Pulici ha tolto le parole di bocca a tanti di noi

[giangoverni]

I termini colorati annullano la critica obbiettiva.

Si critica Lotito nei modi e si cade nello stesso errore.

Non sono falsità mago come non lo sono i risultati ottenuti dal gestore in 8 anni.

E' stata una farsa con tre protagonisti: Lotito, Tare ma anche Reja. Se è finita qui ci possiamo anche stare. Ma è davvero finita? Dubitare è lecito.

[giangoverni]

Ho compreso, in quanto a Pulici io non dico che le sue opiniooni siano per forza faziose, ma quello che non comprendo è che non si riconosca che in ogni caso Lotito  ha fatto tante cose positive, oltre ad altre che si giudicano in maniera negativa.

Non mi faccia dire cose che non ho mai detto e non mi dica che non ho detto cose che invece ho detto tante volte. Lotito di meriti ne ha avuti tanti: quello di aver salvato la Lazio dal fallimento, di avergli dato un ordine amministrativo portandola fuori dal pericolo di fallimento, di avergli assicurato una vita tranquilla, di aver vinto due trofei, di aver portato in biancocelesti giocatori importanti, di averci portato in Europa tre volte.
Quello che gli imputo è: non aver mai attrezzato la squadra quando aveva la possibilità di fare in grande salto di qualità in Europa, di aver comprato tanti giocatori inutili di cui non riusciva a liberarsi, di non aver mai organizzato la società se non con un modo autoreferenziale, di non aver saputo gestire il rapporto con due buoni tecnici come Rossi e Reja, di aver portato avanti battaglie donchisciottesche che hanno finito per danneggiare la Lazio (vedi il regalo di Pandev all'Inter), di non aver trovato uno straccio di sponsor e altro...
Contento?

[Giglic]

Non mi faccia dire cose che non ho mai detto e non mi dica che non ho detto cose che invece ho detto tante volte. Lotito di meriti ne ha avuti tanti: quello di aver salvato la Lazio dal fallimento, di avergli dato un ordine amministrativo portandola fuori dal pericolo di fallimento, di avergli assicurato una vita tranquilla, di aver vinto due trofei, di aver portato in biancocelesti giocatori importanti, di averci portato in Europa tre volte.
Quello che gli imputo è: non aver mai attrezzato la squadra quando aveva la possibilità di fare in grande salto di qualità in Europa, di aver comprato tanti giocatori inutili di cui non riusciva a liberarsi, di non aver mai organizzato la società se non con un modo autoreferenziale, di non aver saputo gestire il rapporto con due buoni tecnici come Rossi e Reja, di aver portato avanti battaglie donchisciottesche che hanno finito per danneggiare la Lazio (vedi il regalo di Pandev all'Inter), di non aver trovato uno straccio di sponsor e altro...
Contento?

D'accordo su quasi tutto. Alcuni successi sono stati casuali, alcuni insuccessi non per colpa sua

[robylele]

E’ finita, speriamo, una delle più grandi farse che si siano viste nel calcio italiano. Una farsa in cui, purtroppo, è rimasta coinvolta la Lazio, una società che ha una storia gloriosa alle spalle e che non meritava di finire sotto i riflettori per una sceneggiata del genere: ci volevano un presidente come Claudio Lotito e un ds come Igli Tare – più il contorno di cui si circondano – per mettere In scena una commedia degna del Borgorosso Football Club, con tutto Il rispetto per Il film Interpretato dal grande Alberto Sordi, Pensate soltanto che mentre Edy Reja stava allenando la squadra da dimissionario in attesa di risposta da almeno tre giorni, il patron e il suo braccio destro stavano incontrando da un’altra parte Gianfranco Zola, a cui volevano a tutti i costi consegnare la Lazio a poche ore dalla delicatissima sfida contro la Fiorentina. Uno scenario incredibile, tanto che non si ricorda davvero un precedente del genere a questi livelli.

E’ vero, Reja aveva dato le dimissioni prima di partire per Madrid, ma una volta che la società le aveva ufficialmente respinte, perché non andare subito ad un confronto serrato al rientro a Roma in modo da risolvere il problema? Probabilmente perché in questo caos biancoceleste, nemmeno Lotito e Tare erano sulla stessa barca: pensate un po’ come stanno gestendo la società. Si dice che il presidente fosse intenzionato ad arrivare a giugno con l’attuale tecnico, cercando di trovare un compromesso, mentre il ds lo spingeva ad un cambio immediato, ritenendo Reja ormai inadeguato alla loro gestione, chiaramente fondata sul teorema del “vivere alla giornata”. Ne è venuta fuori davvero una commedia senza senso, di cui hanno parlato dappertutto: la terza squadra italiana, in piena lotta per la Champions League, che alla vigilia di una partita di campionato si prepara con un allenatore e rischia di scendere in campo diretta da un altro.

Nulla contro Gianfranco Zola, sia chiaro: lui ormai aveva vinto il confronto non solo con De Canio ma anche con tutti gli altri colleghi sondati a raffica dal presidente Lotito nelle quarantotto ore precedenti, però l’intesa immediata era difficilissima da raggiungere in così poche ore. Ricordate l’ultimo giorno di mercato? Il patron e Tare avevano cercato di acquistare una stella come Nilmar intorno alle 18, a sessanta minuti dalla chiusura definitiva delle trattative (sempre a proposito del “vivere alla giornata”). Più o meno è successo lo stesso anche ieri: il duo al comando del club biancoceleste ha convocato da Londra l’allenatore sardo e ha provato a ingaggiarlo al volo ma gli ostacoli erano davvero troppi. Zola resta in pole per il futuro della Lazio, ma per ora Lotito e Tare hanno scelto di andare avanti con Reja, che alla fine non se l’è sentita di far diventare le sue dimissioni irrevocabili: la squadra e i tifosi gli avevano chiesto di non mollare e lui non ha mollato perché il sogno è quello di portare la Lazio in Champions, contro tutto e contro tutti, anche contro quei dirigenti che da tempo non lo vogliono nonostante il terzo posto attuale valga proprio l’ingresso nella competizione più prestigiosa.

L’assenza di uno dei due gestori al fianco di Reja nella conferenza di ieri sera la dice lunga su che tipo di armistizio sia stato siglato: si andrà avanti così, da separati in casa fino a giugno, ma non possiamo escludere niente, nemmeno che Lotito continui la sua trattativa con Zola e poi dia il benservito al tecnico goriziano a campionato in corso o addirittura dopo la sfida contro la Fiorentina. Noi ci auguriamo di no, perché l’immagine della Lazio non può subire altri colpi bassi: l’augurio, invece, è che Reja e la squadra trovino la forza per dimenticare questa settimana indecente, per isolarsi dalla società e per centrare un traguardo prestigioso come la Champions. Per la Lazio sarebbe anche più facile cancellare una commedia di cui avrebbe fatto volentieri a meno.

Fonti: Corriere dello Sport

1- caro Alberto, la farsa ce l'hai sull'altra sponda. Approfondisci, quelli stanno aumentando i debiti e quelli come te continuano ad esaltarli. Fai un'inchiesta.

2- citare il Borgorosso dopo tutto il grosso lavoro svolto sembrerebbe un pò ingrato. Consiglierei di tornare al punto 1 casomai.

3- De Martino mercoledì ha riferito di dimissioni respinte. Falso scrivere ''3 giorni in attesa di risposte'.

4- quando si sarebbe incontrato Zola (al limite sarà stato contattato per ovvi motivi) e soprattutto perché scrivi A TUTTI I COSTI? L'hai sognato? tra l'altro per come é andata direi che è un'altra falsità. Se i costi erano tutti erano tutti.

5- sei un giornalista. Sei pregato quindi di lasciare a radioascoltatori con la voce rauca e inflessione pesante epiteti volgari quali ''vivere alla giornata'', già che il lavoro svolto é STATO ENORME in questi anni, mentre tu non riesci a fare un articoletto sereno.

6- perché Pallotta, Moratti e Campedelli non li chiami gestori? Ti piacerebbe ti chiamassero scribacchino? in fondo quello gestisce e tu scrivi.

7- sono d'accordo su una cosa: la Lazio non può subire altri colpi bassi. Quindi il prossimo articolo concentrati meglio, puoi dare di più se non ti fai prendere dall'astio, dal livore, dall'interesse, dall'evidenza che ti dà torto, dalla rivoluzione culturale che va a rilento, dalla Lazio terza in classifica.
Che ti affretti a dire: contro tutto e tutti, compresa la dirigenza.

Ho lo stomaco in subbuglio, vado a prendere una di quelle buste che dànno sui pullman.

[LaLazioMia]

Sì, una montagna di illazioni e conclusioni soggettive, base arbitraria su cui si innestano i conclusioni ferree. Come se io dicessi: chissà se Merlino parcheggia sulle striscie? E' un vero maleducato incivile. E' l'abbiccì della denigrazione soggettiva, figurati se uno come Alberto Dalla Palma non conosce 'sti giochi delle tre carte. Monnezza piena di livore. A proposito, ricordo enormi critiche alla "comunicazione" della Lazio nella stagione 2003/04, quando Dalla Palma ne era responsabile. Fosse critica con la società, anche l'opinione di Renato Curcio sarebbe oro colato.

Alberto Dalla Palma , la palma  Laziale cragnottiana e della banca, su cui si nutriva ricchissimamente senza assolutamente lasciare alcun segno della sua inutile ma onerosissima presenza , Alberto da quella Palma fu fatto bruscamente scendere durante una delle tante derattizzazioni lotitiane.
Solo chi non ha memoria o ama strumentalizzare anche le posizioni gia' a lungo tanate puo' dar credito a questo individuo.

[POMATA]

Aridaje, siccome la firma è  Alberto Dalla Palma sono tutte illazioni.
Non se n'esce. Chiunque ha avuto a che fare con Lotito e lo conosce per esperienza diretta, qualunque cosa dica, di non perfettamente allineato alla linea societaria (che poi è una ed è Lotito ha sempre ragione), è mosso da livore, rancore, sete di vendetta e quindi inattendibile.

Ah si chiama della Palma? Pensa che credevo che uno dei 4 aveva trovato un lavoro al corriere dello sport.

Scrive uguale.

[LaLazioMia]

Ah si chiama della Palma? Pensa che credevo che uno dei 4 aveva trovato un lavoro al corriere dello sport.

Scrive uguale.

No si chiama Dalla Palma e dalla palma laziale è stato fatto rapidamente scendere dal bieco gefstore.

[LaLazioMia]

E' stata una farsa con tre protagonisti: Lotito, Tare ma anche Reja. Se è finita qui ci possiamo anche stare. Ma è davvero finita? Dubitare è lecito.

Meno male che c'hai messo pure l'autore della lettera di dimissioni con il filo ( come quando c'erano gli ascensori con la gettoniera e le cinque lire con il filo)

[CeiZanettiGarbuglia]

Meno male che c'hai messo pure l'autore della lettera di dimissioni con il filo ( come quando c'erano gli ascensori con la gettoniera e le cinque lire con il filo)

Ma tu sei vecchio parecchio!!!   

[aquilavecchia]

Claudio Monteverdi, nato a Cremona il 15 maggio 1567 e morto a Venezia il 29 novembre 1643 ne “Il ritorno di Ulisse in patria” del 1640, precisamente all’inizio della scena ottava del quinto atto, Ericlea conclude il proprio monologo con queste parole:“Ericlea, che farai? Tacerai tu? Insomma un bel tacer mai scritto fu.” (cit.)

[Fabio70rm]

Non mi faccia dire cose che non ho mai detto e non mi dica che non ho detto cose che invece ho detto tante volte. Lotito di meriti ne ha avuti tanti: quello di aver salvato la Lazio dal fallimento, di avergli dato un ordine amministrativo portandola fuori dal pericolo di fallimento, di avergli assicurato una vita tranquilla, di aver vinto due trofei, di aver portato in biancocelesti giocatori importanti, di averci portato in Europa tre volte.
Quello che gli imputo è: non aver mai attrezzato la squadra quando aveva la possibilità di fare in grande salto di qualità in Europa, di aver comprato tanti giocatori inutili di cui non riusciva a liberarsi, di non aver mai organizzato la società se non con un modo autoreferenziale, di non aver saputo gestire il rapporto con due buoni tecnici come Rossi e Reja, di aver portato avanti battaglie donchisciottesche che hanno finito per danneggiare la Lazio (vedi il regalo di Pandev all'Inter), di non aver trovato uno straccio di sponsor e altro...
Contento?

Posizione condivisibile al 95%.

Sul mancato salto di qualità, io credo che Lotito non ami i salti nel buio. Se deve comprare per vincere, dev'essere primo con diversi punti di distacco o qualificato alle semifinali dell'EL o di Champions. E' un difetto, il non osare per vincere ma programmare per vincere senza osare? Forse si, forse no...dipende!

Le battaglie donchisciottesche...alcune lo sono state, altre insomma, altre decisamente no. Nel complesso sono i modi con cui le si sono fatte, non gli obiettivi, a stravolgere spesso il giudizio che gli si tende a dare.

Sullo sponsor che dire...conosciamo i retroscena svelati da alcuni netter autorevoli, c'è da sperare solo che le offerte siano state micragnose per giustificare la voce zero o quasi...

[giangoverni]

No si chiama Dalla Palma e dalla palma laziale è stato fatto rapidamente scendere dal bieco gefstore.

Quando arrivò Lotito Dalla Palma non c'era più. L'addetto stampa era Antonio Agnocchetti.

[LaLazioMia]

Quando arrivò Lotito Dalla Palma non c'era più. L'addetto stampa era Antonio Agnocchetti.

Mi spiace Giancarlo, ma il sign Alberto dalla Palma fu costretto a scendere in data 16 Settembre 2004 dal Sign Lotito Claudio in fase di derattizzazione.
Questo il commento benevolo su un forum dei regazzi che oggi invece lo esaltano perchè smerda Lotito, sempre Claudio.

Posted by xxxxxxxx on 16-09-2004, 14:20:
 
Nessun ciao: vattene a beep Alberto Dalla Palma, squallido servo del Marcio, ghost writer della lettera farsa al CdS.

Incapace, strapagato e pure in malafede!

Posted by yyyyyy) on 16-09-2004, 14:21:
 
un mercante nel Tempio
 

Brutta cosa la memoria Giancarlo, brutta cosa. Eppure tu dovresti ricordarti delle gettoniere e delle cinque lire con il filo

http://www.corrieredellosport.it/Mediacenter/Video/8091/VIDEO:+Il+punto+di+Alberto+Dalla+Palma

PS a sproposito, prima che ti sbagli anche su Gabriellina, quella si' non fu cacciata da Lotito ma da Peppiniello

[LaLazioMia]

Dimenticavo, che ad onor del vero una cosina va ricordata anche su felice Pulici. Fu lui a prendere a parolacce Lotito e a rassegnare le dimissioni ....senza filo.

[BobLovati]

m´è venuto in mente, rileggendo questo topic che non avevo seguito ( causa assenza da Roma ), una frase che, all´Olimpico, tantissimi anni fa, cantavamo alla squadra che la Lazio stava battendo:

" e nun ce vonno sta´, e nun ce vonno sta´(cit) "

Io non sono, nonostante in molti dellapalmisti pensino il contrario, un ammiratore del Presidente; lo ringrazio di avermi lasciato tifare Lazio nel 2004 ed anche di qualche cosina bella vissuta negli ultimi anni; degli errori parlo meno perchè, " avendo usato il filo di plastica con le 5 lire col buco nel mio ascensore di casa    " ho imparato dai miei genitori, nonni e zii che " solo chi non fa non sbaglia (cit) ".
Nella vita si potrebbe fare sempre un po´ di più, ma non bisogna dimenticare di quello che, per togliersi un fastidioso neo dal viso, morì durante l´intervento; sulla sua tomba scrissero " pe´ sta´ mejo, qui giace (cit) ".

Concludendo credo sia bene accontentarsi e, SOPRATTUTTO, consigli a tutti quelli che da sette anni e mezzo si sentono sconfitti, vessati e maltrattati dal Presidente della Lazio, che o si danno pace o staranno sempre peggio. E, sia chiaro, non è una invettiva, ma solo la semplice verità.

Termino ripetendo il mio storico invito a fassela, ogni tanto, ´na bella sc...ta   

[BobLovati]

rientrando IN topic; si sa il motivo per cui, allontanato ingiustamente dalla Lazio, Felice Pulici fu allontanato dopo soli pochissimi mesi all´Ascoli ( se ricordo bene ) ?? 

[giangoverni]

Dimenticavo, che ad onor del vero una cosina va ricordata anche su felice Pulici. Fu lui a prendere a parolacce Lotito e a rassegnare le dimissioni ....senza filo.

E io che ho detto? Ho detto che Pulici esasperato da Lotito per difendere la sua dignità preferì perdere il lavoro e rimanere disoccupato. Sbottò e lo mandò a quel paese poi, siccome è una persona molto educata, si pentì, chiamò Lotito per chiedergli scusa, Lotito gli disse che sarebbe potuto rimanere perché lui non lo aveva licenziato ma Pulici si scusò ancora ma disse che non avrebbe più potuto lavorare con lui. Con la morte nel cuore. Felice è una grande persona.

[POMATA]

E io che ho detto? Ho detto che Pulici esasperato da Lotito per difendere la sua dignità preferì perdere il lavoro e rimanere disoccupato. Sbottò e lo mandò a quel paese poi, siccome è una persona molto educata, si pentì, chiamò Lotito per chiedergli scusa, Lotito gli disse che sarebbe potuto rimanere perché lui non lo aveva licenziato ma Pulici si scusò ancora ma disse che non avrebbe più potuto lavorare con lui. Con la morte nel cuore. Felice è una grande persona.

Anche Lotito che gli mantenne il posto lo è.

[giangoverni]

Anche Lotito che gli mantenne il posto lo è.

Lotito lo aveva umiliato.

[POMATA]

Lotito lo aveva umiliato.

Ah beh.