(Compagnia di) Giro...

[benvolio]

E' in corso, nell'odierna tappa, un drammone sportivo che passera' agli annali come "la fuga dei 56" o "fuga per la vittoria". Inaudita la superficialita' dei direttori sportivi delle squadre importanti che hanno mandato in fuga mezzo gruppo con una squadra al completo e gente  come Sastre e Wiggins con tanto di gregari al seguito. La squadra di Basso fa un suicidio per ignavia e tatticismo, la squadra di Vinokourov si sfalda come neve al sole. Il Giro si riappropria del suo alone mitico...Carneade stasera sara' in rosa ed e' crollata ogni certezza: si recita a soggetto e tutto si capovolge. Intanto gli spettri di L'Aquila di materializzano con le macerie sempre piu' evidenti, il dolore riemerge al cospetto dello sport piu' popolare. Difficile, impossibile dimenticare...

[AlenBoksic]

Clamoroso autogol della Liquigas, imho.
Adesso danno la colpa all'Astana, ma l'Astana aveva meno corridori accanto a Vino di quanti loro ne avessero nel gruppo davanti, quindi...
Sastre rientra di prepotyenza in classifica e si presenta come primo tra i big al cospetto di quello che dovrebbe essere il suo terreno (la terza settimana di corsa e le grandi salite). A questo punto darei il 25% a testa a lui e a Evans, il restante 50% se lo dividono Porte, Arroyo, Efimkin, Wiggins e chi più ne ha più ne metta.
Un Giro avvincente come non mai direi proprio grazie alla scarsa consistenza delle squadre dei favoriti.

P.S.: Occhio che Efimkin non è Vladimir ma il fratello gemello Aleksandr...capace fanno una tappa per uno 

[benvolio]

Ieri Pozzato ha finalmente vinto la volata degli "stanchi", degli scatti tanto esplosivi quanto istantanei giunta a giusto coronamento della fuga dei "frustrati", messa in piedi per rabbia piu' che per strategia. Ed anche Evans, contrariamente a quanto si poteva credere, ha perso il controllo dandosele con Righi. Continuano i colpi di teatro e le recite a soggetto, confesso che non mi aspettavo tanto. E, intanto, lo Zoncolan fa capolino, oltre i colli di Pantani dove qualche folletto magari scatenera' un altro atto unico...

[AlenBoksic]

Ieri ho perso la tappa 
Oggi dovrebbe essere interessante, ma ancor più domani dove si tende a sottovalutare il Grappa (19 km all'8% di media, con tratti al 14%).

[benvolio]

Mura dice che Nibali oggi ha fatto un volteggio al trapezio su e (soprattutto) giu' dal Grappa. E' vero': e' stato straordinario come Schmid sulla salita e come la squadra che ha riscattato la giornataccia de l'Aquila. I giochi non sono  niente affatto fatti, gli attori sono tanti e i copioni molteplici, gli scenari sono addirittura mozzafiato...speriamo solo che non ci sia niente sul fronte doping e ricorderemo questo giro come appassionante...Bellissimo il Falco Savoldelli in moto che commentava azzeccando i vantaggi di Nibali prima del cronometraggio. E domani Zoncolan...

[AlenBoksic]

Lo sapevo che dovevo giocare Basso a 18 dopo la tappa de L'Aquila
Grande Giro, cmq, non escluderei che possano esserci altri imprevisti.

[benvolio]

Finalmente i colpi di teatro, le fatiche di Sisifo evidenti e patenti sulle facce...speriamo sempre che l'antidoping ci assista..per ora ci assistono i numeri...Basso sale lo Zoncolan con due minuti più di Simoni dell'epoca d'oro, i valori medi ascensionali (vam) sono sotto le soglie di dubitabilità...almeno così dicono gli esperti...e soprattutto si assiste di nuovo ai distacchi che una salita simile dovrebbe sempre generare per "cedimento"...bellissime le ricerche personali della giusta andatura: il primo a capire il proprio passo (da tenere) è Scarponi, il secondo è Cunego (bravo, non un fenomeno ma bravo), il terzo è Sastre che accende il diesel e brontola in salita...cicca Cadel Evans che si intigna su Basso ma ha comunque un motore da tenuta ad alti giri, cicca Nibali che pro_rompe come un purosangue mentre Vinokourov sembra spinto da uno spirito animale...bllissima tappa, bellissimo spettacolo...E' probabilmente il Giro più bello degli ultimi anni...sempre con riserva...ma è davvero un divertimento

[AlenBoksic]

2' in più però con una tappa lunga 220km, con 2 salite prima niente male e la battaglia del Grappa il giorno prima...sono fattori che, imho, vanno considerati anche nei maggori distacchi misurati in vetta che oltretutto, risentono anche di un Giro che negli ultimi 12giorni non solo non aveva conosciuto giornate di riposo, ma era stato anche (quasi) sempre teatro di battaglie (le volate di gruppo sono quais sparite mentre in altre edizioni erano minimo una mezza dozzina).

[benvolio]

Perfettamente d'accordo Alen; infatti questo e' forse il primo Giro cha da molti anni presenta una durezza oggettiva, ove basta poca miccia per generare belle esplosioni..In piu' ieri (e l'altro ieri) la squadra di Basso ha fatto davvero la corsa dura: i frutti si vedono. Pero' Arroyo resiste (bisogna vedere per quanto) su livelli discreti ed ha una squadra niente male. Mi aspetto una giocata da Sastre (Mortirolo?) e qualcosa da Scarponi/Cunego oggettivamente alleati. Un pensiero anche a Fignon che ho saputo presente al processo alla tappa del Grappa...Vai Laurent non mollare la ruota tu che non le succhiavi mai le ruote!

[AlenBoksic]

Non avendo particolarmente in simpatia il birillo spero che Valverde dalla Spagna invia al suo compagno Arroyo qualche polvere magica  ,
altrimenti l'unica speranza è una tempesta sabato sul Gavia, tipo l'anno che scollinò in testa Johan Van der Velde in maglia ciclamino a maniche corte

[carpelo]

Bravi Alen e benvolio, mi state facendo riappassionare al ciclismo!

Quando ero ragazzino, il direttore del Guerin Sportivo rispose ad una mia lettera, scrivendo che il mito del ciclismo è alimentato anche dai suoi cantori.
Bhe voi siete proprio bravi, ora non vi perdete però!

[benvolio]

Caro carpelo, grazie per gli immeritati (da me) complimenti.
Noi scimmiottiamo un po' Mura un po' Cassani per riuscire minimamente ad esternare la bellezza del ciclismo come fatto estetico, come momento estremo, incerto ed improbabile di ricongiunzione dell'uomo alla natura. Alen ha citato prima la tappa del Gavia  del 1988, simile alla tappa del Bondone del 1956 o a quella delle Tre Cime di Lavaredo del 1968.  La storia di queste epiche corse non verra' mai scalfita da alcun affare di doping. Il ciclismo rimarra' un mito, piu' o meno usurpato, un mito di sisifo (anche, o proprio, come ne parla Camus nel suo saggio).
Ed oggi divertimento con la cronoscalta, piu' per l'occhio che per la classifica (come fa capire Alen che cita il Gavia...)

[AlenBoksic]

Il ciclismo imho è uno degli sport più appassionanti da vedere e, appunto, certi episodi occultano completamente le spiacevoli vicende del doping pratica questa che, senza nulla voglier togliere alla censura che merita, non solo è diffusa (e praticata) in tutto lo sport professionistico
(se non erro mi pare le leghe professionistiche americane - NBA, NHL, NFL - non prevedano l'antidoping, o sia ancor più blando che nel nostro calcio).

[Drenai]

(se non erro mi pare le leghe professionistiche americane - NBA, NHL, NFL - non prevedano l'antidoping, o sia ancor più blando che nel nostro calcio).

Nella MLB (il baseball pro) l'uso degli steroidi è ormai una specie di prassi comune fra l'indifferenza (o l'ipocrisia) generale.
Ma anche negli altri sport non scherzano, l'anno scorso Rashard Lewis è stato beccato anche lui per steroidi (una mosca bianca visto che i controlli sono quasi inesistenti) e ha preso una squalifica cortissima (mi pare 3 mesi). Ma daltronde basta guardare come sono costruiti i fisici di alcune star (lebron incluso) per farsi venire dei dubbi. se le trovo posto le foto di Dwight Howard per confrontare quando è uscito dall'HS e com'è ora, hai voglia a far palestra, è il doppio

[AlenBoksic]

T ringrazio per la precisazione.
Non sarebbe male si giungesse ad un livello, sia pur minimo, di uniformità per quanto riguarda controlli e sanzioni.
Tornando al Giro grande spettacolo anche ieri, Evans guadagna ma non molto: imho i km a cronometro sono esageratamente pochi in questa edizione e, oltretutto, si bissa per il secondo anno l'inutile (e insensata) minicrono finale

[benvolio]

Ieri dunque acquerello inglese al Giro; sole abbagliante e azzurro squarciato dal budello di strada sterrata che sale fra la folla acclamante verso la stazione della funivia e disegna per i ciclisti ingobbiti ed immobili, nel fotogramma istantaneo dell'estremo mulinare di gambe, un profano Golgota inverso dove la fine e', davvero, paradiso.
Pozzato fa il rituale segno della croce all'arrivo sentendosi forse, troppo in alto, troppo in la', al cospetto degli dei del Giro. Scarponi si accascia sullo sterrato nell'agonico e ferale ultimo chilometro. Garzelli, ritrovato scettico blu, scherza con gli dei condannandosi al magnifico ed estemporaneo ruolo dell'uomo astuto; mangia maltodestrine sul Furcia e zampetta alla Contador con un rapporto che si intuisce facile (a dirsi e non a farsi). Il nume (dello Zoncolan) si fa grave e pesa su Basso il birillo (antipaticuccio anche a me) rendendolo Damocle mentre "non Cadel mai Evans" dalle nerborute gambe nodose intaglia secondi sui chilometri della sofferenza. Piu' sotto, piu' indietro, ultimo di nome ma non ancora di fatto Arroyo Telamonio non consegna le armi e disdegna il sacrificio sull'altare del Giro; assume il suo fardello ma non il suo destino, lottera' sino in fondo (all'Aprica?) e sino in cima (al Gavia). I giochi degli dei restano indisponibili ai riti ed ai sacrifici propiziatori degli umani che stoltamente, sovente, li considerano fatti.
Alen che e' moseriano ha ragione (solo per stavolta eh?) pochi chilometri a crono. Pero'  rischiano di essere importanti quelli finali anche se pochi

[AlenBoksic]

Alen che e' moseriano ha ragione

 
Cmq che sian pochi mi pare chiaro: una bella crono ieri, ad esempio, avrebbe rimescolato nuovamente le carte rendendo ancora più avvincente il Giro

[benvolio]

Oggettivamente cosi' come detestavo le crono piatte di 65 chilometri non compensate da adeguati arrivi in salita, non posso non convenire sul fatto che una crono ideale sta intorno ai 40 chilometri (ovviamente non cronoscalata). Ieri pero' era un'eccezione, una concessione allo spettacolo e non dovrebbe far testo. In piu' veniva dopo Zonolan e  riposo: allungarla troppo era controproducente. Servirebbe una crono centrale (decima tappa o giu' di li') ed una finale. Ne andrebbe della crono a squadre che pero' e' fortemente televisiva e voluta dagli sponsor...
OT
Alen, se dobbiamo riprendere la polemica Moser vs Saronni, bisogna precettare RobCouto ex Teo...

[AlenBoksic]

No no,
d ciucciarote ce n'è già abbastanza in giro 
Cmq concordo sia sul mix sia sulle esigenze televisive di ieri: magari si poteva mettere questa come crono finale e inserire al suo posto la famosa crono piatta tipo Futuroscope
(il Tour 1987 è stata la meglio corsa a tappe abbia mai visto)

[benvolio]

Alen il Tour '87 era una specie di gioco al massacro. C'era pure la crono scalata lunga del Ventoux che munse ogni stilla d'energia a Jeff Bernard effimera maglia gialla. Quella tigna assoluta di Roche lo vinse con caparbia e metodo, finendo letteralmente sotto ossigeno al termine di una tappa alpina (Morzine o La Plagne?) per rispondere ai colpi dell'incompiuto Perico Delgado. Paradossalmente la crono spiaccicascalatori non fece distacchi abbissali fra i big. Di Roche quell'anno conservo' un ottimo  ricordo Roberto Visentini, suo compagno di squadra, che al Giro cerco' di buttarlo in un burrone...