Ma basta.... BASTA! (propaganda dei media contro la Lazio)

[Trippanera]

Beh, forse è un tantino difficile fare passi avanti nell'appetibilità mediatica con una tifoseria che non perde occasione per spalare letame, sputtanando sistematicamente la LAzio su tutti i giornali del mondo, dove ormai siamo bollati a vita come fascisti, nazisti, razzisti, ecc.

[zorba]

Articolo in .... controtendenza sul corsport di oggi?!?

 

Lazio, i segreti del successo

(di Fabrizio Patania)

ROMA - Un punto fa la differenza e non è poco per raccontare la stagione da applausi della Lazio. Reja sta andando meglio di un anno fa e solo questo è un risultato da sottolineare, considerando l’emergenza provocata dagli infortuni, gli impegni di Europa League, il fallimento e la cessione di Cisse: si aspettavano i suoi gol, ha salutato il campionato italiano dopo neppure sei mesi. La squadra biancoceleste, però, s’è scoperta più forte e si sta ripetendo agli stessi livelli di rendimento raggiunti nella passata stagione, nonostante la prolungata assenza di Mauri, che aveva segnato diversi gol e sfornato ancora più assist, convincendo Prandelli a richiamarlo in azzurro. Quest’anno Reja non ha quasi mai potuto impiegarlo, ma la Lazio ha vinto le stesse partite (12 nelle prime 23 giornate di campionato) e ha segnato ancora di più (37 reti contro 29), grazie ai colpi del fuoriclasse Klose, capace di portare quei gol mancati da Zarate e da Floccari.

RIMONTA - Per effetto della sconfitta interna con il Milan, l’Udinese è rimasta bloccata a quota 41 punti e la Lazio è riuscita a scavalcarla di nuovo. Reja è di nuovo terzo in classifica a quota 42, un punto in più rispetto al passato campionato di questi tempi. Un balzo in avanti come non accadeva dall’undicesima giornata, quando il pareggio (0-0) con il Napoli al San Paolo proiettò il tecnico friulano al primo posto. Lazio e Juve erano in testa con 22 punti: la domenica successiva Conte riuscì ad imporsi nel confronto diretto allo stadio Olimpico (0-1, palo di Hernanes e un rigore negato a Rocchi) e la squadra bianconera prese il volo. Oggi è seconda con 45 punti, tre lunghezze di vantaggio sulla Lazio, ma anche due partite da recuperare. La squadra biancoceleste, fallito l’assalto alla Juve, scivolò dal primo al quarto posto.

RINFORZI - Scavalcata l’Inter a fine gennaio, Reja è passato dal quinto al terzo posto, ha superato la crisi invernale tipica delle sue squadre e promette di finire ancora meglio la stagione. «L’obiettivo sarebbe quello di migliorare il piazzamento dell’anno scorso. Non so se ci riusciremo, ma ce la metteremo tutta» ha spiegato dopo il successo sul Cesena. Rispetto alla passata stagione la Lazio è diventata più forte e affidabile in porta con Marchetti, ha scoperto Lulic, il vero erede di Kolarov, tra gli esterni più potenti e pericolosi del campionato. Il bosniaco ha garantito cambio di passo e imprevedibilità alla Lazio, riuscendo a segnare gol spesso determinanti. Klose è già entrato in doppia cifra (12 reti) senza l’aiuto dei rigori, Reja ha riscoperto un attaccante prolifico e affidabile come Rocchi, e ha trovato risorse impensabili a centrocampo. La crescita esponenziale di Gonzalez, fresco vincitore della Coppa America con l’Uruguay, s’è abbinata all’esplosione di Lulic.

DIFFERENZA GOL - E poi sta continuando a migliorare Hernanes, che ha pure cambiato ruolo, molto più centrocampista e meno attaccante di un anno fa: eppure ha già segnato 7 gol. L’anno scorso, dopo 23 giornate, ne aveva realizzati due in meno, ovvero 5. Il Profeta finì il campionato a quota 11, uguagliando l’antico primato di Nedved. Nonostante Reja abbia cercato con più convinzione il gol, gli equilibri sono stati salvaguardati e la difesa della Lazio ha tenuto: 24 reti subìte invece di 21, solo tre in più. Ora il tecnico friulano cercherà di conservare il terzo posto. L’anno scorso, nelle ultime 15 giornate di campionato, vinse 8 partite e ne perse 6, pareggiando solo una volta. Fece 25 punti chiudendo a quota 66, condannato da una peggior differenza reti rispetto all’Udinese. Quest’anno la storia potrebbe cambiare: oggi, in caso di arrivo ex aequo, la Lazio riuscirebbe a spuntarla. Reja vanta +13 contro il +12 di Guidolin nella differenza reti. Sino al traguardo, sarà una lotta tra Klose e Di Natale.

[CiPpi]

e cosa hanno ottenuto in questi 7 anni, secondo te?
...

niente, ma non per non averci provato, e continuato assiduamente nonostante le pezze in faccia che hanno constantemente ricevuto dalla realta' dei fatti. ma giusto perche' incapaci.

del resto ci sono giornalisti che sono 'prigionieri' dei propri editori, e tifosi che a mangiare sulla Lazio non vedono i loro parassiti preferiti.

alcuni Laziali riescono ad essere entrambi.

Articolo in .... controtendenza sul corsport di oggi?!?
...

basta scrivere le cose come stanno, e si e' in controtendenza.

[surg]

Leggo spesso che la Lazio sbaglia nella sua politica mediatica.
Non leggo mai alcun suggerimento su come dovrebbe comportarsi per modificare l'atteggiamento ostile di gran parte dei giornali e delle televisioni. Per non parlare delle radio.
Da qualche allusione mi sembra che qualcuno pensi che si dovrebbero finanziare (corrompere?) i mezzi di informazione. Ho capito bene o, invece, ho frainteso e la strategia deve essere un'altra?

[Dija]

Teste di cazzo da entrambe le parti della barricata. Chi cerca il titolo ad effetto e chi ululai ai giocatori di colore.

Ce' qualcos'altro d'aagiungere ?

[Fabio70rm]

Storia vecchia di anni e che personalmente mi ha stufato.
Evidentemente alla SS Lazio non interessa di avere come nemici (o farsi prendere per il culo, o semplicemente non essere considerata) la maggior dei media.
Spero sia una scelta strategica. Altrimenti, se non lo fosse, sarebbe un fallimento su tutta la linea da parte della società intera, da Lotito in giù.

Gestire i media è parte fondamentale del lavoro di una società sportiva. Ti serve per aumentare le entrate, portare gente allo stadio, supportare la società nei momenti buoni come in quelli difficili, difenderla nei consessi pubblici e televisivi, e così via.

Questa società purtroppo si è dichiarata totalmente incapace di risolvere questo problema. E piantiamola di fare le vittime parlando di quegli altri. Guardiamo in casa nostra, dove sotto questo aspetto Lotito non è risucito a fare mezzo passo avanti in 7 anni, e non ha mai accennato nemmeno ad un'autocritica, preferendo anzi circondarsi solo di mezze figure o yesmen, continuando lui a rendersi (e di conseguenza dando il destro ai giornalisti per renderlo) una macchietta, con comportamenti che definire discutibili è poco.

Immagino il mio intervento darà come il solito luogo a polemiche pro-contro. Totalmente inutili, perché parlo di dati di fatto. Che molti giornalisti siano in malafede è irrilevante. Capita anche in molti altri settori. La bravura, la capacità professionale sta nel gestirli. Non riuscirci è un fallimento aziendale. E se anche non gliene frega nulla, mi piacerebbe avere qualche esperto capace di calcolare quanto ci è costata in minori entrate al botteghino e quanto abbia contribuito a non farci avere uno sponsor di livello da anni.

E chiudo dicendo che proprio questa rottura in due parti della tifoseria (non curva contro tutti, ma tutti contro tutti) - per recuperarla ci vorranno 20 anni - rimarrà la grande responsabilità storica di Claudio Lotito, superata per fortuna solo dall'aver salvato la Nostra Amata.

Caro Chinaglia, il discorso che fai merita un approfondimento notevole, forse anche un thread dedicato.

E' vero che il nostro è un problema storico; senza citare il famoso "Grazie Lazio" pubblicato sul cortrigoria il 14/05/00, e allora Lotito non c'era nemmeno nei sogni più tenebrosi dei tifosi, basterebbe fare una carrellata all'indietro per vedere che, nemmeno quando eravamo una corazzata, abbiamo avuto una stampa non dico pro, almeno obiettiva.

Il disagio di vederci trattati come una squadretta insignificante di provincia o di serie B, se prima aveva una giustificazione negli scarsi o nulli risultati sportivi, non trova giustificazioni invece dal '92 al 2004, dove veramente abbiamo fatto di tutto e di più.

Negli anni che ricordo di Lazio, a Roma abbiamo avuto un solo giornalista che ha trattato la Lazio con serietà ed obiettività, il mai troppo rimpianto Xavier Jacobelli, che difatti al corsport durò lo spazio di un mattino....altri nomi, altrettanto equilibrati e scevri da perculamenti o ridimensionamenti, almeno personalmente non li rammento.

Vero è che il panorama, con la nascita dei forum, di miriadi di trasmissioni, locali e non, che parlano di calcio tutti i giorni, con moviole, processi, appelli, ricchi premi e cotillion, hanno di fatto dato voce a tutta una serie di personaggi dalla preparazione pressappochistica; e se prima un personaggio come De Angelis, ossia un tifoso digiuno di giornalismo che conduce una trasmissione, era un'eccezione, ora sembra diventata la regola.

Siti e sitarelli pubblicano migliaia di notizie al giorno, intorbidendo le acque più del passaggio di un branco di tonni in acque basse, e facendo cascare in falsi scoop persino chi dovrebbe essere un professionista; ricordiamo difatti storie come la finta sponsorizzazione dell'Unicef, circolata tramite un sito l'anno scorso e che ha tratto in inganno nientemeno che la rosea.

All'imbarbarimento della qualità giornalistica fa da contraltare un personaggio che fa di certi eccessi un'arma per spiazzare e distogliere, usandoli a sproposito in ogni dove; che siano eccessi lo si vede quando lo si fa spogliare della cojonella e lo si fa parlare di discorsi seri con toni da giacca e cravatta, dove il nostro da sfoggio di una notevole fermezza e sobrietà d'espressione. Ricordo una intervista un po' di tempo fa sulle sue aziende fatte in una trasmissione, credo, di La7.

Tu dici che Lotito viene perculato e ridotto a macchietta. Mi chiedo invece perchè nessun giornalista non lo costringe a posare la posa da sbracalone da osteria e lo inchioda in un discorso serio e ragionato; di chi sia il demerito sarebbe da capirlo: da un lato un personaggio forse fin troppo sobrio che gioca a fare lo sguajato in ogni dove, dall'altra un giornalista che invece di scavare limita a far brillare con l'evidenziatore le superficialità.

Da anni sogno un'intervista a tutto tondo sul Lotito imprenditore, di cui nessuno conosce nulla eccetto la Lazio; una inchiesta seria sul personaggio, per capire come si è costruito e come amministra le sue aziende. Magari tanti comportamenti inspiegabili avrebbero un perchè....senza scomodare un Minoli o una Gabbanelli, possibile che nessuno abbia provato in sette anni a scavare in un personaggio così contorto con un vero spirito giornalistico? Anche dal punto di vista puramente sportivo, il chiedere con pacatezza informazioni su aspetti profondi su come il nostro presidente intende la strategia societaria, il merchandising, lo stadio di proprietà, il mercato, bypassando le battute di Valmontone, del fanciullino o del mercato a 365 giorni, si va bene la battuta presidente, ma seriamente...

Sui tifosi: siamo sicuri che la spaccatura l'abbia creata Lotito? O che magari siamo stati testimoni di una lotta senza quartiere tra la società e certi personaggi molto dubbi, in cui poi ci sono state ficcate tensioni e prese di posizione che, per difendere l'uno o l'altro schieramento, non abbiano spinto la gente a schierarsi pro o contro?

Qui, ogni avvenimento, positivo o negativo, viene vissuto con una acredine che sa di scontri di piazza in Grecia; e la stessa atmosfera si vive nello stadio, dove per ogni dove vedi persone con il volto paonazzo e le vene in gola gonfie, che urlano per novanta minuti insulti a ripetizione verso qualsiasi cosa gli giri per la testa: Lotito, l'arbitro, il giocatore incapace, il Coni, lo stadio di proprietà, i tifosi avversari, i propri tifosi.....

Ci si chiede come mai siamo arrivati a questo punto; ma se si ascolta con attenzione le tante trasmissioni radio/tv, ritroviamo spesso dietro queste spaccature come conseguenze di certe scelte chiamiamole editoriali.

Tensioni alimentate da un ambiente comunicativo dietro cui si nascondono avversari non da poco; sarebbe interessante, come dicevo in altro thread, vedere le testate mediatiche dove alloggiano i peggiori detrattori di Lotito a chi appartengano...si scoprirebbero proprietà edilizie, in mano a personaggi che hanno cementificato mezza Italia, spesso barbaramente, e che cozzano contro la Lazio per via degli interessi edilizi del suo attuale proprietario.

E ti dirò: se Lotito riesce a fare lo Stadio, secondo me i toni si alzeranno notevolmente, tanto da far apparire l'attuale guerra una sciocchezzuola....

Come uscire dalle attuali tensioni, i cui effetti abbiamo vissuto sulla nostra pella qualche giorno fa anche di persona, con il triste epilogo delle scancellazioni di alcuni netters?

Sinceramente non so chi potrebbe portare uno stemperamento del clima...ci vorrebbe uno Jacovelli in formato gigante che cominci a spandere bromuro per aria, per far capire che un mercato mancato non può far augurare la morte fisica.....

Ma temo sia abbastanza improbabile questo evento...anche perchè che fine ha fatto il buon Xavier?

[robylele]

Gestire i media è parte fondamentale del lavoro di una società sportiva. Ti serve per aumentare le entrate, portare gente allo stadio, supportare la società nei momenti buoni come in quelli difficili, difenderla nei consessi pubblici e televisivi, e così via.

Questa società purtroppo si è dichiarata totalmente incapace di risolvere questo problema. E piantiamola di fare le vittime parlando di quegli altri. Guardiamo in casa nostra, dove sotto questo aspetto Lotito non è risucito a fare mezzo passo avanti in 7 anni, e non ha mai accennato nemmeno ad un'autocritica, preferendo anzi circondarsi solo di mezze figure o yesmen,

mi piacerebbe avere qualche esperto capace di calcolare quanto ci è costata in minori entrate al botteghino e quanto abbia contribuito a non farci avere uno sponsor di livello da anni.

E chiudo dicendo che proprio questa rottura in due parti della tifoseria (non curva contro tutti, ma tutti contro tutti) - per recuperarla ci vorranno 20 anni - rimarrà la grande responsabilità storica di Claudio Lotito, superata per fortuna solo dall'aver salvato la Nostra Amata.

In effetti non saper gestire uno come Plastino ha portato danni al botteghino.
Il bravo conduttore si rese infatti protagonista nel 2010 di una campagna anti-abbonamenti, dichiarando tranquillamente che portare i soldi a Lotito avrebbe prolungato l'agonia di averlo come presidente..

Sotto questo punto di vista allora la mancanza dello sponsor é stata funzionale per l'ottima iniziativa del bravo conduttore.

chinaglia, non é la prima volta che parli di yesmen. Sembrerebbe un titolo dispregiativo ma forse mi sbaglio, forse se ti dipingessero come uno yemen ti incazzeresti, chi lo sa.
Certo un pò di rispetto non guasterebbe, al di là dei pruriti personali.

Per quanto riguarda lo sponsor ho fatto io un mio calcolo: non averlo per 60 anni ci porterebbe ad un minor introito di 4,5 per 60= 270 milioni. Che potevano consentirci di prendere una dozzina di top player e di cui Lotito quando compirà 115 anni dovrà assumersene la responsabilità.

A proposito, non basteranno certo 20 anni per sanare rotture di vario genere..il tifoso della Lazio ha contestato Maestrelli e Calleri, figuriamoci.

[fish_mark]

Storia vecchia di anni e che personalmente mi ha stufato.
Evidentemente alla SS Lazio non interessa di avere come nemici (o farsi prendere per il culo, o semplicemente non essere considerata) la maggior dei media.
Spero sia una scelta strategica. Altrimenti, se non lo fosse, sarebbe un fallimento su tutta la linea da parte della società intera, da Lotito in giù.

Gestire i media è parte fondamentale del lavoro di una società sportiva. Ti serve per aumentare le entrate, portare gente allo stadio, supportare la società nei momenti buoni come in quelli difficili, difenderla nei consessi pubblici e televisivi, e così via.

Questa società purtroppo si è dichiarata totalmente incapace di risolvere questo problema. E piantiamola di fare le vittime parlando di quegli altri. Guardiamo in casa nostra, dove sotto questo aspetto Lotito non è risucito a fare mezzo passo avanti in 7 anni, e non ha mai accennato nemmeno ad un'autocritica, preferendo anzi circondarsi solo di mezze figure o yesmen, continuando lui a rendersi (e di conseguenza dando il destro ai giornalisti per renderlo) una macchietta, con comportamenti che definire discutibili è poco.

Immagino il mio intervento darà come il solito luogo a polemiche pro-contro. Totalmente inutili, perché parlo di dati di fatto. Che molti giornalisti siano in malafede è irrilevante. Capita anche in molti altri settori. La bravura, la capacità professionale sta nel gestirli. Non riuscirci è un fallimento aziendale. E se anche non gliene frega nulla, mi piacerebbe avere qualche esperto capace di calcolare quanto ci è costata in minori entrate al botteghino e quanto abbia contribuito a non farci avere uno sponsor di livello da anni.

E chiudo dicendo che proprio questa rottura in due parti della tifoseria (non curva contro tutti, ma tutti contro tutti) - per recuperarla ci vorranno 20 anni - rimarrà la grande responsabilità storica di Claudio Lotito, superata per fortuna solo dall'aver salvato la Nostra Amata.

Grazie, grazie e ancora grazie.
ogni tanto ci vuole un intervento che rimetta le cose a posto.
Ancora grazie.

[fish_mark]

In effetti non saper gestire uno come Plastino ha portato danni al botteghino.
Il bravo conduttore si rese infatti protagonista nel 2010 di una campagna anti-abbonamenti, dichiarando tranquillamente che portare i soldi a Lotito avrebbe prolungato l'agonia di averlo come presidente..

Sotto questo punto di vista allora la mancanza dello sponsor é stata funzionale per l'ottima iniziativa del bravo conduttore.

Deve essere proprio forte 'sto Plastino! Come parla lui le borse cadono, i botteghini si svuotano, la gente fugge terrorizzata e si rintana dentro casa.
anche le aziende battono la ritirata provandoa cercare rifugio dall'altra parte del cielo, anzi, del Tevere.
I complotti pluto-demo-giallorossi sono un argomento vecchio come la cuccagna, ma utile per coprire l'inadeguatezza al compito di chi li usa. Non c'è bisogno di darsi troppo da fare: il tempo è galantuomo e prima o poi emerge la dura realtà, altro che complotti.

chinaglia, non é la prima volta che parli di yesmen. Sembrerebbe un titolo dispregiativo ma forse mi sbaglio, forse se ti dipingessero come uno yemen ti incazzeresti, chi lo sa.
Certo un pò di rispetto non guasterebbe, al di là dei pruriti personali.

Lavorare per un'azienda non significa rinunciare alle proprie idee. Lavorare per un'azienda non significa consegnarsi al padrone di turno. questi modelli accentratori sembrano quelli adatti per la conduzione di una società, in realtà si rivelano incapaci di sfruttare al massimo le potenzialità di una azienda.
Sta qui la natura dell'uso del termine "yesman", non la mancanza di rispetto.

Per quanto riguarda lo sponsor ho fatto io un mio calcolo: non averlo per 60 anni ci porterebbe ad un minor introito di 4,5 per 60= 270 milioni. Che potevano consentirci di prendere una dozzina di top player e di cui Lotito quando compirà 115 anni dovrà assumersene la responsabilità.

Belli e utili questi esercizi di aritmetica. Chissà cosa uscirebbe fuori se la cifra di 4,5 mln di euro - uscita fuori dalla viva voce del presidente nell'ultima assemblea dei soci - fosse moltiplicata per 112 anni: potremmo permetterci chissà quali campioni.
Per ora siamo costretti a fare i conti con la realtà: si moltiplichi 0 per 60 per vedere cosa esce fuori.

A proposito, non basteranno certo 20 anni per sanare rotture di vario genere..il tifoso della Lazio ha contestato Maestrelli e Calleri, figuriamoci.

Se non si inizia non si finisce mai. Se Erich Honecker non avesse rinunciato a favore di Egon Krenz i vopos starebbero ancora a presidiare il muro di Berlino da possibili invasioni di pericolosi agenti dell'Occidente.
Il compito di una società non è quella di garantire la pace sociale nella tifoseria, ma è certamente grave aver contribuito decisivamente alla sua balcanizzazione.
Altrettanto grave è non aver provato finora a cambiare pagine. Siamo ottimisti però.

[MagoMerlino]

Storia vecchia di anni e che personalmente mi ha stufato.
Evidentemente alla SS Lazio non interessa di avere come nemici (o farsi prendere per il culo, o semplicemente non essere considerata) la maggior dei media.
Spero sia una scelta strategica. Altrimenti, se non lo fosse, sarebbe un fallimento su tutta la linea da parte della società intera, da Lotito in giù.

Gestire i media è parte fondamentale del lavoro di una società sportiva. Ti serve per aumentare le entrate, portare gente allo stadio, supportare la società nei momenti buoni come in quelli difficili, difenderla nei consessi pubblici e televisivi, e così via.

Questa società purtroppo si è dichiarata totalmente incapace di risolvere questo problema. E piantiamola di fare le vittime parlando di quegli altri. Guardiamo in casa nostra, dove sotto questo aspetto Lotito non è risucito a fare mezzo passo avanti in 7 anni, e non ha mai accennato nemmeno ad un'autocritica, preferendo anzi circondarsi solo di mezze figure o yesmen, continuando lui a rendersi (e di conseguenza dando il destro ai giornalisti per renderlo) una macchietta, con comportamenti che definire discutibili è poco.

Immagino il mio intervento darà come il solito luogo a polemiche pro-contro. Totalmente inutili, perché parlo di dati di fatto. Che molti giornalisti siano in malafede è irrilevante. Capita anche in molti altri settori. La bravura, la capacità professionale sta nel gestirli. Non riuscirci è un fallimento aziendale. E se anche non gliene frega nulla, mi piacerebbe avere qualche esperto capace di calcolare quanto ci è costata in minori entrate al botteghino e quanto abbia contribuito a non farci avere uno sponsor di livello da anni.

E chiudo dicendo che proprio questa rottura in due parti della tifoseria (non curva contro tutti, ma tutti contro tutti) - per recuperarla ci vorranno 20 anni - rimarrà la grande responsabilità storica di Claudio Lotito, superata per fortuna solo dall'aver salvato la Nostra Amata.

Lotito ha grandi meriti, ma anche clamorosi demeriti e Chinaglia ne ha focalizzato uno, in maniera mirabile e condivisibile.

[Mazzola]

La macchietta che si circonda di yesman venerdì sera stava su Rai2.
Certo si parla di paragone...

[BobLovati]

Leggo spesso che la Lazio sbaglia nella sua politica mediatica.
Non leggo mai alcun suggerimento su come dovrebbe comportarsi per modificare l'atteggiamento ostile di gran parte dei giornali e delle televisioni. Per non parlare delle radio.
Da qualche allusione mi sembra che qualcuno pensi che si dovrebbero finanziare (corrompere?) i mezzi di informazione. Ho capito bene o, invece, ho frainteso e la strategia deve essere un'altra?

ciao; ci sono gente dei piccoli azionisti, che suggeriscono che si sarebbero dovuti FORAGGIARE i regazzi  SE un giorno ci vedremo te ne farò anche il nome   

A " chinaglia " direi che non è bello essere "giudice e parte" nella stessa causa.
E dirgli che, come sa anche " dal vivo ", lo apprezzo.

[Aquilotta del Nord]

Storia vecchia di anni e che personalmente mi ha stufato.
Evidentemente alla SS Lazio non interessa di avere come nemici (o farsi prendere per il culo, o semplicemente non essere considerata) la maggior dei media.
Spero sia una scelta strategica. [....]

Gestire i media è parte fondamentale del lavoro di una società sportiva. Ti serve per aumentare le entrate, portare gente allo stadio, supportare la società nei momenti buoni come in quelli difficili, difenderla nei consessi pubblici e televisivi, e così via.

Questa società purtroppo si è dichiarata totalmente incapace di risolvere questo problema. E piantiamola di fare le vittime parlando di quegli altri.

Applausi a chinaglia.

[nestorburma]

Storia vecchia di anni e che personalmente mi ha stufato.
Evidentemente alla SS Lazio non interessa di avere come nemici (o farsi prendere per il culo, o semplicemente non essere considerata) la maggior dei media.
Spero sia una scelta strategica. Altrimenti, se non lo fosse, sarebbe un fallimento su tutta la linea da parte della società intera, da Lotito in giù.

Gestire i media è parte fondamentale del lavoro di una società sportiva. Ti serve per aumentare le entrate, portare gente allo stadio, supportare la società nei momenti buoni come in quelli difficili, difenderla nei consessi pubblici e televisivi, e così via.

Questa società purtroppo si è dichiarata totalmente incapace di risolvere questo problema. E piantiamola di fare le vittime parlando di quegli altri. ...

D'accordissimo con te, ma cosa vogliono i media per essere gestiti?

Bastano i biglietti omaggio o servirebbe mettere a bilancio 189 consulenze a pensionati?

[robylele]

Deve essere proprio forte 'sto Plastino! Come parla lui le borse cadono, i botteghini si svuotano, la gente fugge terrorizzata e si rintana dentro casa.

ma scusa.. hai quotato chinaglia che parla di cattivi rapporti con i media.
Io ti segnalo che Plastino nel suo piccolo (grande?) ha dato il suo pessimo contributo per colpa di Lotito.
E tu mi fai le battute, facendomi capire che Plastino non conta un cazzo? Ma allora stiamo a posto, chinaglia esagerava.

No perché Plastino ha i suoi ascoltatori affezionati, ma anche tra gli indecisi avrà sicuramente mietuto un discreto successo il suo accorato appello a favore della SSLazio 1900 (non abbonarsi, lasciarla andare, isolarla, prenderla per il culo, criticarla e chi più ne ha più ne metta)..

Non credo abbia molti rivali Plastino qui a Roma come popolarità.

Lavorare per un'azienda non significa rinunciare alle proprie idee. Lavorare per un'azienda non significa consegnarsi al padrone di turno. questi modelli accentratori sembrano quelli adatti per la conduzione di una società, in realtà si rivelano incapaci di sfruttare al massimo le potenzialità di una azienda.
Sta qui la natura dell'uso del termine "yesman", non la mancanza di rispetto.

Ma io sono d'accordo con te sulla definizione di yesmen.

E' il fatto che ci siano yesmen nella Lazio che é in discussione.
Io vedo professionisti preparati. Fino a prova contraria chinaglia ha scritto una sua opinione più che discutibile.
Spacciata come dato oggettivo. Ma dato oggettivo di che? Ripeto: date rispetto se ne volete.
RISPETTO.

Belli e utili questi esercizi di aritmetica. Chissà cosa uscirebbe fuori se la cifra di 4,5 mln di euro - uscita fuori dalla viva voce del presidente nell'ultima assemblea dei soci - fosse moltiplicata per 112 anni: potremmo permetterci chissà quali campioni.

sia te che chinaglia sapete benissimo che la questione sponsor é solo una scusa ed ho la prova, almeno per quanto ti riguarda.
Come già detto tu Kolarov per 11 ml. l'avresti portato a cavacecio a Manchester. Venduto al doppio (o poco meno, Garrido, bla, bla, bla) non hai esultato ma cercato di sminuire l'affare.

Se 2+2 fa 4 (cit.) dei MILIONI ti frega poco. Ti frega di Lotito. A te come a chinaglia che tu quoti.

Il compito di una società non è quella di garantire la pace sociale nella tifoseria, ma è certamente grave aver contribuito decisivamente alla sua balcanizzazione.
Altrettanto grave è non aver provato finora a cambiare pagine. Siamo ottimisti però.

Non devi essere ottimista, devi impegnarti. Se vuoi cambiare pagina devi sforzarti perché ciò accada, invece di dare consigli alla chinaglia.

[sfumatura]

Robylele, chi sarebbero i professionisti preparti che contornano lotito? E quali sono stati, in questi anni, i frutti del loro lavoro che te li fanno applaudire?

[DinoRaggio]

De Martino sta facendo ottime cose, per quanto riguarda il miglioramento della comunicazione, sia verso i tifosi che la stampa.

Il sito, innanzi tutto, è diventato leggibile, ed anche fonte di informazioni di prima mano, cosa che fino ad un paio d'anni fa era utopia. Peccato che non ci siano più i filmati delle partite, credo che sia per motivi di diritti ma non ne sono sicuro.

Poi c'è la radio, si può discutere finché si vuole se sia utile o no, se abbia abbastanza ascoltatori, ma qualche volta la seguo e che vi devo dire, mi piace ascoltare le persone che giocano con la maglia biancoceleste. Senza contare il servizio che si rende a chi è all'estero, e non parla italiano con la trasmissione in inglese.

Benvenuti sono pure twitter e facebook, personalmente non li uso, ma sono dei mezzi di comunicazione strausati e che possono avvicinare alla Lazio anche i più giocani.

Bene anche il canale youtube, ogni tanto ci faccio una capatina, e mi piace.

Poi ci sarebbe la televisione. A questo punto, mi sa che una web TV sarebbe anche meglio, si risparmierebbero pure soldi, non so se sia fattibile, ma è un'idea

[Mazzola]

Siamo terzi in classifica.

Per merito (anche) di Marchetti Dias Biava Hernanes Lulic Gonzalez Klose (12 goals e 6 assists) Cisse (1 goal e 5 assists).

Chi li ha portati a Roma direi che non è proprio scarso.
A meno che si siano materializzati, davanti il cancello di Formello, col teletrasporto come in Star Trek.
Allora cambierebbe il giudizio.

PS è lo stesso che ha portato Cana Cisse non ha preso Honda ecc ecc

[CiPpi]

ci sarebbe sempre la storia dell'Abbate scacciato dal tempio e poi sentito alla radio (ed in piu' letto in alcuni articoli linkati anche qui).

magari un approfondimento di tale cambio di 'rapporto' potrebbe aiutare a meglio capire come la societa' agisce, e poi valutarne la positivita' dell'azione o meno.

[Bob]

Immagino il mio intervento darà come il solito luogo a polemiche pro-contro. Totalmente inutili, perché parlo di dati di fatto. Che molti giornalisti siano in malafede è irrilevante. Capita anche in molti altri settori. La bravura, la capacità professionale sta nel gestirli. Non riuscirci è un fallimento aziendale. E se anche non gliene frega nulla, mi piacerebbe avere qualche esperto capace di calcolare quanto ci è costata in minori entrate al botteghino e quanto abbia contribuito a non farci avere uno sponsor di livello da anni.

parli di malafede irrilevante dei giornalisti...   parli di "gestire" i giornalisti...   perdonami ma sono due cose deprecabili! In una "società" civile un giornalista dovrebbe dare la notizia ed essere "libero" ed "equo", almeno nella mia idea di società civile. Tu citi due aspetti deprecabili dell'informazione di oggi, non mi sembrano buoni consigli da dare a Lotito...  ma è solo la mia opinione.