Ma Iacovelli non demorde, ed il giorno dopo si presenta da Masiello con 35mila euro. Il calciatore, evidentemente sempre convinto del suo no, “in stato confusionale“, li prende. A sua insaputa, probabilmente. Poi, per aver detto il quinto ed il sesto no, ne riceve altri 35mila: come dire, quando l’onestà paga. Il 6 maggio gli viene ordinato dall’onnipresente e invasivo Iacovelli di chiamare un certo Palmiro per dare l’ok all’alterazione. Dice il giocatore: “Ho fatto finta di telefonare“. Qualche dubbio “sul comportamente di Belmonte”. A questo punti, Masiello chiude i rapporti. A fronte dei “netti rifiuti” il Bari perderà la partita con la Sampdoria, con il Palermo, per sicurezza perde anche con il Chievo al ritorno, anche se le date non coincidono. I galletti, a onor del vero già retrocessi, la partita contro la Roma la perderanno 3-2 nei minuti di recupero, che saranno 7 per la cronaca. Ed Erik Huseklepp, come riporta tuttobari.com, al primo gol in serie A per la squadra di casa, rimarrà infastidito, piuttosto, da velate minacce degli ospiti: “Alcuni giocatori della Roma, tra cui Totti, Borriello e Cassetti, in campo continuavano a urlarmi occhio. Evidentemente erano infastiditi dalla mia prestazione“. Evidentemente. SPORTNEWS