Autore Topic: Il dopo Reja (2012)  (Letto 37656 volte)

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Offline Dija

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #120 : Martedì 7 Febbraio 2012, 17:12:21 »
Sperando che arriviamo trai primi cinque e Reja rimanga.

Nel calcio di adesso servono piu psicologi che inventori di calcio.
Sannino e' un astro nascente in questo.
Sono i sogni a fare la realtà

zorba

Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #121 : Martedì 7 Febbraio 2012, 18:18:15 »
jjf non posso pretendere di conoscere le caratteristiche di Di Matteo come allenatore.

Il mio auspicio è dato più che altro dal ricordo che ne ho come giocatore e, soprattutto come persona.

Associo Di Matteo a persone come Mancini e Allegri, ovvero quei giocatori che venivano definiti tradizionalmente degli allenatori in campo.

Del resto se vogliamo cambiare trend rispetto alla gestione rejana, non potendo permetterci di ingaggiare top trainer di livello assoluto (a chi non piacerebbe avere un Pepe Guardiola o un Josè Mourinho come tecnici?), mi sembra un'ottima alternativa.

Offline Er Matador

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #122 : Martedì 7 Febbraio 2012, 18:22:30 »
Io vorrei sapè che v'ha fatto mancà Mister Reja... COSA, cavolo, COSA.
Non sei arrivato in Champions, l'hai solo sfiorata di pochissimo.
Mo' ci stai lottando.

Ma che ve manca vorrei sapè io.
Che ci fa mancare? Gioco e risultati, più la mancata valorizzazione dei singoli.
I risultati li ha garantiti quando si trattava di evitarci la B, e per quello merita eterna riconoscenza (magari da esprimere offrendogli un ruolo dirigenziale, nel quale può rivelarsi assai prezioso).
La CL mancata l'anno scorso è un fallimento tecnico ed economico, e anche lottare a stento per l'EL nel campionato maltese, avendo una dorsale Marchetti-Dias-Ledesma-Hernanes-Klose, non mi sembra roba da raccontare ai nipotini.
Se si vuole puntare in alto senza indebitarsi con l'acquisto di singoli fuori dalla nostra portata, una conduzione tecnica diversa - alla Mancini, per citare qualcosa di già esistito nella nostra realtà - è un, se non IL, passaggio fondamentale.

Io sono d'accordo con JJF, un allenatore (tranne alcune notevoli eccezioni, che però noi non possiamo permetterci) non è mai decisivo, come può esserlo un giocatore. Allegri ha vinto il campionato la scorsa stagione, quest'anno è contestato perché Ibrahimovic (fra gli altri; anche Robinho, per non parlare di  Cassano fuori) non sta rendendo come la scorsa stagione.

Mettete turbogiocatori nella Lazio attuale e vediamo come va a finire.
La vedo diversamente. L'anno scorso Ibra mancò a lungo nel finale di stagione: Allegri ebbe l'intelligenza di ripescare la manovra collettiva cui la squadra era abituata col mortadella, e i risultati continuarono a giungere accompagnati da una migliore qualità di gioco.
Quest'anno ha lavorato magnificamente su Nocerino, sbagliando però troppo nelle scelte iniziali e nei cambi e dimostrando la mancanza di qualsiasi idea in alternativa alla palla scaricata sullo svedese.
C'è anche un problema di assenze e minore rendimento di alcuni singoli, ma il momento difficile del tecnico livornese si spiega anche con colpe sue.
Fermo restando che, se l'assetto dell'anno scorso non rende più per causa di Ibra, Robinho o chi altro, tocca a lui trovarne uno più adatto alle individualità a disposizione: che io sappia, lo pagano per quello.

CiPpi

Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #123 : Martedì 7 Febbraio 2012, 19:33:58 »
pur non essendo uno che si auspica l'allontanamento del goriziano, almeno dalla panchina, credo che un altro anno con i 'nervi' tesi di molti sia meglio evitarcelo, come credo se lo vorra' evitare Reja preferendo godersi una posizione piu' 'semplice'.

detto questo, due parole su Di Matteo.

ha all'attivo:

una stagione in League 1 inglese, serie C, con gli MK Dons, dove ha sfiorato la promozione ai playoff, uscendo subito ai rigori.

una stagione in Championship, serie B, con i West Brom, conquistando la promozione diretta dietro il Newcastle, per poi essere sostituito a febbraio dell'anno dopo da Roy Hodgson, con gli Albion ad un passo dalla retrocessione. si salveranno poi abbastanza comodamente.

il tutto condito da ottime partenze di campionato, discreti finali, ma inverni 'freddi freddi freddi'.

senza dubbio un'affascinante idea, ma davvero avremmo la pazienza, sempre che possa poi rivelarsi la giusta scelta?

Offline carpelo

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #124 : Martedì 7 Febbraio 2012, 19:49:31 »
Stimo molto Di Matteo e credo possa fare una buona carriera. Ma non mi pare un Mancini (su questo sposo in toto Er Matador) ed avere le spalle o l'esperienza per farci crescere (ma comunque è un nome che non mi dispiacerebbe).
Reputo Allegri un allenatore molto capace, abile nel fare di necessità virtù, e di valorizzare i singoli. Nulla di eccezionale ma un vincente. E peccato non sia venuto alla Lazio, ricordo che lo cercammo (era in vacanza in Grecia, può essere?) ma con Cellino di mezzo e forse poca convinzione.

Offline cuchillo

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #125 : Martedì 7 Febbraio 2012, 19:53:02 »
Sento parlare molto del Mancini-periodo-Lazio.
Boh, se stiamo ai piazzamenti è arrivato 4° e 6° in un torneo a 18 squadre.
Il secondo anno dietro a temibili compagini quali l'Inter di Zaccheroni e il Parma di Prandelli e con una media punti di 1,64, praticamente quella di Delio al suo primo anno.
Io sono entusiasta del biennio di Mancini ma non mi pare che si sia lottato per lo scudetto o che si siano seriamente insidiate le prime tre posizioni.
E non mi raccontate che quella rosa era peggiore o eguale a questa. Era migliore, non scherziamo. Ma nessun punto in più di quanto sta facendo la Lazio da due anni a questa parte.
Ma poi: quali gggiovani ha valorizzato Mancini?
Io ricordo frammenti di Delgado e poco altro.
Certamente ha avuto il merito di far ridiventare un giocatore Fiore e di valorizzare un oggetto misterioso come Cesar.
Per il resto, ci ha fatto vedere un gran bel calcio, delle grandi partite, una squadra equilibrata e assortita.
Ma, appunto, non me pare che si sia lottato per posizioni che non ci competevano.
Questo è il mio ricordo.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

en_rui

Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #126 : Martedì 7 Febbraio 2012, 20:39:09 »
Se Reja entra nei quadri dirigenziali della Societa' allora il futuro e'di facile interpretazione:

Lopez

bak

Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #127 : Martedì 7 Febbraio 2012, 21:04:20 »
Probabile. Spic e span non vogliono gente che chiede giocatori forti o che punti i piedi in caso di un bis di questo mercato

paoletto

Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #128 : Martedì 7 Febbraio 2012, 22:05:42 »

La CL mancata l'anno scorso è un fallimento tecnico ed economico


citofonare mauro zarate che ha bucato il suo attimofuggente in quel di udine

Offline BobLovati

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #129 : Martedì 7 Febbraio 2012, 23:21:28 »
citofonare mauro zarate che ha bucato il suo attimofuggente in quel di udine

anche tu di quelli che " se Zárate segna il rigore del 2-1 poi minimo pareggiamo o vincemo ? ".
Senza controprova e senza neppure la possibilità di dubitare ??

Da certe ( non solo la tua, paole´) cose scritte in queste pagine, si capisce perfettamente come, più che del nuovo tecnico, qui si tratterebbe di una nuova maniera di tifare e di vedere le cose del calcio. 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

malacarne

Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #130 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 01:15:59 »
Che ci fa mancare? Gioco e risultati, più la mancata valorizzazione dei singoli.
I risultati li ha garantiti quando si trattava di evitarci la B, e per quello merita eterna riconoscenza (magari da esprimere offrendogli un ruolo dirigenziale, nel quale può rivelarsi assai prezioso).
La CL mancata l'anno scorso è un fallimento tecnico ed economico, e anche lottare a stento per l'EL nel campionato maltese, avendo una dorsale Marchetti-Dias-Ledesma-Hernanes-Klose, non mi sembra roba da raccontare ai nipotini.
Se si vuole puntare in alto senza indebitarsi con l'acquisto di singoli fuori dalla nostra portata, una conduzione tecnica diversa - alla Mancini, per citare qualcosa di già esistito nella nostra realtà - è un, se non IL, passaggio fondamentale.

Hai dato un'occhiata ai precedenti piazzamenti della Lazio?
Fallo e ti accorgerai che il 2010/11 è stato il migliore dell'era Lotito (migliore anche del 2003/04 a dire il vero).
Il 2006/07 lo tralascerei, senza le penalizzazioni la Lazio sarebbe arrivata quinta, presumibilmente sesta con la presenza della Juventus.
Inoltre se hai mancato di un soffio la qualificazione in CL è perchè hai lottato fino in fondo per la qualificazione CL.
Ed inoltre se il calcio italiano è sceso nella mediocrità, allora vuol dire che la Lazio stessa fa parte di questa mediocrità (che evidentemente, stando sempre a quello che scrivi te, coinvolge anche Milan, Inter, Juve, Napoli e compagnia cantando).

Con Reja abbiamo ottenuto un bel piazzamento e stiamo rilottando per ottenerne uno ancora più prestigioco, CARTA CANTA.

Offline Dija

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #131 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 06:12:50 »
Che ci fa mancare? Gioco e risultati, più la mancata valorizzazione dei singoli.
I risultati li ha garantiti quando si trattava di evitarci la B, e per quello merita eterna riconoscenza (magari da esprimere offrendogli un ruolo dirigenziale, nel quale può rivelarsi assai prezioso).
La CL mancata l'anno scorso è un fallimento tecnico ed economico, e anche lottare a stento per l'EL nel campionato maltese, avendo una dorsale Marchetti-Dias-Ledesma-Hernanes-Klose, non mi sembra roba da raccontare ai nipotini.
Se si vuole puntare in alto senza indebitarsi con l'acquisto di singoli fuori dalla nostra portata, una conduzione tecnica diversa - alla Mancini, per citare qualcosa di già esistito nella nostra realtà - è un, se non IL, passaggio fondamentale.
La vedo diversamente. L'anno scorso Ibra mancò a lungo nel finale di stagione: Allegri ebbe l'intelligenza di ripescare la manovra collettiva cui la squadra era abituata col mortadella, e i risultati continuarono a giungere accompagnati da una migliore qualità di gioco.
Quest'anno ha lavorato magnificamente su Nocerino, sbagliando però troppo nelle scelte iniziali e nei cambi e dimostrando la mancanza di qualsiasi idea in alternativa alla palla scaricata sullo svedese.
C'è anche un problema di assenze e minore rendimento di alcuni singoli, ma il momento difficile del tecnico livornese si spiega anche con colpe sue.
Fermo restando che, se l'assetto dell'anno scorso non rende più per causa di Ibra, Robinho o chi altro, tocca a lui trovarne uno più adatto alle individualità a disposizione: che io sappia, lo pagano per quello.
anche tu di quelli che " se Zárate segna il rigore del 2-1 poi minimo pareggiamo o vincemo ? ".
Senza controprova e senza neppure la possibilità di dubitare ??

Da certe ( non solo la tua, paole´) cose scritte in queste pagine, si capisce perfettamente come, più che del nuovo tecnico, qui si tratterebbe di una nuova maniera di tifare e di vedere le cose del calcio. 

A rega',scusate la confidenza.
Ma Zarate e "non-gioco" a parte,veramente pensate che non siamo arrivati in champions legue per demerito di Reja?

Se tutti avessimo avuto lo stesso trattamento arbritale,non solo staremmo in champions,ma credo addirittura dalla porta principale.
Io non mi dimentico dei furti innumerevoli,credo che non se li scordano nemmeno juventininapoletaniromanisti.....

Sono i sogni a fare la realtà

paoletto

Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #132 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 08:40:49 »
anche tu di quelli che " se Zárate segna il rigore del 2-1 poi minimo pareggiamo o vincemo ? ".
Senza controprova e senza neppure la possibilità di dubitare ??

Da certe ( non solo la tua, paole´) cose scritte in queste pagine, si capisce perfettamente come, più che del nuovo tecnico, qui si tratterebbe di una nuova maniera di tifare e di vedere le cose del calcio.
No, caro Bob, non lo penso in tutta sincerità e non ho questa verità in tasca
Piuttosto penserei di essere un fesso se credessi che la responsabilità di singola partita possa cadere su una singola persona per spiegare la mancata qualificazione in Champions
Aggiungo in supporto di quello che dici; sono anche io convinto che qui c'è da cambiare di sanapianta la mentalità di noi tifosi, se continuassimo a pensare alla stagione scorsa come ad una stagione fallimentare piuttosto che ad una stagione felice

Però ti ripeto se non si può addossare la responsabilità ad un giocatore, come mai la si riesce ad addebitare sempre di più al solo allenatore, senza considerare che la società a gennaio dello scorso anno, ha fatto marameo a lui ed a noi, proprio come questo gennaio? come mai non si ricorda mai che a gennaio dell'anno scorso avessimo aggiunto due o tre buone pedine non avremo preso il cucchiaio di legno arrivando quarti?
come mai lo si mette sempre in ..... allo stesso, senza considerare che cappellate individuali dei giocatori l'anno scorso ci sono state?

Visto che la "fate" tanto facile ad etichettare la stagione scorsa come fallimentare dando la responsabilità al solo Reja (ErMatador, ha scritto un pamphlet, per questo), io voglio fare la stessa identica cosa:
se Zarate avesse tirato un rigore come lo si deve tirare non avremo perso ad Udine.
Il calcio è fatto di episodi; lo avrebbe potuto tirare sul palo e sbagliare comunque, ma tirarlo in quella maniera denota quanto non credesse lui in primis nell'obiettivo IV posto

e anche qui fino a prova contraria non si potrà dire di aver sentito Reja che dalla panchina gli urlava:
fajie er cucchiaio Mauro, fajie er cucchiaio

Offline Il lodolaio

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #133 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 09:39:19 »
Ci sono due episodi recenti che mi convincono sempre più che è necessario, a fine stagione, un cambiamento.

Lazio-Milan: nei minuti di recupero vuole far entrare Scaloni, ma l'argentino li dice che è meglio far esordire Rozzi. Neanche a 120 secondi dalla fine e con due gol di vantaggio si fidava a far giocare un giovane.
Genoa-Lazio: Rocchi non doveva scendere in campo.

Lui fa giocare sempre gli stessi, quindi i giocatori vanno soggetti ad infortuni, specie quelli non giovani. Perché lo fa ? Perché non dando schemi d'attacco tutto è affidato ai singoli.
Ci vuole un cambiamento, ripeto. Un allenatore che creda negli schemi e nella preparazione fisica.
No ad altri minestrari come Lippi e Guidolin (ve lo immaginate a Roma con il suo 3-5-1-1 ?), mi tengo Reja a quel punto.
Va benissimo un nome nuovo, uno che attualmente allena in LegaPro o all'estero.
Oh vivacchiare...

paoletto

Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #134 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 10:01:56 »
La tua ricostruzione su Lazio milan, parte da un episodio che non conosco; Scaloni che indica chi far entrare o meno. ma do per scontato che se lo scrivi avrai i tuoi buoni motivi

ma questo non significa assolutamente che l'allenatore avesse paura del ritorno del milan
sono un ansioso allo stadio; stavo lì e si vedeva che il milan non ce l'avrebbe fatta. Ma non solo al 90, 
lo si è visto subito dopo l'1 a zero; il milan era FINITO subissato dalla fisicità e dall'attenzione dei nostri

quanto dici, quindi non corrisponde a realtà

ma ti voglio ricordare un episodio:
Venerdì 9 settembre 2011; S.Siro. 29' ibrahimovic, 33' cassano. 4 MINUTI
se Reja avesse avuto paura, forse perchè non si fidava dei suoi polli, forse dopotutto, in parte c'ha pure ragione e lo sappiamo tutti di quanto a volte è debole psicologicamente questa rosa

Offline AlenBoksic

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #135 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 10:13:56 »
Ma poi: quali gggiovani ha valorizzato Mancini?
Io ricordo frammenti di Delgado e poco altro.

Io giovani li valorizza se uno gli ha validi.
Ranieri sta valorizzando Faraoni ad esempio, da quell'altra parte che giovani ha lanciato?
Delio Rossi qui ha lanciato Diakite e LDS che, ancora oggi, giocano in A. Adesso a Firenze s'è fatto prendere Olivera per sostituire Salifu: si sarà convertito ai trentenni oppure sarà che questo Salifu attualmente non gli da garanzie?
Sono discorsi campati per aria, visto che non considerano il lato B della situazione, ossia il materiale umano a disposizione.
Fino a prova contraria ritengo che Reja, come qualsiasi altro tecnico di A, farebbe giocare Nesta e Messi 18enni, se solo li avesse.

Voglio 11 Scaloni

Offline aaronwinter

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #136 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 10:32:51 »
Però ti ripeto se non si può addossare la responsabilità ad un giocatore, come mai la si riesce ad addebitare sempre di più al solo allenatore

(...)

come mai lo si mette sempre in ..... allo stesso, senza considerare che cappellate individuali dei giocatori l'anno scorso ci sono state?

Hai centrato il problema.
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline fish_mark

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #137 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 11:03:52 »
Io giovani li valorizza se uno gli ha validi.
Ranieri sta valorizzando Faraoni ad esempio, da quell'altra parte che giovani ha lanciato?
Delio Rossi qui ha lanciato Diakite e LDS che, ancora oggi, giocano in A. Adesso a Firenze ...

Il discorso che fai tiene, ma ricorda che su Diakitè non è che fosse proprio convintissimo e infatti lo faceva giocare una volta sì e cinque no. Del resto i fatti si incaricavano di dargli ragione su questo.

un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline LaLazioMia

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #138 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 11:19:46 »
La storia parla di Reja e della sua infinita mediocrità.
Io per la mia Lazio pretendo un allenatore VERO, uno che sappia di schemi, tattica, preparazione atletica, cambi tempestivi e azzeccati. Io per la mia Lazio pretendo uno che mi faccia almeno sperare di competere, uno che in una partita fondamentale come Udinese Lazio dell'anno scorso non aspetta il 21 del secondo tempo, sul due a zero per l'Udinese dal 35 del primo tempo, ad operare i cambi. Uno che non manda in campo Garrido, uno che non perde contro l'Inter da 1 a 0 a 1-2 in undici contro dieci.
Inpresentabile, buono solo per Lotito.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline AlenBoksic

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Re:Il dopo Reja (2012)
« Risposta #139 : Mercoledì 8 Febbraio 2012, 11:39:39 »
Tra l'altro ti impedisce di scrivere ogni volta che si vince, tipo dopo il merdlan, quindi assai spesso
e si capisce bene che la cosa ti di alquanto fastidio,
mentre invece con uno come il genio del male che c'era prima e di cui magnificavi le doti, potevi farlo sempre visto che siamo stati anche tre mesi di calendario senza vincere una gara.

Voglio 11 Scaloni