Autore Topic: FUORI GIOCO (Calcio e potere)  (Letto 8208 volte)

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POMATA

Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #40 : Domenica 12 Febbraio 2012, 20:18:17 »
No no, fermi;  :D mi riferisco alla vox populi; quando era Lotito a togliere gli ingressi a certa gente era appunto considerato un taccagno, da quando lo fanno gli americani sono innovatori che vogliono tagliare col passato.  ;)

Si era capito, ma ci sono utenti un pò pignoli ;D ;D ;D

zorba

Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #41 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 07:04:54 »
Ed ecco il brano su Lotito (come pubblicato da Il Fatto Quotidiano di sabato scorso).

Io sono (e sempre sarò) la legge

Inciampa nell'aggiotaggio, ma non si piega perché tutto ha un prezzo e una scadenza. Quella di Claudio Lotito, il presidente a lunga conservazione, si perde nella nebbia delle promesse. Un nuovo stadio all'orizzonte e un antico modo di raffrontarsi alla controparte: i calciatori.
Per Lotito moralizzare significa ristabilire i ruoli. Decurtare gli stipendi, mettere in quarantena gli ammutinati, farli allenare a parte, inscenare siparietti con i tifosi (almeno con quelli che non lo insultano) e recuperare (non prima che si siano cosparsi il capo di cenere e solo se davvero si dia il caso) i reprobi.
Perché nella cosmogonia di Lotito è Claudio stesso a incarnare la giustizia divina. E se gli danno torto (come nel caso Pandev, con Lotito condannato a pagargli 60.000 euro dopo una lunga e forzata inattività) Claudio-faccio tutto io preferisce l'attitudine da popolano a quella del signore. Deve pagare? Pagherà. Non prima però di aver decurtato dalla cifra due magliette e quattro biglietti omaggio dati a Pandev per una partita di Coppa Italia.
A casa Lotito, c'è una sola tavola della legge. La sua.

Offline Fabio70rm

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #42 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 08:54:27 »
Sembra il ritratto di un signore feudale.

Alcune cose sono, purtroppo vere, altre, invece mi sembrano esagerate.

Vero è il faccio tutto io, vero è che vige la sua sola legge, tradotto non si fida di nessuno e tutto deve passare da lui.

Ma non è vero che fa siparietto con i tifosi; non mi sembra che voglia incarnare la giustizia divina, nè che certe scempiaggini come il caso Pandev sia mosso da un ego così smisurato da pensare che l'etat c'est moi...semmai una impostazione rigida e poco malleabile di un certo modo di gestire un'azienda, che ricorda la figura del limitato imprenditore di stampo democristiano anni '80. Cui si aggiunge una irresistibile tendenza al voler tentare troppo la sorte in certe situazioni, come il mercato, dove invece bisogna ferocemente pianificare.

Il cosiddetto "Dredd" (cit) ha fatto tante cose buone, non ultima quella di fare un mercato di giugno con le tempistiche giuste, ma anche un discreto numero di corbellerie. Nel complesso, la linea della società però è in netta crescita. Pensate a come stavamo nel 2004....e a come stiamo ora. Ci sono state delle cose orribili, come i mancati rafforzamenti e Calciopoli, ma anche due Coppe, che fanno comunque palmares, e lo rendono uno dei soli quattro presidenti vincenti della nostra storia. Il che non è poco.

Sono i suoi passi indietro da gambero, come a gennaio, che fanno stranire ed infuriare.

Due passi avanti e uno indietro....si decidesse a farne uno solo avanti, senza retrocedere, sarebbe tanto di guadagnato per tutti.

Per lui, per non avere contestazioni, per noi, per non avere casus belli per scatenarci in risse tra tifosi, verbali e non.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline MagoMerlino

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #43 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 10:26:42 »
Si era capito, ma ci sono utenti un pò pignoli ;D ;D ;D
A si era capito?
Allora a CHI ti riferivi quando hai risposto:
Non credo abbia usato la parola "purciaro" magari, incompetente, inetto etc etc
Parlavamo dell'autore del libro o chi altro?


Ed ecco il brano su Lotito (come pubblicato da Il Fatto Quotidiano di sabato scorso).

Io sono (e sempre sarò) la legge

Inciampa nell'aggiotaggio, ma non si piega perché tutto ha un prezzo e una scadenza. Quella di Claudio Lotito, il presidente a lunga conservazione, si perde nella nebbia delle promesse. Un nuovo stadio all'orizzonte e un antico modo di raffrontarsi alla controparte: i calciatori.
Per Lotito moralizzare significa ristabilire i ruoli. Decurtare gli stipendi, mettere in quarantena gli ammutinati, farli allenare a parte, inscenare siparietti con i tifosi (almeno con quelli che non lo insultano) e recuperare (non prima che si siano cosparsi il capo di cenere e solo se davvero si dia il caso) i reprobi.
Perché nella cosmogonia di Lotito è Claudio stesso a incarnare la giustizia divina. E se gli danno torto (come nel caso Pandev, con Lotito condannato a pagargli 60.000 euro dopo una lunga e forzata inattività) Claudio-faccio tutto io preferisce l'attitudine da popolano a quella del signore. Deve pagare? Pagherà. Non prima però di aver decurtato dalla cifra due magliette e quattro biglietti omaggio dati a Pandev per una partita di Coppa Italia.
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Credo abbia inquadrato il personaggio. A prescindere dagli esempi, Lotito questo è e probabilmente questo vuol sembrare.
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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #44 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 11:37:36 »
Ed ecco il brano su Lotito (come pubblicato da Il Fatto Quotidiano di sabato scorso).

Io sono (e sempre sarò) la legge

Inciampa nell'aggiotaggio, ma non si piega perché tutto ha un prezzo e una scadenza. Quella di Claudio Lotito, il presidente a lunga conservazione, si perde nella nebbia delle promesse. Un nuovo stadio all'orizzonte e un antico modo di raffrontarsi alla controparte: i calciatori.
Per Lotito moralizzare significa ristabilire i ruoli. Decurtare gli stipendi, mettere in quarantena gli ammutinati, farli allenare a parte, inscenare siparietti con i tifosi (almeno con quelli che non lo insultano) e recuperare (non prima che si siano cosparsi il capo di cenere e solo se davvero si dia il caso) i reprobi.
Perché nella cosmogonia di Lotito è Claudio stesso a incarnare la giustizia divina. E se gli danno torto (come nel caso Pandev, con Lotito condannato a pagargli 60.000 euro dopo una lunga e forzata inattività) Claudio-faccio tutto io preferisce l'attitudine da popolano a quella del signore. Deve pagare? Pagherà. Non prima però di aver decurtato dalla cifra due magliette e quattro biglietti omaggio dati a Pandev per una partita di Coppa Italia.
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Questa rappresentazione del capitolo del libro è molto libera e non risponde affatto, neanche nella lettera, al contenuto del libro.
Si parla di altro, molto altro.
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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #45 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 12:19:23 »
Questa rappresentazione del capitolo del libro è molto libera e non risponde affatto, neanche nella lettera, al contenuto del libro.
Si parla di altro, molto altro.
E allora, nel caso interessi, credo sia necessario lo scritto originale almeno del capitolo che riguarda Lotito, altrimenti discutiamo su riassunti e letture di terzi, senza conoscere esattamente l'autore cosa ha scritto.
Se ne hai la possibilità, sarebbe interessante leggere il capitolo riguardante Lotito, integralmente.
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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #46 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 12:37:38 »
Proviamo con una prima portata.
Quanto riporto è una mia sintesi, in alcune parti con frasi riportate fedelmente. Ho sorvolato su aspetti relativi ai suoi rapporti privati con altre persone, cose su cui il mio interesse è pari a zero.

Il capitolo secondo si intitola “Claudio Lotito, La nuova Lazio dopo il crollo di Cragnotti” ed è suddiviso in paragrafi ognuno con il suo titolo.

Un debutto sfortunato

Da imprenditore, nasce piccolo, in pratica un self-made man che si fa strada con due imprese di pulizie con gran parte del fatturato aziendale proveniente dagli appalti degli enti locali e delle società a controllo pubblico. Regini, provincia, comune, le USL, gli ospedali. Completano l’offerta altre due aziende del servizio mensa e la vigilanza.
Si segnala poi la notizia del suo arresto nel novembre del 1992 riportata dal Messaggero, circostanza che tutti conosciamo per averla vista postata varie volte.
L’accusa è quella di aver avuto i coefficienti di massimo ribasso necessari ad aggiudicarsi la gara da 27 miliardi di lire per le pulizie nel triennio 1992-95. In realtà, quella gara L. l’ha persa, ma i magistrati ritengono che sia socio occulto delle imprese vincitrici e che ci sia un disegno per favorire le società vicine ai partiti di Governo. Non viene specificato l’esito del processo.

L’età d’oro di Cragnotti

Il quinquennio fra il 1995 e il 2000, con la regione guidata dal centrosinistra, è il periodo di massima espansione economica delle sue aziende.
La Lazio diventa la prima società di calcio italiana quotata in borsa. Lo sbarco al listino suona moderno, capitalistico e avanzato. I pochi che avanzano dubbi sono bollati come disfattisti o passatisti. Cragnotti sottolinea che molti club inglesi sono quotati e nessuno oserebbe discutere un trend imposto dalla piazza finanziaria più evoluta d’Europa. A chi fa notare che le squadre inglesi hanno, di solito, un patrimonio reale ossia lo stadio di proprietà, il patron della Cirio replica che anche la Lazio presto avrà un suo impianto.

Il volo dell’Aquila in Borsa
Le azioni SSLazio passano dalle 6600 del collocamento nel 1998 alle 13.000 lire del maggio 2000 all’epoca dello scudetto. Cragnotti sostiene che un club di calcio è un’azienda come un’altra e va gestito con gli stessi criteri. Bisogna tagliare gli ingaggi, mantenere l’equilibrio entrate-uscite e passare dalla gestione del debito a quella della ricchezza.
Non tutti danno credito a Cragnotti, tanto che un noto banchiere, pure fedele compagno di avventura del Cragnotti fin dagli inizi, si sgancia ed esce dalla società con un tempismo da grande centravanti. Ha un brutto presentimento e ottime ragioni per averlo.
Novembre 2002 Cirio default. Secondo i magistrati quasi metà dell’emissione obbligazionaria curata da Unicredit e Banca di Roma finisce dritta nelle casse della Lazio che paga 108 milioni di euro di stipendi l’anno.

Alla ricerca di un salvatore

3 gennaio 2003 Cragnotti si dimette come manovra difensiva suggerita dai legali per cui se Cragnotti non è più amministratore, non può inquinare le prove né reiterare un eventuale reato e di scappare all’estero non ha intenzione.
Capitalia converte in azioni i suoi crediti verso la Lazio e diventa padrone di un club tecnicamente fallito. La Lazio però va salvata a ogni costo, per cui si lanciano due aumenti di capitale. Il primo, marzo 2003, da 100 milioni di euro sottoscritto dai tifosi piccoli azionisti che aderiscono in nome della bandiera.
Voci su possibili nuovi proprietari. Bertarelli che però smentisce. Una piccola quota di azionisti è per alcuni noti immobiliaristi e industriali che però sono impazienti di uscirne.
Nel gennaio 2004 le casse della Lazio sono di nuovo vuote e bisogna trovare 120 milioni di euro per non chiudere i battenti, mentre le azioni sono a 2 centesimi l’una, con il nuovo aumento di capitale che scatena la speculazione su voci di takeover da parte di una misteriosa cordata con San Marino, paradiso offshore della porta accanto. Secondo le voci di mercato, il coordinatore occulto del gruppo potrebbe essere lo stesso Cragnotti che sarebbe disposto a perdere tutto ma non la squadra del cuore.
A dispetto della distruzione finanziaria di uno dei principali gruppi industriali italiani, il proprietario della CIRIO viene visto dai sostenitori laziali come un eroe. Questa dimensione avvalorata e non sminuita dalla distruzione stessa. Solo un amore profondo arriva alla devastazione, in ogni caso ne è valsa la pena.
Questo travolgente legame irrazionale fra Cragnotti e i tifosi è la premessa dell’ostilità e della violenza che gli stessi tifosi riserveranno al successore di Cragnotti, L.

Hanno arrestato Sergio, Sergio è vivo
L’11 febbraio 2004 giorno di lutto ossia l’arresto di Sergio Cragnotti.
Il 21 marzo 2004 il derby della capitale viene interrotto su richiesta congiunta degli ultras di Roma e Lazio che lanciano in campo di tutto.
Dopo la sospensione del titolo Lazio viene riammesso a maggio quando la procura della Repubblica di Roma decide di agire in sede penale contro i rappresentanti della fantomatica cordata di San Marino che, a sua volta, ha avuto dieci mesi di tempo per manovrare intorno al club. Un’inchiesta così pacata si concluderà nel modo più prevedibile, vale a dire con un’archiviazione per prescrizione dei termini fissata per il 21 dicembre 2011, dopo sette anni e mezzo.
Anche il processo per la bancarotta Cirio non brilla per sveltezza. Ai primi di marzo 2011 si chiedono condanne per 15 anni.

La minaccia degli ultras

Nel Giugno 2004 aumento di capitale da 120 è fallito e tutto sembra finito, con la squadra che non ha la possibilità di iscrizione alla stagione 2004-05.
Mentre anche il Napoli va fallendo e prevale la rassegnazione, a Roma la piazza è in rivolta e i tifosi della curva nord dell’Olimpico si piazzano a protestare sotto la sede di Capitalia, dietro via del Corso.
Operazione salvate l’aquila condotta su due terreni. La banca più coinvolta – capitale di Geronzi – si attiva per cercare un compratore e la scelta cade su Lotito.
L’imprenditore è titolare di un gruppo di imprese di cui non è facile fare una stima perché le società sono slegate una dall’altra e non presentano un bilancio consolidato di gruppo. I ricavi aggregati si arrivano attorno ai 90 milioni di euro all’anno. I dipendenti si sarebbero ottomila nel 2004, una cifra approssimata per eccesso che tiene conto di tutti gli addetti stagionali tipici del settore. L. ha tentato di allargarsi al di là del suo business tradizionale e si è lanciato nello stoccaggio del petrolio rilevando un deposito a Fiumicino che serve le compagnie aeree, ma senza grande successo a causa del complotto di alcune grosse compagnie che tengono chiuso l’oleodotto di collegamento tra il mare e.
Non ha alle spalle un gruppo da miliardi di euro di fatturato come la Cirio, ma Geronzi ah assoluto bisogno di un compratore e fa il fuoco con la legna che ha. Di fronte all’alternativa di un fallimento e della ripartenza dalla serie C i tifosi si rassegneranno all’austerity.



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Mazzola

Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #47 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 13:19:49 »
Scusate ma dove sta il dimmi qualcosa che non so ?

Dobbiamo leggere queste cose, che sappiamo tutti perchè le conosciamo, per farci una "idea" su Lotito (o Della Valle o Moratti o Zamparini o Cairo o ecc ecc ) ?

Cosa aggiunge ?

Offline robylele

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #48 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 15:09:34 »
Scusate ma dove sta il dimmi qualcosa che non so ?

Dobbiamo leggere queste cose, che sappiamo tutti perchè le conosciamo, per farci una "idea" su Lotito (o Della Valle o Moratti o Zamparini o Cairo o ecc ecc ) ?

Cosa aggiunge ?

nulla.

in effetti non si percepisce lo scopo del topic..  8)
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

CiPpi

Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #49 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 15:31:27 »
...in effetti non si percepisce lo scopo del topic..  8)

un altro modo di parlare di Lotito, facendo finta di parlare di altro, non solo e' possibile, ma ormai realta'.

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #50 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 15:35:10 »
un altro modo di parlare di Lotito, facendo finta di parlare di altro, non solo e' possibile, ma ormai realta'.

Non siete mica obbligati a parlare di un argomento che, con ogni probabilità, deve provocare anche fenomeni di eruzione cutanea.
In questi casi, più che un buon farmaco aiuta la prevenzione per ridurre il contagio.
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Offline Fulcanelli

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #51 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 15:56:45 »
Dalla sintesi su riportata sembrerebbe che l'illustre (!) autore abbia sciupato l'occasione di andare oltre e approfondire. Per esempio: che fine hanno fatto i 120 milioni (non 100, ma 120 erano) del primo aumento di capitale? Che faceva il controllore Geronzi quando si scrivevano (chi li autorizzava?) contratti d'oro a Mancini, De Mita, Baraldi? Che ruolo ebbe lo studio Ripa di Meana (Masoni)? La legge che permise alla Lazio la rateizzazione fu davvero legge ad personam o era una legge approvata qualche anno prima, per la qualcosa si è fatta un'inutile cagnara? Ci fu davvero un intervento di Berlusconi, o l'uomo di Arcore millantò interessamento come fatto in tante altre occasioni? Ecc. ecc.
Si poteva stabilire o ristabilire la verità. Si è fatto invece una copia e incolla di cose trite e ritrite.

Offline robylele

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #52 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 16:12:17 »

Ci fu davvero un intervento di Berlusconi, o l'uomo di Arcore

Berlusconi parlò impropriamente di problemi di ordine pubblico, facendo finta di dimenticare che:
- la legge é legge
- il dispositivo era farina del sacco di Lega, AN e Forza Italia.


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Offline Fulcanelli

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #53 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 16:14:26 »
Berlusconi parlò impropriamente di problemi di ordine pubblico, facendo finta di dimenticare che:
- la legge é legge
- il dispositivo era farina del sacco di Lega, AN e Forza Italia.

Appunto. La circosanza era buona per fare giustizia di certe leggende metropolitane. Bastava averne voglia.

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #54 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 16:17:58 »
Dalla sintesi su riportata sembrerebbe che l'illustre (!) autore abbia sciupato l'occasione di andare oltre e approfondire. Per esempio: che fine hanno fatto i 120 milioni (non 100, ma 120 erano) del primo aumento di capitale? Che faceva il controllore Geronzi quando si scrivevano (chi li autorizzava?) contratti d'oro a Mancini, De Mita, Baraldi? Che ruolo ebbe lo studio Ripa di Meana (Masoni)? La legge che permise alla Lazio la rateizzazione fu davvero legge ad personam o era una legge approvata qualche anno prima, per la qualcosa si è fatta un'inutile cagnara? Ci fu davvero un intervento di Berlusconi, o l'uomo di Arcore millantò interessamento come fatto in tante altre occasioni? Ecc. ecc.
Si poteva stabilire o ristabilire la verità. Si è fatto invece una copia e incolla di cose trite e ritrite.

Intanto gli argomenti che tu segnali sono oggetto della successiva parte che poi posterò.
Il livello di profondità che ti attendevi è degno di un libro interamente dedicato, mentre nel libro di cui stiamo parlando è composto da 240 pagine, di cui soltanto 28 dedicate al presidente.
Qualcosina di interessante si dice, oltre alla miriade di cose già note, soprattutto ai frequentatori dei forum.
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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #55 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 18:05:05 »
...
Non viene specificato l’esito del processo.
...

Un giornalista "serio" che vuole scrivere un libro si va a cercare come è andato a finire il processo.

Sennò è solo una rassegna stampa di cose che già sappiamo tutti.
E se devo leggere una rassegna stampa (e non solo) mi leggo oizaL che è decisamente meglio. 

CiPpi

Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #56 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 18:34:46 »
Non siete mica obbligati a parlare di un argomento che, con ogni probabilità, deve provocare anche fenomeni di eruzione cutanea.
In questi casi, più che un buon farmaco aiuta la prevenzione per ridurre il contagio.
nessuna eruzione cutanea, solo l'intento di  mettere in risalto che mentre ti lamenti dei Lotitosi e Lotitono. quando le risposte non si allineano alle tue intenzioni, continui comunque a divagarne in liberta'.  attendo lo scoop su Siviglia costretto a giocare ed i soldi trafugati dalle casse della Lazio.

Offline fish_mark

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Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #57 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 18:52:15 »
 nessuna eruzione cutanea, solo l'intento di  mettere in risalto che mentre ti lamenti dei Lotitosi e Lotitono. quando le risposte non si allineano alle tue intenzioni, continui comunque a divagarne in liberta'.  attendo lo scoop su Siviglia costretto a giocare ed i soldi trafugati dalle casse della Lazio.

Io non ho risposte preconfezionate e sono pronto a discussioni soprattutto con chi ha idee diverse e semmai opposte alle mie. Mi aspetto soltanto che non debbano volare gli stracci.
il tema del topic però è il "libro che parla del presidente" non l'ennesima quotidiana ordalia sul presidente.
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Mazzola

Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #58 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 19:14:17 »
Se tu a delle persone in fila per il sussidio di disoccupazione, lanci dei soldi...non puoi pretendere che non si azzuffino o volino stracci.
E non puoi dire che se succede ti tiri indietro.
Perchè succede.

Ma "conoscendoti" so che lo sai già.

Trippanera

Re:FUORI GIOCO (Calcio e potere)
« Risposta #59 : Lunedì 13 Febbraio 2012, 19:40:58 »
Se tu a delle persone in fila per il sussidio di disoccupazione, lanci dei soldi...non puoi pretendere che non si azzuffino o volino stracci.
E non puoi dire che se succede ti tiri indietro.
Perchè succede.

Ma "conoscendoti" so che lo sai già.

Siamo le involontare quinte colonne della disinformazione romanista.
C'è qualche possibilità che sta fetecchia di libro ci riveli qualcosa di succoso sulle ragadi anali?
Sennò a che serve?