Autore Topic: il cammino in Coppa Italia  (Letto 4492 volte)

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darienzo

il cammino in Coppa Italia
« : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 14:22:38 »
Fra poco (inizio ore 14,45, diretta tv su raisport e piatto ricco di prammatica) vi sarà Novara-Pisa per il IV turno, e la vincente  andrà  poi a giocare contro la Lazio all'Olimpico nell'ottavo di finale in programma tra sabato 12 e lunedì 14 gennaio.

Ultime gare in casa coi piemontesi nel 2011 (3-0), coi toscani addirittura dicembre 1990 (0-0).

Entrambe nel girone A di serie C, con il Pisa settimo e il Novara nono.

Tra le fila dei biancocelesti spicca l'attaccante di razza cristallino Daniele Cacia storico pallino del Patron, che in una vecchia cena aziendale confessò agli astanti che stava per prenderlo. Tra i nerazzurri invece il barbutissimo Davide Moscardelli, autentica attrazione dei social. Speriamo di poter vedere entrambi in campo perché sono due calciatori che sanno dare spettacolo


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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #1 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 14:28:50 »
Malgrado l’obiettivo dichiarato sia la Champions, io alla Coppa Italia tengo molto. Sarei persino disposto a sacrificare qualche punto in campionato, pur di arrivare in finale.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

darienzo

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #2 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 14:50:56 »
C'è un bel sole al Silvio Piola, queste infrasettimanali pomeridiane inteneriscono non poco.

In campo Cacia sì, Moscardelli no.

Ora ci godiamo lo spettacolo per questa "Road to Rome"

Offline franz_kappa

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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #3 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:24:28 »
Malgrado l’obiettivo dichiarato sia la Champions, io alla Coppa Italia tengo molto. Sarei persino disposto a sacrificare qualche punto in campionato, pur di arrivare in finale.
Ingiustamente considerato un trofeo 'minore', la Coppa Italia dovrebbe essere per noi sempre il principale obiettivo.

Per numerosi motivi: unica competizione alla nostra portata; cammino assai breve (solo quattro gare) per giungere in finale; garanzia di provare emozioni speciali; possibilità di garantire comunque un passaporto per la Supercoppa anche in caso di sconfitta in finale.

Durante la Presidenza Lotito abbiamo vissuto quattro finali di Coppa Italia, due vinte e due perse. Tutte serate (ad eccezione dell'ultima, forse) di grandi emozioni. Una bella competizione, da coltivare.

P.s.= mi piacerebbe affrontare il pisa, agli ottavi.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline SAV

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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #4 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:27:08 »
Vantaggio toscano.

Non giocandoci da 28 anni, preferisco il Pisa.

coi toscani addirittura dicembre 1990 (0-0).

Non me la ricordo affatto... ero abbonato in Nord, ma chissà se c'ero...
Ricordo invece perfettamente quella del maggio 1989, in cui la Lazio colse con Gregucci una vittoria fondamentale nella corsa salvezza.

Offline franz_kappa

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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #5 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:31:43 »
Vantaggio toscano.

Non giocandoci da 28 anni, preferisco il Pisa.

Non me la ricordo affatto... ero abbonato in Nord, ma chissà se c'ero...
Ricordo invece perfettamente quella del maggio 1989, in cui la Lazio colse con Gregucci una vittoria fondamentale nella corsa salvezza.
"Le traverse fanno parte dell'attrezzatura di gioco…".
Chi* coglie il riferimento?  ;)

* confido in quel satanasso di darienzo, che ha memoria assai migliore rispetto alla mia. Ma la circostanza evocata la ricordo anche io
Buon viaggio, caro Piero.

darienzo

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #6 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:36:03 »
Era il girone d'andata del primo campionato Zoff, autentico mister X in quel frangente.

In quella tornata (campionato a 18 squadre) 2 vittorie, 2 sconfitte e ben 13 pareggi!

Intanto match frizzante al Silvio Piola: botta a risposta con Marconi per il Pisa e Peralta per il Novara

Offline franz_kappa

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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #7 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:40:06 »
Era il girone d'andata del primo campionato Zoff, autentico mister X in quel frangente.

In quella tornata (campionato a 18 squadre) 2 vittorie, 2 sconfitte e ben 13 pareggi!
Tutto giusto ma qui si cincischia, mentre da te mi attendo una risposta. Perché, richiamando quel Lazio-pisa di 28 anni fa, ho scritto "Le traverse fanno parte dell'attrezzatura di gioco…"?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline SAV

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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #8 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:41:44 »
Ricordo invece perfettamente quella del maggio 1989, in cui la Lazio colse con Gregucci una vittoria fondamentale nella corsa salvezza.

Ho controllato su Laziowiki e ho trovato un ottimo articolo de La Stampa: http://www.laziowiki.org/wiki/Domenica_14_maggio_1989_-_Roma,_stadio_Olimpico_-_Lazio-Pisa_1-0
Notate su come ci ha preso su almeno tre punti importanti.

Un telecronista giapponese in tribuna-stampa, l'arbitro preso a calci. E' successo proprio di tutto. Persino la vittoria della Lazio, evento di cui si serbava un ricordo lontano. Era il 15 gennaio 1989 e un giovane, straordinario campioncino aveva atterrato con un gol meraviglia la più brutta Roma della stagione, in un derby che fino a ieri sera rappresentava per i tifosi laziali l'unico momento goloso di una stagione grigia, punteggiata dagli inesauribili pareggi messi in fila dagli anemici fanciulli di Materazzi. Da allora il successo era diventato una spada nella roccia che nessun laziale riusciva ad estrarre. E' quindi toccato di nuovo a lui, al giovane eroe di quel giorno lontano, indossare i panni di re Artù e rompere l'incantesimo. Il nostro tipo si chiama Paolo Di Canio: che fosse bravo l'avevamo capito da un pezzo. Ma che del grande campione avesse anche il carattere, questo è diventato chiaro soltanto ieri.

Mancano diciotto minuti alla fine di Lazio-Pisa quando Paolino, la più riuscita imitazione di Franco Causio e Bruno Conti attualmente in commercio, entra in area con il pallone fra i piedi. Da più di un'ora Di Canio è l'anima, il polmone e il cervello di una squadra che sta giocandosi il futuro in questo scontro-diretto che molto assomiglia a un play-out del basket: chi perde va fuori. E forse anche chi pareggia. Il ragazzino ventenne che piace a tanti ma a Boniperti un po' di più è dunque li, dentro all'area del Pisa. Lo fronteggia Bernazzani, affannato baluardo di una retroguardia fatiscente. Di Canio lo salta come Girardelli farebbe con un paletto dello slalom e arriva là dove nessun giocatore italiano osa più andare: sulla linea di fondo. Approdarci, nel nostro campionato, è impresa improba, concessa soltanto ai campioni veri. Bisogna superare selve di gambe, resistere al fuoco incrociato delle batterie difensive. Però, una volta arrivatici, si è nelle condizioni di confezionare il più irresistibile assist che il gioco del calcio abbia mai inventato. L'importante è non perdere l'equilibrio. E la coordinazione. Solo i talenti ci riescono.

Ma Di Canio è un talento e infatti eccolo recapitare verso il centro dell'area un pallone che chiede solo di essere sospinto in gol. Su quell'appetitoso bocconcino si avventa Gregucci, lo stopper che non doveva giocare. Un infortunio a Marino durante il riscaldamento prepartita (il classico «colpo della strega») ha rimesso in pista il gigantesco Greg, l'uomo del destino: la palla viene colpita in corsa e la rete si gonfia, manco l'avesse investita uno squalo: 1-0! E' la fine di un incubo e metà Lazio corre sotto le gradinate per liberare una gioia antica, arretrata, repressa per ben quattro mesi. Il cuore della partita è tutto qui.

Intorno ad esso c'è la storia di una Lazio non sempre lucida, di un Dezotti che continua ad esplorare con successo gli illimitati confini della mediocrità, di un Pisa tutt'altro che sprovveduto, forse penalizzato nel primo tempo dalla mancata concessione di un rigore, dopo un sospetto contrasto fra Monti e Severeyns, lo straniero ritrovato, davvero bravo nei suoi assolo palla al piede con i quali metteva in affanno l'intera difesa di Materazzi. Il buon Anconetani, sfruculiato sull'argomento rigore ha estratto dal suo vocabolario un linguaggio da trapezista, perennemente in bilico fra l'ironia e la voglia di esplodere: -Il rigore? Non l'ho visto. Prometto che lo guarderò in tv, non certo alla moviola, visto che quella a noi ci ignora sempre...' Naturalmente il marpione ha visto fin troppo bene e lo ammette col sorriso sulle labbra: -Qualche bugia, ogni tanto, la posso dire anch'io, no?». Poi il gran finale con una battuta presa in prestito dal «violese» più ostico: -Sapevo già da molto che di primi tempi come questo ce ne sarebbero stati tanti.

Allude forse a una congiura per spedire il suo Pisa in B? Se ha davvero sbagliato, l'arbitro ha già comunque ricevuto la punizione: pochi attimi prima dell'intervallo, il collo del piede di Pezzella si è trovato sulla traiettoria dei tacchetti di Been, centrocampista pisano. L'impatto, assolutamente involontario, ha costretto l'arbitro a trascinarsi per il campo fino allo scadere del tempo. Negli spogliatoi i sanitari della Lazio lo hanno poi rimesso a posto con una borsa di ghiaccio e una fasciatura. Uno a zero. Decisiva vittoria.

Mentre i giocatori della Lazio, combattono per la sopravvivenza in serie A, dietro le quinte si sta giocando un'altra partita il cui esito influenzerà in maniera decisiva il destino di questa società e, nel caso finisca per prevalere una certa ipotesi, l'intero calcio italiano. L'azionista di maggioranza. Renato Bocchi, è disposto a cedere il suo 51 %. L'operazione costa sette miliardi e vede intorno al tavolo tre acquirenti, in lotta per il possesso della Lazio. La prima pista conduce a Calleri: l'attuale presidente dei biancocelesti ambisce a diventarne anche il padrone. Piccolo problema: e i sette miliardi? Calleri si sta dando da fare per trovarli e secondo alcuni li avrebbe già depositati in banca, al fine di assicurarsi un diritto di prelazione sul «pacchetto» di Bocchi. Quei quattrini sarebbero il frutto della cessione di Gregucci e Rizzolo a un grande club del Nord (si fa il nome della Juve), ma Calleri smentisce tutto. Il secondo aspirante alla poltrona presidenziale è Luciano Gaucci, ex dirigente romanista, ma di purissima fede laziale, noto alle cronache sportive per essere stato il proprietario di Tony Bin.

Adesso che ha venduto il cavallo, vorrebbe comprarsi la squadra del cuore. Ha dalla sua un legame particolare con Bocchi: entrambi appartengono alla corrente di Giulio Andreotti e si sa che da tempo il ministro degli Esteri, tifoso giallorosso con figlio laziale, cerca di dare un assetto più solido ai due club. Eccoci, infine, alla terza e più clamorosa ipotesi, che porta il nome di un «star» della finanza: Raul Gardini. L'imprenditore ravennate non ama il calcio e nei giorni scorsi aveva ribadito, tramite i suoi collaboratori, il suo totale disinteresse per il pacchetto azionario di Bocchi. Ma non tutto il vertice della Montedison la pensa come lui: i gardiniani di stanza a Roma delirano per la Lazio e stanno cercando di convincere il loro patron ad avallare un'operazione che dovrebbe ricalcare, per certi versi, quella appena portata a termine nel basket.

L'acquisto della Phonola (che il prossimo anno si chiamerà «Messaggero», il giornale della Montedison) è stato effettuato dagli uomini del gruppo, senza che Gardini si esponesse in prima persona. Perché non ripetere lo stesso copione anche nel calcio? Sergio Cragnotti, vicepresidente dell'Enimont (una delle tante province dell'impero di Gardini) è laziale dalla nascita e assumerebbe di buon grado l'onere della presidenza. I tifosi attendono col fiato sospeso e il cuore gonfio di speranze. Un simile evento rivoluzionerebbe le gerarchie del calcio romano e segnerebbe l'ingresso nel calcio, dopo Fiat e Berlusconi, di un terza grande forza economica. E a quel punto mancherebbe soltanto De Benedetti.

darienzo

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #9 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:43:46 »
Rivedendo i riflessi di quel match notiamo ben 3 traverse prese dai nostri in un tempo solo: e probabilmente in quei bei periodi di calcio nel pomeriggio allo stadio c'eravamo.

1-1 all'intervallo a Novara e terrificante palo ancora di Marconi del Pisa nel finale

Offline SAV

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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #10 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:52:56 »
Rivedendo i riflessi di quel match notiamo ben 3 traverse prese dai nostri in un tempo solo: e probabilmente in quei bei periodi di calcio nel pomeriggio allo stadio c'eravamo.

Eccoli:


Da notare nel Pisa l'allenatore Lucescu e un giocane Simeone in campo (oltre al nostro altro ex Neri).

Immagino che la battuita citata da franz sia di Anconetani, no?

darienzo

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #11 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:56:34 »
Preziosissimo il link del buon SAV che recupera un momento storico a noi molto caro per quanto riguarda l'altra nostra squadra del cuore (quella di basket) con la Virtus ormai ex Banco di Roma, che appena salvatasi dalla retrocessione in un drammatico playout, era stata rilevata dal gruppo Enimont già padrone del quotidiano di Via del Tritone.

Sliding doors che invece porteranno l'Uomo-Cragno presso la Lazio solo più tardi, e per fortuna si potrebbe dire

Offline franz_kappa

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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #12 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 15:57:26 »

Immagino che la battuita citata da franz sia di Anconetani, no?
Corretto. Frase ripetuta due o tre volte consecutivamente ai microfoni della Rai con la sua vocetta stridula.
Quanto mi fece arrabbiare, quel giorno!  >:(

Romeo Anconetani ovvero Mister 5%. Pace all'anima sua.
Buon viaggio, caro Piero.

darienzo

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #13 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 16:15:44 »
Novara in vantaggio. Bove!

Offline franz_kappa

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Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #14 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 16:22:02 »
Novara in vantaggio. Bove!
Nome del marcatore o insulto e/o esclamazione colorita?  ???
Buon viaggio, caro Piero.

darienzo

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #15 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 16:29:19 »
Partita spettacolo. Lisi per il Pisa 2-2.

Questa Lazio se la stanno proprio sudando. Questo non può che inorgoglirci

Panzabianca

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #16 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 16:35:49 »
Malgrado l’obiettivo dichiarato sia la Champions, io alla Coppa Italia tengo molto. Sarei persino disposto a sacrificare qualche punto in campionato, pur di arrivare in vincere la finale.

d'accordo con te ma, se mi permetti, con questa minima correzione ;)

anzi, diciamo di più, sta coppa vale tantissimo solo se la vinci.

darienzo

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #17 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 16:48:25 »
Jacopo Manconi 3-2 Novara durante il recupero!

darienzo

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #18 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 16:52:59 »
Sarà Lazio-Novara!

Speriamo si giochi di pomeriggio. In questo caso non mancheremo assolutamente

Panzabianca

Re:il cammino in Coppa Italia
« Risposta #19 : Mercoledì 5 Dicembre 2018, 16:55:53 »
Sarà Lazio-Novara!

Speriamo si giochi di pomeriggio. In questo caso non mancheremo assolutamente

in caso di ns passaggio, chi incontreremmo?