guerra civile

[Clazia]

darie', io me sarei anche rotto ampiamente los pelotas di avere un presidente che cia' piu' processi de berlusconi.. che è stato gia condannato penalmente in 2 processi diversi in primo grado, che è interdetto ab libidum.. che i processi sportivi manco li conto piu...io anche piu' di te vorrei la NORMALITA' ma con questo presidente è impossibile!

cioè gli hanno vietato di avere rapporti sessuali soddisfacenti? mi dispiace per lui.

ok, vado.

[rocco tanica]

vabbè sarà pure un doppio nick, ma lo spottone pro digerenza ce lo poteva risparmiare.

[Skorpius]

vabbè sarà pure un doppio nick, ma lo spottone pro digerenza ce lo poteva risparmiare.

Cioè uno non può scrivere quello che pensa?
Dobbiamo riaparmiarti le idee diverse dalle tue

[POMATA]

vabbè sarà pure un doppio nick, ma lo spottone pro digerenza ce lo poteva risparmiare.

Rocco ti stimo, ma quello che ha scritto è la pura verità, sebbene a Lotito della Lazio non glie ne frega nulla, speravo che ai Laziali si.

Invece si passa sopra a tutto in nome della guerra al gestore...

Io intanto il pezzo lo copio e lo mando davvero a tutte le testate giornalistiche.

Forza Lazio

[fish_mark]

Faccio presente una cosa. Rimanere stupiti dallo scarto tra un passato fantastico, dove avevamo tutti gli occhi di un bambino e vedevamo soltanto i giocatori in campo e un presente grigio, anzi cupo, dove sentiamo i mille spifferi e i mille veleni della tribuna, la curva, la stampa e tutto il resto, rappresenta niente altro il passaggio da età infantile e età adulta. Non ci possiamo fare niente, siamo cresciuti nel frattempo e pretendere di toranre al candore dei bambini è semplicemente senza senso.

Il giorno di Lazio-Torino 1-5 1976 c'ero anche io e avevo 9 anni. Ricordo di incidenti in sud con lancio di lacrimogeni. Non sapevo esattamente cosa stesse accadendo e perché. Io avevo occhi soltanto per Re cecconi, Wilson e Pulici che si faceva infilare in serie. Ero delusissimo per la partita, mica per il clima cupo che c'era attorno e che non era dovuto soltanto al risultato umiliante, ero delusissimo per il risultato, non certo per le polemiche che non sentivo affatto.
Ero un bambino, ora non lo sono più. E' un peccato, una ingiustizia, un qualcosa di inaccettabile, ma non posso farci niente.
Un bambino di oggi non si interessa di merchandasing o di dinamiche di curva, non gliene frega niente, non lo sa: al massimo sa che esistono le maglie replica, cosa per me all'epoca sconosciuta (anche se avevo la mia maglietta celeste, i pantaloncini bianchi e anche i scarpini, con i quali ogni tanto scendevo nel cortile - faceva tanto figo -, come tutti i bambini). Un bambino di oggi guarda soltanto i giocatori, siano Messi o Marchetti, né posso stare lì a dirgl che senza sponsor ci tarpiamo le ali. Lui è un bambino io no. Sta tutta qui la differenza: fatevene una ragione; siamo cresciuti, siamo adulti.

[benvolio]

L'eta' della ragione, caro fish mark, non sottende all'imperio del cinismo. Va da se che anche il calcio e' impresa e le imprese lavorano coi numeri e i bilanci ma il farsene clienti non preusppone alcuna ragione economica. Infatti noi ci arrabbiamo se ci danno del cliente ci sentiamo appartenenti alla Lazio, disquisiamo addirittura se si possa parlare di "mia" Lazio, sentendoci piuttosto parti di una comunita'. Insomma reclamiamo un quanto di gratuita' nell'essere appasionati di calcio e della Lazio. Non concepiamo certeo le vittorie e le Coppe come indispensabili, che' altrimenti avremmo constatato, quello sin dalla piu' tenera eta', che la Lazio non e' in quel senso molto...remunerativa......Cio' che dovremmo capire, io credo, da darienzo e' che un minimo di leggerezza bisogna conservarla anche nell'eta' della ragione...Io non sento mai le radio se non quando, molto raramente sono costretto a prendere la macchina. Ebbene quando le sento io sento in tutti, dico tutti, tifosi e comunicatori un malcelato cinismo. Il che e' diverso dall'essere adulti. In questo Lotito appare davvero un fariseo e Tare un sacerdote. Ma Reja, per dire, sembra uno che reclama un posto al sinedrio. E i tifosi tanti cortigiani in attesa di un capo che gli spieghi che fare...Non e' divertente; e' semmai sociologicamente istruttivo, ma divertente no. Aspetto di divertirmi, come a Lazio Milan magari, ma anche come tutte le volte che ci si e' appassionati alla Lazio come storia, tradizione, metafora.

[fish_mark]

L'eta' della ragione, caro fish mark, non sottende all'imperio del cinismo. Va da se che anche il calcio e' impresa e le imprese lavorano coi numeri e i bilanci ma il farsene clienti non preusppone alcuna ragione economica. Infatti noi ci arrabbiamo se ci danno del cliente ci sentiamo appartenenti alla Lazio, disquisiamo addirittura se si possa parlare di "mia" Lazio, sentendoci piuttosto parti di una comunita'. Insomma reclamiamo un quanto di gratuita' nell'essere appasionati di calcio e della Lazio. Non concepiamo certeo le vittorie e le Coppe come indispensabili, che' altrimenti avremmo constatato, quello sin dalla piu' tenera eta', che la Lazio non e' in quel senso molto...remunerativa......Cio' che dovremmo capire, io credo, da darienzo e' che un minimo di leggerezza bisogna conservarla anche nell'eta' della ragione...Io non sento mai le radio se non quando, molto raramente sono costretto a prendere la macchina. Ebbene quando le sento io sento in tutti, dico tutti, tifosi e comunicatori un malcelato cinismo. Il che e' diverso dall'essere adulti. In questo Lotito appare davvero un fariseo e Tare un sacerdote. Ma Reja, per dire, sembra uno che reclama un posto al sinedrio. E i tifosi tanti cortigiani in attesa di un capo che gli spieghi che fare...Non e' divertente; e' semmai sociologicamente istruttivo, ma divertente no. Aspetto di divertirmi, come a Lazio Milan magari, ma anche come tutte le volte che ci si e' appassionati alla Lazio come storia, tradizione, metafora.

E' roba da adulti, ovvio, cinica, bara, brutta, sporca e anche cattiva.
Il calcio per me è giocare in un prato sconfinato con gli amici, con i giacconi a far da porta.
Il calcio è quello che giocavo nel pratone dell'aeroporto di Centocelle, mica le sovrapposizioni, le diagonali o l'intensità, seghe mentali di gente che da decenni non tocca una palla e cerca di riappropriarsi dello sport trasformando ragazzi giovani nei loro pupi.
Io idealmente sto sempre lì, con te, a rincorrere la palla in un campo senza limiti, in quel verde che mi faceva sognare di stare a giocare in uno stadio, a segnare gol a raffica immaginando di segnare triplette al maracanà, in una partita che non aveva tempi regolamentari se non quelli della luce naturale.

Questo è l'essenza del calcio. Tutto il resto è noia.

[gentlemen]

Intanto ho chiesto in mp a GoldenEagle il permesso di far girare quello che lui ha scritto su altri forum, anche e soprattutto di altre squadre, per diffondere fatti incontrovertibili.

[LaLazioMia]

Il colmo della vergogna è stato raggiunto quando la tifoseria si è letteralmente suicidata, disertando lo stadio (cioè ABBANDONANDO DELIBERATAMENTE LA LAZIO, un vero atto di romanismo meritevole di crocifissione coi chiodi del ginocchio di Rocca) per dare retta a un ex-calciatore cialtrone e già coinvolto in una decina di operazioni poco chiare.

Ce n'era abbastanza per chiedere scusa alla Lazio in ginocchio, tacere per sempre per la vergogna e rinnovare l'abbonamento vita natural durante, per poi ritirarsi in Tibet a meditare, recando seco soltanto magliette della Pouchain di Paolo Conti, come aggravante della punizione.

Ma se la vergogna non la si conosce prima, non si può conoscerla nemmeno dopo. E così, alla prima occasione utile il can-can è ripartito, guardacaso in concomitanza con la ricomparsa di qualche cavaliere dell'Apocalisse che pareva sparito dalla scena.

Io non vedo guerre, ma il solito branco di personaggi senza arte né parte, che non ne azzeccano una manco per sbaglio, che abbaiano un po' alla Luna facendo credere che stia succedendo chissà cosa.

Ma rassegnatevi: avete già perso, da tempo. Non avete contato un cazzo e continuerete a non contare un cazzo. E se c'è qualche problema interno alla Lazio, non si guarisce da una bronchite aprendo le porte alla peste bubbonica, rappresentata come alcuni vorrebbero da personaggi come De Angelis, Plastino, i venduti Wilson e Giordano, e tutto l'armamentario calcincul-nostalgico di personaggi che, chissà perché, nel calcio non hanno mai combinato nulla.

[rocco tanica]

Cioè uno non può scrivere quello che pensa?
Dobbiamo riaparmiarti le idee diverse dalle tue

quindi, come scritto da GoldenEagle, le colpe sono solo da una parte; gli altri due sono immuni da ogni contagio ?

[rocco tanica]

sebbene a Lotito della Lazio non glie ne frega nulla,

Forza Lazio

mi bastano queste due frasi per applaudirti. Grande Andrea 

[LaLazioMia]

quindi, come scritto da GoldenEagle, le colpe sono solo da una parte; gli altri due sono immuni da ogni contagio ?

L'attacco non si è mai placato e si è creata un'attenzione esasperata - indotta, mi dispiace per i pochi che realmente pensano con la testa propria - verso le azioni di Lotito, che per la maggior parte rientrano nella media delle gestioni di qualsiasi società calcistica.

[giamma]

E' quella che sento addosso sulla mia pelle in questo momento.
Non riesco più a capire cosa sia diventato essere tifosi della Lazio.
Una guerra senza quartiere contro una dirigenza.
Il campo non esiste più. Le partite non esistono più. la classifica non si guarda più.
Il calciomercato, i procuratori, le fidejussioni o come caspita si chiamano.
Il non credere alle parole di un rappresentante della nostra società.
Il denigrare continuo, il porsi su un piedistallo.
Le voci di corridoio, gli amici degli amici mi hanno detto.
Ve lo dico io come bisogna fare.
La violenza sommessa, le minacce, l'annichilimento.
Uno stadio cupo, gravido di insulti.
Per me questa situazione è inaccettabile.
Vista da fuori sembra una farsa.
E invece c'è cattiveria, rancore, risentimento.
La Lazialità, parola grossa, per riempirsi la bocca e mordere alla cieca.
Tutti bravi, tutti soloni, sui fora, alle radio, alle televisioni.
Per me è insostenibile.
La guerra civile.
Vorrei tornare bambino insieme a mio padre con in mano una bandierina biancoceleste, la pagnottella in tasca e un campo sconfinato davanti.
E la psssione che ora sembra sepolta sotto una lastra di cemento.
La guerra civile.
Per un avvicendamento di un tecnico.
Per quello che ci viene detto.
BASTA

D'accordo su tutto anche su quanto altro pensi ed hai omesso di scrivere.
 

[BobLovati]

Bellissime parole...ci aggiungerei anche il diprezzo che esiste tra laziali(molto purtroppo ha fatto l'avvento di Internet...):una cosa raccapricciante.
Il colpevole principale e'soltanto uno,quello che ci gestisce,si deve far da parte solo cosi' forse  le toccanti parole che hai scritto,scompariranno.

forse sbaglio, ma prima lodi " darienzo " e poi dai la colpa a chi, secondo lui non è il colpevole della situazione creatasi      

[GoldenEagle]

vabbè sarà pure un doppio nick, ma lo spottone pro digerenza ce lo poteva risparmiare.

Perché "spottone pro-dirigenza"?

La Lazio è una società come le altre, in tutto e per tutto. Quello che càpita alla Lazio càpita a tutti, nel bene e nel male, anche se ricordo che siamo l'unica società, nell'ultimo decennio, ad aver sottratto qualche trofeo al trio strisciato e alla cupola politico-affaristica di questa città.

Devo chiedere di più e di meglio a Lotito, ma questo non mi impedisce di godermi la mia Lazio. E la via da intraprendere non me la faccio certo indicare da De Angelis, Plastino, la curva, Mazza, Mimun, La Porta, Maffei, Wilson, Facco, Oddi, Pulici, Giordano, D'Amico, Garlaschelli, Sulfaro, Cremaschini, Labrocca, Avagliano, Bandoni, Labonia, BoccoliniClerici PetrelliMartini e tutto il residuame d'artiglieria scassata, rugginosa e ippotrainata che si scaraventa contro la Lazio. Si combatte su altri fronti e con armi pesanti, battaglie di cui ignoriamo anche l'esistenza probabilmente, e parecchi ancora credono di poter ottenere qualcosa cantando canzoncine contro il Negus e attaccando coi Moschetti '91.

Chi guasta di proposito il clima - tra l'altro coprendo e confondendo le voci di chi ha veramente, perché vuole bene alla Lazio, motivi di dissenso nei confronti della presidenza - sappia che c'è chi del clima guasto non gliene può frega' di meno, né crede minimamente a tutte le fesserie sull'unicità negativa della Lazio. Tutte polemiche, tra l'altro, che si placherebbero con un po' di "pubbliche relazioni", condotte soprattutto a suon di "porte e ponti". C'è pure chi lo dice esplicitamente: Lotito unga e vedrà come si guadagnerà il consenso. Però mi pare che il consenso c'è già stato chi lo aveva, negli omonimi "anni", ma proprio da lì è partito il disastro: meglio lasciar perdere. A me se De Angelis è contento di Lotito o se nello stadio c'è un clima lugubre non frega nulla, e nemmeno ai calciatori, si rassegni chi pensa di influire sul campo coi suoi atteggiamenti: NON-VE-SE-INTRUPPA-NESSUNO. L'unico giudice rimane il campo, sempre e solo il campo. Che dovrà dare risposte proporzionate alle capacità teoriche della società. Se poi c'è qualcuno che non viene allo stadio perché c'è Lotito, chissenefrega, chi se ne strafotte, è un problema suo e non della Lazio.

[MagoMerlino]

Non facciamoci ulteriori illusioni, non continuiamo a raccontarci barzellette, la Lazio oggi non è una società come le altre, ha un incapace, vanitoso e megalomane al suo vertice. La differenza è lampante.

[GoldenEagle]

Non facciamoci ulteriori illusioni, non continuiamo a raccontarci barzellette, la Lazio oggi non è una società come le altre, ha un incapace, vanitoso e megalomane al suo vertice. La differenza è lampante.

Quanto so' belle le religioni: puoi credere quello che vuoi, non devi portare pezze d'appoggio e rifiuti ogni confutazione logica, perché metti avanti "la fede". "Io la penso così". E chissenefrega, l'unica Bibbia nel calcio è l'Almanacco Panini che raccoglie i risultati e le classifiche. Tra quarant'anni, di quello che pensi tu oggi di Lotito non resterà la minima traccia, tranne forse (ti e mi auguro di no) che nei tuoi trigliceridi.

E poi: ma non ti stufi di scrivere sempre e solo lo stesso messaggio? Ti sembra il modo di partecipare a una board di discussione? Me pari quello che passa col disco dell'arrotino il sabato mattina, donne, ripariamo gli ombrelli, donne, Lotito megalomane, aggiustiamo la vostra cucina a gasse donne, Lotito, togliamo il fumo, incapace, arrotino, l'ombrellaio donne...

[pizzeman]

non si può dire che lotito è antipatico e arrogante?
o ci deve piacere per forza perchè è il presidente della Lazio?
e ha vinto una coppa Italia e una supercoppa?
allora w ballardini!!
gli attacchi pretestuosi degli anni scorsi ci sono stati, oggi lui i ha messo del suo.
tanto che qualcuno, se ben ricordo, gli ha aperto un topic chiamandolo cazzone.

[Skorpius]

Non facciamoci ulteriori illusioni, non continuiamo a raccontarci barzellette, la Lazio oggi non è una società come le altre, ha un incapace, vanitoso e megalomane al suo vertice. La differenza è lampante.

Un esempio? Con quale società questa differenza e' lampante?
Genoa? Palermo? Fiorentina? Udinese che si vende i tre migliori?
Forse Napoli che reja l'ha silurato on. Maniera anche peggiore.

Aaaa immagino parli di Milan Inter e juve

[GoldenEagle]

non si può dire che lotito è antipatico e arrogante?

E chi dice che non si può dire? Semmai è il contrario che non si può dire, o è rischioso dirlo.

Parimenti, si può dire che i sentimenti personali nei confronti di Lotito non contino nulla, quando si parla della Lazio. A me il novanta per cento del pubblico della Lazio sta sui coglioni di brutto, ma allo stadio ci vado lo stesso: c'è la Lazio, mica sto all'assemblea di condominio.