Autore Topic: Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)  (Letto 834 volte)

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Offline aaronwinter

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Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« : Giovedì 23 Febbraio 2012, 13:20:53 »
http://www.ilgiornale.it/interni/calciopoli_trame_suggeritori_e_intercettazioni_scomparse/23-02-2012/articolo-id=573610-page=0-comments=1

Roba succulenta. Ora me lo leggo per bene.
Intanto, riporto titolo e sottotitolo.

Daje, ca@@o, daje.

Calciopoli: trame, suggeritori e intercettazioni scomparse

Lo strano asse Baldini-carabinieri contro Moggi. Su 171mila telefonate, trascritte 3mila. Atti nascosti o taroccati. Il giallo sul "salvataggio" della Roma
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Offline aaronwinter

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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #1 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 13:22:39 »
A prima vista, nulla che già in questo Forum non sappiamo.
E' confortante comunque che l'analisi, in tutta la sua lucidità, trovi finalmente ospitalità su una testata nazionale, cucita anche con le recenti motivazioni della sentenza di Napoli.


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Ma cos’è stata davvero l’inchiesta di Calciopoli che ha portato alla condanna di Moggi e compagnia arbitrale? È stata eterodiretta come sospettano i condannati? E da chi? E perché lo scandalo ha travolto solo la Juve e non altre società e dirigenti che colloquiavano allo stesso modo con la classe arbitrale e funzionari Figc? Proviamo a scoprirlo spulciando gli atti processuali.

A partire dall’ultimo, depositato il 6 febbraio scorso. Pagina 52 delle motivazioni della sentenza penale di condanna: «Il teste Baldini Franco, in atto general manager della nazionale inglese (oggi Dg della Roma Calcio, ndr), grande suggeritore di accusa, per collaborazione con l’investigatore Auricchio dichiarata da entrambi». I teorici del gran complotto anti-Juve si sfregano le mani per il virgolettato sul Grande Suggeritore perché mette una pietra tombale su Franco Baldini nemico giurato di Moggi (si sono insultati e denunciati a vicenda durante il processo) «ispiratore» delle indagini contro Lucianone.

All’ex maggiore dei carabinieri di Roma Attilio Auricchio conosciuto nel 2003 nell’inchiesta sulle false fidejussioni che puntò alla Roma, Baldini ha offerto l’input a indagare in più e più incontri (non verbalizzati) nel 2004 e nel 2005, indicando personaggi da sentire e filoni da esplorare. Baldini si confessò a verbale il 15 aprile 2005 con il solo maggiore che, cosa rarissima per un ufficiale, verbalizzò personalmente il lunghissimo interrogatorio. Sulla frequentazione con l’ex maggiore, in aula Baldini s’è contraddetto sostenendo di aver frequentato al massimo «una o due volte» Auricchio nel 2005 smentendo quanto da lui stesso affermato nel 2008 al processo Gea allorché giurò di non aver più incontrato il colonnello dall’agosto 2003 (inchiesta Gea) all’aprile 2005 (inchiesta Calciopoli). In aula, il carabiniere l’ha smentito osservando come tra l’agosto 2004 e il marzo 2005 incontrò il Ds della Roma «4 o 5 volte prima» dell’interrogatorio ufficiale, e «3 o 4 volte dopo». Baldini portò al maggiore anche una giornalista economica sua amica per illuminarlo ulteriormente sul «funzionamento delle società di calcio dal punto di vista economico».

L’incontro Baldini non lo sa collocare temporalmente ma la difesa lo individua tra la prima informativa del maggiore Auricchio alla procura di Napoli, del 18 settembre 2004 (dove si ipotizzavano quegli scenari apocalittici sul mondo del pallone in quel momento ancora non emersi in alcuna attività che serviranno a dare il là alle intercettazioni) e la telefonata a Baldini del 4 aprile 2005, trascritta integralmente e depositata solo al processo non dai carabinieri di Auricchio ma dai periti tecnici della difesa. Il giudice di Calciopoli la ritiene gravissima, almeno quanto quelle di Moggi. Scrive: «La conversazione è significativa anche perché presenta la comunanza di fiume di parole e discorsi di ampia portata, da cui il pm ha tratto elementi per dimostrare l’esistenza dell’associazione avente il capo in Moggi». La chiamata è quella col vicepresidente federale Innocenzo Mazzini (poi radiato) dove Franco Baldini preannunciava il ribaltone, poi puntualmente avvenuto: «Forse, se tu ti comporti bene, quando farò il ribaltone e tanto lo farò perché io vivo per quello, fare il ribaltone e butterò tutti di sotto dalla poltrona (...) io ti salverò, forse». Baldini dice che con Mazzini stava scherzando. Per i suoi detrattori è invece l’ennesimo indizio dell’eterodirezione romana. Checché ne dicano i cultori del complotto, sul fronte «fughe di notizie» che sputtanò Juve, Lazio e Fiorentina niente è emerso sul duo Baldini-Auricchio: non risultano in contatto con chi fece il vero scoop di Calciopoli, e cioè il Romanista, giornale di tifosi non abituato a pubblicare atti coperti dal segreto. Ad Auricchio ci si arriva indirettamente solo attraverso un cronista della Gazzetta dello sport, impegnato a tempo pieno a collaborare con i carabinieri romani di via in Selci.

Nel processo è emerso che delle 171mila telefonate intercettate il pool dei carabinieri di Auricchio ne ha sentite tante trascrivendone, a dire tanto, tremila. E le ha segnalate sulla base di «baffi» colorati messi sui brogliacci accanto alle telefonate. Verdi, poco interessanti. Gialle/arancioni, interessanti. Rosse, molto interessanti. Il perito della difesa, Nicola Penta, con enorme fatica è riuscito ad ascoltarne 30mila in più (arriviamo così a 33mila su 171mila) trovandone tante (Roma, Inter, Cagliari ecc) che pur avendo baffi gialli e rossi sui brogliacci, non sono state ritenute meritevoli di approfondimento. Addirittura il pm Giuseppe Narducci replicò sdegnato nella requisitoria nell’«abbreviato» a Giraudo, il 27 ottobre 2008, a chi paventava favortismi: «Piaccia o non piaccia» di telefonate di Bergamo e Pairetto con Moratti, Sensi o Campedelli, disse, «non c’è traccia». Piaccia o non piaccia invece quelle telefonate c’erano, ma son saltate fuori solo quattro anni più tardi grazie ai testardi consulenti difensivi. E non è un caso che il procuratore sportivo Palazzi ha concluso il suo supplemento di indagini ammettendo che se il reato non fosse stato prescritto anche l’Inter avrebbe dovuto essere sanzionata, anziché premiata.
Ma è tutta l’inchiesta un mistero.

Atti decisivi per le condanne o sono state nascosti o sono stati fatti sparire (il video dei sorteggi falsamente taroccati oppure l’audio dell’incontro a Villa La Massa a Firenze tra i Della Valle, Bergamo, Mazzini). Alcuni testi hanno mentito in aula e sono prossimi destinatari di avvisi di garanzia. Tante telefonate o non sono state mai trascritte o sono state mal trascritte. Si è evitato di riportarne alcune devastanti per trascriverne di inutili come il gossip sulla giornalista D’Amico, il peso e il nome di un neonato, il ragù nei rigatoni di casa Bergamo, i piatti lavati a casa Pairetto.

Perché? Ancora dalla sentenza di Calciopoli: «La difesa è stata (...) molto ostacolata nel compito suo proprio dall’abnorme numero di telefonate intercettate, oltre 170mila, e dal metodo adoperato per il loro uso, indissolubilmente legato a un modo di avvio e sviluppo delle indagini per congettura...». Per congettura. Allo stesso modo, ragionando per congettura è lecito domandarsi perché non si è approfondito il «ribaltone» annunciato da Baldini o la telefonata tra l’allenatore Sandreani e il manager Zavaglia sull’intenzione dello stesso Baldini di prendere il posto di Moggi alla Juve col placet di Montezemolo. O perché non sono finite al processo le dieci e passa telefonate con la voce dei giallorossi Baldini e Pradè. Non si tratta di fare un processo alla Roma, piuttosto che all’Inter, al Cagliari, al Palermo, al Milan o a chicchessia. C’è da capire perché si è indagato a senso unico, quale fu il criterio della selezione delle chiamate, come mai i pm napoletani hanno lavorato coi carabinieri di un’altra regione. C’è da capire la genesi delle intercettazioni attivate a seguito dell’imbeccata sulla «combriccola romana» degli arbitri pro Moggi quando lo stesso Auricchio, in aula, le ha ridimensionate a un gruppo d’amici che nemmeno arbitravano a favore della Juve. Già, l’abuso delle intercettazioni. Criticato nel lontano 1996 dall’allora procuratore generale di Catanzaro, Giuseppe Chiaravalloti, che denunciò l’allora giovane capitano Attilio Auricchio (impegnato a indagare con un giovane pm Luigi De Magistris), perché anziché trascrivere correttamente «Provveditore generale» nei brogliacci, l’ufficio da lui diretto mise «Procuratore generale» col nome di Chiaravallotti accanto.

Denunce e controdenunce finirono in archiviazioni reciproche. Quattordici anni dopo De Magistris è diventato sindaco di Napoli. Come capo di gabinetto s’è preso proprio il benemerito Attilio Auricchio. Come assessore ha nominato Giuseppe Narducci, il pm di Calciopoli amico di Auricchio e di De Magistris. ’O sindaco tifa Napoli, anche se da piccolo era interista. Sarà stato felice come un bimbo per non aver letto le intercettazioni del suo idolo di un tempo, il compianto Giacinto Facchetti, a cena con Bergamo, in contatto con l’arbitro Nucini e...
(2. Continua)
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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #2 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 13:22:42 »
caro mio.. i camion di sabbia sono stati dirottati su cremona e bari, lasciando sguarnita napoli.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline aaronwinter

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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #3 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 13:29:08 »
Ottima questa, me la rivendo  :D
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Offline critichino

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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #4 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 13:53:49 »


Comunque c'è parecchia roba pesante, tipo queste:

Pagina 52 delle motivazioni della sentenza penale di condanna: «Il teste Baldini Franco, in atto general manager della nazionale inglese (oggi Dg della Roma Calcio, ndr), grande suggeritore di accusa, per collaborazione con l’investigatore Auricchio dichiarata da entrambi».

All’ex maggiore dei carabinieri di Roma Attilio Auricchio conosciuto nel 2003 nell’inchiesta sulle false fidejussioni che puntò alla Roma, Baldini ha offerto l’input a indagare in più e più incontri (non verbalizzati) nel 2004 e nel 2005, indicando personaggi da sentire e filoni da esplorare. Baldini si confessò a verbale il 15 aprile 2005 con il solo maggiore che, cosa rarissima per un ufficiale, verbalizzò personalmente il lunghissimo interrogatorio. Sulla frequentazione con l’ex maggiore, in aula Baldini s’è contraddetto sostenendo di aver frequentato al massimo «una o due volte» Auricchio nel 2005 smentendo quanto da lui stesso affermato nel 2008 al processo Gea allorché giurò di non aver più incontrato il colonnello dall’agosto 2003.
In aula, il carabiniere l’ha smentito osservando come tra l’agosto 2004 e il marzo 2005 incontrò il Ds della Roma «4 o 5 volte prima» dell’interrogatorio ufficiale, e «3 o 4 volte dopo».
Baldini portò al maggiore anche una giornalista economica sua amica per illuminarlo ulteriormente sul «funzionamento delle società di calcio dal punto di vista economico».

O perché non sono finite al processo le dieci e passa telefonate con la voce dei giallorossi Baldini e Pradè. Non si tratta di fare un processo alla Roma, piuttosto che all’Inter, al Cagliari, al Palermo, al Milan o a chicchessia. C’è da capire perché si è indagato a senso unico, quale fu il criterio della selezione delle chiamate, come mai i pm napoletani hanno lavorato coi carabinieri di un’altra regione. C’è da capire la genesi delle intercettazioni attivate a seguito dell’imbeccata sulla «combriccola romana» degli arbitri pro Moggi quando lo stesso Auricchio, in aula, le ha ridimensionate a un gruppo d’amici che nemmeno arbitravano a favore della Juve.
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La frase in grassetto sembra proprio l'estratto di uno tra gli avvisi di garanzia che il giornalista ha preannunziato stiano per arrivare a qualche teste per falsa testimonianza  :wave: (nello specifico: o mente l'uno, o mente l'altro, o mentono entrambi)

jumpingjackflash

Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #5 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 13:59:56 »
lo schifo che è stato Calciopoli purtroppo non verrà mai fuori in tempi utili per far pagare questi zozzoni.

Offline DinoRaggio

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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #6 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 14:19:04 »
Ottima lettura, grazie aaron, stasera prima della partita mi leggo il resto. Che dire? Niente di cui non sospettassimo, vederle pubblicate su un giornale di rilevanza nazionale, e non su un post di un anonimo tifoso Laziale fa impressione (positiva) e ben sperare (ma magno tranquillo) che la verità possa venire a galla.

Ulteriore prova che non si possono paragonare i risultati sportivi delle due squadre romane. Le cacche godono di un'impunità che ha pochi riscontri in Italia. Noi i nostri risultati ce li dobbiamo sudare.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline Centurio

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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #7 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 14:32:22 »
bisognava aspettare il tanto vituperato "Il Giornale" ( é de Berlusconiii!!) per vedere pubblicato quello che qui dentro sapevamo giá.
Se aspettavamo l'asrepubblica, il menzognero o er coorieredetrigoria stavamo freschi.

E sté cose, ovviamente, escono quando ormai non si puó piú cambiare niente.
sine pennis volare haud facile est

Offline Eagles71

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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #8 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 14:34:42 »
chiudono la stalla quando i buoi sono scappati...
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Whistle

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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #9 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 15:41:05 »
Ma quelli che crearono il sito ScandaliASRoma.it dove sono finiti?
Vivono sotto scorta in una localitá segreta?
Qui c'é materiale per loro!

jumpingjackflash

Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #10 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 16:43:57 »
Ma quelli che crearono il sito ScandaliASRoma.it dove sono finiti?
Vivono sotto scorta in una localitá segreta?
Qui c'é materiale per loro!
intanto hanno dovuto chiudere il sito sotto pressione del Messaggero che li ha diffidati dall'usare loro articoli

Offline aquilafelyx

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Re:Le omissioni di Calciopoli (e gli zozzoni finalmente nell'occhio)
« Risposta #11 : Giovedì 23 Febbraio 2012, 17:28:02 »
si scioglie la neve e riaffiora la merda , purtroppo dietro queste rivelazioni non ci sono cronisti che seguono la Lazio , che hanno fatto colpevolmente cadere l'oblio sulla vicenda pur di andare contro Lotito , ma giornalisti vicino Moggi , Moggi che sta preparando il suo ricorso in appello e la sua resa dei conti con chi ha ispirato tutta la vicenda
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere