Autore Topic: guerra civile  (Letto 17900 volte)

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Offline aquilafelyx

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Re:guerra civile
« Risposta #160 : Martedì 28 Febbraio 2012, 15:41:32 »
Io da tifoso non posso essere contento quando attaccano la Lazio.
Ma i giornali fanno il loro mestiere, informazione, denuncia, approfondimento.
Poi sta a te sfidarli sul loro terreno, non rintanarti nel fortino a sparare al primo fruscio di foglie, né significa digrignare i denti anche se ti chiedono che tempo fa.
Il problema dei rapporti con la stampa non nasce con Lotito, ma risale alla notte dei tempi.
Purtroppo la dimensione artigianale, l'improvvisazione la fanno da padrone da queste parti da molto tempo, troppo tempo.

è un diuturno lavoro , quello di un manipolo di appassionati di Lazio che con costanza ed abnegazione non perdono occasione di mettere in risalto le cazzate e la malafede di tanti pennivendoli e cateteristi , sia in ambito locale che nazionale , con buona pace di chi rompe i coglioni alla Lazio per qualsiasi loro sporco fine , sia essa una marchetta televisiva o radiofonica , o peggio perchè non trova più il biglietto omaggio per la partita ,

lo squallore che c'è in Italia è conseguenza anche di una categoria che alla deontologia ha sostituito l'opportunismo di facili costumi , altro che cani da guardia del sistema , troppi sono diventati cani da compagnia del sistema
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline BobLovati

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Re:guerra civile
« Risposta #161 : Martedì 28 Febbraio 2012, 15:51:22 »
solo da queste parti (non nel senso del forum, beninteso) è ritenuto NON possibile.
Solo da queste parti. I risultati si vedono.

fatti raccontare da qualcuno che ha girato il mondo che il ritornello " solo da queste parti " è un´altra delle solenni minkiate inventate da chi non vuole né sa cambiare nulla nella vita.
In tutto il mondo, oramai da anni, la stampa non è più libera; a meno di " mani tese "   ;)
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Fabio70rm

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Re:guerra civile
« Risposta #162 : Martedì 28 Febbraio 2012, 20:27:09 »
E Lotito P-R-O-G-R-A-M-M-E-R-E-B-B-E?
Cosa ha programmato dopo la qualificazione in Champios League?
Cosa ha programmato dopo la vittoria della coppa Italia?
Cosa ha programmato, con la Lazio in ottima posizione di classifica della serie A a gennaio 2011?
Cosa ha programmato, con la Lazio in ottima posizione di classifica della serie A a gennaio 2012, il turno di Coppa Italia e quello di euro League da giocare?
E' dall'ultima stagione di Delio Rossi che dovremmo sostituire Brocchi, come è stata programmata questa sostituzione?
Lotito non programma, improvvisa al momento, alcune cose vanno benissimo, altre molto meno.

Dove la vedi la P-R-O-G-R-A-M-M-A-Z-I-O-N-E in una squadra piena di ultratrentenni, la stragrande maggioranza dei quali, se sono in buone condizioni fisiche, sono titolari inamovibili?

Che improvvisa è una tua opinione non la verità.

Che la Lazio di anno in anno migliori è un fatto non una opinione.

E chi improvvisa, nel calcio, non dura a lungo.

Ora chiamalo se vuoi programmazione, chiamalo ideale di crescita, come ti pare.

Ma c'è!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

GoldenEagle

Re:guerra civile
« Risposta #163 : Martedì 28 Febbraio 2012, 22:57:56 »
E Lotito P-R-O-G-R-A-M-M-E-R-E-B-B-E?
Cosa ha programmato dopo la qualificazione in Champios League?
Cosa ha programmato dopo la vittoria della coppa Italia?
Cosa ha programmato, con la Lazio in ottima posizione di classifica della serie A a gennaio 2011?
Cosa ha programmato, con la Lazio in ottima posizione di classifica della serie A a gennaio 2012, il turno di Coppa Italia e quello di euro League da giocare?
E' dall'ultima stagione di Delio Rossi che dovremmo sostituire Brocchi, come è stata programmata questa sostituzione?
Lotito non programma, improvvisa al momento, alcune cose vanno benissimo, altre molto meno.

Dove la vedi la P-R-O-G-R-A-M-M-A-Z-I-O-N-E in una squadra piena di ultratrentenni, la stragrande maggioranza dei quali, se sono in buone condizioni fisiche, sono titolari inamovibili?

Eccola qui la programmazione

Milan 51
Juventus 50
Lazio 45

---------------

I tuoi argomenti sono pari pari quelle delle aradio, che non sapendo più dove attaccarsi, si inventano gli argomenti astratti: programmazione, comunicazione...

Ho perfino letto (e ricordo pure da chi...) che la Coppa Italia del 2009 non ha molto valore, perché "non programmata"....  :sail1: :banana: :blob6: :toothy12: :toothy12: :toothy12: :laughing4: Ma veramente la vostra ossessione vi porta a questo punto? Continuate, siete divertentissimi.

Quando la Lazio vincerà lo scudetto, vedremo che si inventeranno, sono curioso...

Offline Dija

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Re:guerra civile
« Risposta #164 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 04:57:55 »
Non esiste alcuna guerra civile, ma un attacco unilaterale nei confronti di Lotito, attacco che pur di travolgere l'odiato (poi vedremo perché) "gestore" non si fa scrupoli di travolgere anche la Lazio, se necessario.

Tutto cominciò nel 2005 con la cacciata di Carletti da parte di Lotito, figura assai importante per i tifosi organizzati, come essi stessi dichiararono all'epoca. Quanto e perché fosse importante, tanti finti tonti non vogliono ricordarlo, ma lo sanno bene. Da lì, una serie di atti volti a chiudere i collegamenti con una tifoseria abituata a pascolare tranquillamente dentro Formello: un vero dramma, coi noti risvolti. E sapete bene che non sto inventando nulla.

Da lì in poi è partito un attacco unilaterale, condotto con la complicità di conduttori impauriti e/o compiacenti, quando non direttamente interessati: l'ecumenico Guido De Angelis e Plastino su tutti (se qualcuno si adombra, ricordo che "incompetente" e "incapace", specie se reiterati in maniera ossessiva come fa qualcuno, sono epiteti contro i quali si vincono a spasso le querele, mentre dire che comportamenti della Lazio quali avventurarsi negli inesplorati - dal Dottore, chissà perché - territori del merchandising e della rivista ufficiale, abbiano danneggiato questi signori, è un semplice dato di fatto).

L'attacco non si è mai placato e si è creata un'attenzione esasperata - indotta, mi dispiace per i pochi che realmente pensano con la testa propria - verso le azioni di Lotito, che per la maggior parte rientrano nella media delle gestioni di qualsiasi società calcistica.

Il colmo della vergogna è stato raggiunto quando la tifoseria si è letteralmente suicidata, disertando lo stadio (cioè ABBANDONANDO DELIBERATAMENTE LA LAZIO, un vero atto di romanismo meritevole di crocifissione coi chiodi del ginocchio di Rocca) per dare retta a un ex-calciatore cialtrone e già coinvolto in una decina di operazioni poco chiare.

Ce n'era abbastanza per chiedere scusa alla Lazio in ginocchio, tacere per sempre per la vergogna e rinnovare l'abbonamento vita natural durante, per poi ritirarsi in Tibet a meditare, recando seco soltanto magliette della Pouchain di Paolo Conti, come aggravante della punizione.

Ma se la vergogna non la si conosce prima, non si può conoscerla nemmeno dopo. E così, alla prima occasione utile il can-can è ripartito, guardacaso in concomitanza con la ricomparsa di qualche cavaliere dell'Apocalisse che pareva sparito dalla scena.

Io non vedo guerre, ma il solito branco di personaggi senza arte né parte, che non ne azzeccano una manco per sbaglio, che abbaiano un po' alla Luna facendo credere che stia succedendo chissà cosa.

Ma rassegnatevi: avete già perso, da tempo. Non avete contato un cazzo e continuerete a non contare un cazzo. E se c'è qualche problema interno alla Lazio, non si guarisce da una bronchite aprendo le porte alla peste bubbonica, rappresentata come alcuni vorrebbero da personaggi come De Angelis, Plastino, i venduti Wilson e Giordano, e tutto l'armamentario calcincul-nostalgico di personaggi che, chissà perché, nel calcio non hanno mai combinato nulla.

A Darienzo dico: la Lazio come piace a lui esiste, per chi sa vederla e godersela. C'è un bravo allenatore terzo in classifica (lo contesta gente che ancora ciancia di Zarate fuoriclasse frustrato dopo aver individuato in Cissé il nuovo Chinaglia, forse per la fuga a metà stagione?), c'è una società che fa cose buone ed errori a volte molto pesanti, ci sono calciatori di buon livello pagati col quinto monte ingaggi in Italia.

Il resto è merda, per quanto mi riguarda.

Ben tornato Robe'.  ;)
Sono i sogni a fare la realtà

Offline robylele

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Re:guerra civile
« Risposta #165 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 10:32:16 »
Ho perfino letto (e ricordo pure da chi...) che la Coppa Italia del 2009 non ha molto valore, perché "non programmata"....

 :risa:

ma tanto qualcuno dirà che il tragico campionato che ne é seguito....etc., etc.

comunque dopo gli ultimi due campionati, un paio di Delio  Rossi, un paio di trofei, il tutto abbinato ad un'oculata amministrazione, dire ancora che non c'é programmazione mi sembra una bella arrampicata sugli specchi, forse dovuta ad un'innata repulsione per il soggetto.

Ben tornato Robe'.  ;)

Tu dici??   8)

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Boks XV

Re:guerra civile
« Risposta #166 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 10:40:50 »
Eccola qui la programmazione

Milan 51
Juventus 50
Lazio 45

pensa che, lo scorso campionato, avresti potuto sbatteje in faccia un "eccola qui la programmazione" con una Lazio al primo posto.
certo, se aspettavi qualche settimana, sarebbe diventato un secondo posto. poi terzo, quarto e infine un buon quinto posto.
utile a garantisse la solita figura demmerda in EL, con tanto di scontato stracciamento di vesti da parte di Reja per le partite ogni tre giorni.
tutto ciò si, ampiamente programmato.

Offline MagoMerlino

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Re:guerra civile
« Risposta #167 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 10:43:01 »
Eccola qui la programmazione

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I tuoi argomenti sono pari pari quelle delle aradio, che non sapendo più dove attaccarsi, si inventano gli argomenti astratti: programmazione, comunicazione...

Ho perfino letto (e ricordo pure da chi...) che la Coppa Italia del 2009 non ha molto valore, perché "non programmata"....  :sail1: :banana: :blob6: :toothy12: :toothy12: :toothy12: :laughing4: Ma veramente la vostra ossessione vi porta a questo punto? Continuate, siete divertentissimi.

Quando la Lazio vincerà lo scudetto, vedremo che si inventeranno, sono curioso...

Allora sta P-R-O-G-R-A-M-M-A-Z-I-O-N-E (tra i cui sinonimi c'è progetto) serve o  non serve, esiste o non esiste.
Se serve ed esiste bisognerebbe approfondire l'argomento in maniera seria e strutturata, ognuno per come la vede personalmente. Se non serve e non esiste, possiamo parlane a ruota libera, come hai fatto tu, poco sopra.

Aridaje co' l'ossessione, comunque mai come la tua per certi rappresentanti dell'informazione.

Vinciamo prima lo scudetto e poi verifichiamo quanto sostieni. Secondo me nessuno s'invernta nulla, ma sei ovviamente libero di crederlo per continuare a corroborare l'idea della tua personale battaglia.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline MagoMerlino

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Re:guerra civile
« Risposta #168 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 10:45:12 »
pensa che, lo scorso campionato, avresti potuto sbatteje in faccia un "eccola qui la programmazione" con una Lazio al primo posto.
certo, se aspettavi qualche settimana, sarebbe diventato un secondo posto. poi terzo, quarto e infine un buon quinto posto.
utile a garantisse la solita figura demmerda in EL, con tanto di scontato stracciamento di vesti da parte di Reja per le partite ogni tre giorni.
tutto ciò si, ampiamente programmato.
Ma guarda che mica deve andare fino allo scorso campionato, bastano pochi mesi fa in questo campionato.
Si è ripetuta la stessa storia, una sorta di programmazione seriale....
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Offline Kim Gordon

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Re:guerra civile
« Risposta #169 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 10:45:30 »
nella Guerra Civile, o nell'attacco Unilatrale come dice il "Bentornato", io mi schiero come Epicuro sulla spiaggia.
ne a favore dei Post Fascisti de piazza Vesuvio, ne con il cognato di Mezzaroma.
..che sul "bene della Lazio" a Buffo ce se so rimpiti la bocca in tanti, in società, in curva, qui dentro.


Offline MagoMerlino

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Re:guerra civile
« Risposta #170 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 10:51:26 »
ma tanto qualcuno dirà che il tragico campionato che ne é seguito....etc., etc.

comunque dopo gli ultimi due campionati, un paio di Delio  Rossi, un paio di trofei, il tutto abbinato ad un'oculata amministrazione, dire ancora che non c'é programmazione mi sembra una bella arrampicata sugli specchi, forse dovuta ad un'innata repulsione per il soggetto.
Mi sembra di assistere al campionato mondiale di mirror climbing.
Dove ci sono autentici virtuosi della specialità provenienti da ogni parte. Ma la palestra preferita è a Villa San Sebastiano.
Personalmente non partecipo, non essendo pratico della disciplina.
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Offline Kim Gordon

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Re:guerra civile
« Risposta #171 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 10:56:02 »
Mi sembra di assistere al campionato mondiale di mirror climbing.
Dove ci sono autentici virtuosi della specialità provenienti da ogni parte.
Personalmente non partecipo, non essendo pratico della disciplina.

si capirai,

è pieno di gente che sta sempre in Guerra in una guerra che "non voleva", che "non avrebbe mai voluto", che "se fosse per me"..

bum.

Offline fish_mark

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Re:guerra civile
« Risposta #172 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:10:00 »
alla affermazione "Non c'è programmazione" si risponde con l'argomento decisivo "non c'è bisogno di programmazione" o più precisamente "Nel calcio non c'è bisogno di programmazione".

Evidentemente nel calcio le vittorie escono fuori come i funghi, ma a questo punto ci si chiede a cosa possa servire il calciomercato. Magari, dovremmo abolirlo e assegnare i giocatori alle varie squadre con l'estrazione, proprio come si fa nel palio di Siena dove i cavalli vengono assegnati alle contrade con l'estrazione. Lì però non si programmano le vittorie, ma soprattutto le sconfitte, o meglio le non vittorie degli acerrimi rivali.
Quando sai che non avrai chances per vincere, il tuo pensiero sarà rivolto a impedire la vittoria della odiata contrada nemica e quindi aiuterai il nemico del tuo nemico, diventato nel frattempo il tuo amico.
Forse è il caso di fare proprio così. Hai visto mai peschiamo bene?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

GoldenEagle

Re:guerra civile
« Risposta #173 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:13:18 »
pensa che, lo scorso campionato, avresti potuto sbatteje in faccia un "eccola qui la programmazione" con una Lazio al primo posto.
certo, se aspettavi qualche settimana, sarebbe diventato un secondo posto. poi terzo, quarto e infine un buon quinto posto.
utile a garantisse la solita figura demmerda in EL, con tanto di scontato stracciamento di vesti da parte di Reja per le partite ogni tre giorni.
tutto ciò si, ampiamente programmato.

Sono perfettamente d'accordo con te.

Io non so cosa sia la programmazione, nel calcio, a livello tecnico. Forse ha senso parlarne a livello economico: passare da 17 a 25 a 32 a 42 a 50 milioni di ingaggi pagati, in sei stagioni, è il risultato di una programmazione o di tirare a campare?

Su questa base, la disponibilità economica, si procede alle scelte tecniche. L'età media di una squadra viaggia sui 27-28 anni, nel nostro caso si aggira sui 29 e quindi ci sarà presto la necessità di abbassarla un po'.

Due-tre anni fa c'hanno fatto due scatole come due cocommeri con l'Arsenal e i suoi 23 anni di media, se è vero come è vero che un calciatore dà il massimo intorno ai 27 anni, oggi dovremmo vedere i frutti clamorosi di questa programmazione: non mi sembra sia esattamente così, una squadra di vecchi babbioni del mediogre campionato itagliano ha appena fatto polpette dei gunners.

Io dico che la programmazione, i ggiovani, so' tutte cazzate. Occorre scegliere calciatori forti, alcuni potranno giocare ancora molti anni, altri saranno utili per uno-due anni. Se ti capita l'occasione di prendere un Pirlo, ci rinunci perché tra due anni smetterà? Sì, certo, ma intanto ci vinci lo scudetto...

La "programmazione" significa anche che se ti serve un calciatore al volo lo prendi, senza pensare a come sarà nel 2029, perché sennò vai in Europa a prendere gli schiaffi.

GoldenEagle

Re:guerra civile
« Risposta #174 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:21:31 »
alla affermazione "Non c'è programmazione" si risponde con l'argomento decisivo "non c'è bisogno di programmazione" o più precisamente "Nel calcio non c'è bisogno di programmazione".

Smettila col metodo-saponetta: non appena ci si focalizza sul tema proposto, tu sposti leggermente il tavolino e si riparte da capo.

Nel calcio la programmazione tecnica non significa niente. Quando ti rendi conto che su un De Silvestri non puoi programmare altro che la retrocessione, te lo levi dai piedi, anche se ha 21 anni. Programmare significa prendere un tortore e consumarlo sulla capoccia di chi t'ha proposto Carrizo, Cissé, Makinwa. Significa rischiare il linciaggio ma vedere un pizzico più in là (ma in quel caso siamo stati abbagliati tutti) e non spendere 20 milioni per Zarate.

Acquistare Pirlo, anche se ha 35 anni, o il 33enne Klose, o il 21enne Kolarov, significa lavorare bene. Accrescere i mezzi economici perché la prossima volta che ti capita un Kolarov tu possa trattenerlo, questa è programmazione.

Offline Kim Gordon

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Re:guerra civile
« Risposta #175 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:22:57 »
Sono perfettamente d'accordo con te.

Io non so cosa sia la programmazione, nel calcio, a livello tecnico. Forse ha senso parlarne a livello economico: passare da 17 a 25 a 32 a 42 a 50 milioni di ingaggi pagati, in sei stagioni, è il risultato di una programmazione o di tirare a campare?

Su questa base, la disponibilità economica, si procede alle scelte tecniche. L'età media di una squadra viaggia sui 27-28 anni, nel nostro caso si aggira sui 29 e quindi ci sarà presto la necessità di abbassarla un po'.

Due-tre anni fa c'hanno fatto due scatole come due cocommeri con l'Arsenal e i suoi 23 anni di media, se è vero come è vero che un calciatore dà il massimo intorno ai 27 anni, oggi dovremmo vedere i frutti clamorosi di questa programmazione: non mi sembra sia esattamente così, una squadra di vecchi babbioni del mediogre campionato itagliano ha appena fatto polpette dei gunners.

Io dico che la programmazione, i ggiovani, so' tutte cazzate. Occorre scegliere calciatori forti, alcuni potranno giocare ancora molti anni, altri saranno utili per uno-due anni. Se ti capita l'occasione di prendere un Pirlo, ci rinunci perché tra due anni smetterà? Sì, certo, ma intanto ci vinci lo scudetto...

La "programmazione" significa anche che se ti serve un calciatore al volo lo prendi, senza pensare a come sarà nel 2029, perché sennò vai in Europa a prendere gli schiaffi.

sono dacccordo Calcisticamente programmare non significa molto.
se stiamo confinati nel Campo verde, è una forzatura.

se invece allrghiamo la prospettiva, la programmazione è una scelta attuabile.
non sò se auspicabile, ma attuabile si.

e non parlo solo di Bilanci.

Offline Eagles71

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Re:guerra civile
« Risposta #176 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:23:34 »
Sono perfettamente d'accordo con te.

Io non so cosa sia la programmazione, nel calcio, a livello tecnico. Forse ha senso parlarne a livello economico: passare da 17 a 25 a 32 a 42 a 50 milioni di ingaggi pagati, in sei stagioni, è il risultato di una programmazione o di tirare a campare?

Su questa base, la disponibilità economica, si procede alle scelte tecniche. L'età media di una squadra viaggia sui 27-28 anni, nel nostro caso si aggira sui 29 e quindi ci sarà presto la necessità di abbassarla un po'.

Due-tre anni fa c'hanno fatto due scatole come due cocommeri con l'Arsenal e i suoi 23 anni di media, se è vero come è vero che un calciatore dà il massimo intorno ai 27 anni, oggi dovremmo vedere i frutti clamorosi di questa programmazione: non mi sembra sia esattamente così, una squadra di vecchi babbioni del mediogre campionato itagliano ha appena fatto polpette dei gunners.

Io dico che la programmazione, i ggiovani, so' tutte cazzate. Occorre scegliere calciatori forti, alcuni potranno giocare ancora molti anni, altri saranno utili per uno-due anni. Se ti capita l'occasione di prendere un Pirlo, ci rinunci perché tra due anni smetterà? Sì, certo, ma intanto ci vinci lo scudetto...

La "programmazione" significa anche che se ti serve un calciatore al volo lo prendi, senza pensare a come sarà nel 2029, perché sennò vai in Europa a prendere gli schiaffi.

C'è qualcosa di meglio a quest' analisi?
Si, forse avere un Presidente che spende anche quando serve e provare a vincere, se nel 2007estate e nel 2011 inverno si fosse speso probabilmente la guerra civile sarebbe finita.

Forse.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Boks XV

Re:guerra civile
« Risposta #177 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:27:51 »
Sono perfettamente d'accordo con te.

e io con te.
però se triplicando gli ingaggi otteniamo gli stessi risultati, in termini di qualificazioni europee e di conseguenti figuracce, senza al contempo manco avvicinarci all'ipotesi di una finale di Coppa Italia beh...visto che la programmazione, come dici tu e io concordo, è fuffa, allora significa che la gestione è quantomeno deficitaria.
o no?

Offline fish_mark

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Re:guerra civile
« Risposta #178 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:38:15 »
Sono perfettamente d'accordo con te.

Io non so cosa sia la programmazione, nel calcio, a livello tecnico. Forse ha senso parlarne a livello economico: passare da 17 a 25 a 32 a 42 a 50 milioni di ingaggi pagati, in sei stagioni, è il risultato di una programmazione o di tirare a campare?

Potremmo anche dire che la crescita del monte-ingaggi sia la prova di una presa di coscienza che il low cost, stile ryan air, applicato al calcio, ai massimi livelli non è sostenibile. Devi arrivare a una minima soglia per poter starci dentro, sotto la quale navighi nei bassifondi della classifica. Ecco che il tetto dei 500 mila è un ricordo del passato, di un periodo di emergenza dove il principio aveva un suo valore; ecco che ora si ingaggiano almeno 4-5 giocatori con emolumenti di fascia medio-alta, dagli Hernanes ai Klose, passando per i Cissé. Poi uno lo buchi, ma questo fa parte dei rischi, capitano a tutti.
Del resto, duole dirlo, ma per vincere nel calcio devi spendere, dove per vincere si intende concretamente “competere per la vittoria”, non necessariamente ottenerla.


Io dico che la programmazione, i ggiovani, so' tutte cazzate. Occorre scegliere calciatori forti, alcuni potranno giocare ancora molti anni, altri saranno utili per uno-due anni. Se ti capita l'occasione di prendere un Pirlo, ci rinunci perché tra due anni smetterà? Sì, certo, ma intanto ci vinci lo scudetto...

La "programmazione" significa anche che se ti serve un calciatore al volo lo prendi, senza pensare a come sarà nel 2029, perché sennò vai in Europa a prendere gli schiaffi.

Nel calcio si può parlare di programmazione per cicli di 2 massimo 3 anni, termine oltre il quale le squadre devono essere cambiate necessariamente, per mancanza di stimoli per raggiunti limiti di età, per mille motivi per cui quella miscela complessa e irripetibile di quella squadra vincente ora non funziona più. Insomma, i piani quinquennali non hanno alcun senso nel calcio. Non posso dire che entro 5 anni vincerò lo scudetto se non con l’ausilio di una astrologa.
A parer mio, nel calcio possono valere anche discorsi come quelli che si fanno per la ricerca. Investire su 10 progetti coscienti che uno soltanto ti ripagherà e bene di tutti i tuoi sforzi.
Andando sul concreto, tempo fa ho citato il modello OL, che però a molti non piace, ma non è questo il punto. Tra i vari motivi di successo di quella linea è la preferenza verso giocatori di età compresa tra i 20 e i 22 anni, visto che con questi ci si può fare un’idea precisa di quello che potranno diventare. Infatti, a questa età si è grandi abbastanza da essere pienamente formati, ma troppo giovani per essere star strapagate. Del resto, nel baseball osservano che i giocatori migliori sono quelli dei college, non quelli delle scuole superiori: molti adolescenti talentuosi tendono a sparire nel giro di pochi anni (quindi niente acquisti di 16 enni ...).
E’ stato citato l’esempio di Lapera, ma potremmo fare anche quello di Pato. Domanda molto lotitiana: ve la sentireste di spendere 20 milioni di euro per un 18 enne, anche con bilanci molto più corposi di quello della Lazio. Io, onestamente, proprio no, perché è un bel rischio. E si pensi che sere fa ho sentito un certo Nela riferire che il brasiliano era stato già seguito dall’Udinese quando aveva 14 anni, ma si erano ritirati subito per la cifra richiesta per quel ragazzino: 6 milioni di euro! Per un 14enne!
Qui non siamo all’anno zero e investimenti anche per giovani, con equilibrio, forse eccessivo, sono stati fatti e si fanno. Kozak finora mi sembra una scommessa riuscita, anche se (ma questo è un altro problema) l’allenatore lo usa soprattutto come la matta al sette e mezzo.

La "programmazione" si fa, si deve fare, perché non si può lavorare senza avere la minima idea di dove si vuole andare. Lo fanno tutti, anche la Lazio, a modo suo.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline MagoMerlino

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Re:guerra civile
« Risposta #179 : Mercoledì 29 Febbraio 2012, 11:43:13 »
Ad esempio si può programmare la sostituizione di un calciatore per raggiunti limiti di età.
Oppure si può programmare una cessione per consentire ulteriori investimenti, con la conseguente sostuituzione del giocatore che non impoverisca l'organico.
Si può programmare, in vista della stagione seguente la sostituzione della conduzione tecnica.
Tutte cose su cui una sociertà dovrebbe lavorare e non agire alla giornata, quando si pone il problema.

La vicenda dell'ingaggio di Ballardini. Esemplare la frase "A che serve avere un allenatore adesso, per fargli allenare le pecore a Formello"?
La non sostituzione di Brocchi
L'ottima cessione di Kolarov, cessione che si svaluta di anno in anno con l'ingaggio e il contratto di Garrido
L'obbligata cessione di Lichsteiner, per volere del giocatore, che viene sostituito da Konko.
L'ingaggio di Lulic del quale  non si sapeva esattamente il ruolo preciso, ne se era destro o sinistro e che comunque si è rivelato un ottimo acquisto.
L'ingaggio di Alfaro che il tecnico non conosce e l'ha dovuto scoprire allenandolo.

Ottimi esempi di programmazione sono l'ingaggio di Marchetti e di Klose, che in comune hanno anche è stato possibile ingaggiarli perchè non si doveva trattare con le società d'appartenenza.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"