Scalfaro non e' certo mai stato filocomunista, come giustamente precisato da molti. E non e' mai stato neanche un teorico del cattocomunismo. Il suo cattolicesimo integrale lo ha poi portato su posizioni moralmente ostili a Forza Italia e a Berlusconi. Ma, ripeto (ieri ne parlavano in radio alcuni ospiti di Forbice) il suo ruolo nella fine della prima Repubblica noon e' per niente scontato. Tutti parlano del ribaltone ma le Camere che furono sciolte da Scalfaro prima della trionfale discesa in campo avevano una maggioranza politica, pur essendo per un terzo inquisite. Scalfaro sciolse le Camere sulla spinta emotiva del referendum elettorali e le Camere subirono l'ondata moralista di sdegno popolare. La Costituzione fu abbastanza piegata allora e Scalfaro non fu solo notaio.