Vincono, metteteve l'anima in pace, alla prima occasione segnano. Le cose vanno così.
Sembra il contrappasso della partita a Cagliari.
Rimangono alcuni misteri, roba insondabile, roba da X Files, cose strane, che varcano in modo inquietante il confine della normalità: giocano con una sorta di leggerezza extraterrena, si aprono, offrono campo e occasioni agli avversari con la sfrontatezza di chi sa che rimarrà impunito dal destino, come se una scudo spaziale o qualche altra diavoleria metafisica impedisse agli avversari di segnare. Il primo tempo col Catania e questo primo tempo andrebbero messi su un dvd e proiettati al Cicap.
Mi sono convinto che sia la loro leggerezza, imprudente e irrazionale, a proteggerli.
Rischiano l'osso del collo e continuano ad attaccare a testa bassa, magari senza neppure creare pericoli; sono programmati per attaccare ed è stata disattivata loro l'area cerebrale dei calcoli razionali, costi/benefici, quella che confina con la prudenza e la paura.
Un po' Mr. Magoo, un po' Forrest Gump.
Confesso anche, da buon voyeurista, un certo gusto perverso nel vederli così leggiadri all'attacco. Sono affascinato dalla loro incoscienza.