Igli Tare, il biondo greco

[Panzabianca]

Non vedi le critiche a prescindere? Beh non mi stupisco...

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ma si. Lassa perde e pensiamo alla Spal ché qui l'unica cosa che ce fa sta zitti è la partita. Il resto so un cumulo di fandonie scritte civilmente, si intende!

[robylele]

per cui fossi in lui, mi preoccuperei del giudizio dei tifosi e mi farei qualche domanda.

come sempre Tare si preoccupa del giudizio dei tifosi, da qui l'ottima intervista.
E' degli ex tifosi capiscioni e criticoni a prescindere che se ne sbatte altamente.
E fa bene.

Uno di loro in radio ha minacciato agli ottimisti conduttori: ''Godete, godete, poi ci risentiamo a Marzo''.

Qualcuno nomina anche Gennaio e/o Febbraio come la data della resa dei conti.

[ThomasDoll]

Predire nefasti accadimenti futuri fa anche un po' parte della vena tifosa, ne conosco altri che davanti a una doppietta di Immobile commentano: vennemoselo subito.
I laziali se non scassano la minchia non sono contenti, lo sai.

[MagoMerlino]

Avevo letto solo alcuni rilanci delle dichiarazioni di Tare e me ne ero compiaciuto, credendo che  Tare e con lui la società, avesse finalmente deciso di alzare l'asticella, tanto da averci aperto un topic dedicato all'anno bonus.
Fino a che non ho letto l'intervista completa postata da Dissent, ho creduto che la Lazio volesse veramente puntare allo scudetto, quantomeno lottare per il primato e arrivare almeno al posto Champions.
E invece la disillusione arriva nello scorrere la lettura dell'intervista.
Ci sono passaggi propositivi, pochi, tante dichiarazioni di facciata, quelle che potrebbero fare tutti i 99 DS dalla serie A alla Lega Pro. E alcune illuminanti per aiutare nella comprensione del personaggio

«Al Fortuna Düsseldorf mi allenava Uli Maslo, avevo segnato 29 gol, prima di ogni partita mi diceva “Igli, quello che hai fatto prima fa parte della storia, devi scordartelo, contano il presente e il futuro”».

Ecco questo dovrebbe essere d’insegnamento per tutti dai dirigenti ai calciatori, perfino ai tifosi…

«Più che un momento di svolta per la società dev’essere un momento di svolta per il mondo Lazio. Non vedo fiducia, non vedo entusiasmo attorno a noi, nonostante i risultati e i trofei vinti. Ogni anno ripartiamo dallo stesso punto. L’ho sempre detto: per creare qualcosa di importante ci vuole tempo, ci vogliono le persone giuste, ci vuole entusiasmo».

Se aveste dato continuità ai trofei vinti avresti potuto verificare l’entusiasmo. Ma se fai una cosa bene e subito dopo sempre una peggiore, non puoi pensare di aver conquistato la fiducia delle persone.

«Non ci sono mai colpe solo da una parte. Conta che in questi dieci anni per 4-5 volte siamo andati vicini alla Champions. Io in primis ho fretta di raggiungerla. Vorrebbe dire tanto per la società, per la squadra, per quello che vogliamo essere. Siamo a buon punto».

Ma gli insegnamenti del Capo dove sono finiti? Che non lo sai che il calcio non è come le bocce che vince chi ci va vicino?

«Stiamo parlando dell’arrivo di una riserva della riserva. In un gruppo dove gli equilibri sono fondamentali, la terza punta non è mai stata una priorità. Il sogno era mantenere questo gruppo intatto. Il problema vero era sulle fasce, con il 3-5-2 è fondamentale disporre di giocatori molto veloci. In più serviva un centrale difensivo forte. Llorente ci era stato offerto come tanti altri nomi, ma non era fattibile, gli equilibri sono ben precisi. Punto su un giovane come Adekanye, uscirà fuori».

Ecco spiegato perché la Lazio non ha una terza punta di ruolo, ma solo una serie di surrogati. Ma può essere possibile dare il delicato ruolo di terza punta ad un giovanotto di belle speranze che non ha mai giocato in campionato? Soprattutto quando se ne sono sbagliati almeno una mezza dozzina in pochi anni.

«Era l’anno più facile per raggiungere la Champions. Ci sono blackout inspiegabili, è lo scatto che manca».

E certo, mò so’ stati i blackout, provare a prevenirli no eh?

«Mi piacerebbe che fossimo dentro a quest’ultima mischia, sono consapevole che possiamo giocarcela con tutti». 

Piacerebbe a tutti… bisognerebbe essere certi di aver lavorato al meglio per offrire al tecnico la possibilità di farlo senza affidarsi troppo al caso

«Postiga. Non avevamo la possibilità di fargli effettuare le visite, ci fidammo del Valencia, era rotto».

Bravi. Questa sorpassa il fax. Senza sottolineare che avete provato a fare la stessa cosa con Lukaku a gennaio, solo che gli inglesi le possibilità se non ce l’hanno le creano

«Kakuta lo  rifarei. E cito Saha, preso a febbraio per l’infortunio di Klose. E’ diventato un pretesto per criticare».

Soprattutto a gennaio servono giocatori pronti subito, tu concludi queste genialate, lo offri sul piatto d’argento il preteso….
Oltre a offrire, giustamente, il preteso per criticare, è pure servito a qualcuno per rispondere Postiga, Kakuta, Saha ai messaggi a cui non ha argomenti validi da contrapporre….

«Non è un mercato utile, spero di non dover riparare nulla».

Certo ce ne siamo accorti.

«E’ questione di dinamiche, di prezzi. Sono chiaro: se escono notizie è difficile lavorare assieme».

Che ognuno ha il proprio ruolo regolate da precise dinamiche no eh? Valgono solo quelle che dici tu….

«Parecchi...».

E si vede, dalla difficoltà di trattare giocatori in Italia, alla difficoltà di smaltire gli esuberi che regolarmente ogni anno si accasano a Formello

«Pochi no, ma giusti».

E certo, tutti gli altri non sono giusti…..

[Dissent]

Non vedi le critiche a prescindere? Beh non mi stupisco...

No non ne vedo.
Visto che ne lamenti la presenza, mostrale, altrimenti parli di niente.
Io leggo un'intervista e mi faccio un'idea di conseguenza.
Non vedo altro.

[Davide]

No non ne vedo.
Visto che ne lamenti la presenza, mostrale, altrimenti parli di niente.
Io leggo un'intervista e mi faccio un'idea di conseguenza.
Non vedo altro.

Ao...e c'hai ragione te che te devo di...tu leggi un'intervista e a seconda di chi la rilascia ti fai un'idea...non bisogna essere laureati in psicologia per capirlo.

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[geddy]

Ha pure detto che il ragazzodelBarcellona B ha colpi alla Messi.

[geddy]

Il paragone e' pesantissimo. PereaCavani al confronto e' robetta.

[borgorosso]

Ha pure detto che il ragazzodelBarcellona B ha colpi alla Messi.

il baricentro.

bella intervista.
io non ho solo capito perché la sua testa o quella del mister (o entrambe) non siano già rotolate visto che l'ultima volta che siamo andati in Champions c'erano ancora in modem 56k

[geddy]

Vabbe' sempre alla Messi.
Non va via perche' da noi non ci vuole venire nessuno.

[SAV]

io non ho solo capito perché la sua testa o quella del mister (o entrambe) non siano già rotolate visto che l'ultima volta che siamo andati in Champions c'erano ancora in modem 56k

Perché l'unica volta che la qualificazione in Champions è stata dichiarata come obiettivo a inizio campionato è stata l'anno scorso e, nel frattempo, sono stati portati a casa cinque portaombrelli...

[Gasco luis veron]

Ognuno ha i propei gusti e le proprie idee quindi sono insindacabili.

C'e' a chi liace Tare e a chi no.

A me piace molto eo reputo un grande Ds c0n dei limiti paradossalmente non nella conoscenza della sua materia in quanto e' un grande coboscitore di calcio e scopritore di talenti piuttosto sul piano caratteriale.

Lui stesso ha ammesso piu' volte in diverse interviste di non riuscire a frenare la sua irruenza e ha ammesso il fatto che piu' di qualche volta negli spogliatoi si e' comportato con la mentalita' ancora di un calciatore.

Ora, lo fa sempre meno poiche' con il tempo ha imoarato tante cose ma l' indole rimane quella infatti ha amnesso che ogni tanto qualche uscita dai ranghi ce l' haancora anche se molto di meno rispetto a prima.

Ad esempio a me non piacette affatto il comportamento durissimo nei riguardi di Zarate da parte del nostro dirigente: non che non avesse ragione quanto si comporto' piu' da calciatore che da dirigente e Zarate ne subi' le conseguenze e di conseguenza la Lazio.

Questo suo lato del carattere e' invece deleterio nel rapporto con i procuratori: e' vero che non si puo' andar d' accordo con tutti e che mti procuratori ti fanno perder la pazienza ma un Ds deve esser bravo e furbo a tenere allacciati piu'rappieti possibili in quanto aumentano le possibilita' sia di acquisti che di cessioni da parte della tua societa'.

Il fatto che Tare dica che con MOLTI (non qualcuno ma molti!), procuratori ha dei pessimi rapporti non aggevola di certo il suo lavoro e di conseguenza quello della Lazio sul mercato.

Infatti abbiamo difficolta' nel vendere proprio per questo motivo.

Anche nell' acquistare se ci fate caso alla fine ci rivolgiamo quasi sempre alle stesse squadre e agli stessi procuratori andando su giocatori dell' Est.

Poi, li' esce la bravura di Tare che comunque e' bravissimo nel suo lavoro (Perea e' stato un suo errore ma alla fine perse 4.5 milioni non 10/15 milioni e alla fine la perfezione non esiste).

Altri acquisti sbagliati li prese a zero a parte Alfaro a 3.5 ma sono prezzi che giustificano il rischio.


A cifre superiori per ora Tare credo abbia sbagliato solo Wallace che ha acquistato ad 8 milioni e Durmisi che ha pagato 6.5 milioni.

Che poi Durmisi e' un buon giocatore solo che e' rotto, purtroppo a causa delle innumerevoli infiltrazioni.

Poi gli auguro sempre di tornare a buoni livelli ma indubbiamente e' stato un acquisto sbagliato.

Per il resto Eliseu e' diventato campuonecdel mondo.

Gentiletti era non bono ma bonissimo ma si fece male e non torno' piu' ai suoi livelli.

Cana e Ciani comunque diedero il loro contributo.

Con Cana titolare, abbiamo vinto la coppa in faccia!

Kakuta, dopo la Lazio ha fatto bene: chi lo ha seguito lo sa.

Djordjevic (altro preso a zero), prima del secondo infortunio era un buon giocatore poi ha perso la sua arma migliore che era la forza fisica ed e' diventato un giocatore da Chievo.

Mauricio serviva solo per tamponare l' infortunio di Gentiletti e quell' anno in coppia con De Vrij la Lazio fu la terza difesa della serie A (ma parliamo del De Vrij pre-infortunio ovvero un giocatore diverso da quello di oggi per cui anche Mauricio poteva far la sua bella figura).

Saha, Bisevac, Vinicius, Hitzlsperger e Postiga furono acquisti sbagliati ma comunque presi anche loro tutti a zero!

Morrison, Tare l' ha sempre saputo che era una testa matta: ha provato perche' a livello tecnico Morrison era potenzialmente un top-player ma Tare sapeva che sarebbe stato difficile mettergli a posto quella testa e infatti non ci riusci'.

Tare di Morrison, lo disse fin dal prino giorno che si trattava di una sua scommessa: per me tecnicamente era molto forte ma forse neanche Tare pensava che era cosi' matto, uno che semplicemente non voleva fare l' atleta!

Ederson era forte ma purtroppo era rotto.

Kishna era un buon talento ma purtroppo con guai fisici.

Lukaku, lo riscopriremo quest' anno.

Berisha (il portiere), alla fine si e' dimostrato un giocatore valido come secondo portiere 8nfatti fa il secondo nell' Atalanta.

Cisse' ancora oggi secondo me fu un grande acquisto!

Nani, l' abbiamo preso a zero costretti dall' affare keita.

Neto e Jordao (che secondo me son buoni), siamo riusciti a rivenderli.


Per tutti questi che non sono andati abbiamo speso pochissimo: questo significa che il rischio e' stato calcolato.

Le uniche toppe costose in questi anni di Tare sono stati:

Wallace 8 milioni
Durmisi 6.5
Perea     4.5
Alfaro    3.5

Ora, pero' andate a calcolare tutti quelli che sono andati:

Biava
Dias
Klose
Matuzalem
Brocchi
Parolo
Immobile
L.Alberto
Hoedt
Milinkovic
L.Leiva
Keita
F.Anderson
Correa
Biglia
De Vrij
Acerbi
Romulo
Marusic
Bastos
L.Felipe
Proto
Strakosha
Candreva
Mauri
Hernanes
Lulic
Caicedo
Murgia
Cataldi
Onazi
Cavanda



E io, vi metto pure: Guerrieri, Lazzari, Proto, Jony, A.Anderson, Adekanye, Vavro, Armini, Lukaku e Berisha che vedremo quest' anno ma che comunque sono ancora da valutare!

Quindi, direi che i limiti di Tare erano tre fino all' anno scorso: 1) Era troppo pregno di se e non collaborava con Inzaghi e in generale con i suoi allenatori (o, comunque lo faceva poco).

2) Si intrometteva troppo nello spogliatoio

3) ha troppi rapporti pessimi con troppi procuratori e un Ds deve cercare di aver piu' rapporti buoni possibili c9n la maggior parte dei procuratori in quanto questo aspetto fa parte del suo lavoro.

Il terzo punto l' ha migliorato con l' arrivo di Peruzzi due anni fa.

Il primo l' ha migliorato quest' anno perche' tutti gli acquisti sono stati discussi e condivisi con l' attuale tecnico.

GLI RIMANE ANCORA IL DIFETTO DEI PESSIMI RAPPORTI CON TROPPI PROCURATORI INFATTI LA LAZIO ALCUNE OPERAZIONI SIA IN ENTRATA CHE IN USCITA FATICA A FARLE!

In generale per me e' attualmente il miglior Ds, del calcio italiano dopo Marotta!

[robylele]

Avevo letto solo alcuni rilanci delle dichiarazioni di Tare e me ne ero compiaciuto, credendo che  Tare e con lui la società, avesse finalmente deciso di alzare l'asticella, tanto da averci aperto un topic dedicato all'anno bonus.
Fino a che non ho letto l'intervista completa

mi domando in quale passaggio eri compiaciuto.
A leggere i tuoi commenti forse eri compiaciuto che Tare avesse rilasciato l'intervista, poi per il resto... 

In generale per me e' attualmente il miglior Ds, del calcio italiano dopo Marotta!

Concordo.
Ha messo su un'ottima squadra con mezzi limitati e con un ambientino sempre col fucile puntato e pregno di suggerimenti, spesso a caxxo di cane.
 

[MagoMerlino]

mi domando in quale passaggio eri compiaciuto.
A leggere i tuoi commenti forse eri compiaciuto che Tare avesse rilasciato l'intervista, poi per il resto... 

Se non hai letto (.....) il topic a cui ho fatto riferimento, è inutile che intervieni, ponendoti queste domande oziose.

[Dissent]

Se non hai letto (.....) il topic a cui ho fatto riferimento, è inutile che intervieni, ponendoti queste domande oziose.

 

[Dissent]

il baricentro.

bella intervista.
io non ho solo capito perché la sua testa o quella del mister (o entrambe) non siano già rotolate visto che l'ultima volta che siamo andati in Champions c'erano ancora in modem 56k

è molto semplice.
perchè è una famigliola felice, un duetto inseparabile, che vuoi che sia 0 CL dall'epoca del modem 56k.
suvvia.
se si ci va bene, se no pazienza altro giro altra ruota e la famiglia fa la cena di natale.

[fish_mark]

è molto semplice.
perchè è una famigliola felice, un duetto inseparabile, che vuoi che sia 0 CL dall'epoca del modem 56k.
suvvia.
se si ci va bene, se no pazienza altro giro altra ruota e la famiglia fa la cena di natale.

naturale, come avviene anche da altre parti.
Mi viene in mente il Milan del duo Berlusca Galliani, che si è di recente riprodotto in scala ridotta al Monza.
Il celebre duo portò il Milan sulla vetta del mondo per lunghi 30 anni, non sempre, però, costellati di successi.
Ricordiamo il Milan degli olandesi, poi quello di Papin e Savicevic e ancora quello di kakà e Nesta.

In questo lungo periodo si fatica a ricordare periodi molto meno brillanti, che avrebbero portato da altre parti a far rotolare teste anche importanti, come il Milan dei francesi e di Tabarez, del secondo Capello (capace di non centrare l'Europa), fino al Milan dei lungodegenti di qualche anno fa che fece l'ultima raffica con Allegri.
Quando si cementano certe intese si va avanti d'inerzia, nonostante, i risultati non sempre all'altezza di aspettative e possibilità.

Da queste parti funziona così e la mancata frequentazione della Champions non viene vista come un problema.  Tutto questo è auto-assolutorio: il problema si risolve perché non esiste.

[fish_mark]

Ha messo su un'ottima squadra con mezzi limitati e con un ambientino sempre col fucile puntato e pregno di suggerimenti, spesso a caxxo di cane.
 

Trovaglielo un ambientino tranquillo. Che so, una bocciofila o un circolo per giocare a bridge.
Ne avrebbe diritto a questo punto.

[geddy]

Paragonare il milan di berlusconi alla Lazio di Lotito mi sembra pretenzioso, inutile.

[fish_mark]

Paragonare il milan di berlusconi alla Lazio di Lotito mi sembra pretenzioso, inutile.

Non c'è nessun paragone.

Ho soltanto sottolineato come anche lì c'è stato un sodalizio tra un imprenditore brianzolo e un geometra del comune di Monza che ha prodotto in 30 anni tanti successi, ma anche tanti di quei fallimenti che in altre situazioni e condizioni avrebbero interrotto anzitempo il rapporto.

Ad esempio, quel colpo di testa di Marsiglia (a.d. 1991) io - ma sono io - glielo avrei fatto pagare all'allora a.d. Un anno fuori dalle coppe perché ti attacchi a un lampione rotto mentre la tua squadra proprio non ce la fa a battere l'avversaria.