Autore Topic: "Uomo probo e integro in tutto"  (Letto 2921 volte)

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"Uomo probo e integro in tutto"
« : Sabato 8 Maggio 2010, 12:28:23 »
di Cesare Lanza "Corriere della Sera Magazine" 21-7-05

 

Cara Flavia Vento, io sono un vecchio giornalista affezionato ad abitudini un po' antiquate.
 Le interviste, le faccio senza registratore. Prendo pochi appunti e in quarant' anni non ho mai avuto una smentita.

"Bene."

Non vorrei cominciare con te, a dover incassare rettifiche.

"Ma no, non preoccuparti."

Flavia Vento, io non voglio neanche prenderti in giro. Non voglio farti un esame di cultura generale: ad esempio chiederti, come già hanno fatto, chi sia De Gasperi. E tu hai risposto: De Gasperi... de che?

"Ah, no. Questo no: guarda che  lo so benissimo, chi è stato De Gasperi. Il primo uomo politico a governare, dopo Mussolini."

Beh, non è proprio esatto.

"Rieccoci, allora. Anche tu, in fondo in fondo, mi vuoi fare l'esamino."

Ma no, Flavia Vento, no. No. Anzi, io ho una grande ammirazione per te.

"Ah, sì? Carino. E perchè?"

Perchè sei riuscita a diventare protagonista, nel cosiddetto show-system, sublimando il nulla.

"Questo non è affatto carino. Scusa la diffidenza, ma che vuoi dire?"

In principio fu Samantha de Grenet, protagonista anche in tivu, arruolata senza aver mai fatto niente di memorabile. Poi, fu Loredana Lecciso, protagonista in video senza saper fare niente. Ed ecco Flavia Vento, di colpo protagonista, battendo ogni record: famosa grazie a una non notizia.

"Ma che dici! Questo è riduttivo. Io c'ero anche prima. C'ero, ed ero già famosa. Se ti riferisci, come credo, alla storia della relazione con Totti. La notizia c'era."

Insomma. L'hai data - la notizia - e poi l'hai subito smentita.

"Non mi dirai che sei l'unico a non aver capito perchè ho smentito. Sono intervenuti amici influenti di Totti e io..."

E tu?

"Mi sono un po' intimorita. E' naturale, no? E poi lei, Ilary, era incinta e ho avuto anche un po' di rimorso."

Rimorso? E allora perchè l'avevi tirata fuori, questa cosa, che non so come chiamare?

"Per nervosismo, per rancore. Non mi andava giù di essere quella di una notte e basta."

Rieccoci. Ti supplico, ti ho avvertito: non voglio smentite.

"Tu non capisci che ci ho sofferto. Ho sofferto moltissimo. Perchè io ci tenevo, a Totti. E mi ha dato fastidio il suo menefreghismo. Mi sono sentita presa in giro. E poi mi sono messa nei panni di tante donne prese in giro o tradite, ignare, a casa."

Addirittura. Una rivendicazione dei diritti femminili.

"E' così."

E ora?

"Ora si sono sposati. Auguri e felicità. Voltiamo pagina."

Quindi, tutto vero. Senti, ti prego ancora: se poi devi smentire, smentisci subito.

"Ma cosa dici? Ti ho detto ciò che sento. E mi sembri deluso."

Un po', sì. La grandezza della sublimazione del tuo niente era proprio nella non-notizia: la storia e la repentina smentita.

"Allora pensa quello che ti pare. Vero, non vero? Pensate un po' quello che vi pare."

Voltiamo pagina. Ti chiedo, anche alla luce del chiasso che hai provocato: com'è Flavia Vento? Prova a definirti con quattro o cinque aggettivi. Sinceramente.

"Flavia è una ragazza semplice. Lavora e non si è mai fatta mantenere da nessuno. Sta bene di fronte a un bel bicchiere di vino e a un piatto di pesce."

Tutto qui?

"Posso dirti quello che non sono. Non sono una mangiatrice di uomini e non sono una svampita. Vivo sulle nuvole, questo è vero: Francesco Totti era il mio sogno e non ho capito che era un sogno impossibile."

Molti pensano che, non proprio casualmente, ti sei fatta molta pubblicità. Come quando hai deciso di entrare in politica.

"Che assurdità. Quando andai al congresso della Margherita, non c'era nessun giornalista. Ne hanno parlato loro, su Internet."

Ti viene attribuita una voglia smodata da successo, ambizione senza freni. Per non restare una meteora.

"Meteora a chi? Smodata voglia di successo per far che? Per arrivare dove? Io sono già Flavia Vento. Da sei anni sono Flavia Vento."

Insomma, non ti consideri una meteora.

"Ancora stiamo a parlare di meteora! E' dal '99 che faccio tivu, fiction, sono ospite in tutti i programmi, faccio ospitate, ho fatto un calendario..."

Questo è il successo? Questo significa non essere una meteora?

"A me lo dici, meteora, e alla De Grenet no? E la Lecciso!? Guarda che mi offendi, se dici che sono come la Lecciso."

Che offesa è? Spiegami bene. Qual è la differenza?

"A lei piace apparire, un po' scosciata, in tivu. Tanto per esserci."

Tu, no?

"Se fossi la Lecciso, starei attenta per bene alle regole della convivenza."

Che, tradotto, vuol dire...

"Se io avessi un bravo marito a Cellino, non mi spoglierei in giro."

Ma tu il marito non ce l'hai. Nè a Cellino nè altrove.

"E in fondo mi piace così. Non dipendo da un uomo. Mai. Se volessi, potrei sposare il primo miliardario che mi corteggia."

Ci sono molti miliardari che vorrebbero sposarti? Fuori i nomi.

"Dico così... Ho molti corteggiatori e, tra questi corteggiatori, ci sono anche vari miliardari. Nessun nome. Quello che mi interessa dirti è che ho sempre provveduto alla mia indipendenza economica. Mai mantenuta. Non ce ne sono molte, come me."

Questo è probabile. E non sei una meteora, dici di avere ormai il successo in pugno.

"Così è. Tra i cento personaggi che contano oggi, se fanno l'elenco di cento grandi, io ci sono."

Appagata e serena. Ma ci sarà pure un prossimo obiettivo, per ulteriori grandezze.

"Certo che sì. La politica."

In quale collocazione, scusa?

"Devo guardarmi in giro."

E qual è il programma?

"Tutti sono scontenti dell'euro, quindi ci vuole un bel referendum per toglierlo."

E poi?

"Poi aumenterei le pensioni..."

E ancora?

"Meno tasse!"

Per finire?...

"Grande severità verso i pedofili, i delinquenti... Oggi la giustizia fa ridere. C'è pieno di mascalzoni in giro."

Occhio e croce, mi sembri più Lega che Margherita.

"Non è questione di partito. Ogni partito dice alcune cose giuste. Basterebbe metterle insieme."

Dicono, con malizia, che sei profondamente ignorante.

"Sono ignoranti, invece, quelli che lo dicono. Io sono fresca e positiva. Magari a volte ho la testa fra le nuvole, sono una ragazzina di 28 anni. Senti: per Lucignolo sono andata io a fare domande di cultura generale ai politici, tipo quando è stata scoperta l'America... E mi davano risposte assurde."

E quando è stata scoperta l'America?

"Lo vedi? Ci sei cascato. Anche tu mi fai la domandina. Ebbene, l'America è stata scoperta nel millequattrocento...nel millequattrocentonovantadue!"

Sei preparata.

"La cultura a memoria non ha importanza, però."

E non hai bisogno di pubblicità. Ma allora perchè ti vengono attribuite tante storie sentimentali? E alcune te le sei fatte attribuire...

"Ma quando mai? Troppe forzature. Se alludi a Geronimo La Russa, ad esempio, sbagli. Una foto non voleva dire nulla. Però, mi è dispiaciuta la violenza con cui lui ha reagito. Ma come? Per quattro mesi mi hai tampinato con gli sms e poi dici che sei un semplice conoscente: allora, sei pazzo."

Di Caprio, invece che lo hai tampinato tu...

"L'ho conosciuto a cena, in una suite dell'Hilton. Mi piace: è normale che, se lo vedo, cerco di salutarlo... E' sempre stato così, o no? Una volta c'era Marlon Brando. Adesso c'è Di Caprio. E volevo avere il suo numero di telefono. Di recente l'ho visto a Los Angeles in discoteca, è stato carino. E il suo numero di telefono personale, ora ce l'ho."

Niente da segnalare?

"Dipende da lui. Se Leonardo volesse, lo raggiungerei di corsa."

Perchè è famoso?

"Perchè mi piace. Non ho avuto storie con personaggi famosi, io. L'unico è stato Fabrizio Bentivoglio. Una vera storia d'amore."

E cosa ti piaceva di Bentivoglio?

"E' maturo, affascinante...Non è un pischello qualsiasi. Mi faceva sentire donna, importante."

E poi?

"Troppe trasgressioni."

Tue?

"Sue. Mi ha tradito e volevo farlo fuori. Così l'ho lasciato."

Non mi dirai, proprio tu, che sei contraria alle trasgressioni.

"E' un discorso complicato. Certo, se un uomo mi piace, me lo prendo."

Ma, mi hai detto prima, non sei una mangiatrice di uomini, non sei una predona.

"Le mie prede sono d'accordo! Comunque, se qualcuno mi attira, io ci provo."

E come?

"Lo guardo in un certo modo... Se proprio non è stupido, capisce."

Quante contraddizioni. In definitiva, si può sapere come sei?

"Direi romantica e fedele."

Fedele?!

"Certo. Fedelissima! E anche dinamica, testarda."

A proposito, hai più sentito o visto Totti, dopo il pandemonio?

"Per carità! Certo no."

E Ilary?

"Noooo! Ma ti pare?...!"

Torniamo alla politica. Ci sarà un traguardo: ministro o sindaco?

"Governare mi piacerebbe...Non nego."

Il debutto però è stato infelice. Pochissimi voti, forse neanche amici e parenti.

"Che c'entra? Nessuno sapeva. Non sono stata sostenuta come meritavo. Però, la Margherita ha vinto dappertutto. Grazie anche a me."

Ti è stata grata?

"No. E perciò sono indecisa. Devo trovare un partito che creda in me, o tornare con loro."

Sfogli la Margherita.

"Spiritoso."

Tra i politici, chi ti piace? Rutelli?

"...."

Sei arrossita!

"Ma no. Non creiamo un altro caso, per carità. Però è un bell'uomo."

E poi ti lamenti se dicono che sei un'oca giuliva.

"Non proprio. Anche Marylin era così... Forse perchè vivo nel mio mondo fatato. Chi mi conosce, lo sa. E non rinuncio a nessuna esperienza.  Vivo."

Vivi. Cioè?

"Alla giornata. Senza programmi. Libera e felice."

Esiste qualcuno che vorresti conoscere, ora?

"Berlusconi."

E ti pareva.

"Non è per arrivismo. Vorrei dirgli di diminuire le tasse."

E basta? .

"Vorrei chiedergli anche di dedicarmi una canzone."

Mi sembra un chiaro messaggio. Altro che oca giuliva!

"Guarda che il mio tipo di uomo ideale è un altro. Un intellettuale, uno scrittore, un filosofo."

Perchè?

"Ora sono felicemente single. Ma vorrei avere al fianco qualcuno che sappia più di me, qualcuno che abbia capito la vita. E abbia voglia di guidarmi."

E gli sarebbe facile?

"Temo proprio di no."

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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #1 : Sabato 8 Maggio 2010, 12:30:00 »
Il ciclone Fabrizio Corona è tornato... e a rimetterci di più è stato Francesco Totti. Dopo i giorni di carcere, dopo i giorni passati agli arresti domiciliari sul balcone della sua casa Fabrizio Corona ha deciso di urlare le sue verità. Ospite di Matrix ha parlato di Vallettopoli e del pm Henry John Woodcock, ma la parte più "calda" ha toccato Francesco Totti. "Francesco Totti sapeva tutto. Sapeva anche della consegna dei soldi" ha sbottato Corona tornando a parlare del (presunto) flirt tra il capitano della Roma e la starlette Flavia Vento.

 Nei mesi scorsi la questione era arrivata sui giornali di tutta Italia: Vito Scala affermava che il Pupone era allo scuro di tutto e che per bloccare il servizio di "Gente" sulla Vento erano stati consegnati 50mila euro a Corona in un bar.

Il "Re" dei paparazzi (lui e Luciano Moggi in coppia sarebbero portentosi) però ha raccontato: "Un fotografo di Roma mi telefona e mi dice: 'Aho, Totti c’ha 'na storia con la Vento, avemo visto i messaggi sul telefonino'. Sono andato a Roma da Flavia Vento e ho verificato i messaggi poi l’ho portata a Milano nella redazione di Gente".


Poi prosegue: "Umberto Brindani ascoltata la storia della Vento e verificati degli sms, ha deciso di fare il servizio. Il giorno prima della pubblicazione però ricevo la telefonata di un alto in grado della televisione, amico di Totti, che mi dice che il servizio non deve uscire. E mi dice che i 50mila euro che mi dà gente me li dà lui". Il servizio però andò comunque in pagina: "Uscì comunque senza l’autorizzazione di Flavia Vento. Così mi richiamò questa persona che mi chiese di fare fare una smentita". La smentita avvenne sul numero successivo di un altro settimanale: "Chi". E i 50mila euro? Vennero consegnati a Corona nello studio di questo misterioso personaggi come "rimborso" dato che Gente alla fine non lo avrebbe più pagato a causa della smentita.

Una storia "avvincente" che mette di nuovo la figura di Francesco Totti sulla graticola. Il Pupone di certo non avrà gradito e ancora meno la bella Ilary.
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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #2 : Sabato 8 Maggio 2010, 12:31:02 »
"Interrogato" dal ministro delle Infrastrutture, ed ex pm, Antonio Di Pietro, anche lui ospite di Matrix, Fabrizio Corona ricostruisce la vicenda: "Un fotografo di Roma mi telefona e mi dice 'Totti ha una storia con la Vento, avemo visto i messaggi sul telefonino'. Sono andato a Roma da Flavia Vento e ho verificato i messaggi - dice Corona - poi l'ho portata a Milano nella redazione di Gente". Il settimanale decide di pubblicare il servizio. Ma, il giorno prima della pubblicazione, dice il manager dei paparazzi, "ricevo la telefonata di un alto in grado della televisione, amico di Totti, che mi dice che il servizio non deve uscire, e che i 50 mila euro mi li dà lui".

Il servizio, però, "esce senza l'autorizzazione di Flavia Vento. Vengo richiamato da questa persona che mi chiede una smentita". Smentita che viene pubblicata sul numero successivo di un altro settimanale, Chi.

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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #3 : Sabato 8 Maggio 2010, 12:34:09 »
Totti-Vento, intervenne Costanzo
Intermediario per bloccare foto Corona

E' Maurizio Costanzo il personaggio televisivo intervenuto, attraverso Fabrizio Corona, per provare a bloccare la pubblicazione delle rivelazioni di Flavia Vento su un suo presunto flirt con Francesco Totti. E' questo quanto è emerso dall'inchiesta della procura di Roma per l'estorsione di 50mila euro al giocatore giallorosso. Il dato è un punto fermo degli accertamenti del pm Vincenzo Barba.



Il pubblico ministero entro i prossimi giorni deciderà se depositare gli atti o procedere ad una richiesta di archiviazione per le posizioni dei tre indagati: Corona, Lele Mora e la stessa Vento.

Corona, durante una puntata della trasmissione Matrix, che gli inquirenti hanno acquisito, di Canale 5, parlò di un "noto personaggio televisivo", spiegando che Totti sapeva della consegna dei soldi e che questa transazione sarebbe avvenuta proprio nello studio di questo anchorman. Incalzato dal ministro Antonio Di Pietro, che era presente in studio e da Enrico Mentana, Corona aggiunse che dopo aver verificato la fondatezza di quanto aveva saputo rispetto al legame Vento-Totti aveva proposto il servizio a "Gente".

Ma il giorno prima dell'uscita del settimanale, Corona disse di aver ricevuto una telefonata da parte di "un alto in grado della televisione, amico di Totti", che gli dice che il servizio non deve uscire, e che i 50mila euro mi li dà lui. Il servizio, però, andò in pagina lo stesso; anche senza l'autorizzazione della Vento. Corona a quel punto sarebbe stato richiamato dal personaggio in questione, per una smentita. La rettifica venne pubblicata da "Chi".

Costanzo è stato ascoltato, come persona informata sui fatti, dal pm Barba, alla fine di Aprile scorso. A Corona, come lui stesso ha spiegato, sono stati chiesti ulteriori chiarimenti rispetto alla questione sulla quale per primo ha indagato il sostituto procuratore di Potenza, Henry John Woodcock.

Costanzo: "L'ho fatto e lo rifarei"
''Totti è mio amico - ha precisato lo stesso Maurizio Costanzo - per amicizia l'ho fatto e lo rifarei''. Il conduttore non ha negato di essere lui l'intermediario. ''Mi ha chiamato Scala - ha raccontato - e mi ha detto che c'era un problema''. Costanzo, però, non sapeva chi fosse Corona: ''Ho chiesto a mia moglie Maria e lei mi ha risposto che è uno che gestisce fotografi''. Dopo aver incontrato l'impresario Lele Mora e Corona, lui stesso ha stabilito il contatto tra Scala e Corona, che si sono poi dati appuntamento proprio al Parioli per il pagamento della cifra concordata: 50mila euro. Un dato, quello dell'incontro avvenuto ai Parioli, confermato anche dagli interrogatori di Woodcock a Scala. Il massaggiatore di Totti riferì di aver preso appuntamento con il fotografo ''in un bar a Roma, vicino al teatro Parioli''.
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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #4 : Sabato 8 Maggio 2010, 18:29:39 »
che squallidume da basso impero.

quello, "l'ambasciatore dell'ONU, l'esempio per i bambini", che se scopa na zoccola co la moglie incinta, e la p2 che interviene pe bloccá la storia consegnando mazzette.

Ma che schifo.
Penso a quelli che andranno co la maja de stó suino allo stadio, celebrando il nulla, il malaffare, l'ignoranza, la corruzione, le "furbate".

Italia mia, che pena.
sine pennis volare haud facile est

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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #5 : Sabato 8 Maggio 2010, 22:51:24 »
Intanto, su "Il Merdaggero" prosegue l'opera di revisionismo fecale del pallone b'oro. ecco tre perle d'autore tratte dal numero odierno.

Il leader che ha sempre saputo pagare i suoi errori
di ENRICO MAIDA
Tra i tanti argomenti della confessione di Totti dopo il calcione a Balotelli, colpisce l’aspetto relativo all’ambiente che lo circonda:ilcampione che si sente improvvisamente solo, famiglia e affetti a parte,scaricato da tutti quelli che prima lo blandivano millantando anche un’antica amicizia.
C’è effettivamente una palpabile sproporzione nei toni usati a proposito del calcione: un coro di indignazione non ascoltato per altre vicende davvero più scandalose.
Che Totti abbia sbagliato, gravemente sbagliato, è fuori discussione. Non ci sono se e non ci sono ma, come va di moda dire in questi tempi sempre più omologati, e la provocazione serve a spiegare, ma non costituisce attenuante.Ciò che risulta francamente fuori luogo è la ricerca di attribuire ad un gesto volgare e violento un significato che non può e non deve avere: il tradimento di un ruolo, il brutto esempio dato ai tanti ragazzi che vedono in Totti un simbolo positivo. Un genere di dialettica già usato per Maradona e anche per Zidane dopo la famigerata testata a Materazzi nella finale mondiale di Berlino.
Totti è prima di tutto una persona: molto schietta, molto spontanea, molto generosa come è noto a tutti quelli che lo frequentano. Da calciatore accusa, da sempre, una certa fragilità emotiva che lo porta a cedimenti nervosi in particolari circostanze. Ha sbagliato più di una volta, ha pagato più di una volta dimostrandosi tutt’altro che fragile nel risalire la china con le gambe sempre più ammaccate dai calci presi, che vanno messi in conto.
L’altra sera la sua uscita di scena, quel suo passaggio vicino alla coppa Italia prima di prendere la via dello spogliatoio, ha ricordato l’uscita di Zidane anche se la coppa Italia non è la coppa del mondo. Un’immagine che può provocare dispiacere, perché fotografa il declino di un campione, non certo indignazione sullo sfondo di una morale da quattro soldi.
Nella stessa partita tra Roma e Inter ci sono stati calciatori che hanno commesso gesti e detto parole non meno riprovevoli del fallaccio di Totti perché il calcio è fatto di questi eccessi, di questa parte vagamente selvaggia. Non da oggi, da sempre: la differenza la fa la televisione che fa vedere tutto, anche quello che prima non si vedeva.
Semmai interroghiamoci sul contesto, come ha fatto ieri il Presidente della Repubblica, e chiediamoci cosa siamo diventati se per un evento teoricamente sportivo una città come Roma viene sconvolta e blindata con l’impiego di migliaia di agenti, se non c’è partita a cui non faccia seguito una coltellata (da queste parti si definisce «puncicata»), se è sempre colpa degli arbitri, se uno stadio intero arriva a tifare contro la propria squadra, se la mancanza di rispetto e le insinuazioni diventano una regola. Questo è ciò che avviene intorno al pallone, questo è il palcoscenico nel quale deve esibirsi il campione.
Che può anche perdere la testa.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

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« Risposta #6 : Sabato 8 Maggio 2010, 22:52:25 »
Io, Totti e la dittatura della comunicazione
di Paolo Liguori
ROMA - È già processo sommario, come si usa nella dittatura della comunicazione è totale. Mi sta bene, accetto volentieri di andarmi a sedere sul banco degli imputati, al fianco del mio capitano Francesco Totti.
Poche volte da me amato quanto nella finale di Coppa. Confesso: per qualche ora sono quasi riusciti a farmi vergognare della gioia spontanea, incontenibile, che Francesco aveva tirato fuori dal profondo del mio cuore. La forza della banalità buonista, del politicamente corretto, del moralismo conclamato è immensa. Ha quasi sconfitto cuore e ragione insieme. Quasi. Ma poiché detesto e combatto la violenza mi sono interrogato di nuovo sul perché mi era piaciuto quel Totti ruggente.
Facile: avevo temuto in questi mesi che gli eccessi da smart phone lo avessero rammollito.
Piacere a tutti, può diventare anche una malattia per un campione.
Per fortuna, sbagliavo. In un istante, ho capito che Francesco Totti è sempre un grande giocatore di pallone, un uomo e un grande capitano. Ci voleva proprio un condottiero, per assumersi la responsabilità di un gesto semplice, tipico del gioco, senza gravi conseguenze, a nome di decine di migliaia che lo aspettavano da una settimana. A partita finita, era legittima una risposta simbolica dall’Olimpico, che aveva visto in tre giorni passare la stessa squadra dalla farsa all’insulto. Mica una risposta drammatica.
Forse,sarebbe stato appena più elegante ed ecumenico un calcio nel sedere. Una risposta da uomini, con il sangue che viaggia alla velocità dell’adrenalina: lo ha fatto Totti,lo avevano fatto in precedenza Zidane ed altri. Restano campioni.
E ra gisumin all'ùart!

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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #7 : Sabato 8 Maggio 2010, 22:53:41 »
Francesco sul sito: «Mai sono stato razzista, mai lo sarò»
Una carezza a Supermario all’Olimpico. Poi tutto casa, scuola e pochi amici
di UGO TRANI
ROMA - Dopo il calcione, la carezza. Sarà poco, può non bastare, ma Francesco Totti è pure questo. Il gesto, sicuramente più umano e più nobile, al momento di ritirare, mercoledì notte all’Olimpico, la medaglia d’argento. Il capitano della Roma, presentandosi alla premiazione, sfila davanti a Balotelli, seduto in attesa di alzare la coppa, e gli passa lievemente la mano sulla testa.
Appunto, come dicevamo, non basta. Perché da Milano è Mino Raiola, agente di Supermario, a scagliarsi adesso contro Totti: «E’ un razzista». E rivela la presunta offesa del romanista al suo assistito: «Negro di m...».
Lo dice Raiola, non Balotelli. Immediata la nuova replica di Francesco, ambasciatore Unicef dal marzo 2003. Totti, per iscritto sul suo sito, nega l’insulto.
Con tanta rabbia: «Mai sono stato razzista, mai sarò razzista. Mai ho pronunciato frasi o insulti di stampo razzista. Lo dico ora e con fermezza: mai. Inoltre, con la stessa forza voglio dire che c’è del comportamento affine al razzismo anche quando s’insulta qualcuno solo per il suo luogo di nascita. Non voglio invece rispondere direttamente al gioviale e simpatico procuratore del giocatore interista: essendo lui principalmente un esperto di gastronomia lascerò che lo facciano i miei amici ‘pitoni’ (amici di Totti proprietari di un ristorante sulla Laurentina
n.d.r.) che si occupano di ristorazione così magari si sentirà più a suo agio. In questi due giorni ho riflettuto attentamente su tutta la vicenda. Ho deciso di esprimere completamente le mie valutazioni, i miei pensieri ed il mio stato d’animo solamente alla fine della stagione». I legali di Francesco stanno, però, raccogliendo il materiale utile per querelare proprio Raiola, al termine del campionato.
Intanto, però, non è da escludere che la Figc, nelle prossime ore possa, aprire un’altra inchiesta: l’articolo 11 comma 2 prevede, per insulti razzisti, un minimo di 5 giornate (o a tempo ) di squalifica.
Totti, insomma, si isola, cercando di pensare alla partita di domani contro il Cagliari. E’ giù di corda, anche se ieri mattina in allenamento, ha ripreso a scherzare, per non pensare esclusivamente alla reazione sbagliata nella finale di Coppa Italia.
Fa fatica, però. Perché il dibattito non finisce e gli interventi si accavallano, s’incrociano e in assoluto lievitano. Addirittura il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha commentato il gesto del capitano giallorosso. Che quasi non ci voleva credere. Grande il suo stupore quando ha saputo che si era mosso anche il Capo dello Stato.
Totti, comunque, cerca di non avere troppi contatti con l’esterno: giusto quelli con i genitori e il fratello, con pochi amici. Sta in famiglia, preferibilmente a casa sua, all’Eur-Torrino, con Ilary, in questo periodo non impegnata in tv, e con i piccoli Cristian e Chanel. Si distrae con i suoi bambini: li porta a scuola prima di andare a Trigoria, poi li va riprendere. Tra le telefonate, quella di Marcello Lippi che si è fatto vivo per interposta persona, cioè chiamando a Trigoria chi sta accanto quotidianamente a Francesco. Per chiarire che l’esclusione dalla lista aperta dei 30 convocabili per il mondiale in Sudafrica, da presentare martedì prossimo alla Fifa, «non è figlia dell’episodio nella finale Inter-Roma». Lippi ha semmai «apprezzato la disponibilità del giocatore di tornare, se ci fosse stata la necessità, a giocare con la maglia azzurra».
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« Risposta #8 : Sabato 8 Maggio 2010, 23:06:27 »
L'antidoping e il pasticcio Totti
Squalifica evitata nel silenzio
 
Totti andò con 15' di ritardo all'antidoping di Roma-Toro
 
 

Dopo Roma-Toro lite e ritardo ai test. Ieri l'archiviazione
GUGLIELMO BUCCHERI
ROMA
Niente esami, valori sballati o caccia a sostanze non lecite. Francesco Totti finisce al centro di un «pasticcio» doping per un ritardo nel varcare la porta della stanza prelievi dell’Olimpico il pomeriggio del 13 maggio scorso. Un quarto d’ora poco accademico, se il medico preposto ai controlli decise di scrivere il fatto a referto consegnando d’ufficio il capitano giallorosso nelle mani del procuratore capo dell’antidoping del Coni, Ettore Torri. Il racconto di quelle ore arriva accompagnato da versioni ufficiali e da dietro le quinte, ma quello che fa rumore è il totale silenzio dei protagonisti della vicenda tanto che i flash d’agenzia che chiudono la partita con l’archiviazione 5 mesi dopo hanno l’effetto di un contropiede a dir poco sorprendente, anche perché quel ritardo poteva costare una squalifica al capitano romanista.

Nessuno era al corrente dei fatti. Totti fa sapere che, visto un colpo subito dai tacchetti granata poco prima (si giocava Roma-Torino), aveva preferito imboccare la strada dello stanzone giallorosso per farsi medicare prima di sottoporsi al prelievo antidoping. La notte prima della gara era nata Chanel, la secondogenita di casa Totti, e a pesare sul tentennamento del capitano (il test dopo le cure) sarà anche stata la voglia di correre fra le braccia della moglie Ilary nel più breve tempo possibile. La versione ufficiale del numero dieci romanista entra in rotta di collisione con quella che nasce intorno alla decisione del medico di scrivere in rosso a referto i motivi del ritardo: a far perdere la bussola all’addetto ai controlli sarebbe stato l’atteggiamento diciamo poco sportivo di Totti, parole non proprio educate prima di sparire nello spogliatoio per farsi curare la caviglia malconcia. Nel mezzo, due interrogatori (Totti e il medico della Federazione medici sportivi presente allo stadio) e una fase istruttoria aperta e chiusa con un nulla di fatto dal procuratore Torri, ma soprattutto lo stupore del Foro Italico non informato dalla Procura antidoping di quanto accaduto il pomeriggio del 13 maggio scorso.

Una mancanza di comunicazione e, quindi, di pubblicità che stona se messa in relazione con quanto accaduto con attori di altri sport (ciclismo su tutti, vedi Petacchi e Di Luca) per questioni di doping o al confine. Di Totti ci sarebbe da censurare semmai l’atteggiamento, perché il caso che lo ha messo sotto i riflettori dell’antidoping è legato esclusivamente ad una «lieve irregolarità procedurale» (il ritardo nel presentarsi al test). Ma, la mancanza di pubblicità su quanto accaduto 5 mesi fa offre il facile assist a quanti vedono nel calcio ancora un’oasi protetta (o, più protetta) soprattutto se è uno dei suoi fuoriserie a sbandare sebbene senza conseguenze. Da qui, la sorpresa dello stesso Coni inteso come vertici del Foro Italico, spiazzati dalle notizie di agenzia di ieri pomeriggio. Da qui, i malumori dei presidenti di altre federazioni sportive.

Totti, l’addetto ai controlli e il ritardo del romanista. Il pomeriggio di Roma-Torino era finito male per i giallorossi (0-1, rete di Muzzi decisiva per la volata salvezza del Toro) e ancor più per il loro capitano costretto a subire più di un colpo alla caviglia. Poi, nel dopo-gara il «pasticcio» degli esami, fatti, ma in colpevole ritardo agli occhi del medico preposto ai test antidoping. A distanza di cinque mesi esatti, ecco un comunicato della Federcalcio che fa sobbalzare perché non atteso: solo i principali protagonisti dei fatti erano a conoscenza dei passaggi dell’indagine del procuratore Ettore Torri che, in piena estate (si scopre solo adesso) aveva convocato le parti nel suo ufficio allo stadio Olimpico. Niente clamore, niente flash nei corridoi per Totti al quale è stata evitata l’inevitabile fuga dalla porta secondaria. Il caso si accende solo ora che è in archivio con un non luogo a procedere.
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Offline aaronwinter

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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #9 : Sabato 8 Maggio 2010, 23:06:54 »
Mettiamola così: per superare l'effetto emetico di questa brodaglia, prendo solo quello che mi allieta.

Tra le telefonate, quella di Marcello Lippi che si è fatto vivo per interposta persona, cioè chiamando a Trigoria chi sta accanto quotidianamente a Francesco. Per chiarire che l’esclusione dalla lista aperta dei 30 convocabili per il mondiale in Sudafrica, da presentare martedì prossimo alla Fifa, «non è figlia dell’episodio nella finale Inter-Roma».

Cioé, apertis verbis, l'esclusione in realtà è perché, oltre che teppista, ormai è calcisticamente incapace.
Bravo Lippi, involontariamente impietoso, e bravo Trani che te ne fai amplificatore.

D''altronde, ne abbiamo una autorevole conferma da Maida

L’altra sera la sua uscita di scena, quel suo passaggio vicino alla coppa Italia prima di prendere la via dello spogliatoio, ha ricordato l’uscita di Zidane anche se la coppa Italia non è la coppa del mondo. Un’immagine che può provocare dispiacere, perché fotografa il declino di un campione,


Tout se tient, anche negli ammassi escrementizi.
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Offline MagoMerlino

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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #10 : Domenica 9 Maggio 2010, 11:58:07 »
Un solo aggettivo li qualifica: mafiosi!
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Offline borges

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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #11 : Domenica 9 Maggio 2010, 12:56:34 »
Ufficio del Pm: "Signora Della Valentina, lei è qui perché noi riteniamo che lei sia informata su una serie di fatti che sono patrimonio dell'inchiesta su cui stiamo lavorando. Le rammento che in questa sede in qualità di testimone ha l'obbligo di dire la verità altrimenti commette un reato. Lei conosce Fabrizio Corona?".

Della Valentina. "Sì (...). L'h conosciuto due anni fa perché voleva lavorare con me (...). Però io mi sono opposta".
Pm: "Perché?".
DV: "Perchè voleva eee... diciamo fare un uno scoop e io mi sono..".
Pm: "Di che tipo?".
Dv: "Niente voleva fare delle foto con una persona eee".
PM "E? Cioè signora Della Valentina cerchi di essere più esplicita perché sennò (...) diventa un indovinello. Cosa le ha chiesto? E soprattutto chi era l'oggetto di questo scoop?"

DV: "No l'oggetto dello scoop non lo posso dire perché è la..".
PM. "No, lei lo deve dire".
DV: "Ma è la mia vita privata".
PM: "Ma lei lo deve dire, perché è suo dovere dirlo cioè lei è obbligata a dirlo non so se mi spiego se non lo dice commette un reato lei deve dirlo come persona informata sui fatti".
DV: "Ma non fa parte della mia vita privata cioè, se io ho una mia storia...".
Pm: "Dico lo scoop che c'entra, che le aveva proposto qualcosa che doveva poi tracimare dalla sua vita privata o no? Cioè voglio dire se no insomma che scoop le aveva chiesto uno scoop sulla sua vita privata? Non ho capito...".

DV: "Sì, io avendo una storia con questa persona, che non voglio dire il nome, voleva renderla pubblica e... io siccome ci tengo alla mia vita privata (...) Voleva organizzare un servizio fotografico, fare delle foto insieme a questa persona".
Pm: "Foto di che tipo?".
DV: "E... non lo so un bacio, che io mi vedevo insieme a questa persona". Pm: "Con la quale era fidanzata?".
DV: "No fidanzata, no insomma, ero legata".
Pm: "Legata sentimentalmente".
DV. "Si".

Pm: "A questa persona, e lui (Corona, ndr) come lo aveva saputo poi?".
DV: "Tramite la mia agente, Paola Begas, io in un momento di debolezza alla mia agente gli ho confidato questa cosa e la mia agente il giorno dopo mi ha portato da Fabrizio...".
PM: "Ma come mai era così attratto Corona da questa possibilità di avere delle foto in mano cioè per quale motivo? Cioè il personaggio è famoso?".
DV. "Sì, abbastanza".

PM: "A lei quanti soldi le aveva promesso?".
DV: "no, non soldi (...). Essendo una ragazza molto giovane avendo 18 anni magari con voglia di fare di apparire aveva pensato che l'avrei fatto tranquillamente".
Pm: "Ma di queste foto lui (Corona, ndr) che cosa poi che cosa voleva farci?" DV: "Pubblicarle credo cioè".
Pm: "Cioè, lei ora ci deve dire chi era il personaggio. Le spiego, questo verbale come vede è registrato ma è anche segretato cioè verrà reso segreto, quanto riferisce non esce da questa stanza (...)".

DV: "E io ho paura infatti che dicendolo esca sui giornali".
PM. "Lei pensa che noi poi lo diciamo ai giornalisti? Se lei se lo tiene per lei stia tranquilla che non esce sul giornale".
PM: "A chi ha detto che veniva qua?".
DV: "Ai miei genitori, alla mia migliore amica".
Pm: "A questo signore a cui era a cui è legata?".
DV: "No non lo sento da qualche mese" (...).

PM: "Senta, noi abbiamo bisogno di sapere chi era il personaggio e lei è obbligata a dirlo le ripeto qui rimane segreto (...)".
DV. "Quindi non devo fare il nome?".
PM: "Sì..:".
DV: "Non ne parlo perché ci tengo..:".
Pm: "Ecco".
PM: "Siccome lei non ne parla con nessuno di qua non esce però noi abbiamo bisogno di sapere".

DV: "Francesco Totti".
Pm: "In che periodo?".
DV: "Due anni fa, l'estate di due anni fa (...) ero una ragazza molto giovane, facevo la cameriera, quindi la mia vita non sapevo neanche che cosa voleva dire questo mondo".
PM: "Ma aveva già una agente".
DV: "Si, l'avevo conosciuta veramente da un mese, lei mi ospitava a casa sua, eravamo diventate molto amiche lei è una persona giovane una ragazza e vedeva sempre che ero al telefono chi è chi è chi è e un giorno glielo confidato (...) E mi porta da questa persona che non sapevo assolutamente chi era (...)".
elisa della valentina

PM: "Senta ma lei a Totti gliela detta questa cosa , cioè gliela detto guarda mi è successa questa cosa brutta voglio dire che mi hanno offerto".
DV: "No".
PM: "non si è, perché appunto una persona a cui vuole bene a cui è legata".
DV: "E lo so, però avevo paura che poi lui pensava che ero io che volevo farmi pubblicità (...) Lui una volta questa estate mi ha confidato che lo avevano chiamato perché dice che ci avevano visto delle volte".

PM: "Chi lo aveva chiamato?".
DV: "quelli di Corona, era questa estate".
Pm: "E gli avevano chiesto soldi a Totti?".
DV: "Non me ne ha parlato non me ne ha parlato (...) Io sono stata molto chiara con Corona due anni fa, io queste cose non mi interessano proprio puoi pure promettere mari e monti, ma a me, cioè non fa parte della mia persona".
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Re:"Uomo probo e integro in tutto"
« Risposta #12 : Domenica 9 Maggio 2010, 18:27:25 »
continuate con lo spot da mulino bianco....
certo volessi essere cattivo potrei dire....
ma limitiamoci a CSI
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