Comunque

[MagoMerlino]

[franz_kappa]

Arrivano davanti in classifica, vincono più derby, ma quando conta vinciamo noi, trofei zero per loro e ogni tanto noi la bacheca la apriamo,

Nell'ultimo quindicennio hanno vinto un trofeo meno di noi. Anche loro vincono, sebbene da dieci anni siano al palo.
Dal 1998 ad oggi il confronto è impari, in quantità e qualità dei trofei vinti da Lazio e xxxx.

Il conteggio dei trofei in bacheca arride a loro ma per un'incollatura. E noi abbiamo due titoli Uefa, loro nessuno.
Loro disputano periodicamente la Champions League, noi no. Questa ultima questione per alcuni rileva, per altri no.

P.s. = sia chiaro, lo sappiamo tutti che stiamo facendo retorica. Se ci parlassimo a quattr'occhi, senza dibattere su un forum pubblico, non diremmo le stesse cose, mi pare ovvio. Al massimo farebbero eccezione uno o due soggetti, alquanto particolari. Per il resto, sappiamo bene che esiste una versione da forum e la verità.
E' un gioco delle parti e tutti ci divertiamo ad alimentarlo, recitando ognuno il suo canovaccio.

[darienzo]

Poi, a mente fredda, Zapruder ha dovuto 'rafforzare' un concetto spesso ribadito negli ultimi anni. Evidentemente è per lui cosa importante.

Beh sì, capiamo cosa intenda il Sig.Zap. Dopo la visione del match di ieri ha voluto subito rimarcare come sia risibile questo considerarsi sottomessi al regime giallorosso, ma è stato subito rimbeccato dal Sig.Merlino che ha sciorinato la consueta lista di derbies che non hanno avuto un andamento favorevole. Quindi ancora una volta due posizioni inconcialibili, tu tracci due linee rette e queste non si incontrano mai.

Nostra impressione: loro continueranno ad avere più "visibilità", ma tutto sommato questo non ci dovrebbe produrre  sofferenza

[fish_mark]

Personalmente ha priorità assoluta la mia lazialità piuttosto che la mia antiromanisticità, che pure è ben presente nei miei pensieri da tifoso.

Sono uno di quelli che voleva vincere con l'Inter in quel famoso 5 maggio 2002 e invece si ritrovò una curva nord ferma come una fotografia al gol del vantaggio di Poborsky, che peraltro lanciò un pugno rivolto ai suoi tifosi, rimasti incredibilmente impassibili.

Pertanto, anche in senso cronologico, viene prima ciò che dovrà accadere stasera, piuttosto che starsi a toccare ripetutamente nelle parti intime per quanto è accaduto ieri sera.
Affari loro. Ho altro a cui pensare.

[robylele]

Sono uno di quelli che voleva vincere con l'Inter in quel famoso 5 maggio 2002 e invece si ritrovò una curva nord ferma come una fotografia al gol del vantaggio di Poborsky

se l'asroma avesse vinto il secondo titolo consecutivo forse non saremmo neanche più vivi, lascia stà...
C'entra poco l'anti-riomanismo o come si chiama. Chi tifava Inter quel giorno, imho, tifava Lazio. E i suoi tifosi.

Affari loro. Ho altro a cui pensare.

A leggere la classifica oltre mila e atalanta (e florentia secondo Russotto) mi pare di scorgere anche l'asrioma a competere per un posto in C.L.
Quindi i loro affari sono anche i nostri (e viceversa).

[geddy]

La juve il 5 maggio gia stava due a zero dopo dieci minuti a udine. Basta co sta cazzata, potevamo vincer o perdere. Non cambiava nulla per la roma.

[aaronwinter]

Sono 14 trofei a testa in bacheca.
14 a testa.

A meno di non concedere a loro la coppa delle Fiere (ma allora a noi la coppa delle Alpi, a noi qualche coppa Cirio a loro un trofeo Italpetroli e così via. Per dire sui trofei ad invito, il Milan i trofei Berlusconi mica li mette nel palmares, pensa un po' come sono messi a Trigoria...)

14 a testa.
Un giorno un orger di vaglia scrisse "pensa un po', mettono in pista giornalisti, prefetti, PM arbitri e banche, fanno una Spectre internazionale per poi attaccarsi puntualmente al tram"

Che spreco immane di risorse.
A livello efficienza, hanno tutto da imparare dai nostri due spicci, anche se io sono uno di quelli che spera sempre che diventino 4.

Ma a livello efficienza nell'uso delle risorse, non c'è confronto.

Poveracci.


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[franz_kappa]

[...]
Quindi ancora una volta due posizioni inconcialibili, tu tracci due linee rette e queste non si incontrano mai.
[…]

E' cinema, darienzo caro. Cinema ad uso di chi ci legge. Protagonista e antagonista di una pellicola che conosce remake infiniti.

[lazio_alè]

Personalmente ha priorità assoluta la mia lazialità piuttosto che la mia antiromanisticità, che pure è ben presente nei miei pensieri da tifoso.

Sono uno di quelli che voleva vincere con l'Inter in quel famoso 5 maggio 2002 e invece si ritrovò una curva nord ferma come una fotografia al gol del vantaggio di Poborsky, che peraltro lanciò un pugno rivolto ai suoi tifosi, rimasti incredibilmente impassibili.

Pertanto, anche in senso cronologico, viene prima ciò che dovrà accadere stasera, piuttosto che starsi a toccare ripetutamente nelle parti intime per quanto è accaduto ieri sera.
Affari loro. Ho altro a cui pensare.

...la cosa più grave di quella giornata è che noi ci stavamo giocando l'accesso alla coppa UEFA!
...e quella vittoria ci aprì le porte dell' Europa.

[robylele]

La juve il 5 maggio gia stava due a zero dopo dieci minuti a udine. Basta co sta cazzata, potevamo vincer o perdere. Non cambiava nulla per la roma.

certo, ma si parlava del prima.

Anche se... 2 gol si possono sempre rimontare.

Ma a livello efficienza nell'uso delle risorse, non c'è confronto.

Poveracci.

Esattamente.

[franz_kappa]

Sono 14 trofei a testa in bacheca.
14 a testa.

A meno di non concedere a loro la coppa delle Fiere (ma allora a noi la coppa delle Alpi, a noi qualche coppa Cirio a loro un trofeo Italpetroli e così via. Per dire sui trofei ad invito, il Milan i trofei Berlusconi mica li mette nel palmares, pensa un po' come sono messi a Trigoria...)

Ma guarda… Ricordavo loro in leggero vantaggio nel palmares. Forse contavo la Coppa delle Fiere ma è giusto non considerarla. Non è un trofeo Uefa.
Il conto recita 14 titoli a testa nonostante una significativa disparità di risorse, seguito (a parole) e sostegni (mediatici e non).
Non male.

[fish_mark]

se l'asroma avesse vinto il secondo titolo consecutivo forse non saremmo neanche più vivi, lascia stà...
C'entra poco l'anti-riomanismo o come si chiama. Chi tifava Inter quel giorno, imho, tifava Lazio. E i suoi tifosi.

alla vigilia dell'ultima di campionato il trenino era composto da Inter, Juventus e Roma, tutte distanziate a un punto.
L'inter aveva l'impegno più difficile.
La Giuve a Udine e la Roma a Torino. La Giuve non poteva sbagliare e non avrebbe mai sbagliato.
C'erano dei margini di sicurezza per scongiurare l'apocalisse.
Peraltro, una nostra vittoria ci avrebbe garantito la Coppa UEfa, dove l'anno dopo arrivammo in semifinale (come segnala Lazio-alè e come ricordo bene).
Ma il pericolo unico da scongiurare era lo scudetto dei nostri dirimpettai.
Per dire quanto è provinciale questa città.

A leggere la classifica oltre mila e atalanta (e florentia secondo Russotto) mi pare di scorgere anche l'asrioma a competere per un posto in C.L.
Quindi i loro affari sono anche i nostri (e viceversa).

I miei affari sono di verificare se siamo attrezzati per la CL e se stiamo facendo il meglio. Il resto viene dopo.

[Panzabianca]

Personalmente ha priorità assoluta la mia lazialità piuttosto che la mia antiromanisticità, che pure è ben presente nei miei pensieri da tifoso.

Sono uno di quelli che voleva vincere con l'Inter in quel famoso 5 maggio 2002 e invece si ritrovò una curva nord ferma come una fotografia al gol del vantaggio di Poborsky, che peraltro lanciò un pugno rivolto ai suoi tifosi, rimasti incredibilmente impassibili.

Pertanto, anche in senso cronologico, viene prima ciò che dovrà accadere stasera, piuttosto che starsi a toccare ripetutamente nelle parti intime per quanto è accaduto ieri sera.
Affari loro. Ho altro a cui pensare.

Caro Amico, non si può dire dove finisca la ns Lazialità e dove inizi quel sano anti-riommicismo che salverà l'umanità. E' un Giano bifronte. Da parte mia, un nuovo invito a guardare il cielo OGGI

[aaronwinter]

Ma guarda… Ricordavo loro in leggero vantaggio nel palmares. Forse contavo la Coppa delle Fiere ma è giusto non considerarla. Non è un trofeo Uefa.
Il conto recita 14 titoli a testa nonostante una significativa disparità di risorse, seguito (a parole) e sostegni (mediatici e non).
Non male.

Franz, carissimo amico e grande sodale nella Lazialita, è il principale motivo Identitario del mio essere laziale.
Godo a pensare a quellidella in paranoia perché nonostante tutto quello che mettono in pista, i risultati non sono quelli attesi e noi ci siamo sempre, sempre, sempre.

E concederai: per uno che si occupa di efficienza nell'uso di risorse, questo è importantissimo.
Mica posso parlare di economia circolare e sostenibilità, e poi elogiare l'immenso spreco che alberga da quelle parti 

Trigoria novella Malagrotta
Un abbraccio

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[darienzo]

E' cinema, darienzo caro. Cinema ad uso di chi ci legge. Protagonista e antagonista di una pellicola che conosce remake infiniti.

Che stavolta il Sig.Merlino ha chiuso coi cavallucci delle giostre

[fish_mark]

Caro Amico, non si può dire dove finisca la ns Lazialità e dove inizi quel sano anti-riommicismo che salverà l'umanità. E' un Giano bifronte. Da parte mia, un nuovo invito a guardare il cielo OGGI

A mio modo di vedere, l'amore per una squadra non può fondersi con l'odio per un'altra.
La questione del mio antiromanismo è esterna al mio cuore di laziale. Viene dopo.

Da questo punto di vista Milano è molto avanti a noi.
Per dire, anche a livello di rapporti tra società, da quelle parti avvengono anche operazioni importanti, con frequenti scambi di giocatori. Qui la cosa è tabu. I cambi avvengono raramente e mai per via diretta, a parte Cordova.

[geddy]

alla vigilia dell'ultima di campionato il trenino era composto da Inter, Juventus e Roma, tutte distanziate a un punto.
L'inter aveva l'impegno più difficile.
La Giuve a Udine e la Roma a Torino. La Giuve non poteva sbagliare e non avrebbe mai sbagliato.
C'erano dei margini di sicurezza per scongiurare l'apocalisse.
Peraltro, una nostra vittoria ci avrebbe garantito la Coppa UEfa, dove l'anno dopo arrivammo in semifinale (come segnala Lazio-alè e come ricordo bene).
Ma il pericolo unico da scongiurare era lo scudetto dei nostri dirimpettai.
Per dire quanto è provinciale questa città.

I miei affari sono di verificare se siamo attrezzati per la CL e se stiamo facendo il meglio. Il resto viene dopo.

Eravamo in tanti a sapereche il nostro risultato non era influente. Pero' la raccontarono in altro modo. Vero che molti regalarono abbonamenti agli interisti, io uno di questi ma perche assorbito da problemi piu gravi in quei giorni, ma e' anche vero che all'epoca l'inter era vista con simpatia da parte nostra. Comunque se vincevamo la domenica prima a bologna potevamo andare in CL.

[Panzabianca]

A mio modo di vedere, l'amore per una squadra non può fondersi con l'odio per un'altra.
La questione del mio antiromanismo è esterna al mio cuore di laziale. Viene dopo.

Da questo punto di vista Milano è molto avanti a noi.
Per dire, anche a livello di rapporti tra società, da quelle parti avvengono anche operazioni importanti, con frequenti scambi di giocatori. Qui la cosa è tabu. I cambi avvengono raramente e mai per via diretta, a parte Cordova.

eh ma, i milanisti così come gli interisti non hanno mai coltivato l'idea di "epurare" o "purgare" ... parole invece entrate nel gergo coatto di questi qui o presenti nel loro DNA sin dalla loro fondazione.

[fish_mark]

eh ma, i milanisti così come gli interisti non hanno mai coltivato l'idea di "epurare" o "purgare" ... parole invece entrate nel gergo coatto di questi qui o presenti nel loro DNA sin dalla loro fondazione.

Se dopo 92 anni circa stiamo ancora qui si vede che questa presunta "epurazione" o addirittura "purga" è qualcosa che appartiene soltanto al loro vaniloquio. Praticamente scoreggie nello spazio.
Cose che a noi laziali veramente non possono disturbare minimamente.
Se loro soffrono di un complesso di presunta superiorità - nei loro discorsi senti come si considerino appartenenti al "grande calcio", pur non avendo vinto una mazza, tanto quanto noi -, in molti, troppi laziali si soffre un complesso di presunta inferiorità.
Dovremmo pensare molto più a noi stessi e a cosa fare per diventare sempre più grandi.

[cartesio]

A mio modo di vedere, l'amore per una squadra non può fondersi con l'odio per un'altra.
La questione del mio antiromanismo è esterna al mio cuore di laziale. Viene dopo.

Condivido. Aggiungo che a tratti l’odio per gli uni rischia di inquinare l’amore per gli altri.