Autore Topic: Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie  (Letto 4270 volte)

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CiPpi

Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #20 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 11:02:35 »
sai qual'è la cosa che mi lascia sempre perplesso???

è vedere i nostri arbitri che in europa lasciano giocare mentre in campionato fischiano ogn 3 secondi

per me non e' neanche quello, ma proprio il modo di giocare, molto piu' macchinoso, decisamente piu' attento, troppo, alla perfezione tattica ed al primo, non prenderle.

esculapio

Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #21 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 11:07:58 »
Mi limito solo al campionato.

Stefan Radu, 26 anni.
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Konko, 27 anni.
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Garrido, 27 anni.
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Matuzalem, 32 anni.
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Mauri, 32 anni.
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Brocchi, 36 anni.
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Rocchi, 35 anni.
2008-2009 - 27 presenze
2009-2010 - 32 presenze
2010-2011 - 18 presenze
2011-2012 - 11 presenze (su 23)

Sette giocatori x quattro stagioni = 28 stagioni. Solo in quattro occasioni hanno superato le 30 partite.
Noi non siamo il Milan, non ci possiamo permettere defezioni di massa. E Rocchi non è Pato, Matuzalem non è Aquilani, Konko non è Nesta, Brocchi non è Boateng.

ma mannaggia la miseria.. io lo ripeto sempre gia da inizio campionato (e me dicevano che ero iettatore..) se in rosa hai gente che ha sempre avuto problemi muscolari, se hai molta molta gente sopra i 32-33 anni e devono gioca sempre, ogni 3 giorni, perche' i ricambi non sono neanche lontanamente all'altezza.. cazzarola MA è NORMALE CHE POI HA TUTTI STI INFORTUNATI!! e c'è chi ancora parla di sfortuna!

Offline aquilafelyx

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #22 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 11:47:00 »
sul piano della corsa contro il Milan abbiamo visto che la squadra è ancora viva , e contro il Cesena (giovedì scorso) c'era stata una reazione nervosa importante , non essendo stata quella con l'Atletico una partita troppo ravvicinata si deve pensare che forse l'approccio non è stato dei migliori e che l'assenza di Lulic ha pesato in maniera determinante .

anche trovando attenuanti alla sconfitta resta però il rammarico nel constatare come vengono evidenziate le lacune della rosa ed il peso degli impegni infrasettimanali
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Boks XV

Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #23 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 11:48:09 »
ma mannaggia la miseria.. io lo ripeto sempre gia da inizio campionato (e me dicevano che ero iettatore..) se in rosa hai gente che ha sempre avuto problemi muscolari, se hai molta molta gente sopra i 32-33 anni e devono gioca sempre, ogni 3 giorni, perche' i ricambi non sono neanche lontanamente all'altezza.. cazzarola MA è NORMALE CHE POI HA TUTTI STI INFORTUNATI!! e c'è chi ancora parla di sfortuna!

certo che è sfortuna!
che ne sai tu? che sei un medico?  8)

Offline seminuovo

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #24 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 11:56:05 »
certo che è sfortuna!
che ne sai tu? che sei un medico?  8)
erano proprio gli ultratrentenni a dire che la rosa andava bene così. abbiamo scoperto che la campagna acquisti l'hanno fatta mauri e rocchi?

Offline Aquiladimare

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #25 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 12:11:19 »
sul piano della corsa contro il Milan abbiamo visto che la squadra è ancora viva , e contro il Cesena (giovedì scorso) c'era stata una reazione nervosa importante , non essendo stata quella con l'Atletico una partita troppo ravvicinata si deve pensare che forse l'approccio non è stato dei migliori e che l'assenza di Lulic ha pesato in maniera determinante .

anche trovando attenuanti alla sconfitta resta però il rammarico nel constatare come vengono evidenziate le lacune della rosa ed il peso degli impegni infrasettimanali

la Lazio è una delle squadre più lente della Seria A.... in Italia ce la giochiamo, bene o male....

ma quando becchiamo squadre che corrono allora iniziano i problemi... se poi troviamo squadre che corrono, che pressano e che giocano pure bene palla a terra (come ieri).... sono dolori....

secondo me una squadra come l'Atletico visto ieri, in Italia sarebbe  ai vertici della classifica... il che non è un complimento alla nostra Serie A...

mi augurerei che Tare e l'allenatore (Reja o chi per lui) iniziassero a pensare a come costruire una squadra dalle caratteristiche più europee che italiane...

Offline fish_mark

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #26 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 12:19:22 »
ripartizione delle responsabilità

10% colpa dei giocatori: ce l'hanno messa tutta

40% societa' panchina corta, ma non dipende dal mercato di gennaio: se nella dispensa hai ancora Zauri e Scaloni i risultati poi si vedono al momento del bisogno

30% sfiga per infortuni: questa squadra non si può permettere il lusso di avere 5-6 titolari fuori

20% Reja: la minestra va benone per le serate in condominio, ma quando si va fuori per il galà il suo dispositivo tattico si rivela insufficiente: siamo stati surclassati con raddoppi e triplicazioni sistematiche sul portatore di palla, senza che la squadra riuscisse ad adottare schemi alternativi per superare le strette linee difensive dei colchoneros; Simeone ci ha dato una bella lezione di calcio a noi e al calcio italiano tutto.

Spero vi sarete resi conto che ci hanno preso a pallate, ci hanno massacrato, ci hanno ciancicato.
Senza essere cattivo, al 30° del secondo tempo ho chiesto all'arbitro di fischiare la chiusura. Il pugile era suonato e aveva un taglio al sopracciglio destro: c'erano gli stremi per il ko tecnico.

Sul piano tattico, io ho visto un Atletico organizzatissimo, aggressivo e incazzato, che raddoppiava e anche triplicava ai portatori di palla nostri, che come avanzavano vedevano materializzarsi copiosi le maglie dei colchoneros e facevano una fatica ad andare avanti che gli serviva il machete come se camminassero nella giungla. E poi come si fa ad andare avanti alla bersagliera, con l'esterno che scende solitario fino al fondo e viene sistematicamente braccato e neutralizzato da una muta di due o tre giocatori biancorossi? Che senso ha attaccare in questa maniera?
Di fronte poi a una fase difensiva così organizzata dell'Atletico - con le linee che si restringevano davanti l'area restringendo al massimo gli spazi - a quel punto una soluzione poteva essere andare sul fondo e crossare basso per la volèe di Klose o l'incornata di Kozak. Niente di tutto questo, anche perché si paga la stanchezza (effetto indiretto anche dell'assenza di tanta e troppa gente).
Sul piano tecnico, vengo alle responsabilità della presidenza e della dirigenza, mica perché non ha fatto (in maniera adeguata) mercato a gennaio (polemica ormai passata: ci si metta una pietra sopra), ma proprio perché le seconde linee (per non parlare delle terze) compongono una rosa inadeguata ai vari impegni che deve affrontare la squadra.
Purtroppo questa è la dura realtà. I miracoli possono capitare una volta (Cesena), ma non è di questo mondo che avvengano sempre.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline Fulcanelli

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #27 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 12:20:05 »
Citazione da: Reflexblue - Ieri alle 12:29:59
Quindi.
Brocchi lo rinnoviamo perché ha carisma poi entra in società; Biava perché può sempre tornare utile; Mauri perché se no se la canta e poi entra in società pure lui; Bizzarri perché tanto è inutile cercare un altro secondo portiere; Scaloni perché cucina l'asado, è simpatico, fa gruppo e una volta ha dato uno strappo al magazziniere che gli si era fermata la macchina; Rocchi perché punta al record di gol Piola o a quello di anzianità di Ballotta, è indifferente; Stendardo perché è quasi avvocato e chiude la carriera da noi e poi entra in società con Mauri, Brocchi e Rocchi...
Chi manca? Del Nero perché un'altra chance gliela darei e non ha mai rotto i coglioni, Makinwa così lo giriamo Parvoz Bobojon Ghafurov del campionato tagiko, lo spacciamo per il nuovo Eto'o, quelli c'hanno il petrolio e vuoi vede' che quella volpe di Lotito..; Zauri perché alla fine poteva anda' peggio e che vai a cercare un ventenne che magari nemmeno s'ambienta e il pubblico lo fischia e che non lo sai i progetti a lunga scadenza so' 'na cazzata vedi la rioma che fa' gioca' Taddei, Totti e De Rossi.. E poi come lo inserisci sto ventenne se la rosa è lunga, Reja non s'ha a chi dare i resti e la priorità è sfoltire. Oh, finché non piazziamo Brocchi, Mauri, Rocchi, Scaloni e compagnia in prestito non voglio vede' entra nessuno a Formello.

Ah, certo che tutti 'sti infortuni.. che sfiga! Non s'è mai visto, e chi se l'aspettava. Ma quale sfiga, quel rimbabito di Reja ha cannato la preparazione. Erano in duecentocinquanta in ritiro, che non te lo ricordi?!

--------------------------
Sto' refrain è più ascoltato di quelli di Sanremo... Applausi
Ieri sera vedevo nell'Atletico Miranda, nostro oggetto del desiderio per un paio di anni con valutazioni di 6-7 milioni e (a prescindere dal reale valore del giocatore) ho scoperto che a giugno era andato in Spagna a parametro zero.


Offline Sca

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #28 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 12:52:40 »
Interessanti riflessioni.
La prima cosa cui penso è l'inadeguatezza "fisica" della Lazio, che solo a tratti mi è sembrata in questa stagione squadra all'altezza di un calcio moderno.
Parlo proprio di fisicità. Ora non so se la colpa sia della preparazione atletica, della rosa inadeguata per più fronti, dell'arretratezza del calcio italiano in generale, del boh.
Non dimentichiamoci come abbiamo superato il girone: battendo a fatica lo Zurigo in casa, spezzando le reni allo Sporting, sempre in casa e con i portoghesi venuti a giocare con la digitale al collo e la memory card inzeppata di foto di S. Pietro, rischiando di perdere in casa contro il Vaslui, che a dirlo sembra il generico della Trabant...
Insomma, se già l'Europa minore-minore (non solo l'EL è la Tim Cup d'Europa ma avevamo un girone da minimo sindacale) si è dimostrata troppo dura per le nostre boccucce, dovremmo seriamente cercare di capire i motivi.
Non li conosco, attenzione, non ho questa pretesa, sto ragionando a tastiera aperta.
Ho avuto sensazioni e qualche certezza.
Tipo che l'Udinese ancora galleggia per la qualificazione, avendo certo sofferto il passaggio del turno nel girone ma avendo sempre schierato, per scelta, delle formazioni largamente rimaneggiate; hanno fatto una scelta, l'EL non è prioritaria per loro, e nonostante questo stanno onorando discretamente l'impegno (sempre relativamente alla loro scala di priorità è alla qualità delle squadre messe in campo).
Io non ho capito cosa la Lazio, tecnico, squadra e società, volesse da questa EL. Non basta dire "fare bene, andare il più avanti possibile" e amenità del genere (ricordano le scritte "allacciate le cinture", "non usate il cellulare alla guida", roba di buon senso, vuota di significato e segno di una programmazione assente o, al più, nebulosa). Mi è sembrato tutto un vivere, a stento peraltro, alla giornata. D'altra parte la gag "Tare a Milano le ultime ore di mercato: di neve, ghiaccio e maledetti countdown" conferma pericolosamente il programma "Ahò, oggi che famo? C'è il sole?".
Darsi obiettivi significa 1) dare concretezza a un programma stagionale (rivedendolo, modificandolo, adattandolo, ovvio, tuttavia ogni adattamento è efficace solo se applicato a qualcosa di concreto, e la concretezza delle strategie dipende dalla chiarezza degli obiettivi), 2) assumersi responsabilità precise (e non quelle estemporanee delle singole gare).
Faccio un esempio. Si potrebbe dire: il nostro obiettivo in EL sono le semifinali, con la riserva (obiettivo minimo) dei quarti di finale. Be', questa è un'affermazione chiara, che inchioda ai risultati: se non arrivo ai quarti (minimo) ho fallito, se arrivo in finale (magari anche perdendola) merito un busto al Gianicolo.
Personalmente apprezzo chi dichiara obiettivi; fallirli e ammetterlo ("abbiamo fallito, secondo noi, per questo e quest'altro motivo") suscita in me rispetto e ammirazione.
Capisco che quest'analisi, monca quanto si vuole, possa essere allargata all'intera stagione/gestione della Lazio. Probabilmente sto parlando di questa EL, pensando a qualcos'altro, di più ampio e strutturale.

Altri brandelli sparsi di pensiero.
Discorso tecnico. E' forse vero che il calcio di Reja, a prescindere dagli interpreti, denuncia un'arretratezza tattica e atletica incompatibile ormai con la modernità? Intendo una modernità anche minore, quella dell'EL. Non giudico soltanto la partita di ieri, provo ad analizzare nel complesso la nostra partecipazione alla competizione. Per me il calcio di Reja, il calcio delle distanze, degli equilibri tra i reparti, il tutto al piccolo trotto, del singolo che va con gli altri attenti a tenere la posizione, dell'appoggio sull'uomo coperto, del dare le spalle al compagno (avete visto come non usciamo quasi mai vivi da una rimessa laterale? Chi va a batterla si trova il deserto nel raggio di 20 metri, tutti che danno le spalle o fanno i vaghi tenendosi a distanza), dei lanci della speranza, degli spazi intesi come misura di distanza ed equilibrio, mai come zone da aggredire...
Bene, questo calcio lo trovo anacronistico, soprattutto in contesti in cui la fisicità detta legge.
Manca l'addestramento tattico? Mancano lo gambe? Mancano gli uomini?
Quello che so è che Reja, con tutte le attenuanti, mi sembra più un commissario tecnico che un allenatore. In Italia basta, ma in Europa? E vogliamo parlare della testa? Ieri sera ci hanno devastato con l'aggressività, e l'aggressività nasce dalla testa: sembravamo agnelli in fila al macello. Troppo agnelli per giustificare soltanto con la stanchezza e la formazione rimaneggiata la devastazione.
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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #29 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 13:02:37 »

Altri brandelli sparsi di pensiero.
Discorso tecnico. E' forse vero che il calcio di Reja, a prescindere dagli interpreti, denuncia un'arretratezza tattica e atletica incompatibile ormai con la modernità? Intendo una modernità anche minore, quella dell'EL. Non giudico soltanto la partita di ieri, provo ad analizzare nel complesso la nostra partecipazione alla competizione. Per me il calcio di Reja, il calcio delle distanze, degli equilibri tra i reparti, il tutto al piccolo trotto, del singolo che va con gli altri attenti a tenere la posizione, dell'appoggio sull'uomo coperto, del dare le spalle al compagno (avete visto come non usciamo quasi mai vivi da una rimessa laterale? Chi va a batterla si trova il deserto nel raggio di 20 metri, tutti che danno le spalle o fanno i vaghi tenendosi a distanza), dei lanci della speranza, degli spazi intesi come misura di distanza ed equilibrio, mai come zone da aggredire...
Bene, questo calcio lo trovo anacronistico, soprattutto in contesti in cui la fisicità detta legge.
Manca l'addestramento tattico? Mancano lo gambe? Mancano gli uomini?
Quello che so è che Reja, con tutte le attenuanti, mi sembra più un commissario tecnico che un allenatore. In Italia basta, ma in Europa? E vogliamo parlare della testa? Ieri sera ci hanno devastato con l'aggressività, e l'aggressività nasce dalla testa: sembravamo agnelli in fila al macello. Troppo agnelli per giustificare soltanto con la stanchezza e la formazione rimaneggiata la devastazione.

analisi di una profondità impressionante.
Ho notato anche io raddoppi sistematici sui nostri portatori di palla quando non vere e proprie aggressioni a mano armata a centrocampo.
ho visto troppe volte Candreva lanciarsi all'arma bianca praticamente solitario mentre gli altri se ne stavano acquattati sulla linea di centrocampo.
ho visto troppe i nostri scendere sulla fascia raggiungere la bandierina perché chiusi in quello spazio da due o tre giocatori dell'Atletico.

Il calcio dell'età del bronzo al cospetto del calcio ultramoderno. Che lezione!
Sono uscito anzitempo: ne avevo abbastanza, ero spossato da tanta superiorità.
Non ricordavo una batosta simile da tempi di Lazio-vicenza 1-3 (1978, stessicolori, stessi risultati)
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Offline cartesio

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« Risposta #30 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 13:20:44 »

Spero vi sarete resi conto che ci hanno preso a pallate, ci hanno massacrato, ci hanno ciancicato.

FM, di quando in quando mi strappi un sorriso. Dopo che il forum è stato inondato per ore da post che hanno riconosciuto la schiacciante superiorità dell'AM, dopo che addirittura Reja ha dichiarato che avevano vinto "con merito", arrivi tu e scrivi quanto sopra.
Ebbene sì, ce ne siamo resi conto. Lo abbiamo visto in diretta, purtroppo. Abbiamo idee diverse sui perché e su ciò che possiamo aspettarci per il futuro, ma lo abbiamo visto.
A me sarebbe piaciuto vedere la vera Lazio, con tutti titolari in campo, e leggere le analisi tecniche del giorno dopo. Penso sarebbero state molto diverse.
D'altra parte, se, come scriveva il rimpianto BobCouto, la difesa titolare prende un quarto dei gol di quelle con le riserve, forse i 3 gol di ieri sarebbero stati di meno e forse ne avremmo fatto noi uno in più.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #31 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 13:49:47 »
Interessanti riflessioni.
La prima cosa cui penso è l'inadeguatezza "fisica" della Lazio, che solo a tratti mi è sembrata in questa stagione squadra all'altezza di un calcio moderno.
Parlo proprio di fisicità. Ora non so se la colpa sia della preparazione atletica, della rosa inadeguata per più fronti, dell'arretratezza del calcio italiano in generale, del boh.
Non dimentichiamoci come abbiamo superato il girone: battendo a fatica lo Zurigo in casa, spezzando le reni allo Sporting, sempre in casa e con i portoghesi venuti a giocare con la digitale al collo e la memory card inzeppata di foto di S. Pietro, rischiando di perdere in casa contro il Vaslui, che a dirlo sembra il generico della Trabant...
Insomma, se già l'Europa minore-minore (non solo l'EL è la Tim Cup d'Europa ma avevamo un girone da minimo sindacale) si è dimostrata troppo dura per le nostre boccucce, dovremmo seriamente cercare di capire i motivi.
Non li conosco, attenzione, non ho questa pretesa, sto ragionando a tastiera aperta.
Ho avuto sensazioni e qualche certezza.
Tipo che l'Udinese ancora galleggia per la qualificazione, avendo certo sofferto il passaggio del turno nel girone ma avendo sempre schierato, per scelta, delle formazioni largamente rimaneggiate; hanno fatto una scelta, l'EL non è prioritaria per loro, e nonostante questo stanno onorando discretamente l'impegno (sempre relativamente alla loro scala di priorità è alla qualità delle squadre messe in campo).
Io non ho capito cosa la Lazio, tecnico, squadra e società, volesse da questa EL. Non basta dire "fare bene, andare il più avanti possibile" e amenità del genere (ricordano le scritte "allacciate le cinture", "non usate il cellulare alla guida", roba di buon senso, vuota di significato e segno di una programmazione assente o, al più, nebulosa). Mi è sembrato tutto un vivere, a stento peraltro, alla giornata. D'altra parte la gag "Tare a Milano le ultime ore di mercato: di neve, ghiaccio e maledetti countdown" conferma pericolosamente il programma "Ahò, oggi che famo? C'è il sole?".
Darsi obiettivi significa 1) dare concretezza a un programma stagionale (rivedendolo, modificandolo, adattandolo, ovvio, tuttavia ogni adattamento è efficace solo se applicato a qualcosa di concreto, e la concretezza delle strategie dipende dalla chiarezza degli obiettivi), 2) assumersi responsabilità precise (e non quelle estemporanee delle singole gare).
Faccio un esempio. Si potrebbe dire: il nostro obiettivo in EL sono le semifinali, con la riserva (obiettivo minimo) dei quarti di finale. Be', questa è un'affermazione chiara, che inchioda ai risultati: se non arrivo ai quarti (minimo) ho fallito, se arrivo in finale (magari anche perdendola) merito un busto al Gianicolo.
Personalmente apprezzo chi dichiara obiettivi; fallirli e ammetterlo ("abbiamo fallito, secondo noi, per questo e quest'altro motivo") suscita in me rispetto e ammirazione.
Capisco che quest'analisi, monca quanto si vuole, possa essere allargata all'intera stagione/gestione della Lazio. Probabilmente sto parlando di questa EL, pensando a qualcos'altro, di più ampio e strutturale.

Altri brandelli sparsi di pensiero.
Discorso tecnico. E' forse vero che il calcio di Reja, a prescindere dagli interpreti, denuncia un'arretratezza tattica e atletica incompatibile ormai con la modernità? Intendo una modernità anche minore, quella dell'EL. Non giudico soltanto la partita di ieri, provo ad analizzare nel complesso la nostra partecipazione alla competizione. Per me il calcio di Reja, il calcio delle distanze, degli equilibri tra i reparti, il tutto al piccolo trotto, del singolo che va con gli altri attenti a tenere la posizione, dell'appoggio sull'uomo coperto, del dare le spalle al compagno (avete visto come non usciamo quasi mai vivi da una rimessa laterale? Chi va a batterla si trova il deserto nel raggio di 20 metri, tutti che danno le spalle o fanno i vaghi tenendosi a distanza), dei lanci della speranza, degli spazi intesi come misura di distanza ed equilibrio, mai come zone da aggredire...
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Quello che so è che Reja, con tutte le attenuanti, mi sembra più un commissario tecnico che un allenatore. In Italia basta, ma in Europa? E vogliamo parlare della testa? Ieri sera ci hanno devastato con l'aggressività, e l'aggressività nasce dalla testa: sembravamo agnelli in fila al macello. Troppo agnelli per giustificare soltanto con la stanchezza e la formazione rimaneggiata la devastazione.
Tutte cose che sistematicamente mancano alla e nella Lazio, ormai da tempo.
Nella Lazio si va avanti a frasi fatte, tipo, gli obiettivi si raggiungono, non si dichiarano. Oppure, il mercato della Lazio è aperto 365 giorni l'anno 24 ore su 24. O ancora, la Lazio può acquistare chiunque, non ha bisogno prima di vendere. Bikila, le bocce, i parametri.
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#liberalaLazio

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« Risposta #32 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 14:14:00 »

D'altra parte, se, come scriveva il rimpianto BobCouto, la difesa titolare prende un quarto dei gol di quelle con le riserve, forse i 3 gol di ieri sarebbero stati di meno e forse ne avremmo fatto noi uno in più.


Forse hai ragione. Il rammarico più grande della stagione, per me, rimarrà quello di essere arrivati alla partita più importante dell'anno senza praticamente tutta la difesa. Non posso pensarci nemmeno.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

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« Risposta #33 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 14:22:25 »
SCA da standing ovation.

Ma si tratta di cose,come evidenziato qui sopra da Merlino, che oramai mancano da anni a questa squadra.

Bisogna capire seriamente cosa vogliamo.
L' Udinese, che non vincerà la coppa nè lo scudetto,nè quest' anno e forse mai, ha tuttavia un progetto chiaro e definito. Un modo di agire sul mercato chiaro e definito oramai da anni a questa parte. E non facciamo battute sul termine progetto. In questa sede ,per progetto, intendo un piano aziendale, come una qualsiasi azienda ha.

Noi viviamo alla giornata. E non è una frase buttata lì a caso. Abbiamo una rosa costruita senza alcun tipo di equilibrio.(non oso immaginare senza Lulic la velocità media del nostro centrocampo. Un insieme di bradipi che, seppur presi singolarmente sono buoni, insieme garantiscono un solo tipo di gioco, senza cambi di ritmo...)

La logica poi degli ultimi rinnovi è demenziale....e non sembra aver fine...



Offline Bob

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« Risposta #34 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 14:46:04 »
Leggo di colpe e percentuali...  quando perdi con una squadra più forte non ci sono mai grandi colpe. Questi meno di 2 anni fa hanno vinto la coppa uefa e battuto in finale l'inter di Mourinho nella Supercoppa! Sembra una vita, ma non è così...   :o

Offline cartesio

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #35 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 15:05:14 »
Leggo di colpe e percentuali...  quando perdi con una squadra più forte non ci sono mai grandi colpe. Questi meno di 2 anni fa hanno vinto la coppa uefa e battuto in finale l'inter di Mourinho nella Supercoppa! Sembra una vita, ma non è così...   

27 agosto 2010.
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

Offline Bob

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #36 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 15:14:12 »
27 agosto 2010.

17 mesi e mezzo...   altri giocatori, altro allenatore, ma squadra di un certo livello...  un po' come la Lazio del '98.  ::)

POMATA

Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #37 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 15:38:16 »
SCA da standing ovation.

Ma si tratta di cose,come evidenziato qui sopra da Merlino, che oramai mancano da anni a questa squadra.

Bisogna capire seriamente cosa vogliamo.
L' Udinese, che non vincerà la coppa nè lo scudetto,nè quest' anno e forse mai, ha tuttavia un progetto chiaro e definito. Un modo di agire sul mercato chiaro e definito oramai da anni a questa parte. E non facciamo battute sul termine progetto. In questa sede ,per progetto, intendo un piano aziendale, come una qualsiasi azienda ha.

Noi viviamo alla giornata. E non è una frase buttata lì a caso. Abbiamo una rosa costruita senza alcun tipo di equilibrio.(non oso immaginare senza Lulic la velocità media del nostro centrocampo. Un insieme di bradipi che, seppur presi singolarmente sono buoni, insieme garantiscono un solo tipo di gioco, senza cambi di ritmo...)

La logica poi degli ultimi rinnovi è demenziale....e non sembra aver fine...

Non sei osservatore, abbiamo la stessa politica dell'udinese. Giocatori che spuntano si vendono e si tira avanti.

Io da Lotito non mi aspetto nulla, tifo per la Lazio e se gli riesce a Lotito fare lo stadio con 50000 appartamenti attorno meglio per lui. Al momento mi basta che non ci spedisca in B e che la Lazio giochi ogni anno in europa.

Logicamente prima farà i soldi prima se ne andrà...a meno che le alleanze politiche che gli permettono avere gli appalti di svariati enti vengano a meno...come lo hanno fatto crescere lo faranno crollare...

Al momento non se ne parla.

rocco tanica

Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #38 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 15:50:46 »
Cedere giocatori senza acquistarne altri, qualitativamente più forti non serve a niente
Stiamo al punto di rimpiangere Stendardo, che a Bergamo non sta andando così male.
Su Sculli, ma a sto punto anche su Cissè mi taccio.
Pazienza (non il giocatore, quello non ci serviva  :occhialcielo: ) e complimenti all'Atletico e al grande Cholo

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Re:Sulla EL ed in genereale: Riflessioni varie
« Risposta #39 : Venerdì 17 Febbraio 2012, 15:53:18 »
abbiamo la stessa politica dell' Udinese?
mi arrendo...(anche se già mi ero arreso dopo "konko mille volte meglio di juanfran")