Nuovo Stadio della S.S. Lazio

[violator]

io francamente fatico a comprendere questa paura di cambiare stadio per paura di perdere visibilità o il legame con la città di Roma. Ok, il Flaminio è impraticabile e fa cacare per come è messo, passiamo oltre. In Inghilterra, con tutte le dovute differenze, hanno uno stadio per quartiere. Al West Ham, ad esempio, hanno lasciato lo stadio più prestigioso della città (e anche. oggettivamente il più brutto),eppure il West Ham ha meno appeal di Chelsea, Arsenal e Tottenham. Poi francamente chi se ne frega del legame con la città, la Juve, con tutte le differenze del caso e la sproporzione varia con la Lazio , se ne sbatte del legame con la città e in un certo senso anche l'Inter. Rincorrere i cugini bori con il loro sfoggio di gladiatori coi piedi sporchi e puttanate varie, non è fruttuoso. Questa città ci ha portato solo rogne mentre dall'altra parte, a conti fatti, hanno rimediato poco, nonostante la loro storia di club più coccolato (hanno vinto con Capello e gli investimenti, non con le borate). I video della Lazio di Cragnotti sono pieni di appassionati stranieri che lodano quella squadra, non certo il Colosseo. Servono giocatori forti e vittorie pesanti, magari cercando di divulgare il bello della Lazio e di ripulire l'immagine fascistoide. Non ho mai sentito nessuno dire "Ah ricordo la Sampdoria dello scudetto per lo stadio della città".

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[Orazio Scala]

io francamente fatico a comprendere questa paura di cambiare stadio per paura di perdere visibilità o il legame con la città di Roma. Ok, il Flaminio è impraticabile e fa cacare per come è messo, passiamo oltre. In Inghilterra, con tutte le dovute differenze, hanno uno stadio per quartiere. Al West Ham, ad esempio, hanno lasciato lo stadio più prestigioso della città (e anche. oggettivamente il più brutto),eppure il West Ham ha meno appeal di Chelsea, Arsenal e Tottenham. Poi francamente chi se ne frega del legame con la città, la Juve, con tutte le differenze del caso e la sproporzione varia con la Lazio , se ne sbatte del legame con la città e in un certo senso anche l'Inter. Rincorrere i cugini bori con il loro sfoggio di gladiatori coi piedi sporchi e puttanate varie, non è fruttuoso. Questa città ci ha portato solo rogne mentre dall'altra parte, a conti fatti, hanno rimediato poco, nonostante la loro storia di club più coccolato (hanno vinto con Capello e gli investimenti, non con le borate). I video della Lazio di Cragnotti sono pieni di appassionati stranieri che lodano quella squadra, non certo il Colosseo. Servono giocatori forti e vittorie pesanti, magari cercando di divulgare il bello della Lazio e di ripulire l'immagine fascistoide. Non ho mai sentito nessuno dire "Ah ricordo la Sampdoria dello scudetto per lo stadio della città".

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Per quanto ho riscontrato visitando le città con "derby", in particolare Milano Torino e Genova, vi è un sostanziale equilibrio numerico, guardacaso, lì dove non c'è l'appropriazione semplice da parte di un club del nome cittadino: Milano e Genova. Perché "Milan" e "Genoa" sono nomi specifici di club calcistici, per quanto richiamanti la città. Ma non esiste una prevalenza numerica di una parte o di un'altra, salvo piccoli scostamenti.

A Torino, la denominazione cittadina invece funziona e la Juventus ha assunto una dimensione nazionale da tempo: ma proprio il nuovo stadio dei bianconeri (mentre i granata giocano nell'ex Comunale, ormai una sorta di stadio dei poveri) ha ridimensionato il Toro anche in città.

A Verona, il Chievo è inesistente, nonostante i risultati migliori di quelli del Verona negli ultimi due decenni.

A Cagliari, Napoli, Firenze, l'identificazione club = città è totale. Anche a Roma, non fosse per quella "anomalia" rappresentata dalla Lazio.

Avremo due derby l'anno, uno "nobile" giocato nel famoso Olimpico e l'altro meno prestigioso, disputato in uno stadio che al di fuori di Roma la maggior parte delle persone nemmeno sa che esista? Io mi auguro di no.

Anni fa ci fu una manifestazione di giovani calciatori ai Fori Imperiali, la Lazio veniva presentata nella brochure come "club regionale": perché ha sede nel Comune di Formello. Già, non siamo stati capaci di tenere un piccolo ufficio a Roma per fare da sede ufficiale.

Non vedono l'ora di scavare un bel solco definitivo. E io una mano non gliela voglio dare.

[violator]

Per quanto ho riscontrato visitando le città con "derby", in particolare Milano Torino e Genova, vi è un sostanziale equilibrio numerico, guardacaso, lì dove non c'è l'appropriazione semplice da parte di un club del nome cittadino: Milano e Genova. Perché "Milan" e "Genoa" sono nomi specifici di club calcistici, per quanto richiamanti la città. Ma non esiste una prevalenza numerica di una parte o di un'altra, salvo piccoli scostamenti.

A Torino, la denominazione cittadina invece funziona e la Juventus ha assunto una dimensione nazionale da tempo: ma proprio il nuovo stadio dei bianconeri (mentre i granata giocano nell'ex Comunale, ormai una sorta di stadio dei poveri) ha ridimensionato il Toro anche in città.

A Verona, il Chievo è inesistente, nonostante i risultati migliori di quelli del Verona negli ultimi due decenni.

A Cagliari, Napoli, Firenze, l'identificazione club = città è totale. Anche a Roma, non fosse per quella "anomalia" rappresentata dalla Lazio.

Avremo due derby l'anno, uno "nobile" giocato nel famoso Olimpico e l'altro meno prestigioso, disputato in uno stadio che al di fuori di Roma la maggior parte delle persone nemmeno sa che esista? Io mi auguro di no.

Anni fa ci fu una manifestazione di giovani calciatori ai Fori Imperiali, la Lazio veniva presentata nella brochure come "club regionale": perché ha sede nel Comune di Formello. Già, non siamo stati capaci di tenere un piccolo ufficio a Roma per fare da sede ufficiale.

Non vedono l'ora di scavare un bel solco definitivo. E io una mano non gliela voglio dare.

ho capito cosa intendi, continua però a sfuggermi la correlazione con l'oblio che ci aspetterebbe in caso di trasloco , o meglio, non riesco ad afferrarla del tutto. Ad ogni modo, se noi e loro facessimo due stadi, e l'Olimpico se lo accolllasse tutto il Coni e il suo baraccone, il problema sarebbe teoricamente risolto. Per ora è ancora fantascienza, ci mancherebbe.

(nel post precedente c'è un refuso per fretta + cellulare , correggo il passaggio sul West Ham a cui hanno dato lo stadio Olimpico, calcisticamente poco inglese per visuale sì, ma non certo una struttura di secondo piano. Ok, Londra un altro mondo, ma lì il West Ham è dietro a 3 o 4 società per numero di tifosi)

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[Fabio70rm]

Per quanto ho riscontrato visitando le città con "derby", in particolare Milano Torino e Genova, vi è un sostanziale equilibrio numerico, guardacaso, lì dove non c'è l'appropriazione semplice da parte di un club del nome cittadino: Milano e Genova. Perché "Milan" e "Genoa" sono nomi specifici di club calcistici, per quanto richiamanti la città. Ma non esiste una prevalenza numerica di una parte o di un'altra, salvo piccoli scostamenti.

A Torino, la denominazione cittadina invece funziona e la Juventus ha assunto una dimensione nazionale da tempo: ma proprio il nuovo stadio dei bianconeri (mentre i granata giocano nell'ex Comunale, ormai una sorta di stadio dei poveri) ha ridimensionato il Toro anche in città.

A Verona, il Chievo è inesistente, nonostante i risultati migliori di quelli del Verona negli ultimi due decenni.

A Cagliari, Napoli, Firenze, l'identificazione club = città è totale. Anche a Roma, non fosse per quella "anomalia" rappresentata dalla Lazio.

Avremo due derby l'anno, uno "nobile" giocato nel famoso Olimpico e l'altro meno prestigioso, disputato in uno stadio che al di fuori di Roma la maggior parte delle persone nemmeno sa che esista? Io mi auguro di no.

Anni fa ci fu una manifestazione di giovani calciatori ai Fori Imperiali, la Lazio veniva presentata nella brochure come "club regionale": perché ha sede nel Comune di Formello. Già, non siamo stati capaci di tenere un piccolo ufficio a Roma per fare da sede ufficiale.

Non vedono l'ora di scavare un bel solco definitivo. E io una mano non gliela voglio dare.

A maggior ragione dobbiamo diversificarci da "loro".

E ti ricordo che uno stadio di proprietà in una zona di Roma entro il Raccordo sarebbe l'ideale, possibilmente vicino al centro, ma le zone non sono poi così tante....

Lasciare l'Olimpico alla Nazionale e agli eventi internazionali (5 nazioni, concerti, finale Coppa Italia etc.) e avere noi e gli asmerdici due stadi separati.

E chi l'ha detto che un nostro stadio sarebbe per forza minore rispetto all'altro??

Il solco lo scavi non con lo stadio ma con le vittorie: in questo senso il Torino si è scavato la fossa da solo rispetto ai dirimpettai con il loro altalenare tra B e A, con la società in mano a incompetenti (loro per davvero!), con il ristagnare in zone medio basse.....

Da questo punto di vista noi finora siamo stati ben tutelati da una crescita costante anche se minima di anno in anno.

Il problema è dove, chiaramente...e ti ricordo il Flaminio è più centrale di Tor di Valle, tanto per dire, se fosse possibile....e che una Tiberina è equivalente a un eventuale merdodromo edificato a Tor Vergata....

[Dissent]

I tifosi della Lazio non mancano di certo, sono tanti, appassionati e fidelizzati.
Numeri poco distanti dai cugini negli ultimo 18 anni, appena un 20% in meno di presenza ma con una proprietà a pane e lenticchie chiodi e martello e una comunicazione completamente avversa.

A proprietà invertite loro erano spariti, ma loro non l'avrebbero permesso un lotito, i lotito boys sarebbero presto stati messi alla porta.

Dunque uno stadio nuovo e grande, con una nuova proprietà, sarebbe sempre pieno.

Ma Iron non ha un centesimo bucato, parla tanto per parlare, non ha nè idee nè mezzi per fare niente di più di 4 panchine nuove a formello.

Questo dicono i fatti.

[Fabio70rm]

Numeri poco distanti dai cugini negli ultimo 18 anni, appena un 20% in meno di presenza ma con una proprietà a pane e lenticchie chiodi e martello e una comunicazione completamente avversa.

A proprietà invertite loro erano spariti, ma loro non l'avrebbero permesso un lotito, i lotito boys sarebbero presto stati messi alla porta.

Dunque uno stadio nuovo e grande, con una nuova proprietà, sarebbe sempre pieno.

Ma Iron non ha un centesimo bucato, parla tanto per parlare, non ha nè idee nè mezzi per fare niente di più di 4 panchine nuove a formello.

Questo dicono i fatti.

Tutto quello che hai detto o non è vero o è tutto da dimostrare.

Soprattutto la parte dei tifosi, gente che il primo anno, prima della contestazione, diceva "ci basta che riporti di canio e facciamo 40.000 abbonati"....li sto ancora aspettando...

[Davide]

Tutto quello che hai detto o non è vero o è tutto da dimostrare.

Soprattutto la parte dei tifosi, gente che il primo anno, prima della contestazione, diceva "ci basta che riporti di canio e facciamo 40.000 abbonati"....li sto ancora aspettando...

I gobbi fanno uno stadio da 40mila,noi che siamo molti di più e lo dimostriamo sempre dovremmo farlo di 100mila...per poi avere 10mila paganti perché aooo io li zordi a lotito non je li do!!!

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[geddy]

Facciamo il 20% in meno dei cugini vero. Loro pagano di più per andare allo stadio. Non toccherei questo tasto.

[geddy]

I gobbi fanno uno stadio da 40mila,noi che siamo molti di più e lo dimostriamo sempre dovremmo farlo di 100mila...per poi avere 10mila paganti perché aooo io li zordi a lotito non je li do!!!

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I gobbi vendono in abbonamento la quasi totalità dei posti disponibili. Che succeda anche da noi e' estremamente improbabile.

[Davide]

I gobbi vendono in abbonamento la quasi totalità dei posti disponibili. Che succeda anche da noi e' estremamente improbabile.

Ma da noi non succedera' mai, uno stadio nuovo implica un costo maggiore dei biglietti, roba da 40-50 euro i posti meno cari, figurati, qua si fa la rivolta se ci sono aumenti per Lazio-milan...

[giocher74]

Dunque uno stadio nuovo e grande, con una nuova proprietà, sarebbe sempre pieno.
….
Questo dicono i fatti

Questo è un falso storico, e lo sai pure te, ampiamente sbugiardato più e più volte e in più epoche diverse, altro che “questo dicono i fatti”…cazzate

[Davide]

Questo è un falso storico, e lo sai pure te, ampiamente sbugiardato più e più volte e in più epoche diverse, altro che “questo dicono i fatti”…cazzate

Per lui che si sente tuttologo, il "questo dicono i fatti" significa che lo dice lui quindi e' la verita', stacci....

[Dissent]

Capisco che i fatti possano dar fastidio ma tali restano.
La verità è che Lotito non ha uno straccio di idea, non sa nè come nè cosa fare.
Questa è l'unica realtà conclamata.

I dati sulle presenze degli ultimi 18 anni mostrano una differenza di un 20% con i cugini, circa 7/8 K di media che non è certo un'enormità.

E tutta questa differenza nonostante da una parte ci siano state proprietà che investono milioni e qui si fa al massimo il pulman, si parla di coma farmacologico, si irridono i tifosi e si desertifica ogni comunicazione possibile.
Certo che negli anni i loro prezzi sono stati  un pò alti, ma a fronte di mercati portati avanti a suon di aumenti di capitali e iniezioni di liquidità a babbo morto.
Imparagonabili.

Troppo è stato fatto dai tifosi della Lazio con un proprietario che invece di mettere soldi ed investire li prende a mani basse e dall'altra parte fanno come se non fossero loro.

Ma neanche a parlarne.

[giocher74]

La verità è che...

"No no, rimettetele in testa e nun me spiegà niente..."

[disabitato]

Per me la questione stadio è molto più semplice: mi andrebbe strabene un impianto pensato per il calcio, dove la partita si veda e non si intuisca.
Se non fosse la tomba della Lazio, andrebbe bene pure quel cesso sbeccato del Flaminio.

[geddy]

I romanisti vanno in di più e pagano di piu', parecchio anche. Così e' da sempre. Quelle due o tre volte che e' capitato di riempire lo stadio negli ultimi anni I prezzi erano stracciati. I Laziali da stadio sono ormai pochi. E con Dissent non hanno nulla da spartire.

[Frank 73]

Ovunque, in qualsiasi club del mondo, le leve per riempire lo stadio, se non hai una tifoseria tipo Betis che garantisca il sold out pure mentre retrocede e pure dopo, sono sostanzialmente due... il prezzo del biglietto e i risultati della squadra.
Per la quasi totalità dei club del mondo è sufficiente una delle due leve.
Per il tifoso della Lazio ci vogliono entrambe, una non basta.

Detesto il Flaminio, la Lazio non vi ha vissuto alcun momento storicamente rilevante.
Preferisco l'Olimpico, dove abbiamo vissutto tutti i momenti più significativi, dai più drammatici ai più esaltanti.
Rispetto chi auspica uno stadio dove si veda meglio, io, ma è un mio sentire personale, allo stadio non vado per vederla, vado per viverla. Poi il goal realizzato dall'altra parte me lo vedo la sera a casa.
Non riuscirei a concepire, per esempio, uno stadio della Lazio senza il tartan della pista di atletica (oggi ricoperto di sintetico, ma pazienza), dove si sono lanciati in corse sfrenate Giuliano, Beppe e Ciro, dove Giorgio li ha derisi, dove lo stesso Giorgio sguainava l'ombrello.
Per carità, uno stadio "europeo", uno stadio moderno, e ci metto poco ad affezionarmi. Ma sarebbe un entusiasmo rivolto al futuro e che prescinderebbe da come si vede la partita. Tantomeno da legami storici che fatico ad individuare, come quelli, per me inesistenti, con il Flaminio.
Che, anche logisticamente, sarebbe più scomodo dell'Olimpico, con, tanto per dirne una, un deflusso che ti renderebbe prigioniero per minimo due ore oltre la fine della partita.

[Dissent]

La questione è tanto semplice quando ruvida per la sua crudezza amara.
Lotito non sa cosa fare.
Sarebbe semplice, uno stadio nuovissimo, moderno a 5 stelle, da almeno 50mila, in un posto raggiungibile, collegato, roma è piena di terreni adatti allo scopo.
Chi se ne frega del flaminio e della nostalgia degli anni 80 che tutto sono stati, per chi lha vissuti, fuorchè belli. La Lazio deve guardare al futuro non al passato.

Poi però mi sveglio e vedo Lotito e futuro nella stessa frase.
Pensare ad una Lazio del futuro con un presidente che fa comunicazione da istituto luce ed è incapace anche di mettere 4 parole in fila mentre lo prendono letteralmente a schiaffi in diretta in prima serata su report senza neanche sapere controbattere in modo decente e senza apparire come una macchietta.

Infatti finisce il sogno. Solide realtà.

[disabitato]

Frank io dissento.
Io sogno uno stadio senza pista d'atletica, con buona pace di Chinaglia, Signori, Di Canio, Immobile, ecc..
Per me va bene pure demolire l'Olimpico, se necessario.

[violator]

comunque chi vorrebbe il Flaminio e chi vuole restare all'Olimpico è mosso principalmente dallo stesso sentimento:la nostalgia. Sentimento nobilissimo (anch'io ne per vari campi della vita, sono un passatista per certi aspetti), però a un certo punto le cose possono andare avanti e cambiare , e se cambiare casa coinciderà con il bene della Lazio, si deve cambiare. Non sono neanch'io convinto, per ora si naviga a vista nelle chiacchiere e non mi fido per nulla di un eventuale progetto che sorgerebbe nella capitale più magheggiona, ferma e torbida d'Europa (Lotito o non Lotito).

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