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Poco da dire, ieri la
Lazio è scesa sul prato verde dell’Olimpico con zero fronzoli per la testa: era necessario vincere, schiacciare l’avversario. Inzaghi tira fuori l’asso nella manica: i 4 tenori in campo, doppio trequartista per tenere in mano il pallino del gioco. Scelta azzeccata, dati e risultato alla mano. I biancocelesti hanno creato 18 occasioni da gol. Ben 15 di queste sono state costruite proprio nei 77 minuti in cui hanno giocato insieme Milinkovic – Luis Alberto – Correa – Immobile. Sono 24 i tiri effettuati, 10 nello specchio della porta: anche a Bergamo i tentativi erano stati molti, ma ieri c’è stata precisione e aggressività. La Lazio ha corso per tutto l’arco della partita, macinando 113.302 chilometri. Il Cagliari non è riuscito a manovrare mai l’azione, il pressing dei biancocelesti è stato costante: sono 16 i palloni persi dai sardi, 9 quelli degli uomini di Inzaghi.
I SINGOLI – Prestazione corale ottima, singoli in grande forma. Correa sta vivendo un periodo d’oro, e ieri è quello che ha tirato di più in porta: sono stati 6 i tentativi per mettere la palla in rete, suo record stagionale. Finalmente, poi, Luis Alberto è tornato a fare magie. Era ovunque, dove serviva, dove girava il pallone. Anche lui eguaglia un suo record: sono 7 le occasioni create ieri dallo spagnolo. Top player per passaggi offensivi (24), per cross (4), per tocchi di palla (93), per duelli totali vinti (8) e per dribbling (3). Insomma, onnipresente. Parolo si è rivelato il solito maratoneta, con 11.984 chilometri percorsi e una velocità media di 7,9 km/h. Lo scatto più veloce va a Correa, 34,26 km/h. Acerbi pilastro difensivo insuperabile: top player nella precisione dei passaggi, 90%, e per disimpegni (5). Questa è la Lazio che tutti aspettavano.
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