Squilibrati!

[Trilux]

Siamo rimasti in pochi a mettere l'amore per la Lazio prima di quello per le proprie idee. Ieri sera ascoltavo gli interventi di aluni tifosi laziali su radio6 e mi rendevo conto di quanto essi fossero quasi tutti "tranchant": Reja un santo da santificare, Lotito un boia. Con le declinazioni che conoscete, fino alle famose  frasi, rinate dalle ombre che scaturiscono ciclicamente dal cupio dissolvi laziale "era meijo fallì"; "lotito ha mannato via di canio perchè era da a lazio"; "lotito è romanista, volemo un presidente laziale", etc etc. Un tifoso ha anche detto "che per colpa de lotito me sò annato a vede partite truccate della Lazio”(!). Il problema è sempre lo stesso: una cornice, quella laziale, dentro la quale è difficile muoversi senza provocare polveroni, divisioni, urla e strepiti. A mia memoria: Lenzini fu contestato aspramente, così come Calleri, Cragnotti, ed ora Lotito. Ma è indubbio che quest’ultimo stia suscitando da anni un malanimo tale che è ormai saldamente legato al pregiudizio. Conosco personalmente comunicatori e tifosi laziali (!) che godono alle sconfitte della Lazio, solo per amore delle proprie idee e cioè che “Lotito è il male della Lazio e se ne deve andare”, che è ormai diventato un mantra e come tale si è impossessato della psiche di una gran parte della tifoseria laziale.  Irrazionalmente. Lotito non è il presidente che avrei voluto per tanti motivi, soprattutto quelli legati al comportamento ed alla comunicazione: aggressivo, rigido, supponente, scarsamente lungimirante. Nella vita ci vuole mediazione, a volte,  per raggiungere l’obiettivo che, in questo caso, è il bene della Lazio. Ma Lotito non è né meglio né peggio di tanti altri presidenti che l’hanno preceduto. Ai laziali, tifosi provinciali (eh, si), piace essere presi in giro, come fece Chinaglia con il famoso striscione rivolto ai tifosi “Siete impagabili” durante la sua gestione (quella si che era tale…).  Poi retrocedemmo in serie B in modo ignominioso, ma volete mettere un presidente laziale? E i fax della cordata di San marino? E i Casalesi? Ce ne sarebbero di episodi che avrebbero dovuto farci incazzare e che invece sono rimasti nell’ovatta calda della “comunicazione” laziale.  Se ci fosse qualche alternativa credibile e manifesta a Lotito sarei il primo a lottare per mandarlo via, ma mi sembra che la politica e le forze bancarie ed imprenditoriali guardino solo alla parte giallorossa di questa città. Obtorto collo, per tanti, ma Lotito è al momento il nostro Presidente ed è attualmente terzo in classifica:  la Lazio che, nella sua lunga storia, non ha certo vinto coppe campioni e scudetti in quantità industriale. Ma chi, nell’ambiente laziale, è capace di rivolgere una dura critica al Presidente in termini costruttivi e pacati? Nessuno. E se lo fa vuiene travolto dalle critiche di una parte della tifoseria becera, quella che vorrebbe che anche in radio si insultasse con parolacce Lotito. L’altra faccia della medaglia è chi lo difende a spada tratta anche quando commette nefandezze, come la campagna acquisti e cessioni di gennaio. La nostra è una cultura della sconfitta   e produce danni irreparabili: una Lazio che andrebbe sostenuta per raggiungere il terzo posto è dilaniata nella tifoseria da liti e polemiche.  Subiamo una sconfitta? Siamo coinvolti in qualche scandalo? Si dimette un allenatore? Guerra tra lotitiani, rejani, klosiani, marziani, etc etc  Aggressività chiama aggressività. E’ una guerra tra fazioni, ormai, ideologica e che forse nasconde problemi ben più seri, forse quelli legati ad una tifoseria umorale, preda di curvaioli senza scrupoli e giornalisti altrettanto umorali, di basso profilo  ed oltretutto in malafede.   Una tifoseria che ancora ascolta  Wilson e lo chiama “capitano” (ci fece andare in B con il primo calcioscommesse), che adora Di Canio (che ci ha dato il colpo di grazia, a livello di immagine,  con il saluto romano al derby), che ha chiesto a Borelli la retrocessione in B della Lazio (credo l’unico caso della storia), che rimpiange Cragnotti dopo averlo contestato duramente anche sotto casa, che urlava “duce duce” (!) a Lotito a piazza della libertà solo qualche anno fa, che invece di difendere la Lazio dagli attacchi ignobili dei media e del sistema calcio, contesta SOLO e SOLTANTO la presidenza.  Chi ci rimette è la Lazio, i suoi colori, la gente che la ama a prescindere.   Vorrei essere tifoso di una società normale con gente normale ed equilbrata. Sarà mai possibile? 

[seminuovo]

- i casalesi, capisci? ancora i casalesi!

[Russotto]

Finche' esisteranno queste fazioni temo di no... Non sara' possibile.

Per questo mi piacerebbe resettare tutto con un nuovo Proprietario, nuova dirigenza, nuovi rapporti con i tifosi.

Una societa' seria e ben articolata che non lasci spazio a gente che si vuole arricchire alle spalle della Lazio (come ha fatto Lotito) ma che allo stesso tempo non presti anche il fianco alle critiche sulla gestione, sui modi, sulla comunicazione su tutto.

Vorrei che i finti laziali (minuscolo) che tu citi non avessero piu' alibi per attaccare la Società Sportiva Lazio. Verrebbero immediatamente isolati ed in un anno al max sparirebbero.

Lotito invece ogni volta che stanno per sparire gli fornisce ottime motivazioni per resuscitare e rinvigorirsi. Sono stanco.

[Trilux]

Finche' esisteranno queste fazioni temo di no... Non sara' possibile.

Per questo mi piacerebbe resettare tutto con un nuovo Proprietario, nuova dirigenza, nuovi rapporti con i tifosi.

Una societa' seria e ben articolata che non lasci spazio a gente che si vuole arricchire alle spalle della Lazio (come ha fatto Lotito) ma che allo stesso tempo non presti anche il fianco alle critiche sulla gestione, sui modi, sulla comunicazione su tutto.

Vorrei che i finti laziali (minuscolo) che tu citi non avessero piu' alibi per attaccare la Società Sportiva Lazio. Verrebbero immediatamente isolati ed in un anno al max sparirebbero.

Lotito invece ogni volta che stanno per sparire gli fornisce ottime motivazioni per resuscitare e rinvigorirsi. Sono stanco.

Sono stanco e stufo anche io

[disabitato]

sante parole..

il campo, per molti, è solo un aspetto marginale della contestazione a Lotito.

Caso eclatante con Reja: Reja aziendalista amico der geftore.. giù fischi a tutto spiano. Reja contro Lotito? Viva Reja il rivoluzionario.

dipende sempre in che posizione si è rispetto a Lotito.

[Whistle]

Siamo rimasti in pochi a mettere l'amore per la Lazio prima di quello per le proprie idee. Ieri sera ascoltavo gli interventi di aluni tifosi laziali su radio6 e mi rendevo conto di quanto essi fossero quasi tutti "tranchant": Reja un santo da santificare, Lotito un boia. Con le declinazioni che conoscete, fino alle famose  frasi, rinate dalle ombre che scaturiscono ciclicamente dal cupio dissolvi laziale "era meijo fallì"; "lotito ha mannato via di canio perchè era da a lazio"; "lotito è romanista, volemo un presidente laziale", etc etc. Un tifoso ha anche detto "che per colpa de lotito me sò annato a vede partite truccate della Lazio”(!). Il problema è sempre lo stesso: una cornice, quella laziale, dentro la quale è difficile muoversi senza provocare polveroni, divisioni, urla e strepiti. A mia memoria: Lenzini fu contestato aspramente, così come Calleri, Cragnotti, ed ora Lotito. Ma è indubbio che quest’ultimo stia suscitando da anni un malanimo tale che è ormai saldamente legato al pregiudizio. Conosco personalmente comunicatori e tifosi laziali (!) che godono alle sconfitte della Lazio, solo per amore delle proprie idee e cioè che “Lotito è il male della Lazio e se ne deve andare”, che è ormai diventato un mantra e come tale si è impossessato della psiche di una gran parte della tifoseria laziale.  Irrazionalmente. Lotito non è il presidente che avrei voluto per tanti motivi, soprattutto quelli legati al comportamento ed alla comunicazione: aggressivo, rigido, supponente, scarsamente lungimirante. Nella vita ci vuole mediazione, a volte,  per raggiungere l’obiettivo che, in questo caso, è il bene della Lazio. Ma Lotito non è né meglio né peggio di tanti altri presidenti che l’hanno preceduto. Ai laziali, tifosi provinciali (eh, si), piace essere presi in giro, come fece Chinaglia con il famoso striscione rivolto ai tifosi “Siete impagabili” durante la sua gestione (quella si che era tale…).  Poi retrocedemmo in serie B in modo ignominioso, ma volete mettere un presidente laziale? E i fax della cordata di San marino? E i Casalesi? Ce ne sarebbero di episodi che avrebbero dovuto farci incazzare e che invece sono rimasti nell’ovatta calda della “comunicazione” laziale.  Se ci fosse qualche alternativa credibile e manifesta a Lotito sarei il primo a lottare per mandarlo via, ma mi sembra che la politica e le forze bancarie ed imprenditoriali guardino solo alla parte giallorossa di questa città. Obtorto collo, per tanti, ma Lotito è al momento il nostro Presidente ed è attualmente terzo in classifica:  la Lazio che, nella sua lunga storia, non ha certo vinto coppe campioni e scudetti in quantità industriale. Ma chi, nell’ambiente laziale, è capace di rivolgere una dura critica al Presidente in termini costruttivi e pacati? Nessuno. E se lo fa vuiene travolto dalle critiche di una parte della tifoseria becera, quella che vorrebbe che anche in radio si insultasse con parolacce Lotito. L’altra faccia della medaglia è chi lo difende a spada tratta anche quando commette nefandezze, come la campagna acquisti e cessioni di gennaio. La nostra è una cultura della sconfitta   e produce danni irreparabili: una Lazio che andrebbe sostenuta per raggiungere il terzo posto è dilaniata nella tifoseria da liti e polemiche.  Subiamo una sconfitta? Siamo coinvolti in qualche scandalo? Si dimette un allenatore? Guerra tra lotitiani, rejani, klosiani, marziani, etc etc  Aggressività chiama aggressività. E’ una guerra tra fazioni, ormai, ideologica e che forse nasconde problemi ben più seri, forse quelli legati ad una tifoseria umorale, preda di curvaioli senza scrupoli e giornalisti altrettanto umorali, di basso profilo  ed oltretutto in malafede.   Una tifoseria che ancora ascolta  Wilson e lo chiama “capitano” (ci fece andare in B con il primo calcioscommesse), che adora Di Canio (che ci ha dato il colpo di grazia, a livello di immagine,  con il saluto romano al derby), che ha chiesto a Borelli la retrocessione in B della Lazio (credo l’unico caso della storia), che rimpiange Cragnotti dopo averlo contestato duramente anche sotto casa, che urlava “duce duce” (!) a Lotito a piazza della libertà solo qualche anno fa, che invece di difendere la Lazio dagli attacchi ignobili dei media e del sistema calcio, contesta SOLO e SOLTANTO la presidenza.  Chi ci rimette è la Lazio, i suoi colori, la gente che la ama a prescindere.   Vorrei essere tifoso di una società normale con gente normale ed equilbrata. Sarà mai possibile?

Applausi a scena aperta!

Peró mi piacerebbe che Lotito evitasse di metterci in queste situazioni in modo da non dovermi sorbire di nuovo i resuscitati starnazzanti Guidoni, Plastici, Ellenici e i vari "regazzi" ormai attempati...

[seminuovo]

il campo, per molti, è solo un aspetto marginale della contestazione a Lotito.

tra i molti ci sei tu naturalmente. oppure è l'ennesima cazzata dal sen fuggita?

[disabitato]

tra i molti ci sei tu naturalmente. oppure è l'ennesima cazzata dal sen fuggita?

Quando hai una contestazione costante indipendentemente dai risultati del campo (mitigata se la squadra va bene, acclarata quando va male) viene da sè che non è IL CAMPO la causa della contestazione.

Io mi baso su quello che vedo in campo in primis e poi, nelle finestre di mercato, per quanto riguarda la società.

La squadra va male = contesto
La squadra va bene = non contesto
La società fa un buon mercato = plaudo
La società fa un mercato di merda = mi incazzo.

Non è molto difficile da seguire come filo logico..

Anche perchè, basandosi sul campo (che ancora determina la classifica finale di tutte le competizioni), la Lazio è terza.

Poi l'ennesima cazzata dal sen fuggita, te la puoi tenere.

Se tu fossi un assiduo frequentatore di questo forum (ovviamente lungi da me fartene una colpa, sei libero di fare quello che vuoi), avresti notato che molti utenti c.d. filo-societari (me compreso), dopo il vergognoso mercato di gennaio abbiano assunto posizioni molto più critiche verso la società.

Con una differenza: se la Lazio arriva terza, del mancato mercato di gennaio me ne frego. Azzero tutto e guardo avanti. Se arriviamo sesti, mi avveleno.

[Reflexblue]

E' plausibile che alcuni comunicatori laziali godano delle sconfitte biancocelesti, non stento a crederlo.
Come è plausibile che un DS aspetti la prima sconfitta per vomitare sull'allenatore l'astio che ha maturato in queste tre settimane. Non mi meraviglio di niente ormai.

[seminuovo]

Quando hai una contestazione costante indipendentemente dai risultati del campo (mitigata se la squadra va bene, acclarata quando va male) viene da sè che non è IL CAMPO la causa della contestazione.

Io mi baso su quello che vedo in campo in primis e poi, nelle finestre di mercato, per quanto riguarda la società.

La squadra va male = contesto
La squadra va bene = non contesto
La società fa un buon mercato = plaudo
La società fa un mercato di merda = mi incazzo.

Non è molto difficile da seguire come filo logico..

Anche perchè, basandosi sul campo (che ancora determina la classifica finale di tutte le competizioni), la Lazio è terza.

Poi l'ennesima cazzata dal sen fuggita, te la puoi tenere.

Se tu fossi un assiduo frequentatore di questo forum (ovviamente lungi da me fartene una colpa, sei libero di fare quello che vuoi), avresti notato che molti utenti c.d. filo-societari (me compreso), dopo il vergognoso mercato di gennaio abbiano assunto posizioni molto più critiche verso la società.

Con una differenza: se la Lazio arriva terza, del mancato mercato di gennaio me ne frego. Azzero tutto e guardo avanti. Se arriviamo sesti, mi avveleno.

come no, il filo logico si segue. mi sfugge il "molti" riferito a chi contesta a prescindere. che ci sia chi lo fa non c'è dubbio, dubbio che c'è sul numero elevato: non mi pare proprio.
detto questo, io se la lazio arriva terza con un mercato di merda mi incazzo il doppio che se arrivasse sesta e il motivo non può sfuggirti

[Il frigorifero]

E' plausibile che alcuni comunicatori laziali godano delle sconfitte biancocelesti, non stento a crederlo.
Come è plausibile che un DS aspetti la prima sconfitta per vomitare sull'allenatore l'astio che ha maturato in queste tre settimane. Non mi meraviglio di niente ormai.

Però, tutte queste che si fanno sul forum e che si sentono in giro, sono solo congetture. Io aspetterei domani. Quando il mister (ex, ormai) parlerà, sapremo quali sono le sue ragioni.
Non dimentichiamo che si era dimesso anche a settembre e, almeno là, il mercato non c'entrava nulla. Aveva altre motivazioni, ma non problemi con la società (che infatti respinse le dimissioni). Io dico: potrebbe pure essere che non si senta più appoggiato da parte della squadra.

[disabitato]

come no, il filo logico si segue. mi sfugge il "molti" riferito a chi contesta a prescindere. che ci sia chi lo fa non c'è dubbio, dubbio che c'è sul numero elevato: non mi pare proprio.
detto questo, io se la lazio arriva terza con un mercato di merda mi incazzo il doppio che se arrivasse sesta e il motivo non può sfuggirti

Ovviamente non sono andato casa per casa a chiedere chi contesta e per cosa.
Il mio "molti" (ora capisco che poteva essere male interpretato), non è riferito al famoso gruppo di persone a cui sono stati tolti dei privilegi da Lotito, bensì tutti coloro che si accodano.
Sacrosanta la critica in questo momento, come se arriviamo terzi con un mercato di merda e magari a (sparo a caso) 5 punti dalla prima.

Però se domani Lotito si mette solo a far di conto, e delega ad un Marotta di turno pieni poteri gestionali (ovviamente con un budget determinato), arriva lo sponsor, mettiamo su un sito internet come si deve, e curiamo meglio la comunicazione, a me che Lotito sia il proprietario della Lazio mi frega molto poco.

Alla fine, le vittorie mettono tutti d'accordo. Una società che punta sempre al meglio è la cosa migliore che possiamo auspicare.
Non essendo maturi i tempi per un cambio di proprietà, dobbiamo fare il possibile affinchè la società faccia sempre meglio. Il che, a mio parere, non prevede la guerra senza quartiere.

[gblazio]

E' plausibile che alcuni comunicatori laziali godano delle sconfitte biancocelesti, non stento a crederlo.
Come è plausibile che un DS aspetti la prima sconfitta per vomitare sull'allenatore l'astio che ha maturato in queste tre settimane. Non mi meraviglio di niente ormai.

pensa che Reja voleva Guarin che è stra-infortunato e considerava Alfaro una punta centrale...

[seminuovo]

Però se domani Lotito si mette solo a far di conto, e delega ad un Marotta di turno pieni poteri gestionali (ovviamente con un budget determinato), arriva lo sponsor, mettiamo su un sito internet come si deve, e curiamo meglio la comunicazione, a me che Lotito sia il proprietario della Lazio mi frega molto poco.

questo è un periodo ipotetico dell'irrealtà dopo quasi otto anni

[POMATA]

Finche' esisteranno queste fazioni temo di no... Non sara' possibile.

Per questo mi piacerebbe resettare tutto con un nuovo Proprietario, nuova dirigenza, nuovi rapporti con i tifosi.

Una societa' seria e ben articolata che non lasci spazio a gente che si vuole arricchire alle spalle della Lazio (come ha fatto Lotito) ma che allo stesso tempo non presti anche il fianco alle critiche sulla gestione, sui modi, sulla comunicazione su tutto.

Vorrei che i finti laziali (minuscolo) che tu citi non avessero piu' alibi per attaccare la Società Sportiva Lazio. Verrebbero immediatamente isolati ed in un anno al max sparirebbero.

Lotito invece ogni volta che stanno per sparire gli fornisce ottime motivazioni per resuscitare e rinvigorirsi. Sono stanco.

Dici che in un anno al massimo sparirebbero? Sono 2 anni che siamo tra le prime 4, ma se sà, er campionato è mediocre...

[Fabio70rm]

La melma si secca solo con il sole. Se vinci questa gente sparisce.

[Barabba Terzo]

Caso eclatante con Reja: Reja aziendalista amico der geftore.. giù fischi a tutto spiano. Reja contro Lotito? Viva Reja il rivoluzionario.

Una cosa pietosa.