Alla fiera dell'est - Storia del calciomercato degli ultimi 5 anni

[franz_kappa]

Non sono un imprenditore nè c'è bisogno di consultare i manuali di economia per ricordare che un pur minimo rischio bisogna sopportare per poter andare a vioncere.

Potrei obiettare che la rischiosità da affrontare per provare a vincere potrebbe essere ritenuta eccessiva da chi amministra la società. La società Lazio, nel caso di specie.

Detto in parole povere: considerando il monte ingaggi, l'autorevolezza, la tradizione e il potere dei tre maggiori club italiani non si ravvisa ALCUNA motivazione ragionevole nella decisione di investire pesantemente (dunque mettendo a rischio la tenuta dei conti della Lazio o di altri club di seconda fascia) per provare a vincere lo Scudetto.

L'unico modo in cui un club di seconda fascia può vincere lo scudetto è PER CASO. Con buona pace di chi strologa di progetti.

Intendiamoci... è chiaro che pianificare gli investimenti di calciomercato per un club di seconda fascia come la Lazio con l'obiettivo di potenziare la rosa di anno in anno è la strategia migliore per avvicinarsi a creare le condizioni che possono portare, sempre in stagioni dove intervengono fattori CASUALI e si concretizzano quindi condizioni NON PREVEDIBILI, ad avvicinarsi alla vittoria. Ma è tutto teorico, è tutto sulla carta. Certezze zero, insomma.

Eh già... Spesso finiamo per dimenticare, a me pare, che un club da decimo posto, se potenziato con competenza tecnica e risorse (non ingentissime, peraltro) intelligentemente spese, arriva in pochi anni a giocarsi l'Europa League. Numerosi gli esempi in tal senso. Uno per tutti? Il genoa di Preziosi.
Questa tipologia di club, se ulteriormente rafforzato (anche in ragione del maggior giro d'affari conseguito partecipando alle Coppe europee), può ambire a inserirsi nella lotta per un posto di Champions, ma in tal coefficiente di difficoltà aumenta. E non di poco. Per salire di un ulteriore livello e quindi lottare per il Titolo finale, poi, le difficoltà sono quasi insormontabili.

E' un ascesa progressiva, dunque, nella quale i tre scalini (Centroclassifica --> Zona Europa League; Zona Europa League --> Zona Champions League; Zona Champions League --> Zona Scudetto) divengono via via sempre più ripidi.
E nella maggior parte dei casi (ovvero per tutti i club che non siano di prima fascia) la pendenza è quasi impossibile da superare per chi parte dal basso. Sono possibili ascese, anche rapide (eclatante quanto fatto dalla Lazio nel triennio 2004-2007). Ma poi si discende puntualmente, con maggiore o minore rapidità a seconda dei casi.

Il problema, dunque, è attestarsi stabilimente su un livello che non è il proprio livello naturale (se mi si passa il termine).

Le chiacchiere stanno a zero, amici cari: ai primi tre posti finiscono inter, juventus e milan, citate in rigido ordine alfabetico. Se poi uno o anche due di questi tre club sbagliano la stagione allora c'è modo per qualcun altro di inserirsi nelle primissime posizioni (è avvenuto negli ultimi anni, dalla Lazio alla fiorentina sino al napoli). Ma sono piazzamenti casuali che conoscono periodici avvicendamenti. Quasi impossibile, per lo stesso club, confermarsi nel medio termine. Mercato o non mercato, insomma.

[fish_mark]

...

Caro Franz

la nostra filosofia, Lotito o no (valeva anche ai tempi del Cragna*), è che una sera ci mettiamo  i soldini da parte e andiamo al casinò a provare a sbancare. Una sera, però, non tutti i giorni. Noi siamo dei poveri operai, gente che deve far fruttare al meglio ogni centesimo, non ereditieri o finanzieri.
In questo hai citato le tre strisciate. Da lì non si scappa, ma ogni anno - facci caso: è SEMPRE COSi' - una a turno cicca e in quello spazio puoi provare a inserirti. Questo è lo scenario che abbiamo di fronte.
Poi è ovvio può capitare l'anno storto, come capita a tutti.
Tu parli di Genoa, io ti rispondo con l'Udinese: sempre competitiva e sempre in attivo, quello è un modello che noi dovremmo seguire.

Poi questo lavoro si concentra sul dare e avere dalle operazioni di mercato, flussi finanziari che non completano il quadro di bilancio delle squadre citate.

[franz_kappa]

Caro Franz

la nostra filosofia, Lotito o no (valeva anche ai tempi del Cragna*), è che una sera ci mettiamo  i soldini da parte e andiamo al casinò a provare a sbancare. Una sera, però, non tutti i giorni. Noi siamo dei poveri operai, gente che deve far fruttare al meglio ogni centesimo, non ereditieri o finanzieri.

Non lo decidi tu quando sbancare, amico caro. Non lo decidi tu.

Il buon Cragnotti senza la pioggia di perugia avrebbe vinto ZERO scudetti.
La xxxx della sensi c'è andata vicinissimo due volte ma poi ha perso sul filo di lana, sia nel 2007-2008 che nel 2009-2010.

Anche quando le condizioni sono favorevoli, anzi favorevolissime (xxxx davanti all'inter a poche giornate dalla fine nella stagione 2009-2010) arriva soventemente (e guarda un po' capita quasi sempre ai club di seconda fascia. Ovvero quelli meno abituati a vincere, senza capacità di gestire la tensione che arriva quando si è in vista dei grandi traguardi) la buccia di banana, che si chiama berhami al 93esimo oppure il doppio Pazzini (sempre santosubito, che Dio lo benedica!).

Lo ribadisco e lo ripeterò all'infinito: lo Scudetto se non ti chiami inter-milan o juve oppure non hai Maradona in Italua lo vinci SOLO PER CASO. E questo vale oggi come ieri, più o meno. La differenza è che oggi girano più soldi che in passato e un club di seconda fascia (da 80-100 milioni di fatturato) ha un budget in grado di allestire una rosa decisamente competitiva, con un monte ingaggi sui 40-60 milioni.
Hai voglia a mettere da parte i soldini per sbancare il casinò: con questa strategia in 99 puntate su 100 perdi tutto.

Meglio usare le proprie risorse per un lento, costante (ma non irreversibile. Ci sono anche le stagioni sbagliate, insomma) processo di miglioramento. Devi avere la fortuna (casuale, dunque) che l'acme del tuo costante processo di miglioramento coincida con la stagione in cui il caso congiura contro tutti i maggiori club italiani.

In quel caso vinci. Ma solo in quel caso.

Per il resto non c'è nulla da pianificare: il successo - per un club di seconda fascia - non è pianificabile.

[esculapio]

Grosso venduto a 8.700
Andreolli a 5.500
tale Belaid a 20,00.
Totale 14.200.

L'Inter nel 2007/08 ha buttato 40,000 per comprare Rivas Pelè Suazo, tale Alfonso, Maniche e ("regalato" per 15.000) Chivu.
A momenti perde lo scudetto all'ultima giornata a Parma, perde Coppa Italia e Supercoppa con la roma.

Giudizio ?

mazzo', l'inter i soldi li puo' anche buttare visto che li mette (o almeno li metteva) moratti di tasca sua e ne metteva talmente tantoi che se anche sbagliava 5 acquisti a stagione alla fine ha vinto na miriade de scudetti e pure na champion.... la lazio gli acquisti li puo' sbagliare molto ma molto meno, prima di tutto perche' i soldi che escono dalla lazio sono "della lazio" e secondo perche' acquisti sbagliati ti compromettono altri acquisti ed il miglioramento della squadra!
Finche' non si capisce questo e si continua a dire che glia cquisti li sbagliano anche inter milan e juve rimarremo sempre li' con qualche rischio pure de serie B!

[fish_mark]

Stagione 2007-08

L'elenco riporta le squadre in ordine di risorse impegnate negli acquisti.


                acquisti   cessioni
Juventus    64.950,00     30.330,00
Atac          52.600,00     21.635,00
Napoli    44.200,00     615,00
Inter            39.800,00     14.220,00
Milan            27.000,00     11.610,00
Palermo    26.350,00     19.476,00
Udinese    22.180,00     26.450,00
Lazio            9.250,00             1.475,00




Juventus
acquisti 64,950 mln - cessioni 30,330 mln saldo di -34.620 mln
Campionato terza con 72 punti
Coppe europee non partecipazione
Coppa Italia – eliminazione ai quarti

Operazioni in entrata
acquisti per 64,950 mln
10 operazioni di cui 7 in Italia (28,950 mln di euro) e 3 in Europa (36,000 mln di euro)
8 operazioni nel mercato estivo (53,500 mln di euro) e 2 nel mercato invernale (11,400 mln)

Operazioni in uscita
Cessioni per 30,330
14 operazioni di cui 11 in Italia (21,330 mln di euro) e 3 in Europa (9 mln di euro)
13 operazioni nel mercato estivo (27,130 mln di euro) e 1 nel mercato invernale (3,200 mln)


atac
acquisti 52,600 mln - cessioni 21,635 mln saldo di – 30,965 mln
Campionato seconda con 82 punti
Coppe europee quarti CL
Coppa Italia – Vincitrice

Operazioni in entrata
acquisti per 52,600 mln
8 operazioni di cui 4 in Italia (32,500 mln di euro) e 4 in Europa (20,100 mln di euro)
8 operazioni tutte nel mercato estivo (52,600 mln di euro)

Operazioni in uscita
Cessioni per 21,635 mln di euro
8 operazioni di cui 5 in Italia (19,335 mln di euro) e 3 in Europa (2,300 mln di euro)
7 operazioni nel mercato estivo (21,235 mln di euro) e 1 nel mercato invernale (400 mila)



Napoli
acquisti 44,200 mln - cessioni 615 mila saldo di - 43,585 mln
Campionato ottava con 50 punti
Coppe europee nessuna partecipazione
Coppa Italia – eliminazione ottavi

Operazioni in entrata
acquisti per 44.200 mln
10 operazioni di cui 7 in Italia (31,000 mln di euro) e 3 in Sudamerica (13,200 mln di euro)
6 operazioni nel mercato estivo (23,400 mln di euro) e 4 nel mercato invernale (20,800 mln)

Operazioni in uscita
Cessioni per 615 mln di euro
3 operazioni tutte in Italia
2 operazioni nel mercato estivo (550 mila) e 1 nel mercato invernale (65 mila)

Inter
acquisti 39,800 - cessioni 14,220 mln saldo di - 25.580 mln
Campionato prima con 85 punti
Coppe europee eliminazione ottavi CL
Coppa Italia – finalista

Operazioni in entrata
acquisti per 39.800 mln di euro
6 operazioni di cui 4 in Italia (30,300 mln ) e 2 in Europa (9,500 mln )
5 nel mercato estivo (38,800 mln di euro) ed 1 nel mercato invernale (1 mln)

Operazioni in uscita
Cessioni per 14,220 mln di euro
3 operazioni di cui 2 in Italia (5,520 mln ) e 1 in Europa (8,700 mln )
3 operazioni tutte nel mercato estivo (14,220 mln euro)

Milan
acquisti 27,000 - cessioni 11,610 mln saldo di – 15,390 mln
Campionato quinta con 64 punti
Coppe europee eliminazione ottavi CL
Coppa Italia – eliminazione ottavi

Operazioni in entrata
acquisti per 27.000 mln di euro
2 operazioni di cui 1 in Europa (5  mln ) e 1 in Sudamerica (22 mln )
tutte nel mercato estivo (27 mln di euro)

Operazioni in uscita
Cessioni per 11.610 mln di euro
7 operazioni di cui 4 in Italia (4,610 mln ) e 3 in Europa (7 mln )
tutte nel mercato estivo (11,610 mln euro)


Palermo
acquisti 26.350 - cessioni 19.476  mln saldo di - 6.874 mln
Campionato undicesima con 47 punti
Coppe europee primo turno UEFA
Coppa Italia – eliminazione ottavi


Operazioni in entrata
acquisti per 26,350 mln di euro
7 operazioni di cui 6 in Italia (18,350 mln ) e 1 in Europa (8 mln )
4 operazioni nel Mercato estivo: 4 (20,900 mln di euro) e 3 nel mercato invernale (5,450 mln)

Operazioni in uscita
Cessioni per 19,476 mln di euro
3 operazioni di cui 6 in Italia (14,976 mln ) e 3 in Europa (4.500 mln )
8 operazioni nel Mercato estivo (19,176 mln di euro) e 1 nel mercato invernale (300 mila euro)

Udinese
acquisti 22.180 - cessioni 26.450 mln saldo di + 4.270 mln
Campionato settima con 57 punti
Coppe europee nessuna partecipazione
Coppa Italia – eliminazione quarti

Operazioni in entrata
acquisti per 22,180 mln di euro
8 operazioni di cui 6 in Italia (20,655 mln ), 1 in Europa (1 mln ) e 1 in Sudamerica (525 mila euro)
Tutte nel mercato estivo (22,180 mln di euro)

Operazioni in uscita
Cessioni per 26.450 mln di euro
3 operazioni di cui 5 in Italia (25,450 mln ) e 1 in Sudamerica (1 mln )
5 operazioni nel Mercato estivo (26.300 mln di euro) e 1 nel mercato invernale (150 mila euro)



Lazio
acquisti 9.250 - cessioni 1.475 mln saldo di - 7.775 mln
Campionato dodicesima con 46 punti
Coppe europee girone di CL
Coppa Italia – eliminazione semifinali

Operazioni in entrata
acquisti per 9,250 mln di euro
8 operazioni così ripartite
8 operazioni di cui 2 in Italia (3,450 mln ), 3 in Europa (2,800 mln ) e 1 in Sudamerica (3 mln )
4 operazioni nel mercato estivo (7,250 mln di euro) e 2 nel mercato invernale (2  mln)

Operazioni in uscita
Cessioni per 1,475 mln di euro
3 operazioni di cui 2 in Italia (850 mila euro) e 1 in Europa (625 mila euro)
2 operazioni nel mercato estivo (850 mila euro) e 1 nel mercato invernale (625 mila euro)

[Mazzola]

mazzo', l'inter i soldi li puo' anche buttare visto che li mette (o almeno li metteva) moratti di tasca sua e ne metteva talmente tantoi che se anche sbagliava 5 acquisti a stagione alla fine ha vinto na miriade de scudetti e pure na champion.... la lazio gli acquisti li puo' sbagliare molto ma molto meno, prima di tutto perche' i soldi che escono dalla lazio sono "della lazio" e secondo perche' acquisti sbagliati ti compromettono altri acquisti ed il miglioramento della squadra!
Finche' non si capisce questo e si continua a dire che glia cquisti li sbagliano anche inter milan e juve rimarremo sempre li' con qualche rischio pure de serie B!

Noi non abbiamo i soldi di Moratti Agnelli Berlusconi, finche non si capisce questo...
Gli acquisti li sbagli per forza, non esiste comprare 6 calciatori e tutti e 6 rendono al top.
Avessimo avuto Cisse al livello Klose, Cana Guerriero a quesr'ora eravamo primi.
Ma a memoria mia l'unica volta che e' successo da noi fu nel 1972/73.
Partire dall'assunto che la Lazio non sa fare calcio mercato, snocciolare dati di 8 anni per dimostrarlo lo trovo un esercizio inutile.
Sarebbe bello pure commentare tutte le campagne acquisti della Juve post calciopoli prima di quest'ultima oppure quella dell'Inter che nel 2007/08 spende 40 milioni (13 per Suazo !) e vince SOLO lo scudetto col batticuore all'ultima giornata.
E bisognerebbe capire che Roma (città) non e' Udine.
Per dire...

[fish_mark]

Noi non abbiamo i soldi di Moratti Agnelli Berlusconi, finche non si capisce questo...
Gli acquisti li sbagli per forza, non esiste comprare 6 calciatori e tutti e 6 rendono al top.
Avessimo avuto Cisse al livello Klose, Cana Guerriero a quesr'ora eravamo primi.
Ma a memoria mia l'unica volta che e' successo da noi fu nel 1972/73.
Partire dall'assunto che la Lazio non sa fare calcio mercato, snocciolare dati di 8 anni per dimostrarlo lo trovo un esercizio inutile.
Sarebbe bello pure commentare tutte le campagne acquisti della Juve post calciopoli prima di quest'ultima oppure quella dell'Inter che nel 2007/08 spende 40 milioni (13 per Suazo !) e vince SOLO lo scudetto col batticuore all'ultima giornata.
E bisognerebbe capire che Roma (città) non e' Udine.
Per dire...

Confrontare i dati di 8 società serve anche a vedere cos fa la Juve del post-calciopoli.
Poi su Udine sarei curioso di capire perché: non abbiamo is oldi di Moratti, ok, ma guai se citi Udine perché noi siamo della capitale. Cerchiamo di metterci d'accordo.
L'Udinese è un modello da seguire, altro che storie.

[franz_kappa]

L'Udinese è un modello da seguire, altro che storie.

Amico caro, mi costringi a risponderti, senza intonazioni becere (credimi), che l'udinese ha vinto ZERO negli ultimi 20 anni. E zero anche prima, a dire il vero.

Un modello da seguire, dunque? Per far soldi con il trading di calciatori certamente sì. Per contenere il monte ingaggi entro livelli del tutto sostenibili dalla Lazio anche.
Ma per vincere no. L'udinese non vince mai nulla né ci è andata mai vicino nel dopoguerra.

Che poi, voglio dire... Io sarei un sincero fautore di un'amministrazione della Lazio modello udinese: tanti giocatori pagati tutto sommato poco (intendo con stipendi meno onerosi di quelli che può garantire e di fatto garantisce la Lazio, in ogni caso) e sessioni di mercato che guardano più a lucrare cedendo che a investire comprando.

Il problema è che l'udinese - se non erro, ma potrei sbagliare. Vado a memoria - fattura una cinquantina di milioni. La Lazio il doppio, circa: alla fine mi sai tu dire quale sarebbe l'unico soggetto a godere i benefici una gestione udinese-style applicata alla Lazio?

[fish_mark]

Amico caro, mi costringi a risponderti, senza intonazioni becere (credimi), che l'udinese ha vinto ZERO negli ultimi 20 anni. E zero anche prima, a dire il vero.

Un modello da seguire, dunque? Per far soldi con il trading di calciatori certamente sì. Per contenere il monte ingaggi entro livelli del tutto sostenibili dalla Lazio anche.
Ma per vincere no. L'udinese non vince mai nulla né ci è andata mai vicino nel dopoguerra.

Che poi, voglio dire... Io sarei un sincero fautore di un'amministrazione della Lazio modello udinese: tanti giocatori pagati tutto sommato poco (intendo con stipendi meno onerosi di quelli che può garantire e di fatto garantisce la Lazio, in ogni caso) e sessioni di mercato che guardano più a lucrare cedendo che a investire comprando.

Il problema è che l'udinese - se non erro, ma potrei sbagliare. Vado a memoria - fattura una cinquantina di milioni. La Lazio il doppio, circa: alla fine mi sai tu dire quale sarebbe l'unico soggetto a godere i benefici una gestione udinese-style applicata alla Lazio?

il modello da seguire significa cercare di ispirarsi al loro esempio per realizzare un modello vincente. Lo so bene che hanno vinto un amazza, ma io non ho da scialare, anche se il bilancio è di quelli importanti.
Intanto contare anche sul mercato in uscita: da un paio di anni la Lazio finanzia il suo mercato in entrata con quello in uscita. Kolarov poi Lichsteiner; non escluderei sorprese quest'estate (Hernanes?) e non starei lì a stracciarmi le vesti, anzi. Il buco su Pandev forse ha finalmente indotto a più miti e intelligenti consigli.
Bene, è quella la strada da seguire che puoi fare con giovani di qualità non certo con le vecchie glorie, come Brocchi o Scaloni.
Poi lo scouting internazionale, ma non appoggiato sulla rete dei procuratori, ma su persone di nostra fiducia. L'Udinese so che conta su Gerolin, ex giocatore.

[franz_kappa]

il modello da seguire significa cercare di ispirarsi al loro esempio per realizzare un modello vincente.

Non esiste alcun modello vincente, come mi sono affannato a spiegare qualche post sopra con motivazioni che ho l'immodestia di ritenere abbastanza convincenti. Poi se ti chiami inter, juventus o milan puoi anche inventati di aver pianificato la vittoria progettando l'attuazione di una ricetta (nel senso di modello gestionale) vincente.
Ma gli ingredienti usati per preparare la suddetta ricetta vincente (tanti soldi, potere e appeal mediatico) non sono alla portata di NESSUN ALTRO, evidentemente. Hai voglia a cercare di imitare...

Cmq, non hai risposto alla mia domanda: sai quale sarebbe l'unico soggetto che trarrebbe beneficio dalla trasposizione da udinese a lazio della strategia di amministrazione adottata dalla famiglia Pozzo con il club friulano?

L'ERARIO, che incasserebbe ingenti tasse visto che la Lazio ogni anno chiuderebbe il bilancio in fortissimo utile, risparmiando sul costo del personale e inscrivendo per giunta a bilancio le ricche plusvalenze da cessioni.

La dirigenza laziale utilizza direi più o meno bene i soldi che il bilancio mette a disposizione. E' vero che la posizione finanziaria netta al 30 settembre scorso era positiva per 8,235 milioni (quindi qualche margine c'era, in teoria), ma sarei curioso di conoscere come quell'indicatore è cambiato al 31 dicembre successivo.

[Mazzola]

Confrontare i dati di 8 società serve anche a vedere cos fa la Juve del post-calciopoli.
Poi su Udine sarei curioso di capire perché: non abbiamo is oldi di Moratti, ok, ma guai se citi Udine perché noi siamo della capitale. Cerchiamo di metterci d'accordo.
L'Udinese è un modello da seguire, altro che storie.

A Roma vogliamo Inler quando già e' esploso non quando e ' sconosciuto.
Mi sembra che ci incantiamo sempre sui soliti tasti.
Che faccio, ritiro fuori il Taranto e la Sambenedettese ?

[CiPpi]

...
L'Udinese è un modello da seguire, altro che storie.

veramente lo seguiamo

ma poi ci lamentiamo che vendiamo sempre i pezzi migliori per fare mercato e che ci vogliono far vivere nella mediocrita' invece di approfittare per fare il salto di qualita' quando capita di andare in CL.

[fish_mark]

A Roma vogliamo Inler quando già e' esploso non quando e ' sconosciuto.
Mi sembra che ci incantiamo sempre sui soliti tasti.
Che faccio, ritiro fuori il Taranto e la Sambenedettese ?

No, non ce n'è bisogno. Basta soltanto ricordarsi dei vari Kolarov, Lichsteiner, se vuoi Muslera, anche Lollo, insomma lo facciamo anche noi, nel nostro piccolo il modello Udinese. Certo, non abbiamo ancora avuto la fortuna di fare un colpaccio come con Alexis Sanchez o Pastore (40 mln cadauno). Il problema è che loro lo fanno un po' più spesso di noi, questa almeno è la mia sensazione. colpa di chi? Ad occhio di una non sviluppatissima rete di osservatori e di qualche difficoltà nel condurre e chiudere le trattative.
E così rispondo anche a Cippi.

[CiPpi]

no, non mi hai risposto.

a meno che anche tu non sei d'accordo con chi si lamenta del dover vendere Kolarov per comprare Hernanes, o del non aver speso i soldi della CL prima ancora di averli guadagnati.

[fish_mark]

no, non mi hai risposto.

a meno che anche tu non sei d'accordo con chi si lamenta del dover vendere Kolarov per comprare Hernanes, o del non aver speso i soldi della CL prima ancora di averli guadagnati.

Da un lato sarebbe bene tenere i migliori per costruire nel tempo una grande squadra, ma devi mettere in conto l'aumento degli ingaggi. Per far questo puoi spingerti fino a un certo punto: il tetto di 2 mln di euro dei casi Klose e Cissè per me è corretto e sostenibile, quindi bene ha fatto la società. Io lo avrei introdotto per gente come Pandev, ma ormai è acqua passata.
In tal senso questo tetto può riguardare un 4-5 giocatori non di più. Gli altri devono scendere sotto il livello del milione. 

Nel caso Kolarov la cifra dei 22 mln è di quelle a cui non ci si rinuncia (e poi a me il serbo non faceva impazzire). E' il modello Udinese, né più e né meno. Immagina ti arriva un PSG e ti offre sul piatto 30-35 per Hernanes: la mia risposta sarebbe "dove si firma?".

[CiPpi]

quindi si puo' parlare anche di modello Lazio allora.

senza cosi offendere la sensibilita' di alcuno. credo

[fish_mark]

quindi si puo' parlare anche di modello Lazio allora.

senza cosi offendere la sensibilita' di alcuno. credo

Se proprio vogliamo parlare di modello Lazio - le ultime due stagioni autorizzano l'elaborazione di quesat definizione - possiamo dire che ha bisogno di una messa a punto, ma è messo sullo strada giusta. Certo, la cronaca di oggi non ci aiuta molto. Peccato.

[CiPpi]

cominciamo a liberarci dei fantasmi del passato allora, e non guardiamo sempre all'Udinese come se fosse 5-6 anni fa e nel frattempo avesse vinto un paio di coppe e partecipato piu' di una volta in Europa.

[fish_mark]

cominciamo a liberarci dei fantasmi del passato allora, e non guardiamo sempre all'Udinese come se fosse 5-6 anni fa e nel frattempo avesse vinto un paio di coppe e partecipato piu' di una volta in Europa.

La vittoria, visto che non è pianificabile, può anche essere frutto del caso. Pertanto - utilizzo un argomento molto plastiniano, ma sicuramente vero, soprattutto quando si discute - la vittoria non può essere nè una clava per aprire o chiudere le discussioni, né l'unico filtro con il quale valutare una stagione.
Lottare per il vertice è già un riconoscimento e arrivare a quel tipo di risultati (che per le grandi è il minimo sindacale) è già un motivo di grossa soddisfazione.
sono state vinte due coppe, ad esempio, ma negli ultimi 8 anni non si è mai lottato per il vertice. Questo, ai miei occhi di tifoso, rappresenta l'ulteriore traguardo (qualcuno la chiama polemicamente asticella) a cui deve puntare la nostra dirigenza.

Il riferiemnto alla vittoria è un metodo di discussione va alla grande nei bar.
In un forum invece non è altrettanto valido.

Dai che in serata pubblico il 2008-09. Lì abbiamo operato in maniera diversa e i risultati sono arrivati ...

[CiPpi]

se non altro non hai usate le parole modello e udinese nello stesso post in cui parli di vittoria.