Autore Topic: La coerenza dei risultati  (Letto 5938 volte)

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BobCouto

La coerenza dei risultati
« : Lunedì 30 Gennaio 2012, 00:28:46 »
Come è noto, Inter e Milan capeggiano la classifica degli emolumenti ai calciatori, per i quali spendono attualmente circa 150 milioni l'anno. Segue la Juventus; quarti i cugini stupidi, quinta attualmente la Lazio che ha scavalcato Fiorentina e Napoli, riducendo di parecchio il distacco dall'as trigoria. L'Udinese "modello" viaggia comunque intorno all'ottavo-nono posto, avendo alzato sensibilmente l'asticella, quest'anno, fino a 23 milioni.

Se è vero che la classifica del campionato segue abbastanza fedelmente quella degli ingaggi, considerando un periodo di tempo abbastanza lungo dovremmo estrapolare una classifica che vede più o meno Inter, Milan, Juventus, roma, Lazio, Napoli, Fiorentina, Genoa, Udinese, Palermo, in sequenza, e via via tutte le altre.

Proviamo a prendere in considerazione la classifica a partire dall'avvento di Edy Reja sulla nostra panchina, tanto per avere un riferimento che mi farà comodo in seguito. Eccola (73 partite, per Catania-roma si è considerato il pareggio fin qui acquisito)

milan   150
inter   140
roma   131
lazio   126
juventus   122
udinese   121
napoli   120
palermo   108
genoa   94
fiorentina   92
parma   92
catania   92
chievo   85
bologna   83
cagliari   80

Queste 15 squadre solo quelle che hanno giocato sempre in A gli ultimi tre campionati.

La corrispondenza tra classifica e capacità di spesa mi pare innegabile. Naturalmente ci sono tendenze in atto: la Juventus sembra proiettata a riprendersi il terzo posto che "naturalmente" le spetta; squadre la cui classifica è stata per anni drogata da mafie varie stanno perdendo terreno. Ma, più o meno, a parte il fenomeno Udinese, non vediamo grosse sorprese.

La Lazio è certamente in linea con le aspettative, o forse addirittura un pelino sopra.

Prima che qualcuno salti fuori a dire che il periodo considerato è arbitrario, aggiungo che considerando il solo scorso campionato, siamo al quinto posto, considerando l'attuale siamo al quarto, considerando entrambi siamo terzi a pari punti con la Juventus. Insomma, non ci sono "punte" estratte arbitrariamente che falsificano l'analisi.

A questo punto, il vecchio caro principio che la risposta più semplice a una domanda tende ad essere quella giusta, chiediamoci: come mai la Lazio, che ha il quinto monte-ingaggi della serie A, si posiziona da due anni ormai al quarto-quinto posto in classifica? La risposta appare scontata: abbiamo dirigenti mediamente capaci, come i loro colleghi di serie A, e un allenatore altrettanto mediamente capace, che tira fuori dalla squadra più o meno quanto ci si aspetta dal "motore" fornitogli.

Possiamo ipotizzare, invece, se vogliamo contorcere un po' le cose, di avere in panchina un vecchio incapace, deficiente, ottuso e sorpassato, che non capisce un caxxo e che ci fa schiattare d''invidia di fronte ai suoi colleghi d'alta classifica Luigi Enrico, Mazzarri, Guidolin, Allegri, Ranieri e Conte. Tutta gente che, nell'opinione media del tifoso laziale, da Reja non si farebbe nemmeno lucidare le scarpe.

Se questo fosse vero, dovremmo ammettere che c'è qualche fattore che ci fa rimontare il gap terribile provocato da Reja, e quindi che abbiamo una dirigenza geniale, che ha messo insieme una squadra di pari valore della Juventus (ti pare che Conte non ha dato almeno 4 punti in più ai gobbi, e Reja c'ha castrato al punto da perderne almeno altrettanti?)... spendendo la META' in emolumenti. Tare è un genio, insomma, e Marotta un collionazzo.

Se invece diamo retta all'opinione, anch'essa largamente maggioritaria, che la Lazio sia guidata da un deficiente e dal suo servo sciocco, allora toccherà ammettere che in panchina c'è un fenomeno, che tira fuori l'oro dalla monnezza che Lotito gli mette a disposizione.

Se poi, ancora, ci atteniamo al combinato disposto delle opinioni largamente diffuse, che dice che abbiamo un presidente incapace, un ds idiota e un allenatore imbecille, bisognerà spiegare quali fattori extra-calcistici contribuiscano a formare il rendimento in campionato della Lazio: gli alieni? le scie chimiche? riti esoterici attorno all'asciugacapelli di Martini prima delle partite?

Siccome da parte mia tendo a preferire la logica, è evidente per me come la Lazio faccia il suo, che non è poco: col sesto "bacino d'utenza", tanto caro a chi se lo spendeva quando eravamo dodicesimi, ma ovviamente sparito oggi dai discorsi, paga il quinto monte-ingaggi e viaggia al quarto-sesto posto in campionato. Tutto molto lineare.

A fine anno avremo, probabilmente, un altro allenatore. Chi si aspetta salti di classifica mostruosi solo per questo, rimarrà deluso, come è sempre avvenuto. La società dovrà rinnovare la rosa, certo, e colmare le lacune che tutti conosciamo. Ma è sempre la capacità di spesa la prima cosa per cui dovremo tifare.

Offline Baruch

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Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #1 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 00:45:37 »
Ampiamente condivisibile, così come ampiamente condivisibili sono le somme che si tirano: siamo stabilmente nella "medietà", e da lì non abbiamo inarrestabili velleità di smuoverci

Camouflage

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #2 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 00:48:20 »
La Juventus ha affidato una squadra che veniva da due disastrosi settimi posti a un tecnico senza esperienza in A, con un esonero in una squadra poi retrocessa. Ha preso un calciatore accantonato dal Milan e ci ha aggiunto un discreto terzino svizzero, lo slavo contestato dai romanisti, Vidal e Giaccherini. Noi abbiamo aggiunto a una squadra che aveva fatto bene il portiere della nazionale agli ultimi mondiali, il secondo cannoniere ai mondiali della storia e un ottimo elemento come Lulic. In panchina il decano dei tecnici di A. Oggi la Juventus gioca un calcio entusiasmante e domina il campionato, mentre la Lazio mantiene le posizioni dell'anno scorso, dietr all'Udinese che ha venduto Sanchez, Inler e Zapata. Abbiamo scavalcato il Napoli e l`Inter, che però lottano in CL. Non vedo dove possa essere il valore aggiunto da Reja, mentre salta agli occhi quello di Conte. E anche Guidolin ne esce alla grande.

Mark Lenders

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #3 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 00:54:38 »
Tutto giusto, per carità. Chi lo nega.
Io sono il primo a dire che il monte ingaggi determina (nel medio-lungo periodo) la classifica e che Reja come somma di punti è praticamente inattaccabile. Ma siamo sicuri che la somma di punti sia l'unico valido criterio di giudizio? Io dico di no. Il più importante sì, l'unico no. Anche perché se arrivo primo me ne posso sbattere di tutto il resto, ma se arrivo quinto mi importa anche di sapere come ho giocato, con quali vittorie di tappa posso consolarmi in mancanza di quella finale, quali elementi di prospettiva ho valorizzato, e tutte queste cose qua.
A me sembra che tu ormai abbia vestito i panni dell'avvocato difensore di Reja e da bravo avvocato quale sei ti preoccupi solo di raccogliere prove a tutela del tuo patrocinato. Ma supponiamo di non essere in tribunale, bensì al bar davanti a una tazzina di caffè: tu, fuori dalle battaglie dialettiche, cosa ne pensi di Reja? Sei convinto che sia il meglio che possiamo avere? Qual è il profilo del tuo allenatore ideale? Sei d'accordo che - a parità di quinti posti - il quinto posto di una squadra divertente che ogni tanto batte una grande e non perde quattro derby su cinque sarebbe preferibile al quinto posto di una squadra solida ma noiosa che vince coi più deboli e perde coi più forti?

Camouflage

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #4 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 01:14:47 »
Aggiungerei: cosa conta nel calcio? Fosse solo il risultato, letto il televideo sapremmo tutto.
A parte questo francamente non mi sembra che la classifica, poi, corrisponda alla capacità di spesa,non nell'ordine e nemmeno nelle proporzioni, non in alto e nemmeno in basso.

BobCouto

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #5 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 01:41:59 »
Ma siamo sicuri che la somma di punti sia l'unico valido criterio di giudizio?

Lo è, quando la classifica è deficitaria. Te lo ricordi il campionato con Ballardini, sì? La classifica veniva anteposta ad ogni altro possibile elemento di valutazione. Contava solo quella.

Conosco bene la psicologia del tifoso, che quando se la sta facendo sotto (vedi anni 2002-2004, la più grande truffa mediatica mai operata ai danni di noi laziali, perché la Lazio non ha mai rischiato di sparire, nemmeno un secondo) rinnega gli anni d'oro, giurando solennemente che si accontenterà di una vita di tranquilli ottavi posti, pur di non correre più il rischio di fallire.

Ma appena il preteso allineamento dei risultati al "bacino d'utenza" diventa realtà, il tifoso chiede "altro". Nemmeno di più, ma "altro". Ed è giusto così. Comincia a sezionare, i punti so' tanti?, eh ma con la Juve non vinciamo mai. Delio Rossi chiude a quota 50? Ah ma ha perso diciotto partite! manco nell'84/85! grazie ar caxxo...

Si pretende il "gioco" guardando le altre squadre e pensando di imitarle, con un colpo di bacchetta, prelevandone il guru in panchina: e i due ultimi anni di Delio Rossi e le palle che ci siamo fatti allo stadio? Il "gioco" è il risultato di un insieme di fattori, uno pensa che scambia gli allenatori di Lazio e Juventus e scambia pure le classifiche, ma dite sul serio?

Come presidente della Lazio non mi preoccuperei dei legittimi, ma del tutto incoerenti, mal di pancia del tifoso, ma di capire come e dove posso migliorare. Se mi rendo conto che l'allenatore mi porta 50 punti in un campionato, con una squadra che dovrebbe valerne 70, lo cambio di corsa, non sono scemo. Ma se gli dò una squadra da 66 (come sancito in un sondaggio su questo stesso forum, in cui si indicò quella quota come il punteggio che avrebbe dovuto raggiungere Reja perché il suo lavoro potesse definirsi soddisfacente) e a metà campionato ho 33 punti, che cosa devo pretendere da questo signore? Se voglio migliorare la classifica, è sulla squadra che devo intervenire. Ma devo stare attento ai conti: non me ne frega nulla del fatto che, se a gennaio faccio una pazzia per tentare di vincere lo scudetto e tiro fuori 50 milioni, poi a luglio pure se l'ho vinto salteranno fuori i grilli parlanti a fare le pulci al bilancio, ahhhh ce so' 739 Euro de meno dell'anno scorso, Consobbeeee!!!; ma del fatto che potrei mettere a rischio la sopravvivenza della Lazio, me ne frega invece.

Stiamo entrando sempre più in un loop dove gli obiettivi si spostano, nemmeno se ne cercano più elevati: si spostano, quando si conseguono (naturalmente per culo) quelli per cui s'era strillato fino a ieri: vai in Champions? Eh mai io vojo vince... Vinci qualcosa? Eh ma io vojo anna' in Champions...

Io continuo a usare la logica e a cercar di prendere atto che quello dell'allenatore non è un problema, ne abbiamo uno che sfrutta il capitale tecnico di cui dispone. Un altro farà lo stesso, più o meno. Non penso nemmeno lontanamente che scambiando Reja con Guidolin ora sarei in testa alla classifica: se pensassi questo, sarei già andato da Guidolin offrendogli 5 milioni l'anno. Strano però che le grosse società non se lo stiano litigando, il pur bravissimo allenatore dell'Udinese, qualcuno si è mai chiesto perché?

Come presidente della Lazio, mi preoccuperei soprattutto di incrementare i ricavi, per migliorare la squadra, piazzarmi a ridosso di chi vince, sapendo che storicamente potrei vincere una Coppa Italia ogni tanto, e potrei tentare se sono molto bravo, in annate particolari, ma è molto difficile, di intercettare uno degli scudetti che ogni tanto sfuggono alle tre strisciate. Il resto - il gioco che piace, il campione che appassiona - sono conseguenze inevitabili di questo.

E' chiaro che ci sarà sempre un rumore di lamenti di fondo, il tifoso è così. Ma una gestione di una società di calcio è una cosa seria, non può essere umorale, sarebbe la fine. Di gestioni di panza ne ho viste un paio e mi sono bastate. Uno allo stadio può pure biastimare l'allenatore, il presidente, il centravanti e il portiere, ci sta, fa parte del gioco. Ma, tornato a casa, dovrebbe riflettere a freddo, e capire alcune cose. Non può essere che abbiamo un allenatore da schifo, un branco di pipponi in campo, una società scalcinata, e da due anni ci comportiamo in modo più che degno in campo. Non può essere! Non può passare un messaggio del genere, è contro ogni logica!

Aggiungerei: cosa conta nel calcio? Fosse solo il risultato, letto il televideo sapremmo tutto.
A parte questo francamente non mi sembra che la classifica, poi, corrisponda alla capacità di spesa,non nell'ordine e nemmeno nelle proporzioni, non in alto e nemmeno in basso.

Non so cosa tu voglia dimostrare, a parte il fatto che negheresti pure che 2+2=4, se lo scrivo io. Ma ha ragione tu, in effetti: Reja sta più in alto di quanto ci si debba aspettare. Sarà il culo, evidentemente... A me personalmente rode da morire perché quello steronzo di presidente non gliel'ha sistemata la squadra quest'anno, sennò veramente si poteva tentare il botto... Poi mi sarei divertito a leggere quelli che, pur confutare uno scudetto Lotitiano-Rejano, avrebbero passato l'estate a spiegare che nel calcio conta come si taglia l'erba, quanti bambini c'erano allo stadio, e che nel '74 sì che me so' divertito... Everything but the score.

Offline Eaglebirdiepar

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Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #6 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 01:50:51 »
Ottimo und abbondante, Rob! :notworthy:

Trippanera

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #7 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 02:00:32 »
Sono due cose diverse le analisi statistiche e quelle tecniche; come scienza e religione.
Se così non fosse, perché giocarli, i campionati? Basterebbe assegnare le posizioni in base ai parametri di spesa, e tanti saluti.
Al tifoso interessa A COME CI SI ARRIVA a quei risultati.
Come l'essere umano in genere è molto interessato a come riesce a viverli i propri giorni, anche se sa che la sua vita potrebbe essere a grandi linee descritta da un'equazione parametrica.

Offline quantomanca?

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Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #8 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 03:11:27 »
Come è noto, Inter e Milan capeggiano la classifica degli emolumenti ai calciatori, per i quali spendono attualmente circa 150 milioni l'anno. Segue la Juventus; quarti i cugini stupidi, quinta attualmente la Lazio che ha scavalcato Fiorentina e Napoli, riducendo di parecchio il distacco dall'as trigoria. L'Udinese "modello" viaggia comunque intorno all'ottavo-nono posto, avendo alzato sensibilmente l'asticella, quest'anno, fino a 23 milioni.

Se è vero che la classifica del campionato segue abbastanza fedelmente quella degli ingaggi, considerando un periodo di tempo abbastanza lungo dovremmo estrapolare una classifica che vede più o meno Inter, Milan, Juventus, roma, Lazio, Napoli, Fiorentina, Genoa, Udinese, Palermo, in sequenza, e via via tutte le altre.

Proviamo a prendere in considerazione la classifica a partire dall'avvento di Edy Reja sulla nostra panchina, tanto per avere un riferimento che mi farà comodo in seguito. Eccola (73 partite, per Catania-roma si è considerato il pareggio fin qui acquisito)

milan   150
inter   140
roma   131
lazio   126
juventus   122
udinese   121
napoli   120
palermo   108
genoa   94
fiorentina   92
parma   92
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bologna   83
cagliari   80

Queste 15 squadre solo quelle che hanno giocato sempre in A gli ultimi tre campionati.

La corrispondenza tra classifica e capacità di spesa mi pare innegabile. Naturalmente ci sono tendenze in atto: la Juventus sembra proiettata a riprendersi il terzo posto che "naturalmente" le spetta; squadre la cui classifica è stata per anni drogata da mafie varie stanno perdendo terreno. Ma, più o meno, a parte il fenomeno Udinese, non vediamo grosse sorprese.

La Lazio è certamente in linea con le aspettative, o forse addirittura un pelino sopra.

Prima che qualcuno salti fuori a dire che il periodo considerato è arbitrario, aggiungo che considerando il solo scorso campionato, siamo al quinto posto, considerando l'attuale siamo al quarto, considerando entrambi siamo terzi a pari punti con la Juventus. Insomma, non ci sono "punte" estratte arbitrariamente che falsificano l'analisi.

A questo punto, il vecchio caro principio che la risposta più semplice a una domanda tende ad essere quella giusta, chiediamoci: come mai la Lazio, che ha il quinto monte-ingaggi della serie A, si posiziona da due anni ormai al quarto-quinto posto in classifica? La risposta appare scontata: abbiamo dirigenti mediamente capaci, come i loro colleghi di serie A, e un allenatore altrettanto mediamente capace, che tira fuori dalla squadra più o meno quanto ci si aspetta dal "motore" fornitogli.

Possiamo ipotizzare, invece, se vogliamo contorcere un po' le cose, di avere in panchina un vecchio incapace, deficiente, ottuso e sorpassato, che non capisce un caxxo e che ci fa schiattare d''invidia di fronte ai suoi colleghi d'alta classifica Luigi Enrico, Mazzarri, Guidolin, Allegri, Ranieri e Conte. Tutta gente che, nell'opinione media del tifoso laziale, da Reja non si farebbe nemmeno lucidare le scarpe.

Se questo fosse vero, dovremmo ammettere che c'è qualche fattore che ci fa rimontare il gap terribile provocato da Reja, e quindi che abbiamo una dirigenza geniale, che ha messo insieme una squadra di pari valore della Juventus (ti pare che Conte non ha dato almeno 4 punti in più ai gobbi, e Reja c'ha castrato al punto da perderne almeno altrettanti?)... spendendo la META' in emolumenti. Tare è un genio, insomma, e Marotta un collionazzo.

Se invece diamo retta all'opinione, anch'essa largamente maggioritaria, che la Lazio sia guidata da un deficiente e dal suo servo sciocco, allora toccherà ammettere che in panchina c'è un fenomeno, che tira fuori l'oro dalla monnezza che Lotito gli mette a disposizione.

Se poi, ancora, ci atteniamo al combinato disposto delle opinioni largamente diffuse, che dice che abbiamo un presidente incapace, un ds idiota e un allenatore imbecille, bisognerà spiegare quali fattori extra-calcistici contribuiscano a formare il rendimento in campionato della Lazio: gli alieni? le scie chimiche? riti esoterici attorno all'asciugacapelli di Martini prima delle partite?

Siccome da parte mia tendo a preferire la logica, è evidente per me come la Lazio faccia il suo, che non è poco: col sesto "bacino d'utenza", tanto caro a chi se lo spendeva quando eravamo dodicesimi, ma ovviamente sparito oggi dai discorsi, paga il quinto monte-ingaggi e viaggia al quarto-sesto posto in campionato. Tutto molto lineare.

A fine anno avremo, probabilmente, un altro allenatore. Chi si aspetta salti di classifica mostruosi solo per questo, rimarrà deluso, come è sempre avvenuto. La società dovrà rinnovare la rosa, certo, e colmare le lacune che tutti conosciamo. Ma è sempre la capacità di spesa la prima cosa per cui dovremo tifare.

davvero molto interassante Bob (ti leggo sempre con piacere). Si puo' guardare anche da un altro punto di vista.  Succede spesso che lo stipendio di un giocatore non rispecchi il suo valore.  Siccome sono anch'io un fanatico di numeri, mi piace molto guardare il sito di transfermkt dove assegnano anche valutazioni monetarie ai calciatori. Credo che abbiano una specie di formula per calcolare il valore, tipo trasferimenti recenti, stipendio, etc. Non so quanto sia sofisticato, chiaramente per un calciatore giovane non prende in considerazione la potenzialita' che gli da un prezzo piu' alto; ma comunque come riferimento e' abbastanza fedele.
Beh il risultato e' sorprendente (non riesco a copiare la tabella in modo leggibile):

(http://www.transfermarkt.co.uk/en/serie-a/startseite/wettbewerb_IT1.html)

Milan 261M
Juve  255M
Inter  253M
Napoli  199M
Roma  162M
Fiorentina  127M
Udinese  111M
Genoa  97M
Lazio  96M
Palermo  92M
Parma  64M
Cagliari 61M
Atalanta  57M

Chiaro, che piu' giocatori hai e piu' il valore cresce pero' la Lazio solitamente ha piu' calciatori rispetto alle altre. Non so ogni quanto aggiornino il valore dei calciatori, credo 2-3 volte l'anno

Giglic

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #9 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 07:12:45 »
La Juventus ha affidato una squadra che veniva da due disastrosi settimi posti a un tecnico senza esperienza in A, con un esonero in una squadra poi retrocessa. Ha preso un calciatore accantonato dal Milan e ci ha aggiunto un discreto terzino svizzero, lo slavo contestato dai romanisti, Vidal e Giaccherini. Noi abbiamo aggiunto a una squadra che aveva fatto bene il portiere della nazionale agli ultimi mondiali, il secondo cannoniere ai mondiali della storia e un ottimo elemento come Lulic. In panchina il decano dei tecnici di A. Oggi la Juventus gioca un calcio entusiasmante e domina il campionato, mentre la Lazio mantiene le posizioni dell'anno scorso, dietr all'Udinese che ha venduto Sanchez, Inler e Zapata. Abbiamo scavalcato il Napoli e l`Inter, che però lottano in CL. Non vedo dove possa essere il valore aggiunto da Reja, mentre salta agli occhi quello di Conte. E anche Guidolin ne esce alla grande.

100% Per dimostrare che Klose è meglio di Okaka non servono le statistiche.
Che tare sia un genio e Marotta un sopravvalutato è evidente dalle annate scorse. Che Conte ed Allegri Reja neanche lo vedano idem, così come l'odioso macellaretto che come Reja non ha mai vinto nulla, ma ogni volta che ci gioca contro si capisce perchè lui allena solo squadre "grandi" e Reja ha avuto due occasioni solo dopo i 60 (oltretutto arrivando come dice Bob li dove deve arrivare, non di più...)

Camouflage

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #10 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 08:39:41 »
genoa   94
fiorentina   92
parma   92
catania   92
chievo   85
bologna   83
cagliari   80

questa classifica non mi pare commisurata, nelle posizioni e nelle proporzioni dei punti conquistati, alle capacità di spesa delle squadre.
La posizione della Juventus nega clamorosamente questo assunto, visto che la Juve può spendere quanto Inter e Milan, Mentre l'Udinese ha 1/3 dei punti in più rispetto al pacchetto di quelle da 90. Mi sembra abbastanza, ma se pensi che le statistiche siano come la pelle dei, stai a posto, e chi te le tocca.
Quanto al cambio eventuale dell'allenatore, a posto così. Fai 66 punti ed è tutto, quello che devi riempire tu è una cella di excel. A me interessa anche il come.

CiPpi

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #11 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 09:11:01 »
Bob a volte mi perplimi big time e non riesco a capire se ci fai, cioe' pensi che qualsiesi cosa tu scriva ti si dia ragione, o ci sei, e che pensi basti un topic e dei numeri per dare dubbi a qualche schieramento.

ormai e' andato e deciso tanto vale appropincuarsi col giusto spirito.  (di firma) ;D

Mark Lenders

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #12 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 10:01:35 »

Mark Lenders

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #13 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 10:17:38 »
Dopo Inter-Lazio feci una serie di critiche a Reja, alcune sulla gestione di quella partita e altre di carattere generale. Mi avevi risposto bene, si comincia a discutere. Salvo poi non rispondere e riattaccare con la media punti alla prima vittoria col primo Chievo che passava. Ci riprovo:

1) La squadra aveva ed ha ancora pochissimi giocatori rapidi. Non posso credere che non sia una scelta precisa. Ed è una scelta della minchia.
2) La squadra non ha né seconde punte né esterni offensivi: tutti quelli che c'erano, scarsi o meno che fossero, sono stati mandati via. Chi ha deciso di passare dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2 immaginando di poter giocare con due centravanti? Mia nonna in cariola co' le mutande viola? Neanche Rocchi-Klose è una coppia. Stasera Rocchi ha fatto il centravanti e Klose il trequartista.

Questo per quanto riguarda le scelte di mercato. Infine ci sono le critiche "strutturali":

1) La Lazio di Reja è brutta da vedere. Redditizia finché si vuole, ma brutta che aiutame a di' brutta.
2) La Lazio di Reja tendenzialmente non aggredisce le partite. Stasera è andata in controtendenza, ma normalmente aspetta. Dell'aggettivo sorniona abbiamo già detto e ridetto. La mia squadra ideale è l'opposto di sorniona. Mi fanno cacare le squadre sornione.
3) La Lazio di Reja è una squadra vecchia. Si comprano giocatori vecchi e nei ballottaggi si preferiscono giocatori vecchi. Non aver mai visto un ragazzo della Primavera in campo nonostante la moria delle vacche a centrocampo è ridicolo. Non avremo una cantera come quella giallorossa ma in classifica gli stiamo a un punto. Tanto male non saremo.

Offline Fabio70rm

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Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #14 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 10:21:25 »
Il guaio più grosso dell'attuale Lazio è che le partite in cui bisogna davvero svoltare le perde sempre.

Scarso carattere? Colpe dell'allenatore? Giocatori non eccelsi? Rosa male assortita?

Non lo so.

Ad oggi vedo che abbiamo una rosa vecchia negli elementi fondamentali, un centrocampo fra i più statici della serie A, e una panchina non all'altezza, pur essendo notevolmente migliorata.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline fish_mark

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Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #15 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 11:22:55 »
Intervengo in un topic che ha preso le mosse da un editoriale di BobCouto in cui si fa l’analisi della lazio rejana ad oggi. Per la verità, lui la prende molto larga, praticamente dal suo arrivo, mentre io preferisco un approccio diverso, tutto concentrato sull’attuale campionato, senza per questo disconoscere il ruolo che ha finora svolto reja, un ruolo storico, di chi ci ha prima salvato e poi riportato a una situazione più che dignitosa.
Sia Bob che altri hanno inteso valutare il rendimento della squadra in ragione dell’investimento finanziario finora sostenuto dalla società. Su questo segnalo un pezzo pubblicato sulla voce.info (http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002766-351.html) dove si valuta il costo (operativo) per punto conseguito in classifica di alcune società di serie A nel triennio 2007-10

Questa è la tabella

COSTI/punto   Inter     Milan   Juventus   Atac   Udinese   Atalanta
2007-08          4.029   4.804   2.955   2.031   1.099   849
2008-09          4.551   4.018   3.062   2.641   1.189   918
2009-10          4.971   4.620   4.329   2.087   1.714   1.351

Ho provato a fare il calcolo per la Lazio ed è venuta fuori questa tabella

COSTI/punto   Lazio
2007-08                 1.144
2008-09                 1.109
2009-10                 1.563
2010-11                    908


Come si vede questa società dal punto di vista finanziario ha fatto un enorme lavoro spendendo sempre in maniera contenuta e raggiungendo qua e là importanti risultati. Inoltre, si nota come la spinta verso un innalzamento dei costi non ha prodotto un immediato riscontro nei risultati, il che indica soltanto una esigenza: spendere molto, ma spendere bene.

Detto questo, però i problemi ci sono come segnalano diversi netter. Del resto l’atteggiamento di chi chiede le dimissioni di tutti il giorno dopo la sconfitta, così come si organizzano simposi di studio per esaltare la figura dei dirigenti e del tecnico il giorno dopo una bella vittoria come quella di ieri.
Provando a indicare qualche problema:
la squadra ha il 4 attacco, ma con gol soprattutto di Klose e hernanes (il 56% delle segnature), prova che la qualità media deve essere innalzata.
Non sono convinto che cambiando l’allenatore per magia sarebbe tutto diverso (lo credono chi considera il calcio una specie di rappresentazione dei pupi siciliani, con il puparo che con i fili guida i calciatori) e quindi credo che Reja abbia bisogno di materiale tecnico leggermente diverso per migliorare ancora.
Una accusa che mi sento di lanciare al tecnico friulano è che finora non ha valorizzato e lanciato un giovane che è uno: il trattamento Kozak non è assolutamente condivisibile (lo usa come jolly nei momenti disperati: così però non fa il bene di nessuno, né del giocatore né della squadra); su Diakité è ondivago: talvolta gli dà fiducia poi gliela ritira al minimo errore (e non che davanti ci siano giganti); su Zarate ha avuto ragione lui, ma resta il fatto che è un fallimento anche suo se da un talento del genere non sia riuscito a tirare fuori un campione; sono ancora in attesa di vedere un giovane della primavera che esce fuori dall’anonimato (e fra pochi giorni celebriamo i due anni dall’arrivo di zio Edy).
Per quanto concerne la società, siamo alle solite: siamo al 30 gennaio e abbiamo mandato via un paio di giocatori (Stendy e Scully), mentre forse un altro va via; è arrivato un giovane e sconosciuto uruguaiano, mentre ci siamo lanciato su un’operazione ardita di un talento giapponese. Il dubbio che mi affligge è se la società abbia preso coscienza che la distanza dalla vetta è ormai molto ridotta. La stessa di un anno fa: eppure siamo sempre qui.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #16 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 11:44:55 »
         
 Per quanto concerne la società, siamo alle solite: siamo al 30 gennaio e abbiamo mandato via un paio di giocatori (Stendy e Scully), mentre forse un altro va via;
Beh, non vi siete sempre lamentati per una rosa troppo larga?
Basta con i giiudizi a passo variabile!!!
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline aquilafelyx

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Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #17 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 14:32:13 »
stiamo a 24 punti dal Milan , 8 vittorie di differenza od anche meno consideriamo gli scontri diretti , la media punti è 1.72 per la Lazio e 2.05 per il Milan , come si potevano ridurre questi numeri fino a pareggiarli , la risposta è una sola : migliorare la qualità della rosa .

spazio di manovra c'è , riducendo gli errori in fase di mercato ed ottimizzando le risorse si possono aggiungere un paio di top player e qualche giovane affamato ,

arrivare a ridosso delle migliori non è detto che basti perchè poi incidono fattori extra , arbitraggi e buona sorte nello specifico , ma non è impossibile arrivare lì dove vorremmo stare , ci vuole ambizione , competenza e programmazione , oltre che meno isterismo e pessimismo indotto .     
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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POMATA

Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #18 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 14:38:38 »
Io che sono antiminestraro, devo riconoscere che con questa squadra Reja sta facendo il massimo possibile.

La squadra è vecchiotta per questo sembra che tutti corrino più di noi...

Offline robylele

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Re:La coerenza dei risultati
« Risposta #19 : Lunedì 30 Gennaio 2012, 15:00:58 »

mi limiterò a mandare un applauso a Bob, facendo solo notare che, as usual:


- se una società acquisisce un giovane ha acquisito un giovane; se lo compriamo noi é sconosciuto.

- se Ranocchia gioca a sprazzi é bene; se lo facciamo noi con Diakitè siamo ondivaghi.

- se l'Udinese segna i suoi gol esclusivamente con Di Natale é per il bel gioco di Guidolin, per noi c'é un 56% di segnature con due soli giocatori.

- se Ranieri manda affan.culo Zarate é bravo, se lo fa Reja ha fallito.

- Stendardo non gioca più da mesi, é stato giudicato inadeguato; Sculli di solito viene dipinto come inutile e come unica mossa della finestra di mercato '11, abbiamo la rosa extra-large ma abbiamo mandato via un paio di giocatori, mentre forse un altro va via.

- la rioma prende giovani talenti dalla serie B argentina e scarti del Barcellona (in prestito), noi ci siamo lanciati su un’operazione ardita di un talento giapponese.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011