A fine stagione si cambia: sale l'Aeroplanino, ipotesi Zeman (Il Messaggero)

[Bill Kelso]

Copio e incollo da l'edizione on line de Il Messaggero del 24 Febbraio 2012

di Daniele Magliocchetti

Giovane, ambizioso, senza paura e con una precisa filosofia e identità di gioco offensiva. E’ questo l’identikit del prossimo allenatore che sceglierà la Lazio a giugno per ripartire. Il dopo Reja, insomma, è già cominciato e non certo da tre giorni, ovvero da quando è iniziata la bufera, bensì da molto tempo prima.
Al momento, visto che Diego Pablo Simeone è ormai inavvicinabile, i primi nomi della lista del presidente Lotito sono quelli di Vincenzo Montella e Walter Mazzarri, nell’ordine. Del primo piacciono lo stile e l’umiltà, ma anche la sicurezza e la spregiudicatezza nel gioco, mentre del secondo l’incredibile voglia di affermarsi e di vincere.
Sono due tecnici, due filosofie e due modi di vedere il calcio molto differenti tra loro. Con Montella si partirebbe con un progetto nuovo e di rilancio. Se alla fine il prescelto dovesse essere l’attuale allenatore del Catania, la Lazio sarebbe orientata a ringiovanire drasticamente la rosa e puntare su giovani di talento. E sarebbe un piano da attuare senza alcun indugio, con un organico che, probabilmente, dovrebbe essere rinnovato a fondo. Tre giorni fa, subito dopo la partita tra Siena e Catania, l’ex attaccante della Roma Montella si è detto «sorpreso» e «lusingato» per l’accostamento alla Lazio e tra le righe si è intuito che non avrebbe alcun problema a sedersi su una panchina così importante. Nonostante la grande stima nei confronti di questo giovane allenatore, la dirigenza biancoceleste ha un unico grande dubbio, legato al passato romanista dell’Aeroplanino. Un fattore che nella capitale, considerata l’accesa rivalità che c’è nel derby, non può essere trascurato. Da quando, però, circola il nome di Montella accostato alla Lazio, la gente di fede biancoceleste non sembra turbata. E questo, nonostante i giorni difficili che si stanno vivendo a Formello dal punto di vista ambientale, ha dato una certa fiducia alla dirigenza laziale. Si vedrà. E poco importa che il contratto di Montella scada nel 2013, anche perché i rapporti tra il Catania e la Lazio sono buoni e un eventuale interessamento da parte di Lotito non creerebbe problemi.

Il nome di Walter Mazzarri è senza dubbio più altisonante. Se non altro per l’esperienza e il curriculum. Ma assai più complicato, e per diversi motivi. Tra i due, Lotito e Mazzarri, ci sono stati diversi contatti prima dell’avvento di Delio Rossi e pure durante la gestione dell’attuale tecnico della Fiorentina. Fu Carlo Pallavicino (l’agente di Pandev) il tramite, ma alla fine non se ne fece nulla. L’allenatore livornese è considerato uno dei tecnici più bravi in circolazione e, se dovesse lasciare Napoli, lo farebbe solo per migliorare ancora. La Lazio e una piazza come Roma potrebbe stuzzicarlo, ma chiederebbe a Lotito, a parte un ingaggio da circa 2 milioni di euro a stagione, non solo di confermare i migliori giocatori, ma di prenderne altrettanti. Si riflette, anche perché nel frattempo l’agente di Mazzarri non è più Pallavicino, ma è diventato Beppe Bozzo.

L'alternativa Dunga. Sulla lista ci sono anche altri nomi, più staccati nelle preferenze. Un paio di mesi fa, un mediatore vicino alla Lazio avrebbe chiesto la disponibilità all’ex ct del Brasile Dunga. La risposta però non sarebbe stata molto confortante. Stesso discorso per Mauro Tassotti, il secondo di Allegri, che avrebbe ringraziato ma declinato l’invito. Non dispiace nemmeno Pioli del Bologna, mentre è una bella suggestione poter riportare a Roma Zdenek Zeman. Per il momento resta tale, anche perché il boemo non è mai stato tenero nei confronti del patron laziale.

[POMATA]

Zeman, almeno se divertimo e sà valorizzare i giovani.

[fish_mark]

Riporto dal pezzo su Repubblica di stamattina (cronaca romana)

“… O addirittura Zeman: “Chissà – bisbiglia il boemo – ma dietro le dimissioni di Reja non può esseri il mercato dellasocietà, c’è qualcosa che io non conosco”

Mi sbaglierò, ma dalla lettura di queste dichiarazioni sembra si possa dire che una telefonata ci sia proprio stata.

Zeman sarebbe coerente con l'impostazione low cost, quindi moralizzato e didascalico, ergo addirittura lotitiano.

A quel punto, sarebbe inevitabile un repulisti totale che porterebbe almeno 6-7 giocatori nuovi, alcuni dei quali totalmente sconosciuti. A me piacerebbe anzichè no, anche perché girano voci di rinnovi a gente come Brocchi, Biava e Mauri il che sarebbe veramente deludente, visto che è necessario voltare decisamente pagina con una squadra che ormai ha raggiunto il limite delle sue possibilità, anche laddove si qualificasse in Champions.

Inoltre, sarebbe l'occasione di rilancio tecnico di gente come Diakitè e anche Zarate mentre sarebbero inadeguati Brocchi e Mauri.
Del resto, si pensi al Casiraghi di Zeman e a quello di di Zoff: due giocatori completametne diversi, addirittura anche tecnicamente.

E poi l'effetto sulla tifoseria e quello mediatico-catereraro a dir poco dirompente. Un effetto anche pacificante e riunificante per cambiare pagina e soprattutto clima.
Sono sicuro che il presidente perderebbe l'aura di agente del male assoluto.

Presidente, legga qui: si fidi di chi le vuole veramente bene.
Ci pensi, chiami Zdenek, per le sigarette facciamo una colletta.

[Bill Kelso]

Io mi prenderei Montella tutta la vita-
Giovane, bravo, ambizioso, preparato e col dente avvelenato con i peperones.

Zeman ha già dato, e paradossalmente, è un conservatore di idee.
Le sue.

Poi i ritorni in una piazza come quella romana sono del tutto fuori luogo.

[disabitato]

Catere riserva DOC.

[gentlemen]

Montella sarebbe una scelta ottima.

[Bill Kelso]

Catere riserva DOC.

Caro disabitato, i cateterari stanno spingendo per Giordano o Mihajlovic.
E con questa litania, con questo mantra, hanno cominciato a Settembre. Ora si stracciano le vesti per Mister Reja.

Per non parlare dello spazio che danno alla ggente lazziale che col pianto in gola invoca Bergodi, Oddi o Gregucci.
Cioè rendemose conto!



E credo che il Magliocchetti si sia avvicinato non poco ai papabili per il prossimo anno.

[pizzeman]

si zeman o montella.
no pioli o sannino.
vade retro giordano!!
mazzarri (o guidolin?) magari, anche se li detesto.

miha.. bah...

[benvolio]

Si...Giordano, Oddi, bergodi...questi sono matti...con la storia del traghettatore sperano di fare il pieno di inserzioni pubblicitarie fino a giugno...,)...Ecco considero una colpa aggiuntiva di Reja_Lotito_Tare averci esposto a questa rimpatriata di corbellerie...prescindendo dalla grande occasione persa...

[Whistle]

Si...Giordano, Oddi, bergodi...questi sono matti...con la storia del traghettatore sperano di fare il pieno di inserzioni pubblicitarie fino a giugno...,)...Ecco considero una colpa aggiuntiva di Reja_Lotito_Tare averci esposto a questa rimpatriata di corbellerie...prescindendo dalla grande occasione persa...

Infatti, in questa situazione noi siamo tra due fuochi: i casini della societá e i catererari che blaterano di Giordano, Gregucci, Bergodi, Mihajlovic e tutti gli allenatori "verilazzzziali"!!

[Russotto]

Infatti, in questa situazione noi siamo tra due fuochi: i casini della societá e i catererari che blaterano di Giordano, Gregucci, Bergodi, Mihajlovic e tutti gli allenatori "verilazzzziali"!!

Wilson stamattina parlava di Bergodi, Agostinelli e Giordano come la manna dal cielo. Poveri noi.

[NebbiaBiancoceleste]

Zeman, il più affascinante, ma rischioso.

Montella, il più realistico.

Guidolin - per la nostra dimensione - l'ideale.

[Fulcanelli]

Ci vorrebbe una clonazione, un bel mix genetico tutto biancoceleste:
La rabbia laziale di Bergodi
L'idea di gioco di Mancini
L'autorevolezza di Zoff
La flemma di Eriksson
Le basse pretese di Simoni Inzaghi (quale principiante)

Si trova in giro uno così?

[CiPpi]

Copio e incollo da l'edizione on line de Il Messaggero del 24 Febbraio 2012

di Daniele Magliocchetti

Giovane, ambizioso, senza paura e con una precisa filosofia e identità di gioco offensiva. E’ questo l’identikit del prossimo allenatore che sceglierà la Lazio a giugno per ripartire. Il dopo Reja, insomma, è già cominciato e non certo da tre giorni, ovvero da quando è iniziata la bufera, bensì da molto tempo prima.
Al momento, visto che Diego Pablo Simeone è ormai inavvicinabile, i primi nomi della lista del presidente Lotito sono quelli di Vincenzo Montella e Walter Mazzarri, nell’ordine. Del primo piacciono lo stile e l’umiltà, ma anche la sicurezza e la spregiudicatezza nel gioco, mentre del secondo l’incredibile voglia di affermarsi e di vincere.
Sono due tecnici, due filosofie e due modi di vedere il calcio molto differenti tra loro. Con Montella si partirebbe con un progetto nuovo e di rilancio. Se alla fine il prescelto dovesse essere l’attuale allenatore del Catania, la Lazio sarebbe orientata a ringiovanire drasticamente la rosa e puntare su giovani di talento. E sarebbe un piano da attuare senza alcun indugio, con un organico che, probabilmente, dovrebbe essere rinnovato a fondo. Tre giorni fa, subito dopo la partita tra Siena e Catania, l’ex attaccante della Roma Montella si è detto «sorpreso» e «lusingato» per l’accostamento alla Lazio e tra le righe si è intuito che non avrebbe alcun problema a sedersi su una panchina così importante. Nonostante la grande stima nei confronti di questo giovane allenatore, la dirigenza biancoceleste ha un unico grande dubbio, legato al passato romanista dell’Aeroplanino. Un fattore che nella capitale, considerata l’accesa rivalità che c’è nel derby, non può essere trascurato. Da quando, però, circola il nome di Montella accostato alla Lazio, la gente di fede biancoceleste non sembra turbata. E questo, nonostante i giorni difficili che si stanno vivendo a Formello dal punto di vista ambientale, ha dato una certa fiducia alla dirigenza laziale. Si vedrà. E poco importa che il contratto di Montella scada nel 2013, anche perché i rapporti tra il Catania e la Lazio sono buoni e un eventuale interessamento da parte di Lotito non creerebbe problemi.

Il nome di Walter Mazzarri è senza dubbio più altisonante. Se non altro per l’esperienza e il curriculum. Ma assai più complicato, e per diversi motivi. Tra i due, Lotito e Mazzarri, ci sono stati diversi contatti prima dell’avvento di Delio Rossi e pure durante la gestione dell’attuale tecnico della Fiorentina. Fu Carlo Pallavicino (l’agente di Pandev) il tramite, ma alla fine non se ne fece nulla. L’allenatore livornese è considerato uno dei tecnici più bravi in circolazione e, se dovesse lasciare Napoli, lo farebbe solo per migliorare ancora. La Lazio e una piazza come Roma potrebbe stuzzicarlo, ma chiederebbe a Lotito, a parte un ingaggio da circa 2 milioni di euro a stagione, non solo di confermare i migliori giocatori, ma di prenderne altrettanti. Si riflette, anche perché nel frattempo l’agente di Mazzarri non è più Pallavicino, ma è diventato Beppe Bozzo.

L'alternativa Dunga. Sulla lista ci sono anche altri nomi, più staccati nelle preferenze. Un paio di mesi fa, un mediatore vicino alla Lazio avrebbe chiesto la disponibilità all’ex ct del Brasile Dunga. La risposta però non sarebbe stata molto confortante. Stesso discorso per Mauro Tassotti, il secondo di Allegri, che avrebbe ringraziato ma declinato l’invito. Non dispiace nemmeno Pioli del Bologna, mentre è una bella suggestione poter riportare a Roma Zdenek Zeman. Per il momento resta tale, anche perché il boemo non è mai stato tenero nei confronti del patron laziale.

quando c'e' di parlare di inchieste e fatti e' tutto una serie di forse, probabilmente e verbi al condizionale.

quando si tratta di parlare di qualcosa ancora e' campata in aria (non nel senso che non esiste ma che non e' certo arrivata alla fase 'operativa') allora e' tutto uno sgocciolare di sicure informazioni.

da chi, da dove, da come....boh.

[Skorpius]

Wilson stamattina parlava di Bergodi, Agostinelli e Giordano come la manna dal cielo. Poveri noi.

A parte bergodi che non è amcora giudicabile gli altri due sono tragici