' tardo, afferra le cose con quei due-tre secondi di ritardo. Se non sapessi che ha giocato a pallone direi che è un pugile suonato. Deve avere qualche santo in paradiso che gli ha aperto le porte della Rai.
David Rossi 4 - Ex spalla di Marione, da qualche anno si è messo in proprio caratterizzandosi come alter ego dell'ex Nar. Se uno dice giallo l'altro punta sul rosso, e perciò è uno dei più tenaci sostenitori del Proggetto. Vanta amicizie nella nuova Roma che gli forniscono notizie di prima mano, e lui ricambia facendo da scudo alla società. Cerca di sembrare sempre sereno e rilassato, ma di fondo è un boro rosicone e quando sbrocca è un vero spettacolo.
Dario Bersani 2 - Raro esempio di romanista crepuscolare, tende al pessimismo ed è dotato di un certo sarcasmo. In compenso cova un astio antilaziale a dir poco incontenibile (citofonare a Sorcio) che lo rende detestabile oltre ogni limite. E' uno di quelli a cui ti viene di augurargli sventure personali, nella vita privata.
Marco Delvecchio 7,5 - Una rivelazione. Tanto l'ho odiato da calciatore (scarso, velenoso e schifosamente baciato dalla fortuna) quanto lo sto apprezzando in radio. Perennemente allegro, di una simpatia contagiosa, riesce sempre a sdrammatizzare portando una ventata di leggerezza.
Max Tonetto 5 - Mediocre era in campo e mediocre è anche dietro al microfono: fa il compitino ma non lascia mai il segno.
Mimmo Ferretti 3 - Profeta dell'ovvio, ha un "ve l'avevo detto" e un "adesso ti spiego io come funziona" sempre pronti nel taschino. Ovviamente aveva detto tutto e il contrario di tutto, e ovviamente ci spiega come funziona sempre a giochi fatti, quando qualunque bambino dell'asilo potrebbe spiegarlo. E' il classico romanista da bar, che ti si avvicina ciondolante mentre stai consumando, poggia un gomito sul bancone e ti pianta addosso uno sguardo colmo di commiserazione, della serie "beato te che non capisci un cazzo".
Stefano Petrucci 1 - Si porta appresso una spocchia del tutto immotivata, non essendo né un intenditore di calcio né (tantomeno) un simpaticone. Pensa che tutti siano più stupidi di lui mentre in realtà è esattamente il contrario ed è antilaziale in un modo fastidioso, da correggere a forza di calci nel culo.
Francesca Ferrazza 4 - L'erede della Sanipoli: pur essendo molto più giovane rivaleggia con la veterana in pinguetudine e ottusità trigoriota.
Augusto Ciardi 4 - Estremamente compito, si prende molto sul serio perché crede davvero di occuparsi di qualcosa di importante. Ha il piglio del giudice e del tuttologo, separa continuamente il bene dal male e finge di intendersi d'ogni cosa. Se opportunamente stuzzicato via sms si lascia andare ad apprezzabili travasi di bile.
Riccardo Trevisani 3,5 - La saccenza fatta giornalista, se la tira in un modo francamente spassoso.
Marco Madeddu 5 - Pulito, ordinato, ma si fatica a ricordare una sua presa di posizione degna di nota. E' come quei centrocampisti che non sbagliano mai perché la danno sempre di piatto in orizzontale e a non più di cinque metri.
Alice Lopedote 5,5 - Stupidina ma caruccia, una botta gliela darei volentieri.
Luca Fallica 4,5 - Coattello ripulito ma neanche tanto, fa sempre il galletto con la Lopedote anche se si capisce lontano un miglio che lei non gliela darà mai.
Federico Nisi 4 - Un prete mancato. Specializato in lunghissime omelie dal tono grave e serioso, non manca mai di dare qualche stoccata alla Lazio attingendo a piene meni dal campionario dei luoghi comuni giallorossi. Ammazza che palle.
Alessando Paglia 4 - Ragazzino supponente che si crede stoca solo perché parla aaaradio. Ha una tonalità di voce particolarmente sgradevole e una risata davvero antipatica. Usa toni oltremodo confidenziali coi giornalisti più famosi perché gli piace far credere (o far sapere) che con loro ha una grande intimità. Forse così si sente importante.
Ugo Trani 4,5 - Romanista da osteria, sproloquia a ruota libera dalla mattina alla sera e te lo immagini sempre col fiasco in una mano e la camicia fuori dai pantaloni sporca di sugo.
Guglielmo Timpano 4,5 - La erre moscia più irritante dell'etere romano.
Bruno Ripepi 1 - Antesignano della radiofonia becera romanista, ha letteralmente inventato Marione prima che l'allievo superasse il maestro. Se Corsi almeno dimostra furbizia e ogni tanto regala uscite divertenti, Ripepi è la quintessenza dell'idiozia. Di carattere a dir poco fumantino, perde il controllo alla minima provocazione e si lancia in memorabili sfuriate piene di insulti. Prima che internet prendesse piede e io diventassi maggiorenne gli mandavo delle lettere in cui dicevo peste e corna di Giannini, e lui le leggeva in diretta dandomi dell'imbecille e del figlio di madre ignota. Ho una grande nostalgia di quelle mattine sottratte alle aule, sbracato su un prato a Villa Glori con la radiolina all'orecchio e la pancia scossa dalle risate mentre Ripepi rischia l'ictus in diretta. Sono passati vent'anni e del me stesso ragazzino rimane sempre meno, mentre il vecchio Bruno è ancora il collerico cazzone dei tempi che furono. Ogni tanto mi diverto ancora a mandargli qualche sms la domenica mattina a Radio Radio: se lo legge e si incazza poi la Lazio vince.
Fabrizio Aspri 3 - Gnoccolone dall'italiano bizzarro ed incerto, sicuramente a scuola era il soggetto della classe. I marpioni dell'As Roma gli danno a bere qualunque calla, e lui se le rivende credendoci in un modo che fa tenerezza. Ogni tanto qualcuno non si trattiene dal ridicolizzarlo e lui s'offende a morte, me lo immagino che diventa tutto rosso per la stizza con le lacrime trattenute a stento.
Luigi Ferrajolo 4 - Sindacalista dei giornalisti sportivi, credo odi la Lazio e i suoi tifosi per ragioni politiche. Sostiene di essere del Taranto, essendo nato lì, ma come tutti i fuorisede avrà tifato Roma per integrarsi e dopo tanti anni ha sviluppato un'autentica faziosità romerdista. Permaloso come pochi, va fuori di testa quando l'impareggiabile Melli lo provoca da par suo.
Roberto Renga 1 - Erede di Gianni Melidoni, è l'autentico ideologo del romanismo contemporaneo: se loro sono così propensi all'esaltazione dopo le vittorie e allo sfascismo dopo le sconfitte è soprattutto per merito dei cattivi maestri come Renga. Influentissimo cortigiano dall'eloquio mellifluo, ha agganci con tutti i potenti, raccoglie le loro confidenze e gli offre i suoi consigli: da anni, anche grazie al suo aiuto, generazioni di calciatori, allenatori e presidenti della As Roma sono riusciti ad eccellere nella nobile arte di attaccarsi al collo di papera.
Angelo Mangiante 2 - Si crede bello e adora apparire, chi lo conosce bene me lo descrive come drogato dell'andare in video. Interpreta il ruolo dell'inviato al seguito alla maniera del fiancheggiatore, e in questo, come in tutto il resto, non è per niente originale.
Gianluca Piacentini 4 - Scriveva sul Romanista e quella era la sua giusta dimensione professionale. Pensare che ora sia al Corriere della Sera dà l'idea dei tempi che viviamo.
Alessandro Austini 3 - Tifoso becero che tenta (invano) di darsi un tono professionale. Basta grattare poco poco ed esce il solito romanista stereotipato.
Alberto Mandolesi 5,5 - Autentico pioniere dell'etere giallorosso, ormai svociatissimo e superato, dà l'impressione di essere davvero una gran brava persona. Peccato che sia romanista in un modo assolutamente stolido, incompatibile con qualunque forma d'intelligenza.
Max Leggeri 3,5 - Coatto antico ma verace, da gustare soprattutto nei sui incipit all'indomani delle sconfitte in cui abusa sempre del termine "eunuchi". Il suo lessico sperimentale evoca l'immagine del buzzurro col vestito della festa, che però in cuor suo è convinto d'essere elegante.
Angelo Di Livio 2,5 - Sgrammaticato e fazioso, sgomita per rifarsi una verginità trigorica dopo una carriera passata a rubare scudetti in bianconero.
Giuseppe "Peppone" De Vivo 4 - Un Marione assai meno brillante, condannato all'oblio dalla cronica mancanza di argomenti. Quand'era giovane e curvarolo venne immortalato in un imperdibile documentario Rai sulla doppia finale di Coppa Uefa 1990-91. Lo intervistarono pochi minuti dopo il fischio finale della partita di ritorno, chi non l'ha mai visto vada a vederselo su Youtube.
Antonio Bongi 6 - Fascistone di vecchia data ma anche memoria storica della curva sud, gradevole quando si lascia andare all'enciclopedismo tifoso e all'aneddotica ultras.
Virgilio Monosilio 5,5 - Merita di essere stimato perché è l'inventore di alcuni tormentoni come "state bene così" e "cià, cià, cià". Ha una lealtà di fondo da vecchio curvarolo e un'inquietante predisposizione ad azzeccare i pronostici dei derby, ma dopo dieci minuti d'ascolto ti fa sempre due palle così.
Marcello Micci 3 - Voce suadente e simil-raffinata, con venature gay, e fegato spappolato da rosicone cronico.
Carlo Zampa 2 - Ammetto di averlo ascoltato poche volte in versione conduttore. Per me è il barboncino in calore che guaisce ai gol della Roma e/o il cane bastonato che entra nel loop dei "non è possibile" e "maledizione" dopo quelli subiti.

Ovviamente ne avrò dimenticati un sacco perché sono una pletora. Se volete fate il vostro pagellone e aggiungetene ad libitum.



 :clapcap: :clapcap: :clapcap: :clapcap: :clapcap: :clapcap: :clapcap:

non lo toccherei questo post, veramente gigantesco.
Aggiungo solo due nomi, casualmente gli unici due romanisti 'ascoltabili': il giovane Bernardini e Alessando...mi sfugge il nome ora. Ah! poi c'é Palombella, romanista impalpabile e volenteroso.

tutti e tre sui 105.6, dove mi collego la mattina dopo una loro sconfitta, aspettando i loro illustrissimi ospiti, Carmine Fotìa e Padovan (juventino credo, molti romanisti girano quando arriva).



p.s.: l'ultima perla di Padovan: ''Roberto Mancini era un giocatore sopravvalutato ed ora é un allenatore sopravvalutato''.
Gli mandai subito un sms: ''Padovan non mastica calcio ma mastica amaro''.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline Drenai

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #49 : Martedì 28 Febbraio 2012, 18:35:44 »
roby ma come fai...
le rarissime volte che ho avuto la sventura di ascoltare carmine fotìa mi ha dato l'orticaria.... un continuo sbrodolarsi di luoghi comuni su  romanità e burini condito da un accento che pare di tripoli è al di là delle mie capacità di sopportazione. e nei rari momenti in cui parla di calcio si dimostra un totale incompetente.
ma come accidenti si fa a affidare a un mentecatto simile addirittura la direzione di un giornale (vabbè...)
"It's not that I like winning that much, it's that I HATE losing"
Larry Bird

rocco tanica

Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #50 : Martedì 28 Febbraio 2012, 19:21:54 »
Con tutto il rispetto per Francone, se restiamo alla stretta competenza calcistica, Giubilo è anni-luce avanti.
Giubilo è il giornalista che speravo di avere per la Lazio.
Gliel'ho sempre invidiato agli zozzoni.

Giubilo, da ragazzo lo ricordo articolista del Tempo; indubbiamente buona penna, ma all'epoca ci prendeva per i fondelli spesso. Parliamo dell'anno del secondo loro scudetto.
E noi all'epoca avevamo l'immenso e mai troppo rimpianto Mimmo De Grandis.

Bill Kelso

Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #51 : Martedì 28 Febbraio 2012, 23:02:52 »
Un lavorone ML.

Dissento soltanto sul fatto che in questa fantastica e incredibile lista, manca qualche cateteraro sgradevole radiofonicamente e che ammorba e appesta l'aria nel tardo pomeriggio su Radio 6.

Altra cosa.
Ho stima per Mandolesi e per Giubilo; non gli ho MAI sentito una parola contro di noi.
MAI.



Offline Brunogiordano

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #52 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 00:38:43 »
Io non sono mai riuscito a voler male a Pato. Ma che fine ha fatto?
"E' più difficile descriverla che sentirla la Lazialità: è signorilità non di carattere esteriore, è cosa che si sente dentro, della quale ci si sente orgogliosi. E' un messaggio che tocca i cuori, la mente, la sensibilità e ci innalza verso il cielo, è un messaggio di costume di vita"
RENZO NOSTINI

Offline rash

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #53 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 00:49:15 »
Un lavorone ML.

Dissento soltanto sul fatto che in questa fantastica e incredibile lista, manca qualche cateteraro sgradevole radiofonicamente e che ammorba e appesta l'aria nel tardo pomeriggio su Radio 6.

Altra cosa.
Ho stima per Mandolesi e per Giubilo; non gli ho MAI sentito una parola contro di noi.
MAI.

mandolesi è un po' stupidino Giubilo credo che sia una cosa a parte
se non sapessi per sua stessa ammissione che tifa per le merde non ci avrei mai creduto,
altro stile ed altro cervello rispetto ad un riommers tipico
spigni sfonna spara e ammazza ma nun sai 'ntigne er biscotto 'nde la tazza

Offline aaronwinter

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #54 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 01:51:04 »
Condivido le motivazioni per le quali ML (grande post, Mark) si sintonizza su radiocloaca e praticamente solo su quella - io più raramente, e grazie allo streaming data la distanza.
Ma farlo mi mette allegria.

Integro solo con una citazione a parte per la risatina brevettata di Renga che sostituisce il punto in fondo ad ogni sua frase.

Uno che effettivamente, sapendo che il suo contributo cammina su idee ed opinioni malferme, ride di se stesso. Ed io rido con lui, in questo occorre dargli ragione.

Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline robylele

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #55 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 09:39:18 »
roby ma come fai...
le rarissime volte che ho avuto la sventura di ascoltare carmine fotìa mi ha dato l'orticaria.... un continuo sbrodolarsi di luoghi comuni su  romanità e burini condito da un accento

lo sento solo quando perdono, quindi spesso. lo faccio anche per sentirmi migliore di quello che sono.

Giubilo, da ragazzo lo ricordo articolista del Tempo; indubbiamente buona penna, ma all'epoca ci prendeva per i fondelli spesso. Parliamo dell'anno del secondo loro scudetto.

Sì, ma niente di che.
Molto più duro e caustico nei confronti della roma quando va male..Magari ce l'avessimo noi un Giubilo.

Una volta mandai un sms (ero a casa con la febbre e sentivo e vedevo in tv lasignoraingiallorosico). Stavano mandando la pubblicità ma frenarono a secco per leggere:
''Ciao, sono Alessia, una ragazza di 18 anni tifosissima della Lazio. I miei giornalisti preferiti sono Melli e Gianfranco Giubilo. Tra i conduttori apprezzo molto Massimo Ruggeri, anche se della roma. Sarò grave?''.

All'unisono Ruggeri e Giubilo strillarono compiaciuti: ''Gravissima, gravissima, guarda..''. Erano felici, Ruggeri arrossì leggermente, il ragazzo accanto a lui gli ricordò che dovevano andare in pubblicità..
 8)
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline Kebab

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #56 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 10:54:04 »
Lamberto Giorgi è l'unico riomico nei "media" che sopporto... anzi, mi sta proprio simpatico ad essere onesti...

Offline Arkham

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #57 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:16:42 »
Bel campionario!
Certo sarebbe stato più utile se ci avessi messo anche le foto di ognuno, ma vabbè.
Ci penso io, ne ho una che li ritrae tutti insieme:

-Che confusione!
-Sarà perchè ti amo!

jumpingjackflash

Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #58 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 14:43:52 »
Bel campionario!
Certo sarebbe stato più utile se ci avessi messo anche le foto di ognuno, ma vabbè.
Ci penso io, ne ho una che li ritrae tutti insieme:



O.o ma quello in basso a destra nun è Centurio?
ach diafolo di un infiltraten

Offline AlenBoksic

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Re:Il pagellone del catetere giallozozzo
« Risposta #59 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 14:50:17 »
A cavallo del nuovo millennio qui si vedeva una trasmissione "io & Monna lisa" il cui condotture alla fine chiudeva con "Beckembauer"
Chi era quello? È sempre ritto?
Voglio 11 Scaloni