Autore Topic: Igli Tare, il biondo greco  (Letto 168795 volte)

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Re:Igli Tare
« Risposta #500 : Martedì 10 Settembre 2019, 14:37:23 »
TARE: LAZIO ALLA PARI CON TUTTI (Corriere dello Sport)

«La Champions? Anche io ho fretta di viverla, ma non sia un’ossessione. Tutti i giocatori hanno il bonus scudetto: non è utopia, ma uno stimolo. Ai tifosi dico: uniti possiamo vincere»
 

Tare, da accusato a premiato, nell’ultimo anno ha ricevuto tanti riconoscimenti. E’ una nuova vita.
«Ho sempre saputo che c’era pregiudizio nei miei confronti, la scelta di nominarmi diesse è nata in un momento molto delicato. Aveva tutto tranne un senso. Lotito ci aveva visto lungo».

Come ci è riuscito?
«Mi sono sempre detto “il tempo sarà galantuomo”. Ho giocato 9 anni in Germania, dove tutto ciò che si sta cercando di fare in Italia è in vigore da 25 anni. Ho avuto un punto di riferimento».

Fuori è considerato il miglior diesse. Dai laziali si sente riconsiderato?
«Più di tutto conta il giudizio del tifoso normale, i risultati aiutano tanto. Ricordo un insegnamento».

Ci illumini.
«Al Fortuna Düsseldorf mi allenava Uli Maslo, avevo segnato 29 gol, prima di ogni partita mi diceva “Igli, quello che hai fatto prima fa parte della storia, devi scordartelo, contano il presente e il futuro”».

Lotito ha detto «Lazio no limits». E’ cambiato, è meno intrattabile. Tare è un diesse specializzato, Inzaghi l’allenatore rampante, Peruzzi un’altra bandiera. E’ la congiunzione astrale perfetta.
«Assolutamente sì. Il nostro è un gruppo di lavoro fantastico, guidato da Lotito, sta facendo sforzi e sacrifici importanti. Aggiungo Derkum, il team manager, svolge un lavoro fondamentale. E poi De Martino nella comunicazione. Il segretario generale Calveri, un mio braccio destro importante, negli ultimi 10 anni siamo cresciuti insieme tantissimo. L’inserimento di Peruzzi è una scelta giusta. La sua esperienza, il suo modo di vivere l’appartenenza, sono stati fondamentali. Ci aiuta tanto il fatto che io, Simone e Angelo siamo stati giocatori. Questo ci fa vivere con equilibrio le vittorie e ci fa analizzare bene le sconfitte. E’ qualcosa di raro nel calcio italiano».

E’ il momento della svolta.
«Più che un momento di svolta per la società dev’essere un momento di svolta per il mondo Lazio. Non vedo fiducia, non vedo entusiasmo attorno a noi, nonostante i risultati e i trofei vinti. Ogni anno ripartiamo dallo stesso punto. L’ho sempre detto: per creare qualcosa di importante ci vuole tempo, ci vogliono le persone giuste, ci vuole entusiasmo».

Undici anni da ds, cinque Coppe italiane (3 Coppe Italia e 2 Supercoppe), ma niente Champions. Colpe esterne e interne.
«Non ci sono mai colpe solo da una parte. Conta che in questi dieci anni per 4-5 volte siamo andati vicini alla Champions. Io in primis ho fretta di raggiungerla. Vorrebbe dire tanto per la società, per la squadra, per quello che vogliamo essere. Siamo a buon punto».

La Champions è dichiarata da tutti, anche da Simone, per la prima volta. Come l’avete convinto?
«Non deve essere un’ossessione, è una conseguenza della crescita. Non c’era bisogno di convincerlo.
La crescita del gruppo sta nel fatto che gli stessi giocatori sono convinti: sanno che negli ultimi 3 anni avremmo potuto tranquillamente giocare in Champions».

Ripartiamo da maggio. Boban e Maldini vogliono Tare al Milan. La Juve pensa a Inzaghi. Eppure non abbiamo mai creduto alla Lazio senza di voi.
«Stiamo cercando di portare la società dove merita di stare. Quando vado all’estero mi accorgo che la Lazio è ancora un nome importante. Prima di andare via da qui ci penserò sempre molto bene, so di aver creato qualcosa di bello. Insieme a tutti».

Tare mediatore tra Inzaghi e Lotito. Cos’è successo a giugno? «La città di Roma crea tanto pettegolezzo. Non c’è stato nulla, serviva solo un po’ di tempo per riflettere. Non ho mai avuto il dubbio che Inzaghi sarebbe andato via. Al momento opportuno ci siamo seduti e abbiamo capito che il matrimonio era ancora vivo».


Inzaghi ha rinnovato solo per un anno, ci è rimasto male?
«La sua volontà era di firmare per più di un anno, alla fine è stata una scelta giusta per tutte le parti».

Sincero, gli avete dato il bonus scudetto per rabbonirlo.
«Non ce l’ha solo lui, ce l’hanno anche i giocatori. Lo stiamo inserendo in tutti i contratti. Non per utopia, per obiettivo. Il Leicester è stato un esempio per tutti. Sa come si dice? Dove c’è un desiderio, c’è una strada».

Quanto è ancora lunga questa strada?
«Si devono salire altri gradini. Non mi nascondo, se lavoro nel calcio è perché ho degli obiettivi. Mi auguro che negli anni si possa arrivare a tanto. Non c’è una tempistica. Ma è giusto, man mano che si cresce, avere quel pizzico di arroganza per ambire».

Provocazione: con Inzaghi siete legati da amicizia fraterna, ma sembrate opposti. Tare punta su giovani stranieri, Simone guarda agli italiani. Lei è disposto ad aspettare i talenti, lui a volte aspetta anche troppo a lanciarli.
«Non è vero. Tutt’altro. A Roma si dicono le cose nel modo sbagliato. E’ tutto condiviso, studiamo i giocatori insieme. Magari, a volte, quando c’è un po’ di indecisione, mi prendo la responsabilità, spingo. Se c’è un italiano forte, adatto alla causa e al gioco, sono il primo a puntarlo. La mia realtà è fatta di equilibri, ci sono commenti che distruggono il lavoro. Si fa un acquisto e si dice “questo è di Inzaghi e questo è di Tare”. Si creano isole, è sbagliato».

Da ragazzo lei tifava per il Milan di Sacchi. Mesi fa Sacchi l’ha chiamata per farle i complimenti. Che ha provato?
«Amavo il suo calcio e ricevere i suoi complimenti mi ha inorgoglito».

Ambizioni e soldi, dire no al Diavolo è stato un sacrificio d’amore? Quando ha incontrato Boban e Maldini cosa vi siete detti?
«Zvone (Boban, ndi) lo conoscevo. E’ stato un mio idolo, lui sa il motivo. Paolo lo conoscevo da giocatore e ho avuto modo di conoscerlo meglio. E’ una persona esemplare. Ho toccato con mano l’atto d’amore che hanno compiuto. Anche la mia è stata una scelta d’amore. Ho capito che andare via dalla Lazio sarebbe stata una cosa sbagliata. Ho deciso con il cuore, non per soldi».

E’ vero che Lotito le ha offerto un nuovo contratto a giugno dopo il quadriennale di novembre?
«Non volevo sfruttare l’occasione di mercato. Siamo rimasti d’accordo così: avremo modo di parlare in tempi opportuni. Le priorità erano altre...».
 
«E’ stato un mercato intelligente», ha detto. Manca un terzo centravanti, ribattiamo. Inzaghi aspettava Llorente o uno come lui.
«Stiamo parlando dell’arrivo di una riserva della riserva. In un gruppo dove gli equilibri sono fondamentali, la terza punta non è mai stata una priorità. Il sogno era mantenere questo gruppo intatto. Il problema vero era sulle fasce, con il 3-5-2 è fondamentale disporre di giocatori molto veloci. In più serviva un centrale difensivo forte. Llorente ci era stato offerto come tanti altri nomi, ma non era fattibile, gli equilibri sono ben precisi. Punto su un giovane come Adekanye, uscirà fuori».

Di attaccanti ne ha valutati tanti, ora non dica il contrario.
«L’acquisto era subordinato all’eventuale partenza di Caicedo. Avevamo trovato un giovane con caratteristiche simili, ma la sua società non l’ha voluto vendere. Questo non è successo a fine mercato, all’inizio. Ci sono alternative, quando è servito abbiamo “alzato” Milinkovic da centravanti».

Monte ingaggi record, stipendi anche da 3 milioni, finalmente riuscite a trattenere i big, ma evitate sempre di fare un passo in più sul mercato. Una volta è possibile?
«E’ come se nell’economia di una famiglia, ogni componente, per mesi, sforasse il budget. Resto prudente. Mi piace molto l’idea di una società solida, capace di rinunciare a proposte irrinunciabili. Non tutti possono farlo. Siamo la seconda squadra più titolata d’Italia negli ultimi 10 anni e i budget sono imparagonabili. Giocare dieci finali in dieci anni è una cosa che tanta gente non considera. Chi fa questo mestiere lo sa: dietro una o due finali può esserci casualità. Dietro dieci no. Non mi piace fare il passo più lungo della gamba. So da dove siamo partiti. L’ha detto lei, adesso riconosciamo stipendi anche da 3 milioni. Prima era utopia. Ci tengo ad andare avanti su questa strada».

E’ abituato a centrare acquisti, per due anni di fila ha pensato a Wesley per l’attacco, non l’ha mai preso.
«E’ stata una questione tecnica. Programmo il mercato molto prima che inizi. Il suo acquisto era previsto sempre in caso di uscita di Caicedo».

A proposito, Caicedo rinnova? Siamo sicuri?
«Ha accettato, a giorni firmerà».

Per Vavro due panchine di fila.
«E’ successo a tanti giocatori nuovi, l’inserimento è graduale. Giocare il derby era un rischio. E’ normale che ci sia rimasto male, giocherà tante partite importanti».

Badelj non è stato sostituito. Cataldi è al rilancio, Berisha e Lukaku si riprenderanno?
«Abbiamo fatto le coppie. Milinkovic e Berisha, Luis Alberto e Cataldi, utile come mediano basso e mezzala. Poi Leiva e Parolo, come settimo centrocampista Anderson. Ci puntiamo molto, mi ricorda la storia di Luiz Felipe. Berisha era stato il miglior centrocampista dell’Europa League. Le caratteristiche della nuova Lazio sono molto più adatte a lui. Aggrediamo più alti, ha le qualità per farlo. L’ho visto nell’ultima partita con il Kosovo, è il Berisha che conoscevo. Anche Lukaku può essere di nuovo utile».

Se fosse partito Milinkovic chi sarebbe arrivato? Ora lo può dire.
«Yazici aveva le caratteristiche giuste, ma c’era anche un altro nome».

Sergej al top è il più forte centrocampista d’Europa?
«E’ uno dei migliori al mondo».

De Ligt 65 milioni, Jovic al Real per 60. Milinkovic può valere 100 e più stando agli ultimi prezzi?
«Ci sono giocatori che hanno un mercato a parte».

Ciro si è sbloccato anche con l’Italia.
«Il gol di Ciro e la partita di Acerbi, due immagini molto belle. “Ace” è un esempio, è davvero un leone. Non molla mai, non avevo mai visto uno così. Mi rivedo in lui per la tenacia. Ho parlato con Ciro dopo la partita con l’Italia, ho rivisto il bomber che conosciamo tutti. Poteva andare altrove, ha deciso con il cuore. E nel mio cuore ha un posto speciale».

E’ Correa il top player del futuro?
«Giocatore raro, ragazzo eccezionale. Ha un potenziale indescrivibile. Ad Auronzo gli ho detto “mi auguro sia il tuo anno”. Ha aggiunto il gol e la maturità del top player al talento. Se sarà ancora più prolifico diventerà un grandissimo».

Avete tenuto tutti e li blinderete ancora di più.
«Correa firmerà a breve. Milinkovic ha un contratto importante, verrà allungato di un anno, con gli equilibri giusti. Non devono essere stravolti, sono piccole cose che fanno la differenza. Luis Alberto? La sua considerazione è alta, ci vedremo al momento opportuno».

E’ saltato il baby difensore Pavlovic, è arrivato il baby attaccante Moro, prim’ancora il difensore Cipriano. Sono le nuove scommesse.
«Pavlovic non è detto che non ridiventi un obiettivo in futuro. Lo sa lui, lo sa il Partizan. Moro ha caratteristiche importanti, in Spagna è molto considerato. L’ho visto nei primi allenamenti, è di grande prospettiva. Senza sembrare pazzo, e fuori da ogni logica, dico che ha un baricentro alla Messi. Sono curioso di vedere la crescita di Cipriano».

Neto e Jordao al Wolverhampton per 27,5 milioni. Un capolavoro l’acquisto o la cessione?
«Io dico che tutti e due faranno una grande carriera, lo vedrete».

Ventiquattro posti in lista Uefa, uno in meno. Murgia sarebbe stato utile per comporla.
«Alessandro fa parte di quei ragazzi, come Palombi, Lombardi e Filippini, che hanno vinto tanto con la Primavera e a cui io e Inzaghi siamo legati. I giovani devono essere bravi a pazientare. Cataldi ha fatto un percorso tra mille difficoltà, sono contento che abbia rinnovato. Fuori lista c’è Anderson anche perché Marusic è squalificato 3 turni, serviva uno a destra».
 
Avete creato una Lazio più aggressiva per fare paura, per andare a prendervi la Champions.
«Non dobbiamo porci limiti. La qualità è molto alta. Dobbiamo essere capaci di imporre il gioco, aggredendo alti, con gli equilibri giusti, sempre fondamentali, si può fare la differenza. Riconquistando palla possiamo fare male a chiunque. Le prime gare l’hanno detto».

L’ottavo posto grida vendetta.
«Era l’anno più facile per raggiungere la Champions. Ci sono blackout inspiegabili, è lo scatto che manca».

Nel 2013 parlò di modello “Borussia Dortmund”. Siamo nel 2019, oggi cosa dice?
«Cinque anni fa era utopia pensare di mettere premi scudetto nei contratti, cinque anni dopo lo scudetto è un pensiero che ci passa per la mente attraverso la crescita logica di questo gruppo. Ci deve motivare l’esempio del Leicester».

E’ mai stato vicino ad un altro Klose?
«E’ Leiva. Un leader, una grandissima sorpresa anche per me. Sapevo che era forte, non sapevo quanto lo fosse fuori dal campo. Gli stessi Parolo, Radu e Lulic sono persone di riferimento».

Pole scudetto e Champions: chi vede in prima fila?
«La Juve è la Juve. L’Inter, con Conte, ha aumentato la consapevolezza da outsider. Il Milan ha investito, l’Atalanta non è da sottovalutare. Napoli e Inter stanno dietro la Juve e le dico una cosa».

Cosa?
«Mi piacerebbe che fossimo dentro a quest’ultima mischia, sono consapevole che possiamo giocarcela con tutti».

Qual è l’acquisto che l’ha sorpresa di più?
«De Ligt ha grandissime potenzialità. Se avrà la pazienza di imparare diventerà il più forte del mondo».

E’ stato il primo week-end senza mercato, come l’ha vissuto?
«In famiglia, con i miei figli. Difendo i nostri momenti con molta gelosia. E’ la parte più bella della mia vita».

Quante partite vede al giorno?
«Studio lo sviluppo di altre nazioni, di altri campionati, aspetti tecnici e gestionali. Settimanalmente faccio un report di tutte le cose che seguo, scrivo appunti su campionati, squadre e giocatori. Da ottobre pianifico il futuro».

Nuovo look, meno chili, un po’ di barba, physique du rôle. Una volta ha detto “per la Lazio ho rischiato la vita”, era l’anno della Champions con Pioli. Oggi come vive, Tare?
«Esperienze simili ti fanno capire come funziona la vita. Ho imparato a vivere lo stress diversamente, dedico momenti a me stesso, alla salute e alla famiglia. Curo l’alimentazione, faccio attività fisica ogni giorno, pratico la meditazione, aiuta».

Parla sei lingue, i giocatori le danno del tu, lingua universale.
«Mi piace che mi chiamino per nome. Non devi avere un rapporto distaccato».

Accusa: Tare è ingombrante nello spogliatoio.
«Negli anni si riflette di più. All’inizio ero molto emotivo, ero ancora giocatore, vivo le cose diversamente. Ma poi capita, come l’anno scorso, qualche reazione istintiva. Fa parte di me (risata, ndi)».

Tifosi, allenatori, giocatori, giornalisti, manager, colleghi. Con chi ha litigato di più in questi anni?
«Con i giornalisti, tutti i giorni, e lei è uno di questi (risata, ndi)».

Qual è il colpo che non ripeterebbe?
«Postiga. Non avevamo la possibilità di fargli effettuare le visite, ci fidammo del Valencia, era rotto».

Grandi colpi, anche flop. Vogliamo ricordare Kakuta?
«Lo rifarei. E cito Saha, preso a febbraio per l’infortunio di Klose. E’ diventato un pretesto per criticare».

Qual è il prossimo colpo?
«E’ il gruppo, si fidi. E’ la migliore squadra che abbiamo mai avuto. Lo dico per il lavoro svolto, per come si è preparata, per l’idea, il coinvolgimento, le energie, c’è tutto. Lo dissi ad Auronzo, ne sono più sicuro adesso».
 
Sa già cosa farà a gennaio?
«Non è un mercato utile, spero di non dover riparare nulla».

Domanda interessata: i procuratori avranno sempre l’obbligo del silenzio?
«E’ questione di dinamiche, di prezzi. Sono chiaro: se escono notizie è difficile lavorare assieme».

Con quanti ha rotto?
«Parecchi...».

Ne sono rimasti pochi.
«Pochi no, ma giusti».

E noi giornalisti quanto siamo “rompi”?
«Da 1 a 10 dico 100. Ma questo non lo scriva».

ThomasDoll

Re:Igli Tare
« Risposta #501 : Martedì 10 Settembre 2019, 15:11:25 »
"La Champions? Anche io ho fretta di viverla, ma non sia un’ossessione"

Anche quest'anno c'importa una ricca sega della Champions, come al solito.
Speriamo di arraffare una Coppa e di divertirci un po'.

Offline Davide

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Re:Igli Tare
« Risposta #502 : Martedì 10 Settembre 2019, 15:13:17 »
Vabbe' ma che deve dire ? puntiamo alla champions se no mi ammazzo e diamo del culo se non ci entriamo ? tanto parliamoci chiaro, qualsiasi cosa dicano Tare e Lotito, ci sara' sempre qualcuno a cui non sta bene il tono, il modo, il tempo e il contenuto....

ThomasDoll

Re:Igli Tare
« Risposta #503 : Martedì 10 Settembre 2019, 15:26:38 »
Deve dire se la Champions è un obiettivo o no.
Ogni anno la stessa storia: vorremmo andare in Champions ma se non ci andiamo sticazzi.
E infatti non ci andiamo mai.
Se siamo all'altezza la società deve pretendere che si raggiunga, vedi battuta su come era facile l'anno scorso e sull'inspiegabilità dei black out.
Ci sono dei motivi per cui non si raggiunge questo obiettivo.
Va chiesto conto a chi ne è responsabile, di volta in volta.
Non sui giornali, ma va fatto.
Altrimenti andrà sempre tutto bene, quarti o ottavi evviva la Lazio.
Questo possiamo farlo noi, non loro/società.

Offline Davide

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Re:Igli Tare
« Risposta #504 : Martedì 10 Settembre 2019, 15:48:52 »
Ma non deve dire nulla ne dare giustificazioni a quello che dice...ma veramente? Siamo un po' al delirio

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ThomasDoll

Re:Igli Tare
« Risposta #505 : Martedì 10 Settembre 2019, 15:50:41 »
il delirio?
Ma perché, è Mosè che scende con le tavole dal monte?
E allora che lo intervistano a fare?
Se ogni risposta è superflua, tanto vale battere i tacchi e ringraziare col cappello in mano, si vinca o si perda.
Non si discute si ama è motto romanista, però.

Offline Davide

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Re:Igli Tare
« Risposta #506 : Martedì 10 Settembre 2019, 15:56:52 »
il delirio?
Ma perché, è Mosè che scende con le tavole dal monte?
E allora che lo intervistano a fare?
Se ogni risposta è superflua, tanto vale battere i tacchi e ringraziare col cappello in mano, si vinca o si perda.
Non si discute si ama è motto romanista, però.

Ma non e' Mose' ne Dio, e' una persona che lavora per la Lazio e che fino a prova contraria puo' dire quello che vuole, mo da oggi all'enternita' si scatenera' il putiferio perche' Tare non ha detto quello che il tifoso medio vorrebbe sentirsi dire...questo e' delirio per me, ma come ho potuto constatare in questi anni, probabilmente lo strano sono io....sara' che ho visto e sentito con mano le cazzate dei tifosi.

Gasco luis veron

Re:Igli Tare
« Risposta #507 : Martedì 10 Settembre 2019, 15:58:47 »
Deve dire se la Champions è un obiettivo o no.
Ogni anno la stessa storia: vorremmo andare in Champions ma se non ci andiamo sticazzi.
E infatti non ci andiamo mai.
Se siamo all'altezza la società deve pretendere che si raggiunga, vedi battuta su come era facile l'anno scorso e sull'inspiegabilità dei black out.
Ci sono dei motivi per cui non si raggiunge questo obiettivo.
Va chiesto conto a chi ne è responsabile, di volta in volta.
Non sui giornali, ma va fatto.
Altrimenti andrà sempre tutto bene, quarti o ottavi evviva la Lazio.
Questo possiamo farlo noi, non loro/società.

Be' a volte si usa la psicologia: dire che bisogna andare a tutti i costi in Champions potrebbe metter delle pressioni enormi nei confronti dei giocatori e potrebbe bloccarli mentalmente.

L' inspiegabile blackout dell' anno scorso e' spiegabile con il fatto della delusione per non esser entrati in Champions l' anno prima.

Quell' "inspiegabile", per me e' interpretabilissimo.

Quindi per me fa bene Tare a dichiarare il traguardo principale della stagione ma allo stesso tempo a specificare che non si tratta di vita o, di morte.

Poi, questo secondo me.

Ormai e' da tre anni che abbiamo una squadra veramente attrezzata quindi prima o, poi riusciremo ad andarci.

Viceversa negli altri anni la squadra era meno attrezzata anche se a volte abbiamo comunque sfiorato la qualificazione: ma all' epoca il traguardo principale non era la Champions (infatti la societa' non la nominava nemmeno), come invece nomina abitualmente da ormai tre anni.

Poi, se NON andiamo in Champions ma vinciamo l' Europa L. Io, ci metterei la firma.

Ma metterei la firma pure per vincere la coppa Italia e la supercoppa anche senza, Champions.

Mi dispiace: io, mi emoziono quando si alza un trofeo o, si gioca una finale non quando si arriva quarti per il solo scopo di vincere un incasso di 40 milioni che e' il simbolp del calcio-business.

Una coppa + la qualif. CHAMPIONS sarebbe l' ideale poiche' un misto tra sport ed entroiti.

Magari ci mettiamo in mezzo pure un bel derby di ritorno in cui gli facciamo il c..o a strisce..


Dove si firma?

 


ThomasDoll

Re:Igli Tare
« Risposta #508 : Martedì 10 Settembre 2019, 17:45:05 »
Dire che la CL non è obiettivo che non ci fa dormire la notte equivale a dire ai giocatori di fare il possibile, ma se non ce la fanno pazienza. Il che è creare alibi velenosissimi nel calcio. Dispiace per Davide, che qualunque cosa si dica per criticare, costruttivamente o meno, insorge, ma tant'è, ognuno ha le sue idee.
A me la Lazio così com'è piace tantissimo, come tutte le Lazio di Inzaghi, e sospetto che anche questa contenga pregi e difetti visti nelle altre, che almeno una qualificazione in CL l'avrebbero strameritata, ma sono rimaste a mani vuote, non sempre per colpa propria.
Partendo da questi presupposti ragiono su quello che dice Tare, da tifoso, e se dice cose che secondo me non stanno in piedi piglio il forum e lo scrivo, anche perché altrimenti non si capirebbe il senso di tenere aperto un sito come questo. Per me la società deve tracciare una linea e intervenire di conseguenza, come fanno le Juventus della situazione, fatte le dovute proporzioni. Oppure, se il programma è andare avanti fino alla pensione con LotitoTareInzaghiPeruzzieccetera, accettiamo di buon grado un modo diverso di concepire il calcio in Italia, che ricorda l'Auxerre di Guy Roux, in panchina per diversi decenni. Così facendo sarà tutto grasso che cola, ogni punto sarà salutato come una manna, ma difficilmente ci saranno temi in grado di farci discutere.
Ci occuperemo d'altro, così Davide starà tranquillo e non dovrà più darsi pena per le cazzate dei tifosi.

Gasco luis veron

Re:Igli Tare
« Risposta #509 : Martedì 10 Settembre 2019, 18:26:23 »
Dire che la CL non è obiettivo che non ci fa dormire la notte equivale a dire ai giocatori di fare il possibile, ma se non ce la fanno pazienza. Il che è creare alibi velenosissimi nel calcio. Dispiace per Davide, che qualunque cosa si dica per criticare, costruttivamente o meno, insorge, ma tant'è, ognuno ha le sue idee.
A me la Lazio così com'è piace tantissimo, come tutte le Lazio di Inzaghi, e sospetto che anche questa contenga pregi e difetti visti nelle altre, che almeno una qualificazione in CL l'avrebbero strameritata, ma sono rimaste a mani vuote, non sempre per colpa propria.
Partendo da questi presupposti ragiono su quello che dice Tare, da tifoso, e se dice cose che secondo me non stanno in piedi piglio il forum e lo scrivo, anche perché altrimenti non si capirebbe il senso di tenere aperto un sito come questo. Per me la società deve tracciare una linea e intervenire di conseguenza, come fanno le Juventus della situazione, fatte le dovute proporzioni. Oppure, se il programma è andare avanti fino alla pensione con LotitoTareInzaghiPeruzzieccetera, accettiamo di buon grado un modo diverso di concepire il calcio in Italia, che ricorda l'Auxerre di Guy Roux, in panchina per diversi decenni. Così facendo sarà tutto grasso che cola, ogni punto sarà salutato come una manna, ma difficilmente ci saranno temi in grado di farci discutere.
Ci occuperemo d'altro, così Davide starà tranquillo e non dovrà più darsi pena per le cazzate dei tifosi.

Opinione rispettabilissima la tua Thomas: infatti nessuno ha la verita'.

Magari hai ragione tu pero' conoscendo Tare, pubblicamente sembra sempre tenero e velato ma  negli spogliatoi e' tutt' altro.

Perche' lui negli spogliatoi ci scende meno, ma ci scende sempre.

Se vedra' che qualcuno si impegnera' di meno e prendera' le sue dichiarazioni come alibi, non gli e le mandera' certo a dire.

C'e' un punto nell' intervista dove dice che con il passare degli anni si e' calmato e non prende piu' di petto i giocatori (come avvenne con Zarate e dove per me il Ds ando' troppo al di fuori delle righe!), ma allo stesso tempo ammette che ogni tanto (anche se un po' piu' raramente), un giretto negli spogliatoi se lo fa e non ci va certamente in maniera tenera li' sotto.

Il fatto che qualcuno possa tirar via la gamba creandosi da solo un alibi per le dichiarazioni di Tare secondo me e' l' ultimo dei problemi.

Solo uno nella Lazio in questi anni ha tirato via la gamba, anzi l' ha allungata troppo a favore di Icardi: Tare, non ha mai detto nulla su questa situazione e il suo silenzio secondo me su Confortzone, e' sospetto: per me dopo quella partita misa' che dentro lo spogliatoio son volati non dico schiaffi ma quasi.

E non solo con il Ds ma pure con i vari Lulic, Radu, Leiva ecc.

Per rendersene conto basta un dato: per un motivo o, per un altro De Vrij ha sempre saltato le partite contro di noi.

Piu' chiaro di cosi?

Dopo due anni quest' anno credo che finalmente avra' il coraggio di giocare contro i nostri guardandoli in faccia ma intanto son passati 2 anni!

Non parlo tanto del fallo su Icardi poiche' nessuno di noi stava dentro la testa dell' olandese ma quanto della sua consapevolezza gia' a Crotone di non voler giocare la partita contro l' Inter poiche' troppo combattutto.

Ma combattuto de che' se era pagato ancora dalla Lazio?

Combattutto de che?

Sarebbe bastato guardare in faccia Lulic, Radu, Ciro, Leiva e tutti i suoi compagni per non esser combattuto e voler giocare quella partita fino alla morte per uscire a testa alta in maniera almeno dignitosa.

Invece, lui disse al mister che non se la sentiva: ripeto, non posso criticare Confortzone per il fallo ma per il fatto di non sentirsela.

Questa cosa  del fallo noi non la sapremo mai, ma posso criticare De Vrij per non aver cacciato le palle a favore dei suoi compagni di squadra di allora.

Purtroppo sbaglio' clamorosamente Inzaghi nel metterlo in campo: oggi, ci penserebbe non una ma cento volte prima di metterlo in campo.

E' una storia vecchia ma secondo me ha condizionato il rendimento di tutti i nostri big, lo scorso anno.

Quest' anno si cambia faccia: abbiamo di nuovo gli occhi di quelli che vogliono andare in Champions contro tutto e tutti.

Per questo secondo me le dichiarazioni di Tare non daranno nessun alibi a nessuno.

Tutti nella squadra vogliono la Champions!

FORZA LAZIO!



geddy

Re:Igli Tare
« Risposta #510 : Martedì 10 Settembre 2019, 22:14:24 »
Chissa' se il giovane attaccante che non ci hanno voluto vendere era Petagna. Strano davvero quello che e' successo con Pavlovic. Va a capire cosa e' successo. Non gli hanno chiesto del figlio in primavera.

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Re:Igli Tare
« Risposta #511 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 09:50:01 »
Ma non e' Mose' ne Dio, e' una persona che lavora per la Lazio e che fino a prova contraria puo' dire quello che vuole, mo da oggi all'enternita' si scatenera' il putiferio perche' Tare non ha detto quello che il tifoso medio vorrebbe sentirsi dire...questo e' delirio per me, ma come ho potuto constatare in questi anni, probabilmente lo strano sono io....sara' che ho visto e sentito con mano le cazzate dei tifosi.
si chiama democrazia.
tare può dire quello che vuole e il tifoso può pensare delle parole di tare quello che vuole e criticarlo quanto vuole, civilmente si intende.
d'altra parte lo stipendio di tare lo paga la lazio che prende i soldi dai diritti tv garantiti dall'esistenza dei tifosi, che sono quindi il dante causa di tare e della società lazio, per cui fossi in lui, mi preoccuperei del giudizio dei tifosi e mi farei qualche domanda.

detto questo niente di nuovo.
la solita intervista che annualmente si ripete, senza grossi sussulti, linea continua.

Offline Davide

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Re:Igli Tare
« Risposta #512 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 10:14:41 »
si chiama democrazia.
tare può dire quello che vuole e il tifoso può pensare delle parole di tare quello che vuole e criticarlo quanto vuole, civilmente si intende.
d'altra parte lo stipendio di tare lo paga la lazio che prende i soldi dai diritti tv garantiti dall'esistenza dei tifosi, che sono quindi il dante causa di tare e della società lazio, per cui fossi in lui, mi preoccuperei del giudizio dei tifosi e mi farei qualche domanda.

detto questo niente di nuovo.
la solita intervista che annualmente si ripete, senza grossi sussulti, linea continua.

Il problema, e lo ripeto per la milionesima volta, sono le critiche a prescindere....Tare avrebbe potuto dire qualsiasi cazzata, qualcuno avrebbe avuto da ridire pure su quella...non e' democrazia e' follia....

Offline Dissent

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Re:Igli Tare
« Risposta #513 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 10:24:45 »
Il problema, e lo ripeto per la milionesima volta, sono le critiche a prescindere....Tare avrebbe potuto dire qualsiasi cazzata, qualcuno avrebbe avuto da ridire pure su quella...non e' democrazia e' follia....
non vedo nessuna critica a "prescindere", che mi pare la consueta frase fatta e abusata.
Tare ha rilasciato un intervista e di conseguenza i tifosi hanno espresso un'opinione.
Cosa cè di.. "a prescindere".
Cè un normale e sano meccanismo causa-effetto.

Offline robylele

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Re:Igli Tare
« Risposta #514 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 10:40:24 »
bella intervista.
Mi pare di tutta evidenza che Tare voglia, così come tutta la società, la qualificazione in C.L. per aumentare gli introiti e proseguire nella crescita costante.

questo é quello che conta, poi come lo dice o a che ora lo dice non ha alcuna importanza.
Non é lui che deve infondere grinta e determinazione alla squadra, per quello ci sono tecnici preparati.
Anch'essi pagati dalla Lazio e quindi dai tifosi della Lazio.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Gasco luis veron

Re:Igli Tare
« Risposta #515 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 10:51:25 »
Dissent, ho una curiosita' da porti: nel topic di Europa L. Stiamo cercando di capire come ruotare la rosa per far giocare tutti.

Solo per curiosita' (se sei curioso), sta uscendo fuori che abbiamo piu' scelte di quello che pensavamo (e pensavo anche io).
Alla fine non sappiamo chi far giocare e ci stiamo confrontando su come ruotare al meglio la rosa senza far un turnover massiccio ma allo stesso tempo coinvolgere un po' tutti i giocatori senza scontentare nessuno.

Il problema (un bel problema direi), e' che per far giocare tutti alla fine saremo costretti a far un turnover massiccio.

Cio' vuol dire che siamo cresciuti lentamente ma siamo cresciuti molto, in questi tre anni e anche rispetto all' anno scorso.

Se hai due minuti vatti a fare un giro sul topic!

Anche io sono rimasto piacevolmente sorpreso ma alla fine la crescita tecnica quest' anno c'e' stata e scoprirai che abbiamo una rosa ampia (a parte in attacco dove siamo un po' corti).

Cioe' insieme con gli amici utenti non riusciamo a fare la formazione di coppa senza un turnover massiccio poiche' rimarrebbero fuori dei giocatori importanti.

Questo perche' sottovalutavamo, Jony, Vavro e il nuovo acquisto Berisha che e' un nuovo acquisto a tutti gli effetti come lo sono stati: F.Anderson, L.Alberto, Biglia, Milinkovic, L.Felipe ecc. Al loro secondo anno rispetto al primo!

E come lo e' stato Bastos al suo terzo anno (ci ha messo un anno in piu' degli altri!).

In aggiunta mettiamoci pure Lazzari gia' ritolare, in una rosa gia' forte.

Lascia stare gli incassi e i conti per una volta e concentriamoci sulla qualita' di questa squadra: sono curioso di sapere che ne pensi.

Vai a vedere il topic di Europa L. Se hai un po' di tempo e leggi le formazioni e le idee di turnover degli altri amici, utenti.

Ti accorgerai che la rosa e' molto piu' buona di quello che  pensavamo.

Parlo di rosa non degli 11 perche' so, che anche te consideri il nostro 11 molto forte.

Credo che i tuoi dubbi fossero sul rafforzamento della rosa: ebbene la rosa e' molto forte!



Offline robylele

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Re:Igli Tare
« Risposta #516 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 10:55:50 »

Questo perche' sottovalutavamo, Jony, Vavro e il nuovo acquisto Berisha che e' un nuovo acquisto a tutti gli effetti come lo sono stati: F.Anderson, L.Alberto, Biglia, Milinkovic, L.Felipe ecc. Al loro secondo anno rispetto al primo!


Gasco, oltre quei 3 sottovalutiamo anche A.Anderson e Proto (anch'esso al secondo anno  :D).
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Panzabianca

Re:Igli Tare
« Risposta #517 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 10:59:30 »
Bella, bellissima la riconoscenza. In questo mondo di mediocri opportunisti è un valore inestimabile.

Ah si, poi c'è il dante causa... e la CL dove per alcuni dovremmo "obbligatoriamente" andare.



si chiama democrazia.
tare può dire quello che vuole e il tifoso può pensare delle parole di tare quello che vuole e criticarlo quanto vuole, civilmente si intende.


ma cos'è, una gara a chi dice la cazzata più grande? te porti avanti col lavoro?

Gasco luis veron

Re:Igli Tare
« Risposta #518 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 11:07:12 »
Gasco, oltre quei 3 sottovalutiamo anche A.Anderson e Proto (anch'esso al secondo anno  :D).

Eh, si!

Anche se io ho puntato la mia reputazione quest' anno su Adekanye: per me questo esplode subito, non gli servono due anni.

Fara' come Correa: un girone di andata per provare le gomme per poi esplodere nel girone di ritorno!

E' una mia fissa questo ragazzetto dal viso timido ma dalla velocita' pazzesca!




Offline Davide

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Re:Igli Tare
« Risposta #519 : Mercoledì 11 Settembre 2019, 11:37:54 »
Non vedi le critiche a prescindere? Beh non mi stupisco...

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