FUORI GIOCO (Calcio e potere)

[fish_mark]

Apprezzo ( nonostante si sia su posizioni diverse, ma comunque tutt´e due Lazialissime ) il buon fish_mark.
Ma quando va a tirar fuori topic del genere per avere certe prevedibilissime risposte, beh, non lo capisco   

Non c'è niente da capire, caro Bob. C'è soltanto che sarebbe opportuno, quando non necessario, prima acquistare il libro, poi leggerlo quindi partecipare alla discussione "sui suoi contenuti" come avevo tenuto a precisare.
Niente di più, niente di meno.
C'è già chi ha deciso che non comprerà il libro, liberissimo peraltro: sarebbe interessante capire perché è giunto a questa drastica decisione, senza averlo nemmeno letto.
Darò conto in sintesi di cosa si dice del nostro presidente (ci sono cose interessanti, oltre alle tante di cui già sappiamo), come dello Zio Tom e di altri personaggi come Zampa o il DeLa.
Avverto tutti che non appena si darà fuoco all'artiglieria del Lotito-si-Lotito-no, io mi tirerò fuori dalla mischia.

A risentirci

fish_mark


PS Avverto che non appena si darà vita al fuoco incrociato del Lotito-si-Lotito-no, io mi tirerò fuori dalla mischia.

[Trippanera]

Si chiuda il topic e lo si metta tra la coprologia.

[MagoMerlino]

Sempre questo tizio:

Un esempio: gli accrediti dati a molteplici personaggi in Tribuna Autorità. Baldini, dopo averlo annunciato in conferenza stampa, ha stroncato veramente questo fenomeno e ora la Tribuna è un pochino più vuota. Ovviamente gli americani sono interessati al business ma vedo segnali di profondo cambiamento".

Interessante come quando lo ha fatto Lotito era un "purciaro che non capiva l'importanza de tenesse bona la gente che conta", ora che invece lo hanno fatto gli americani sono "Innovatori" che non guardano in faccia nessuno.

Ma veramente nel libro c'è questa frase? "purciaro che non capiva l'importanza de tenesse bona la gente che conta".

Sicuro poi che sia trigoriota?

[POMATA]

Non credo abbia usato la parola "purciaro" magari, incompetente, inetto etc etc

[Bob]

 un libro su Lotito, Preziosi, Berlusconi, De Laurentiis, Agnelli, bancadebit, Cellino, Zamparini, Moratti, Della Valle ecc. ecc.



lo "scrittore" non faceva prima a citare la famosa frase: "er più pulito c'ha la rogna..."?   

[sfumatura]

 un libro su Lotito, Preziosi, Berlusconi, De Laurentiis, Agnelli, bancadebit, Cellino, Zamparini, Moratti, Della Valle ecc. ecc.



lo "scrittore" non faceva prima a citare la famosa frase: "er più pulito c'ha la rogna..."?   

Infatti  sarei curiosa di leggerlo solo per vadere se è riuscito a trovare qualcosa di buono in tutti quei personaggi

[disabitato]

Non c'è niente da capire, caro Bob. C'è soltanto che sarebbe opportuno, quando non necessario, prima acquistare il libro, poi leggerlo quindi partecipare alla discussione "sui suoi contenuti" come avevo tenuto a precisare.
Niente di più, niente di meno.
C'è già chi ha deciso che non comprerà il libro, liberissimo peraltro: sarebbe interessante capire perché è giunto a questa drastica decisione, senza averlo nemmeno letto.
Darò conto in sintesi di cosa si dice del nostro presidente (ci sono cose interessanti, oltre alle tante di cui già sappiamo), come dello Zio Tom e di altri personaggi come Zampa o il DeLa.
Avverto tutti che non appena si darà fuoco all'artiglieria del Lotito-si-Lotito-no, io mi tirerò fuori dalla mischia.

A risentirci

fish_mark


PS Avverto che non appena si darà vita al fuoco incrociato del Lotito-si-Lotito-no, io mi tirerò fuori dalla mischia.

Personalmente il libro non lo compro perchè l'argomento non mi interessa per nulla.
Potrei leggerlo se fosse un opuscolo gratuito. Inoltre il distinguo fatto nella prefazione mi ha fatto passare ogni curiosità latente.

[Bob]

Infatti  sarei curiosa di leggerlo solo per vadere se è riuscito a trovare qualcosa di buono in tutti quei personaggi

il conto in banca, ma non dirlo alla Guardia di Finanza, decidessero di aprire delle indagini serie...   

[zorba]

Per agevolare il dibattito, alcuni stralci del libro 'de quo', pubblicati da 'Il Fatto Quotidiano' in edicola ieri 11.02.2012.

(A seguire l'introduzione di Malcom Pagani ed uno stralcio di come l'autore, Gianfrancesco Turano, vede lo zio Tom giallozozzo).

"Promettono, comprano e vendono. Giurano, spergiurano e peccano. Vivono in un porto franco perenne, in un'isola di eterna adolescenza e giocano con i miliardi come se il Monòpoli fosse la realtà e il monopolio un diritto. Presidenti di calcio che usano il pallone per arrivare altrove e sventolano biglietti da visita davanti ai quali si apre ogni porta. Guardano alla politica e ricevono ascolto. Altre volte la interpretano in prima persona trasformando per sempre il Paese e il suo indotto pseudofilosofico edificato su corna, insulti, esoneri e scaramanzia. Rilasciano interviste megalomani senza apparente imbarazzo. Fanno giri di campo e alzano le braccia al cielo. Poi, dietro la scrivania, sognano altre onorificenze, altre piscine in cui nuotare. Le vittorie rappresentano un trampolino, i proclami un salvagente e le sconfitte la dimostrazione divina di un complotto. Gianfrancesco Turano, giornalista dell'Espresso, scrittore a attaccante di risulta con rarefatta confidenza con il gol, nutre per il calcio una passione senza indulgenza. Ne studia i macrofenomeni economici e le piccole storie ignobili. Ara le notizie minori e ne setaccia il senso per restituirlo oltre le formule rassicuranti. Persino ovvio che da un panorama emulativo, in cui i Benito Fornaciari e i Borgorosso Football Club non sono l'eccezione ma la regola, nascesse un libro in bilico tra l'inchiesta e il trattato antropologico "Fuorigioco" (Chiarelettere, 273 pagine, euro 14,50) è la foto della nostra serie A con vista sulle segrete stanze. Di Benedetto, Lotito, Della Valle, Moratti, Zamparini, Pozzo, il De Laurentiis innamorato del "Bingo" e gli altri latifondisti di un territorio in decadenza, persuasi di essere cigni bellissimi per dimostrare impressioni e autoscatti forse troppo benevoli".



Thomas Di Benedetto

L'uomo di cui non si sa nulla ha grandi anelli alle dita, ricchezze nascoste, povertà regresse e viaggia in economica. Thomas il bostoniano ha la biografia misteriosa e considera il silenzio un valore. Dalle ricostruzioni emerge che nell'età acerba giocò (col fisico pingue e le birre nel dopo-gara) a basket e football americano e una volta appese al muro ambizioni e ginocchiere, esplorò con profitto altri confini. In ottimi rapporti con la Cia, Di Benedetto frequentava l'Urss quando per gli occidentali ogni cortina e Est sapeva di ferro e guerra fredda e lavorava per la Jefferson Waterman International: "Una ditta che fornisce al governo federale, a governi stranieri e alle multinazionali rappresentanza e consulenza sia politica sia strategica". In certi contesti, specie africani, la pietà è un lusso da silenziare in omaggio agli affari. Quelli di Thomas "the president" sbarcato a Roma per far sognare a stelle, strisce e nuovi Totti (scusate per la maiuscola, ma vorrei riportare il testo fedelmente, nds  ) da plasmare a zero euro sembrano andare piuttosto bene. I tifosi dubitavano. Per alcuni non esisteva, per altri era un nome inventato, per i dietrologi un laziale mascherato. Per ora, nonostante un derby perso, Di Benedetto li ha smentiti. C'è sempre una partita di ritorno. Un progetto all'orizzonte. Anche se i soldi, magari, non sono proprio tutti suoi.

[DinoRaggio]

Io, invece, traggo questo dal sito della Feltrinelli.

http://www.lafeltrinelli.it/products/9788861902237/Fuori_gioco/Gianfrancesco_Turano.html

"Il calcio come metafora del potere. Undici nomi, praticamente una squadra completa: attraverso la storia dei presidenti di serie A questo libro fotografa nella maniera più chiara l'oligarchia italiana, la casta dei potenti che usa lo sport come vetrina e come occasione di accordi politici e affari economici. Spesso arrivando a rovinarsi, pur di apparire. Ecco i nomi: i petrolieri Moratti (Inter) e Garrone (Sampdoria) , vecchio miliardario che con la Erg ha accompagnato la storia italiana dalla Prima alla Seconda repubblica, tra scandali e privilegi: un intoccabile. C'è anche un petroliere decaduto, Sensi (Roma), proprietario della Italpetroli vampirizzato dal tifoso laziale Cesare Geronzi. La figlia ha venduto agli americani, nascondendo un ricco bottino. Massimo Moratti non va mai solo allo stadio: una parte importante sarà dedicata all' amico e fedele interista Marco Tronchetti Provera. Il laziale Geronzi è lo sponsor finanziario del presidente Lotito, titolare di un piccolo impero industriale fatto di imprese di pulizia, in pratica il dopo-Cragnotti. Nel 1992, lo stesso anno in cui Geronzi gestisce la nascita della Banca di Roma, Lotito è coinvolto in un'inchiesta della magistratura sugli appalti della regione Lazio (uno dei suoi principali clienti). Lotito è presidente della Lazio dal 2004."

[BobLovati]

Non sarà quindi un caso che i principali detrattori di Lotito, maggior sostenitore dello stadio di proprietà, stiano in emittenti le cui proprietà editoriali sono riconducibili ai maggiori palazzinari nostrani?

ma nooo, dai; pure tu, pensi certe assurditàaaaaaaaaa     

[Mazzola]

Apprezzo ( nonostante si sia su posizioni diverse, ma comunque tutt´e due Lazialissime ) il buon fish_mark.
Ma quando va a tirar fuori topic del genere per avere certe prevedibilissime risposte, beh, non lo capisco   

"Conoscendolo" lo capisco perfettamente... 

...
PS Avverto che non appena si darà vita al fuoco incrociato del Lotito-si-Lotito-no, io mi tirerò fuori dalla mischia.

Appunto... 

[cartesio]

è probabile che un certo ambiente non pensava che Lotito si sganciasse da logiche consolidate da decenni , aver impostato e mantenuto la Lazio in autogestione finanziaria ha tolto la possibilità di influenzare la politica aziendale tramite la pressione bancaria e finanziaria ,

se un giorno la Lazio si affrancasse dal giogo del Coni e consolidasse il suo patrimonio diventerebbe una mina vagante non solo sul mercato romano ma andrebbe a scalfire anche certezze nel nord Italia ,

se si rilegge la Nostra Storia è evidente che tutti i nostri peggiori momenti sono stati causati da crisi economiche con conseguente depauperamento del potenziale tecnico , ogni volta che è successo abbiamo dovuto svendere i nostri giocatori più forti pagando con classifiche peggiori di quelle possibili

Che sintesi.
Devo memorizzare questo post.

[robylele]

TURANO presenta 'FUORI GIOCO' a LAROMA24.IT: "Racconto un panorama fatto di interessi politici e imprenditoriali di casa nostra. L'eccezione è la Roma made USA.

 

Fatalità..l'eccezione é proprio la società che campa di interessi politici e imprenditoriali di casa nostra..

[CiPpi]

Io, invece, traggo questo dal sito della Feltrinelli.

http://www.lafeltrinelli.it/products/9788861902237/Fuori_gioco/Gianfrancesco_Turano.html

... Nel 1992, lo stesso anno in cui Geronzi gestisce la nascita della Banca di Roma, Lotito è coinvolto in un'inchiesta della magistratura sugli appalti della regione Lazio (uno dei suoi principali clienti).....

la foto ce l'ha messa? No perche' senza magari non si capisce la crassa risata che mi sto facendo.

[Bob]

all'epoca era un  Paese "serio"... arrestavano per violazione di segreto d'ufficio e turbativa d'asta. Oggi se minimo non fai una strage col caxxo che ti mettono dentro...  bei tempi...   

[robylele]

nel '92 aveva un solo telefonino. e come faceva?   

sinceramente ''bella presenza'' l'ho trovato sempre un tantinello esagerato..

[Area44]

Ma veramente nel libro c'è questa frase? "purciaro che non capiva l'importanza de tenesse bona la gente che conta".

Sicuro poi che sia trigoriota?

No no, fermi;  mi riferisco alla vox populi; quando era Lotito a togliere gli ingressi a certa gente era appunto considerato un taccagno, da quando lo fanno gli americani sono innovatori che vogliono tagliare col passato. 

[sfumatura]

sinceramente ''bella presenza'' l'ho trovato sempre un tantinello esagerato..

 

[robylele]

No no, fermi;  mi riferisco alla vox populi; quando era Lotito a togliere gli ingressi a certa gente era appunto considerato un taccagno, da quando lo fanno gli americani sono innovatori che vogliono tagliare col passato. 

ma com'é la situazione attualmente? veramente la rioma nell'ultima partita con l'Inter avrebbe fatto pagare il biglietto ai vip?

e noi effettivamente al Coni ne diamo meno?