Lo vogliamo aprire un capitolo sui cronisti che scrivono sulla Lazio?

[MagoMerlino]

Beh, allora non si può stoppare a monte alcun ragionamento sulla comunicazione.

Basta mettersi d'accordo, no?

Ma come dice giustamente NoSurrender: esistono livelli diversi.
La Lazio è al centro dei nostri intersse, è giusto parlare di come fa comunicazione la Lazio.
Tizio, Caio e Sempronio non sono (o non dovrebbero) al centro dell'interesse, sono solo contorno, parlarne continuamente serve solo a spostare l'attenzione dall'interesse principale e a banalizzare molti discorsi.

[Sorcio]

Ma se ognuno facesse semplicemente il proprio lavoro?
Che tra i giornalisti, o meglio nell'ambiente, ci siano persone non all'altezza è un dato di fatto.
Ma dire che si sia lavorato male in questi giorni, beh, mi sembra una forzatura scorretta.
Dovevate esserci, per capire il caos totale in cui si è vissuto.
E credetemi, la maggior parte di ciò che è stato scritto e detto era la verità.
Che poi non sia andata a finire così è un altro discorso.

Si chiamano cronisti, per l'appunto, e cronaca fanno. Altrimenti si chiamavano veggenti.

[paoletto]

Contro la Fiorentina ci sarà Reja, poi si vedrà.  Il tecnico goriziano ha confermato che sarà lui l’allenatore della Lazio adesso e in futuro, ma da più parti arrivano conferme che Gianfranco Zola abbia già firmato il suo accordo con Lotito. Dall’Inghilterra, a dire il vero, c’erano segnali che fosse già lui il neo allenatore biancoceleste, poi la conferenza stampa di Edy, che ha colto molti di sorpresa. Le voci che si sono rincorse, le ore di attesa prima del colpo di scena. Anche se sembra che al di là di tutto non si sia scritta realmente la parola fine sull’intera vicenda. I tifosi sono stati rassicurati, ma si sa che nel calcio certi meccanismi diventano incomprensibili anche ai più esperti. La sensazione è che la gara contro i viola sia troppo importante per essere fallita e lasciare la squadra senza il suo punto di riferimento poteva avere l’effetto boomerang. In casa biancoceleste si vuole confermare il terzo posto ed un altro passo falso in questo momento sarebbe deleterio. Affidare la squadra ad un nuovo allenatore il giorno prima di una partita non avrebbe avuto senso. E chiunque si sarebbe seduto in panchina non avrebbe potuto fare granché. Nessuno tranne Reja, pronto a dare il suo incoraggiamento ancora una volta. Come è accaduto a Madrid, subito dopo le sue dimissioni. Questa è la sua Lazio. E vuole spronarla fino alla fine. Dall’altra parte c’è Zola che attende solo il via libera per iniziare a fare il suo lavoro. Non vuole iniziare la nuova avventura senza che tutto sia chiaro tra il presidente Lotito e il tecnico goriziano. Con il quale, per altro ha un ottimo rapporto. I due hanno lavorato assieme a Cagliari nella stagione 2003-2004, quella della promozione. L’ex West Ham non vuole avere problemi. Per il momento aspetta.  La situazione continua ad essere molto  contorta, e non è detto che possa risolversi nelle prossime ora. La telenovela continua. E se uno dei due diventasse direttore tecnico?

Continua la farsa allenatore in casa Lazio; Edy Reja ha annunciato nella conferenza stampa pre-partita di rimanere sulla panchina della società biancoceleste ma nel frattempo il figlio di Gianfranco Zola ha scritto su Twitter: “Mio padre ha accettato la Lazio ma vogliono annunciare tutto lunedì”.
In effetti Zola ha detto sì alla Lazio e si è guadagnato un bel contratto fino al giugno 2013. Zola si era trasferito da qualche anno a Londra con la sua famiglia ed attendeva con ansia una chiamata della sua squadra del cuore: il Chelsea di Roman Abramovich.
Zola è stato colpito dal progetto Lazio e ha deciso di mettere nel cassetto il sogno Chelsea. Oggi contro la Fiorentina l’allenatore sarà Edy Reja ma da lunedì ogni scenario sarà possibile.
Zola ha incontrato Claudio Lotito, presidente del club biancoceleste, in un importante albergo al centro della Capitale e ha colloquiato con lui per due ore. Zola ha chiesto garanzie economiche e tecniche (probabile l’inserimento nel suo staff di Pierluigi Casiraghi).
Zola ha la certezza che sarà lui il prossimo allenatore della Lazio; o lunedì o al più tardi da giugno in poi. Un futuro tinto di biancoceleste quello dell’ex campione sardo.

Sorcio; l'ho appositamente scritto io che non parlavo degli opinionisti; mi riferivo proprio ai cronisti

Qui ci sono ex atleti che sono spacciati come illustri opinionisti e cronisti che invece di raccontare, si lanciano in ricostruzioni azzardate e pesanti commenti, vendendoci un supposizione come un dato di fatto

Le parole hanno un peso

[Sorcio]

Lo so pà, ma ti ripeto che un cronista fa cronaca. Ossia racconta ciò che succede.
Se poi chi dovrebbe fare solo quello va oltre, posso darti ragione.
Ma in casi come quello di questi giorni, ne sono sicuro, ci si è limitati a raccontare ciò che di surreale stava accadendo.

[pizzeman]

Ad alimentare i dubbi poi ci ha pensato un tweet del figlio di “Magic Box” Andrea Zola che ha così commentato la conferenza stampa di Edy Reja: «Resta? È una cavolata. Dicono così perché si vuole annunciare tutto lunedì». Un “cinguettio” pesantissimo quello del figlio ventunenne dell’ex giocatore del Chelsea, parole che riaprono di nuovo i giochi. Non resta che attendere quindi. Lo “spettacolo” offerto in questi giorni da Lotito&co. sembra non aver ancora raggiunto il suo epilogo.

[GoldenEagle]

Ad alimentare i dubbi poi ci ha pensato un tweet del figlio di “Magic Box” Andrea Zola che ha così commentato la conferenza stampa di Edy Reja: «Resta? È una cavolata. Dicono così perché si vuole annunciare tutto lunedì». Un “cinguettio” pesantissimo quello del figlio ventunenne dell’ex giocatore del Chelsea, parole che riaprono di nuovo i giochi. Non resta che attendere quindi. Lo “spettacolo” offerto in questi giorni da Lotito&co. sembra non aver ancora raggiunto il suo epilogo.

Marco Ercole, su un noto sito.

Meglio citare, sennò qualcuno potrebbe pensare che 'sta roba è tua, e non ci fai una bella figura, visto che a quanto pare il "21enne figlio di Zola" è più attendibile de "l'anima della Lazio" (vedi tua firma).

Spero per 'sto Ercole che Reja vada via lunedì, sennò la casella di mail gliela brucio.

[paoletto]

....Il tecnico goriziano ha confermato che sarà lui l’allenatore della Lazio adesso e in futuro, ma da più parti arrivano conferme che Gianfranco Zola abbia già firmato il suo accordo con Lotito....

ecco appunto uno dei due di cui al precedente post di cui questo è un estratto è di cittaceleste

[pizzeman]

Marco Ercole, su un noto sito.

Meglio citare, sennò qualcuno potrebbe pensare che 'sta roba è tua, e non ci fai una bella figura, visto che a quanto pare il "21enne figlio di Zola" è più attendibile de "l'anima della Lazio" (vedi tua firma).

Spero per 'sto Ercole che Reja vada via lunedì, sennò la casella di mail gliela brucio.

si hai ragione.
ho fatto un copia incolla, giusto per dare una conferma a quanto si afferma nel titolo del topic.

E confermo: Reja è l'anima della Lazio, ieri l'ha dimostrato ancora.

[GoldenEagle]

E confermo: Reja è l'anima della Lazio, ieri l'ha dimostrato ancora.

Perfettamente d'accordo.

[carpelo]

Zola diventa il secondo di Reja  per poi, forse da giugno, sostituirlo. Con il goriziano che entra in società.

[MagoMerlino]

Ad alimentare i dubbi poi ci ha pensato un tweet del figlio di “Magic Box” Andrea Zola che ha così commentato la conferenza stampa di Edy Reja: «Resta? È una cavolata. Dicono così perché si vuole annunciare tutto lunedì». Un “cinguettio” pesantissimo quello del figlio ventunenne dell’ex giocatore del Chelsea, parole che riaprono di nuovo i giochi. Non resta che attendere quindi. Lo “spettacolo” offerto in questi giorni da Lotito&co. sembra non aver ancora raggiunto il suo epilogo.

Chi l'ha scritto, l'ha scritto, spero solo non sia vero.

[Bob]

ormai l'informazione "naviga" altrove...  leggo e riporto:


Per un giocatore dichiaratamente di fede giallorossa come Cerci che oggi rimetterà piede all’Olimpico, contro un pubblico che si accingerà a riservagli un’accoglienza non proprio solidale, ce n’è un altro, di fede dichiaratamente biancoceleste che non hai mai smesso di lanciare segnali d’amore alla sua Lazio. Giampiero Pinzi, giocatore originario di Centocelle e con un passato in biancoceleste è tornato a parlare attraverso il suo profilo Twitter. Eloquente la sua frase, apparsa ieri sul suo profilo che non lascia spazio a molto fraintendimenti:[/color]“LA LAZIO AI LAZIALI! L….. VATTENE!”[/color]Cittaceleste.it[/color][/color]La cosa sarebbe di una gravità unica...  un giocatore in attività che si esprime così, mah... [/font]

[disabitato]

Confermo quel tweet di pinzi..

[Bob]

Confermo quel tweet di pinzi..

la trovo una cosa di cattivo gusto... è pur sempre un giocatore in attività e non dovrebbe mettere bocca sull'andamento di un'altra Società, soprattutto alimentando polemiche durante la corsa per il terzo posto (guarda caso proprio contro l'udinese), gravissimo, rischia una squalifica, credo...   

[disabitato]

Potrebbero essere dichiarazioni lesive dell'onorabilità di un altro tesserato, quindi, a naso, passibile di denuncia quantomeno in ambito federale.

[zorba]

Lotito potrebbe dimostrarsi superiore al suddetto ingaggiandolo per la Lazio del prossimo anno (come giocatore Pinzi ci farebbe molto comodo).

 

[Fabio70rm]

Per far che? Non ci bastano i 31enni che abbiamo in difesa? Se dobbiamo prendere qualche difensore, come mi auspico, vorrei gente giovane, possibilmente under 26.

Sui giornalisti: concordo, è difficile fare di cronaca in questi giorni in cui non ci si capisce niente.

Ma certi scrivono cose che veramente altro che fantascienza...

[Giglic]

Confermo quel tweet di pinzi..

Se è vero, va squalificato per un anno. Lotito per aver dato dell'"estorsore" ha preso tre mesi (Ah, già ma lui va criticato a prescindere)

[paoletto]

un gruppo di parenti di Gianfranco Zola, mentre lavorano alla prima pagina del quotidiano sportivo romano

[paoletto]

Non s’è ancora rilassato, perché ha saputo che un’ora dopo il confronto di Formello, Lotito e Tare erano di nuovo a colloquio con Zola. Reja ha vinto con Rossi, ha piegato la Fiorentina e difeso il terzo posto nonostante l’emergenza, tutta la Lazio è dalla sua parte e domenica prossima sarà ancora in panchina, da separato in casa, per affrontare il derby con la Roma. Sarebbe una follia cambiare allenatore e non è oggi nelle intenzioni della società biancoceleste, decisa però a svoltare alla fine del campionato. Altro che fiducia e futuro, il tecnico friulano dovrà faticare ancora di più per riacquistare entusiasmo e compattezza durante la volata per la Champions. E’ stata la notte più sofferta e tribolata, ha voluto con forza questi tre punti, che gli permetteranno di allentare la tensione e prepararsi alla sfida con Luis Enrique. Se i segnali del campo hanno ancora un significato, la squadra ha dimostrato di essere dalla parte di Edy. «Non hanno giocato per me, ma per questi colori. L’ho detto ieri negli spogliatoi, i giocatori non si devono mettere nelle condizioni di aiutare il mister, ma giocare per se stessi e per la società. Non dico che sia stata una settimana normale, qualche problema c’è stato, ma alla fine siamo riusciti a vincere. Mi dispiace di aver perso altri due giocatori per infortunio, continuiamo ad essere incerottati e in difficoltà. Mi auguro finisca presto, vorrei recuperare qualche giocatore. Domenica c’è il derby e per la prima volta, dopo tanto tempo, avremo una settimana intera per prepararlo».

CARATTERE - Il friulano non è riuscito ad allontanarsi dal tema principale, l’ombra di Zola, l’ipotesi (ormai sfumata) di una staffetta dopo la partita con la Fiorentina. «Ho visto Tare, ci siamo abbracciati. Sono tre punti importanti. Complimenti ai ragazzi, perché sono stati non bravi, ma eccezionali. E lo sono sempre stati in questi due anni. Con Zola ci conosciamo, abbiamo vissuto una stagione straordinaria a Cagliari, ci sentiamo spesso, quasi ogni settimana. Mi auguro che possa approdare presto nel campionato italiano, magari anche su una panchina di prestigio come quella della Lazio, tutto può succedere nel calcio... Ora vorrei chiudere l’argomento, ho avuto dei problemi con tanti presidenti, mi è capitato spesso di litigare, ma poi arrivano i chiarimenti, diventa anche più solido il rapporto, non dico l’amicizia. Non le mando a dire, ho un carattere così e non è un bene, a volte prima di muovere la lingua dovrei collegarla al cervello».

DERBY - Reja ha chiesto compattezza, ora servirebbe un’altra spinta per andare a giocarsi la Champions: «Mi sono inventato questa cosa per far parlare di noi, non abbiamo visibilità, siamo spesso criticati. Lotito mi ha sempre dato una mano, l’anno scorso non c’era partita in cui non fossi fischiato. Io lancio un appello, non so se verrò esaudito, vorrei che l’ambiente si compattasse, che tutto lo stadio tifasse per la Lazio, è il nostro dodicesimo uomo in campo. Mi hanno fatto male i fischi a Candreva, è un giocatore che veste la maglia biancoceleste, anche altri sono stati beccati. Così non va bene». Continua l’emergenza. Ha perso Lulic e non solo. «Hernanes è uscito con un affaticamento agli adduttori, Garrido non giocava da tempo e aveva fastidi al polpaccio, Klose l’ho tolto perché aveva dei problemi. Mauri è stato straordinario, doveva giocare meno, ha tenuto tutta la partita, spero possa recuperare. Altrimenti i giocatori saltano, come è capitato a Lulic, che salterà il derby». Tutti concentrati sulla sfida alla Roma. «Avrei voluto arrivarci in altre condizioni, invece continuo a perdere giocatori e non so che formazione potrò proporre. Ci vorranno undici gladiatori».

Fabrizio Patania dalla rassegna stampa del Corriere dello Sport