Autore Topic: guerra civile  (Letto 18720 volte)

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darienzo

guerra civile
« : Venerdì 24 Febbraio 2012, 19:59:24 »
E' quella che sento addosso sulla mia pelle in questo momento.
Non riesco più a capire cosa sia diventato essere tifosi della Lazio.
Una guerra senza quartiere contro una dirigenza.
Il campo non esiste più. Le partite non esistono più. la classifica non si guarda più.
Il calciomercato, i procuratori, le fidejussioni o come caspita si chiamano.
Il non credere alle parole di un rappresentante della nostra società.
Il denigrare continuo, il porsi su un piedistallo.
Le voci di corridoio, gli amici degli amici mi hanno detto.
Ve lo dico io come bisogna fare.
La violenza sommessa, le minacce, l'annichilimento.
Uno stadio cupo, gravido di insulti.
Per me questa situazione è inaccettabile.
Vista da fuori sembra una farsa.
E invece c'è cattiveria, rancore, risentimento.
La Lazialità, parola grossa, per riempirsi la bocca e mordere alla cieca.
Tutti bravi, tutti soloni, sui fora, alle radio, alle televisioni.
Per me è insostenibile.
La guerra civile.
Vorrei tornare bambino insieme a mio padre con in mano una bandierina biancoceleste, la pagnottella in tasca e un campo sconfinato davanti.
E la psssione che ora sembra sepolta sotto una lastra di cemento.
La guerra civile.
Per un avvicendamento di un tecnico.
Per quello che ci viene detto.
BASTA


Offline MagoMerlino

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Re:guerra civile
« Risposta #1 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 20:01:15 »
Guerra? Che parola esagerata!
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline jegue98

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Re:guerra civile
« Risposta #2 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 20:05:22 »
E' l'esasperazione di tutto caro darienzo. La Lazio (il calcio in generale se vogliamo essere onesti) invece di continuare ad essere una sana passione è diventata una valvola di sfogo. Ma la colpa è di tutti non solo dei tifosi.
Never change the way you are...

Nascar

Re:guerra civile
« Risposta #3 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 20:05:52 »
Sinceramente io avverto solo tanto pessimismo verso il futuro perchè tutto è gestito in maniera approssimativa.

Offline es

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Re:guerra civile
« Risposta #4 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 20:36:21 »
E' quella che sento addosso sulla mia pelle in questo momento.
Non riesco più a capire cosa sia diventato essere tifosi della Lazio.
Una guerra senza quartiere contro una dirigenza.
Il campo non esiste più. Le partite non esistono più. la classifica non si guarda più.
Il calciomercato, i procuratori, le fidejussioni o come caspita si chiamano.
Il non credere alle parole di un rappresentante della nostra società.
Il denigrare continuo, il porsi su un piedistallo.
Le voci di corridoio, gli amici degli amici mi hanno detto.
Ve lo dico io come bisogna fare.
La violenza sommessa, le minacce, l'annichilimento.
Uno stadio cupo, gravido di insulti.
Per me questa situazione è inaccettabile.
Vista da fuori sembra una farsa.
E invece c'è cattiveria, rancore, risentimento.
La Lazialità, parola grossa, per riempirsi la bocca e mordere alla cieca.
Tutti bravi, tutti soloni, sui fora, alle radio, alle televisioni.
Per me è insostenibile.
La guerra civile.
Vorrei tornare bambino insieme a mio padre con in mano una bandierina biancoceleste, la pagnottella in tasca e un campo sconfinato davanti.
E la psssione che ora sembra sepolta sotto una lastra di cemento.
La guerra civile.
Per un avvicendamento di un tecnico.
Per quello che ci viene detto.
BASTA

Per quanto riguarda il clima la situazione è questa,purtroppo.
Vige l'odio,quello puro;si respira in ogni angolo,come una nube lo avesse portato dall'alto;ti risponderanno,amico mio,che la colpa è di qualcuno,per questo odio.E' sempre colpa di qualcuno quando c'è l'odio,ti diranno,altrimenti chi poter odiare?

Ma tu ben sai che  l'odio è per definizione cieco,ottuso;bigio come le mura di cemento.
La bestia che io vidi era simile a un lupo.Di essa nessuno conosceva l’origine;ma la seconda bestia,nera d’inchiostro, le diede la sua forza: un principio, attraverso un anno e un luogo;e poi anche una storia, un trono ed una falsa potestà.

GoldenEagle

Re:guerra civile
« Risposta #5 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:11:14 »
Non esiste alcuna guerra civile, ma un attacco unilaterale nei confronti di Lotito, attacco che pur di travolgere l'odiato (poi vedremo perché) "gestore" non si fa scrupoli di travolgere anche la Lazio, se necessario.

Tutto cominciò nel 2005 con la cacciata di Carletti da parte di Lotito, figura assai importante per i tifosi organizzati, come essi stessi dichiararono all'epoca. Quanto e perché fosse importante, tanti finti tonti non vogliono ricordarlo, ma lo sanno bene. Da lì, una serie di atti volti a chiudere i collegamenti con una tifoseria abituata a pascolare tranquillamente dentro Formello: un vero dramma, coi noti risvolti. E sapete bene che non sto inventando nulla.

Da lì in poi è partito un attacco unilaterale, condotto con la complicità di conduttori impauriti e/o compiacenti, quando non direttamente interessati: l'ecumenico Guido De Angelis e Plastino su tutti (se qualcuno si adombra, ricordo che "incompetente" e "incapace", specie se reiterati in maniera ossessiva come fa qualcuno, sono epiteti contro i quali si vincono a spasso le querele, mentre dire che comportamenti della Lazio quali avventurarsi negli inesplorati - dal Dottore, chissà perché - territori del merchandising e della rivista ufficiale, abbiano danneggiato questi signori, è un semplice dato di fatto).

L'attacco non si è mai placato e si è creata un'attenzione esasperata - indotta, mi dispiace per i pochi che realmente pensano con la testa propria - verso le azioni di Lotito, che per la maggior parte rientrano nella media delle gestioni di qualsiasi società calcistica.

Il colmo della vergogna è stato raggiunto quando la tifoseria si è letteralmente suicidata, disertando lo stadio (cioè ABBANDONANDO DELIBERATAMENTE LA LAZIO, un vero atto di romanismo meritevole di crocifissione coi chiodi del ginocchio di Rocca) per dare retta a un ex-calciatore cialtrone e già coinvolto in una decina di operazioni poco chiare.

Ce n'era abbastanza per chiedere scusa alla Lazio in ginocchio, tacere per sempre per la vergogna e rinnovare l'abbonamento vita natural durante, per poi ritirarsi in Tibet a meditare, recando seco soltanto magliette della Pouchain di Paolo Conti, come aggravante della punizione.

Ma se la vergogna non la si conosce prima, non si può conoscerla nemmeno dopo. E così, alla prima occasione utile il can-can è ripartito, guardacaso in concomitanza con la ricomparsa di qualche cavaliere dell'Apocalisse che pareva sparito dalla scena.

Io non vedo guerre, ma il solito branco di personaggi senza arte né parte, che non ne azzeccano una manco per sbaglio, che abbaiano un po' alla Luna facendo credere che stia succedendo chissà cosa.

Ma rassegnatevi: avete già perso, da tempo. Non avete contato un cazzo e continuerete a non contare un cazzo. E se c'è qualche problema interno alla Lazio, non si guarisce da una bronchite aprendo le porte alla peste bubbonica, rappresentata come alcuni vorrebbero da personaggi come De Angelis, Plastino, i venduti Wilson e Giordano, e tutto l'armamentario calcincul-nostalgico di personaggi che, chissà perché, nel calcio non hanno mai combinato nulla.

A Darienzo dico: la Lazio come piace a lui esiste, per chi sa vederla e godersela. C'è un bravo allenatore terzo in classifica (lo contesta gente che ancora ciancia di Zarate fuoriclasse frustrato dopo aver individuato in Cissé il nuovo Chinaglia, forse per la fuga a metà stagione?), c'è una società che fa cose buone ed errori a volte molto pesanti, ci sono calciatori di buon livello pagati col quinto monte ingaggi in Italia.

Il resto è merda, per quanto mi riguarda.

geddy

Re:guerra civile
« Risposta #6 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:18:39 »
Bentornato Bob

en_rui

Re:guerra civile
« Risposta #7 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:31:11 »
E' vero quello che dice darenzio, che non e' in contrasto con Rob.
Un intervento parla dello stato d'animo di chi ama la Lazio per quello che e', mentre l'altro intervento altro non e' che la cronistoria dei fatti dal 2005 ad oggi.

rocco tanica

Re:guerra civile
« Risposta #8 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:32:21 »
Bentornato Bob

veramente GoldenEagle è un forumista del 2010.

geddy

Re:guerra civile
« Risposta #9 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:34:12 »
veramente GoldenEagle è un forumista del 2010.
Si, hai ragione. Però la maglia della pouchain di Paolo Conti, la crocifissione coi chiodi di rocca etc etc Sembrava Bob.

Offline LaLazioMia

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Re:guerra civile
« Risposta #10 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:35:19 »


Il compendio di una siduazione puntuale e preciso.
Complimenti.

Oggi si cavalcano le dimissioni di Reja per riprendere le armi nascoste e le strumentalizzazioni mai sopite. Si arriva al paradosso di dimissioni presentate e rifiutate dalla Società, con il dimissionario che ha chiaramente dinanzi due soluzioni:
A) Confermare le proprie dimissioni nonostante siano state respinte e andarsene a casa senza ulteriori indugi
B) Ritirare le dimissioni su una posizione chiara della Società che le ha respinte e continuare a fare l'allenatore fino alla prossima puntata.

La terza via, quella di pretendere un ulteriore colloquio eventualmente barattando quel ritiro con la testa di Tare mi sembra realmente fuori luogo , e denota una prosopopea e una certezza di indispensabilità che poggia sul nulla. Tutti utili, nessuno indispensabile, cosi' come un ulteriore colloquio con la Società appare del tutto inutile. La società nel rifiutare le dimissioni si è gia chiaramente espressa confermando quindi la fiducia in Reja. A cosa dovrebbe servire un colloquio? , per stravincere dopo che è da un mese che Reja accusa in pubblico la Società di non aver fatto gli acquisti richiesti ( quali poi non sono mai stati chiariti e certamente mai sentita la richiesta di un difensore( reale carenza nelle ultime tre sconfitte).
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

en_rui

Re:guerra civile
« Risposta #11 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:39:27 »
veramente GoldenEagle è un forumista del 2010.
Anche io avrei giurato di leggere Rob in quel post

Offline ammiraglio

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Re:guerra civile
« Risposta #12 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:41:04 »
 8)
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

Offline DinoRaggio

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Re:guerra civile
« Risposta #13 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 21:41:44 »
Anche io avrei giurato di leggere Rob in quel post
Pure io. Bel complimento per GoldenEagle :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

esculapio

Re:guerra civile
« Risposta #14 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 23:22:21 »
E' quella che sento addosso sulla mia pelle in questo momento.
Non riesco più a capire cosa sia diventato essere tifosi della Lazio.
Una guerra senza quartiere contro una dirigenza.
Il campo non esiste più. Le partite non esistono più. la classifica non si guarda più.
Il calciomercato, i procuratori, le fidejussioni o come caspita si chiamano.
Il non credere alle parole di un rappresentante della nostra società.
Il denigrare continuo, il porsi su un piedistallo.
Le voci di corridoio, gli amici degli amici mi hanno detto.
Ve lo dico io come bisogna fare.
La violenza sommessa, le minacce, l'annichilimento.
Uno stadio cupo, gravido di insulti.
Per me questa situazione è inaccettabile.
Vista da fuori sembra una farsa.
E invece c'è cattiveria, rancore, risentimento.
La Lazialità, parola grossa, per riempirsi la bocca e mordere alla cieca.
Tutti bravi, tutti soloni, sui fora, alle radio, alle televisioni.
Per me è insostenibile.
La guerra civile.
Vorrei tornare bambino insieme a mio padre con in mano una bandierina biancoceleste, la pagnottella in tasca e un campo sconfinato davanti.
E la psssione che ora sembra sepolta sotto una lastra di cemento.
La guerra civile.
Per un avvicendamento di un tecnico.
Per quello che ci viene detto.
BASTA

darie', io me sarei anche rotto ampiamente los pelotas di avere un presidente che cia' piu' processi de berlusconi.. che è stato gia condannato penalmente in 2 processi diversi in primo grado, che è interdetto ab libidum.. che i processi sportivi manco li conto piu...io anche piu' di te vorrei la NORMALITA' ma con questo presidente è impossibile!

GoldenEagle

Re:guerra civile
« Risposta #15 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 23:26:37 »
Comunque, l'unico effetto di 'sto can-can sarà la vendita di un paio di tazze del cesso in più della media, da parte degli inserzionisti delle bongo-aradio.

Offline Bob

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Re:guerra civile
« Risposta #16 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 23:33:29 »
Comunque, l'unico effetto di 'sto can-can sarà la vendita di un paio di tazze del cesso in più della media, da parte degli inserzionisti delle bongo-aradio.

 :D

Offline sandro

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Re:guerra civile
« Risposta #17 : Venerdì 24 Febbraio 2012, 23:36:42 »
E' quella che sento addosso sulla mia pelle in questo momento.
Non riesco più a capire cosa sia diventato essere tifosi della Lazio.
Una guerra senza quartiere contro una dirigenza.
Il campo non esiste più. Le partite non esistono più. la classifica non si guarda più.
Il calciomercato, i procuratori, le fidejussioni o come caspita si chiamano.
Il non credere alle parole di un rappresentante della nostra società.
Il denigrare continuo, il porsi su un piedistallo.
Le voci di corridoio, gli amici degli amici mi hanno detto.
Ve lo dico io come bisogna fare.
La violenza sommessa, le minacce, l'annichilimento.
Uno stadio cupo, gravido di insulti.
Per me questa situazione è inaccettabile.
Vista da fuori sembra una farsa.
E invece c'è cattiveria, rancore, risentimento.
La Lazialità, parola grossa, per riempirsi la bocca e mordere alla cieca.
Tutti bravi, tutti soloni, sui fora, alle radio, alle televisioni.
Per me è insostenibile.
La guerra civile.
Vorrei tornare bambino insieme a mio padre con in mano una bandierina biancoceleste, la pagnottella in tasca e un campo sconfinato davanti.
E la psssione che ora sembra sepolta sotto una lastra di cemento.
La guerra civile.
Per un avvicendamento di un tecnico.
Per quello che ci viene detto.
BASTA

Bellissime parole...ci aggiungerei anche il diprezzo che esiste tra laziali(molto purtroppo ha fatto l'avvento di Internet...):una cosa raccapricciante.
Il colpevole principale e'soltanto uno,quello che ci gestisce,si deve far da parte solo cosi' forse  le toccanti parole che hai scritto,scompariranno.
Vincere lo scudetto produce solo danni(Lotito)...ma anche andare in Champions...poi aumentano le spese.

Noi siamo gli EAGLES,quella e'la LAZIO:il nostro grande amor!!!!

Camouflage

Re:guerra civile
« Risposta #18 : Sabato 25 Febbraio 2012, 00:02:04 »
doppio nick, vecchia pratica, ahahaha

Offline gentlemen

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Re:guerra civile
« Risposta #19 : Sabato 25 Febbraio 2012, 00:05:08 »
Non esiste alcuna guerra civile, ma un attacco unilaterale nei confronti di Lotito, attacco che pur di travolgere l'odiato (poi vedremo perché) "gestore" non si fa scrupoli di travolgere anche la Lazio, se necessario.

Tutto cominciò nel 2005 con la cacciata di Carletti da parte di Lotito, figura assai importante per i tifosi organizzati, come essi stessi dichiararono all'epoca. Quanto e perché fosse importante, tanti finti tonti non vogliono ricordarlo, ma lo sanno bene. Da lì, una serie di atti volti a chiudere i collegamenti con una tifoseria abituata a pascolare tranquillamente dentro Formello: un vero dramma, coi noti risvolti. E sapete bene che non sto inventando nulla.

Da lì in poi è partito un attacco unilaterale, condotto con la complicità di conduttori impauriti e/o compiacenti, quando non direttamente interessati: l'ecumenico Guido De Angelis e Plastino su tutti (se qualcuno si adombra, ricordo che "incompetente" e "incapace", specie se reiterati in maniera ossessiva come fa qualcuno, sono epiteti contro i quali si vincono a spasso le querele, mentre dire che comportamenti della Lazio quali avventurarsi negli inesplorati - dal Dottore, chissà perché - territori del merchandising e della rivista ufficiale, abbiano danneggiato questi signori, è un semplice dato di fatto).

L'attacco non si è mai placato e si è creata un'attenzione esasperata - indotta, mi dispiace per i pochi che realmente pensano con la testa propria - verso le azioni di Lotito, che per la maggior parte rientrano nella media delle gestioni di qualsiasi società calcistica.

Il colmo della vergogna è stato raggiunto quando la tifoseria si è letteralmente suicidata, disertando lo stadio (cioè ABBANDONANDO DELIBERATAMENTE LA LAZIO, un vero atto di romanismo meritevole di crocifissione coi chiodi del ginocchio di Rocca) per dare retta a un ex-calciatore cialtrone e già coinvolto in una decina di operazioni poco chiare.

Ce n'era abbastanza per chiedere scusa alla Lazio in ginocchio, tacere per sempre per la vergogna e rinnovare l'abbonamento vita natural durante, per poi ritirarsi in Tibet a meditare, recando seco soltanto magliette della Pouchain di Paolo Conti, come aggravante della punizione.

Ma se la vergogna non la si conosce prima, non si può conoscerla nemmeno dopo. E così, alla prima occasione utile il can-can è ripartito, guardacaso in concomitanza con la ricomparsa di qualche cavaliere dell'Apocalisse che pareva sparito dalla scena.

Io non vedo guerre, ma il solito branco di personaggi senza arte né parte, che non ne azzeccano una manco per sbaglio, che abbaiano un po' alla Luna facendo credere che stia succedendo chissà cosa.

Ma rassegnatevi: avete già perso, da tempo. Non avete contato un cazzo e continuerete a non contare un cazzo. E se c'è qualche problema interno alla Lazio, non si guarisce da una bronchite aprendo le porte alla peste bubbonica, rappresentata come alcuni vorrebbero da personaggi come De Angelis, Plastino, i venduti Wilson e Giordano, e tutto l'armamentario calcincul-nostalgico di personaggi che, chissà perché, nel calcio non hanno mai combinato nulla.

A Darienzo dico: la Lazio come piace a lui esiste, per chi sa vederla e godersela. C'è un bravo allenatore terzo in classifica (lo contesta gente che ancora ciancia di Zarate fuoriclasse frustrato dopo aver individuato in Cissé il nuovo Chinaglia, forse per la fuga a metà stagione?), c'è una società che fa cose buone ed errori a volte molto pesanti, ci sono calciatori di buon livello pagati col quinto monte ingaggi in Italia.

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