Giornata della memoria

[Giglic]

Per non dimenticare

Voi che vivete sicuri
 nelle vostre tiepide case,
 voi che trovate tornando a sera
 il cibo caldo e visi amici:
 Considerate se questo è un uomo
 che lavora nel fango
 che non conosce pace
 che lotta per mezzo pane
 che muore per un si o per un no.
 Considerate se questa è una donna,
 senza capelli e senza nome
 senza più forza di ricordare
 vuoti gli occhi e freddo il grembo
 come una rana d'inverno.
 Meditate che questo è stato:
 vi comando queste parole.
 Scolpitele nel vostro cuore
 stando in casa andando per via,
 coricandovi, alzandovi.
 Ripetetele ai vostri figli.
 O vi si sfaccia la casa,
 la malattia vi impedisca,
 i vostri nati torcano il viso da voi.
 
Primo Levi

[Il lodolaio]

E' accaduto. Può accadere di nuovo.

[NoSurrender]

Mai più.

[BobLovati]

Mai più.

Mai più.

.. spero proprio di no; ma si sa, " l´uomo è l´unico animale capace di inciampare molte volte sulla stessa pietra (cit) "

[DinoRaggio]

Sono stato ad Auschwitz tre o quattro anni fa, mese di agosto, c'era molta gente, fra cui anche una scolaresca francofona che al parcheggio davanti al campo faceva molta caciara, com'è quasi naturale che fosse per dei ragazzini.

Poi siamo entrati nell'inferno. Le scarpe di chi lo ha vissuto, i capelli, le fotografie, le celle, i dormitori, il muro delle fucilazioni, il palo degli impiccati, forni crematori, le camere a gas. Quando ne siamo usciti, i ragazzini tacevano, c'era silenzio mentre andavamo noi alle macchine, loro al pullman per continuare questa discesa agli ìnferi a Birkenau, pochi chilometri da Auschwitz, dove entravano i treni sotto la scritta "Arbeit macht frei".

Io e mia moglie ci siamo guardati negli occhi, pensando come fosse possibile che tutto questo era stato realtà appena 60 anni prima, non 600, appena 60 anni prima.

Mai più.

[Whistle]

Puó accadere di nuovo, é vero.
Sarei curioso di sapere cosa (e se) raccontano dell'olocausto nelle scuole moderne.
So che alcune scuole organizzano visite ai campi di concentramento, quella é una cosa che non puó lasciarti indifferente (mi colpí molto visitare Mathausen).
Si cerca di mantenere la memoria?
Io spero di sí, ma con la naturale estinzione dei sopravvisuti non so se qualcuno continuerá a raccontare, a ricordare, a tenere alta l'attenzione.

Il presidente Napolitano ha dichiarato che: "I rigurgiti di antisemitismo non sono sconfitti".
Beh... se penso che qui a Roma, in una trasmissione radiofonica del tardo pomeriggio che dovrebbe parlare di Lazio, c'é chi continua a fare battute ironiche, per esempio, sull'acquisto di Honda ("si potrebbe ricreare l'asse italo-tedesco-giapponese") oppure "Klose é il secondo tedesco famoso che stimo", beh, questa é gente da quattro soldi!
Condannati dalla storia, c'é ancora chi gli permette di parlare in questo modo!
Vergogna. Vergogna. Vergogna.

[Skorpius]

Puó accadere di nuovo, é vero.
Sarei curioso di sapere cosa (e se) raccontano dell'olocausto nelle scuole moderne.
So che alcune scuole organizzano visite ai campi di concentramento, quella é una cosa che non puó lasciarti indifferente (mi colpí molto visitare Mathausen).
Si cerca di mantenere la memoria?
Io spero di sí, ma con la naturale estinzione dei sopravvisuti non so se qualcuno continuerá a raccontare, a ricordare, a tenere alta l'attenzione.

Il presidente Napolitano ha dichiarato che: "I rigurgiti di antisemitismo non sono sconfitti".
Beh... se penso che qui a Roma, in una trasmissione radiofonica del tardo pomeriggio che dovrebbe parlare di Lazio, c'é chi continua a fare battute ironiche, per esempio, sull'acquisto di Honda ("si potrebbe ricreare l'asse italo-tedesco-giapponese") oppure "Klose é il secondo tedesco famoso che stimo", beh, questa é gente da quattro soldi!
Condannati dalla storia, c'é ancora chi gli permette di parlare in questo modo!
Vergogna. Vergogna. Vergogna.

Certo che bisogna tenerla alta sta tensione... politicamente paga tantissimo... un po' come lo spauracchio mangiapreti dall'altra parte.
Peccato che persone che scrivono qui in un modo in altri discorsi su un altro forum stufi del tirare in ballo l'antisemiticità in discorsi al riguardo della questione palestinese si siano lasciati andare a frasi come "in fondo l'antisemitismo non è più un problema reale"

Questo doppio pesismo spinto su discorsi così delicati è nauseante.
Chi non ha scritto (o appoggiato) in nessun luogo la frase di cui sopra può continuare a citare levi (tra cui l'autore del topic assolutamente coerente per quanto ne so) ma sappia che alcuni quote sono "pelosi"per loro l'anti - antisemitismo è una occasione politica non un sentimento reale

[lollapalooza]

Se comprendere è impossibile,
conoscere è necessario,
perché ciò che è accaduto può ritornare,
le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate:
anche le nostre.
Per questo, meditare su quanto è avvenuto è un dovere di tutti.

P.L.

Mai più.

[Skorpius]

Mai più.

Secondo voi non sta succedendo in nessuna parte del mondo in questo momento (anche se su scala minore)?

[giamma]

Io sto con gli ebrei, da sempre, consideratemi uno di loro.

[Giglic]

Certo che bisogna tenerla alta sta tensione... politicamente paga tantissimo... un po' come lo spauracchio mangiapreti dall'altra parte.
Peccato che persone che scrivono qui in un modo in altri discorsi su un altro forum stufi del tirare in ballo l'antisemiticità in discorsi al riguardo della questione palestinese si siano lasciati andare a frasi come "in fondo l'antisemitismo non è più un problema reale"

Questo doppio pesismo spinto su discorsi così delicati è nauseante.
Chi non ha scritto (o appoggiato) in nessun luogo la frase di cui sopra può continuare a citare levi (tra cui l'autore del topic assolutamente coerente per quanto ne so) ma sappia che alcuni quote sono "pelosi"per loro l'anti - antisemitismo è una occasione politica non un sentimento reale

Per rispetto dei sei milioni di morti, puoi lasciar da parte le polemiche, per cortesia? Insulta pure me, ma lascia stare il topic

[Skorpius]

Per rispetto dei sei milioni di morti, puoi lasciar da parte le polemiche, per cortesia? Insulta pure me, ma lascia stare il topic

Perché dovrei insultare te? Dico solo che l'ipocrisia di molti proprio qui ha già mancato loro di rispetto.

[Aquilotta del Nord]

Certo che bisogna ricordare. E certo che sta accadendo di nuovo, in altre forme, ma accade.
Nei campi di concentramento comunque non morirono solo gli ebrei, ma anche tantissimi nomadi e altrettanti omosessuali.
Diciamo che in giornate come quella di ieri sopporto poco le commemorazioni pelose, fatte di parole trite, scontate e banali. Mi rendo conto che è principalmente un mio problema. Di sicuro non contesto la commemorazione in sè, ma nei contenuti la trovo povera, avvilente.

[satanasso]

Fuga di morte - Paul Celan, 1945
Nero latte dell’alba lo beviamo la sera
lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo di notte
beviamo e beviamo
scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
lo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastini
fischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda ora suonate alla danza

Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
I tuoi capelli di cenere Sulamith scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti

Lui grida vangate più a fondo il terreno e voi e voi cantate e suonate
impugna il ferro alla cintura lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
spingete più a fondo le vanghe voi e voi continuate a suonare alla danza

Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno e al mattino ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith lui gioca con i serpenti
Lui grida suonate più dolce la morte la morte è un maestro tedesco
lui grida suonate più cupo i violini e salirete come fumo nell’aria
e avrete una tomba nelle nubi là non si giace stretti

Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno la morte è un maestro tedesco
ti beviamo la sera e la mattina e beviamo e beviamo
la morte è un maestro tedesco il suo occhio è azzurro
ti colpisce con palla di piombo ti colpisce preciso
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
aizza i suoi mastini contro di noi ci regala una tomba nell’aria
gioca con i serpenti e sogna la morte è un maestro tedesco

i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith

Todesfuge
Schwarze Milch der Frühe wir trinken sie abends
wir trinken sie mittags und morgens wir trinken sie nachts
wir trinken und trinken
wir schaufeln ein Grab in den Lüften da liegt man nicht eng
Ein Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibt
der schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein goldenes Haar
Margarete
er schreibt es und tritt vor das Haus und es blitzen die Sterne
er pfeift seine Rüden herbei
er pfeift seine Juden hervor läßt schaufeln ein Grab in der Erde
er befiehlt uns spielt auf nun zum Tanz

Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich morgens und mittags wir trinken dich abends
wir trinken und trinken
Ein Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibt
der schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein goldenes Haar
Margarete
Dein aschenes Haar Sulamith wir schaufeln ein Grab in den Lüften
da liegt man nicht eng

Er ruft stecht tiefer ins Erdreich ihr einen ihr andern singet und spielt
er greift nach dem Eisen im Gurt er schwingts seine Augen sind blau
stecht tiefer die Spaten ihr einen ihr andern spielt weiter zum Tanz auf

Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich mittags und morgens wir trinken dich abends
wir trinken und trinken
ein Mann wohnt im Haus dein goldenes Haar Margarete
dein aschenes Haar Sulamith er spielt mit den Schlangen

Er ruft spielt süßer den Tod der Tod ist ein Meister aus Deutschland
er ruft streicht dunkler die Geigen dann steigt ihr als Rauch in die Luft
dann habt ihr ein Grab in den Wolken da liegt man nicht eng

Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich mittags der Tod ist ein Meister aus Deutschland
wir trinken dich abends und morgens wir trinken und trinken
der Tod ist ein Meister aus Deutschland sein Auge ist blau
er trifft dich mit bleierner Kugel er trifft dich genau
ein Mann wohnt im Haus dein goldenes Haar Margarete
er hetzt seine Rüden auf uns er schenkt uns ein Grab in der Luft
er spielt mit den Schlangen und träumet der Tod ist ein Meister
aus Deutschland

dein goldenes Haar Margarete
dein aschenes Haar Sulamith

ps. Ieri sera ho visto su raitre The reader, un film indubbiamente ben fatto, ma che mi ha lasciato più di qualche dubbio. La centralità assegnata al ruolo giocato dalla ignoranza (nel film espressa dall'analfabetismo della protagonista, una straordinaria Kate Winslet) come chiave di lettura per la comprensione dell'orrore dell'Olocausto mi è sembrata un pò troppo didascalica e semplicistica. E mi è venuta in mente quest'altra poesia di Celan, Todtnauberg, scritta in seguito al suo incontro, nel 1967, con Heidegger, nella baita-rifugio di quest'ultimo nella Foresta Nera. Un incontro dal quale Celan si aspettava una parola dal suo interlocutore che non è mai arrivata.

Todtnauberg
Arnica, eufrasia, il
sorso della fonte con sopra
il dado stellato,
nella
malga,
la riga del libro
– quali nomi accolse
prima del mio? –,
la riga, in quel libro
inscritta,
d’una speranza, oggi,
dentro il cuore,
per la parola
ventura
di un uomo di pensiero,
umidi prati silvestri, non spianati,
orchidee selvatiche, sparsamente,
più tardi, in viaggio, parole crude,
senza veli,
chi guida, l’uomo,
che anche lui ascolta,
percorsi a
mezzo, i viottoli
di tronchi sulla torbiera gonfia,
umidore,
forte.

[POMATA]

Ricordare sempre l'orrore avvenuto è sacrosanto, non dimenticare il soffrimento della palestina pure.

Mai più da una parte, basta dall'altra.