Autore Topic: Discarica a Corcolle, ad 1 km da Villa Adriana  (Letto 571 volte)

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Offline Fabio70rm

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Discarica a Corcolle, ad 1 km da Villa Adriana
« : Domenica 22 Gennaio 2012, 12:20:40 »
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/12/05/news/discarica-26116782/


Discarica, protesta a Corcolle
Wwf: "Salviamo Villa Adriana"

Bloccata la manifestazione non autorizzata degli abitanti dell'VIII municipio alla cava. Festa dell'Immacolata a Riano con la sagra del "pangiallo del rifiuto". L'associazione ambientalista: "Questo progetto è una follia"



Discarica, protesta a Corcolle Wwf: "Salviamo Villa Adriana" I cittadini di Riano protestano contro la realizzazione della discarica
Una mattinata di protesta alla cave di Corcolle contro l'arrivo della discarica. Circa 150 persone, abitanti dell'VIII municipio, di Riano e Fiumicino, insieme ai Verdi e alla Federazione della Sinistra, hanno manifestato vicino a uno dei due siti individuati per il post-Malgrotta.

''Sono arrivati dei tecnici a prendere le misure dell'area e anche noi volevamo entrare con una piccola delegazione nelle cave per verificare quanto stava accadendo - riferisce Simonetta Quintiliano, del comitato 'Rifiut Zero Corcolle' - e ce lo hanno impedito. Ai primi arrivati sul posto le forze dell'ordine hanno chiesto i documenti, ci hanno impedito di srotolare gli striscioni e volevano persino farci togliere le magliette dimostrative con su scritto 'Comitato Rifiuti Zero Corcolle', perché era una manifestazione non autorizzata. C'era uno schieramento spropositato di forze dell'ordine mentre noi volevamo solo manifestare pacificamente. No alla discarica''.

E così, mentre hanno fatto ritorno a macchine e pullman, tra di loro serpeggia stupore e rabbia, ma non di certo rassegnazione: "Non ci fermeremo qui, non permetteremo a nessuno di costruirci montagne di monnezza di 50 metri sotto casa", ha detto una manifestante. "Se non li fermiamo prosciugheranno anche quel laghetto lì, è bellissimo e pieno di cigni e loro lo riempiranno di rifiuti", ha spiegato una signora anziana residente in zona. Qui vicino, spiega un altro rappresentante dei comitati, "c'è anche una fonte di acqua curativa: ne porteremo anche un po' alla Polverini per farle capire cosa stanno distruggendo". Se ce ne sarà bisogno, promette, "presidieremo e picchetteremo tutte gli accessi alla cava, bloccheremo anche la circolazione. Le ruspe non passeranno".

Intanto il giorno della festa dell'Immacolata a Riano sarà all'insegna della lotta alla discarica. L'8 dicembre prossimo, nel cuore del centro storico del paese, si svolgerà la tradizionale 'sagra del pangiallo', dolce tipico del Lazio che ha la sua origine nell'antica Roma e più precisamente durante l'era imperiale. A farla da padrone, quest'anno, sarà la degustazione del 'pangiallo del rifiuto' al diktat del commissario ad hoc Pecoraro, che sarà distribuito ai tavoli da cittadini del posto vestiti per l'occasione con un grembiule su cui è scritto: 'No alla discarica'. "La tradizione dolciaria romana - ha precisato Italo Arcuri,  vicesindaco di Riano - quest'anno viene in soccorso della lotta popolare contro la discarica dei rifiuti alternativa a Malagrotta che la Regione Lazio, tramite il commissario Pecoraro, vuole installare a Quadro Alto. Un'Immacolata di mobilitazione e di denuncia di chi non ci sta a vedersi sommerso di immondizia". Durante la giornata, organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco del posto, sarà distribuito pangiallo e vin brule', si svolgeranno spettacoli musicali folkloristici, italiani e romeni, e sarà allestito il tradizionale mercatino del volontariato, tipico appuntamento all'insegna della solidarietà umana e sociale.

Arcuri ha poi aggiunto: "Chi ostinatamente, passando sopra tutto e tutti, persino sul buon senso, documentato tra l'altro da studi e rilievi tecnici ad hoc che confermano la totale inidoneità dei siti, vuole impiantare, magari 'manu militari' discariche a Corcolle e a Riano, commette un obbrobrio indegno per un Paese civile. Chiediamo a chi ha a cuore la civiltà politica, sociale e legale di interrompere questa spirale di arroganza mista a superbia e superficialità. La solidarietà del Comune di Riano ai cittadini e alle istituzioni locali di Corcolle, dove di buon mattino, alcuni tecnici stanno facendo rilievi a uso e consumo per la realizzazione di un progetto folle e antistorico, è totale, così come la determinazione con cui l'amministrazione comunale di Riano è intenzionata a difendere il proprio territorio".

Alla protesta si aggiunge anche il Wwf che nelle scorse settimane ha presentato, insieme al Fai, un ricorso al Tar del Lazio sulla nomina di un 'commissario per il superamento dell'emergenza ambientale a Roma e Provincia', di cui si eccepisce la legittimità. "Una vera e propria follia. Non risolve la presunta 'emergenza' rifiuti ma al contrario, senza una corretta gestione del ciclo, la costruisce", ha incalzato l'associazione ambientalista sul prgetto di una discarica a Corcolle, proprio nei pressi della pregiata area di Villa Adriana a Tivoli. "Investire come ci dice la Comunità europea su prevenzione, riduzione e riutilizzo puntando alla costituzione di una Società del Riciclo, significa investire nella salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini, abbandonando l'obsoleta pratica di discariche e inceneritori, un vero vicolo cieco dal quale la politica sembra non riuscire ad affrancarsi. La norma comunitaria - ha dichiarato Raniero Maggini, vicepresidente del WWF Italia - prevede un chiaro impegno alla definizione di percorsi responsabili che reggano saldamente sul rispetto della sostenibilità ambientale. Ricorrere sistematicamente all'emergenza crea gravi e dannosi presupposti di deresponsabilizzazione degli enti locali: un vero e proprio alibi per quelle amministrazioni incapaci di perseguire gli obiettivi dettati dal Legislatore". Preoccupante, per il Wwf, è "la deroga di tutti gli strumenti di democrazia e garanzia sanciti nel codice dell'ambiente e nel codice dei Beni culturali attraverso lo strumento del commissariamento basato su un'emergenza, che se fosse tale, dovrebbe avere le caratteristiche della chiara individuazione e della temporaneità. Queste alcune delle ragioni per le quali il WWF assieme al FAI ha impugnato al Tar del Lazio le ordinanze emanate dal Consiglio dei ministri, con cui viene dichiarata l'emergenza dei rifiuti nel Lazio per l'eventuale chiusura di Malagrotta. "In assenza di adeguati siti di compostaggio e di una seria raccolta differenziata porta a porta nella capitale - come già avvenuto ad esempio nel quartiere di Colli Aniene - è inoltre legittimo domandarsi che risposte può dare un commissariamento destinato esclusivamente a gestire lo smaltimento. Le ordinanze impugnate sono a nostro avviso viziate da gravi illegittimità - ha dichiarato l'avvocato Vanessa Ranieri, presidente del WWF Lazio che patrocina il ricorso Fai-Wwf dinanzi al Tar - e soprattutto sono in contrasto con la normativa comunitaria recepita nel codice dell'ambiente, ma anche con quella nazionale a tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, che fa essere il nostro territorio unico al mondo."
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Fabio70rm

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Re:Discarica a Corcolle, ad 1 km da Villa Adriana
« Risposta #1 : Domenica 22 Gennaio 2012, 12:24:49 »
http://affaritaliani.libero.it/roma/il-mibac-cancella-la-discarica-di-corcolle-san-vittorino-26122011.html

l MIbac cancella la discarica di Corcolle-San Vittorino
ESCLUSIVO. Affaritaliani.it pubblica il carteggio tra il ministero e la sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale con il quale si scopre che l'area dove Commissario e Regione progettavano la discarica era inserita nei piani di recupero, già approvati dal Comune


Intanto il principe-crociato Urbano Barberini denuncia l'Italia alla Commissione europea per l'Ambiente chiedendo l'apertura di una procedura d'infrazione per violazione delle leggi comunitarie. Il Piano Rifiuti di Commissario e Regione crolla sotto il peso della salvaguardia del territorio
Lunedì, 26 dicembre 2011 - 12:01:23


di Fabio Carosi

Non lo dite alla governatrice Renata Polverini e al sindaco Giovanni Alemanno. E neanche al Commissario straordinario, il prefetto Giuseppe Pecoraro: se prima sul piano per la gestione dell'emergenza rifiuti c'era la bufera, ora si prepara un tornado che cancellerà almeno una delle due discariche individuate in quel documento approssimativo con il quale sono stati scelti i due siti alternativi a Malagrotta.
A certificare una volta per tutte che il sito San Vittorino-Corcolle non è idoneo ad ospitare la discarica è il ministero per i Beni e le Attività Culturali che evidenzia senza  ombra di dubbi i vincoli esistenti sull'area a ridosso del sito archeologico di Villa Adriana.

Affaritaliani.it è entrato in possesso del carteggio con il quale il Mibac scrive alla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, alla Direzione Generale per le Antichità e alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e le attività paesaggistiche e chiede di dare “immediato riscontro” ad una relazione riservatissima con la quale evidenzia la consistenza dei vincoli paesaggistici. La relazione è firmata dalla dottoressa Patrizia Cavalieri della Sovrintendenza i Beni Culturali ed è stata spedita in data 1 dicembre.

Ecco cosa scrive ai colleghi delle Sovrintendenze Comunali e al principe Urbano Barberini Colonna di Sciarra, vero artefice della crociata contro la discarica: “L'intero territorio di Corcolle-San Vittorino presenta una straordinaria conservazione del paesaggio della campagna romana, mantenendo intatti non solo presenze monumentali (casali, castelli, torri fontanili) ed archeologiche (ponti, strade, tratti di acquedotti di straordinaria bellezza) ma anche filari arbori, limiti di tenute e tutti quei segni della presenza e del lavoro dell'uomo che hanno definito e disegnato nei secoli il paesaggio dell'Agro Romano”.



Continua la Sovrintendenza: “Tali persistenze hanno determinato nella normativa di tutela e gestione del territorio una serie di indicazioni miranti alla salvaguardia dei valori dell'area in questione”.
Quindi il colpo mortale ad ogni velleità del “soggetto attuatore” il dottor Marotta, di collocare l'impianto di smaltimento dei rifiuti: “L'amministrazione capitolina, negli anni passati, ha valutato la necessità di risarcire le ferite che alcune attività estrattive avevano procurato al paesaggio, inserendo la cava in località Corcolle e quella in località Porta Neola nel piano dei recuperi ambientali da eseguirsi con ripascimento delle cave attraverso materiali inerti e il successivo rimodellamento del suolo. Tali attività erano state autorizzate con appositi atti amministrativi dal Dipartimento X a seguito della presentazione di progetti di risanamento”.

E se per caso non fosse palese alla Regione e al Commissario prefettizio che lo stesso Comune di Roma avesse progettato e autorizzato la ricopertura delle cave e la risistemazione dell'area, la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale aggiunge: “Allo scopo di chiarire quanto sopra esposto le inviamo gli stralci delle tavole....”. Seguono una sfilza di documenti tra cui il Piano territoriale paesistico e la Carta Archeologica Monumentale dell'Agro Romano.

E così addio discarica e alle feste di Natale, gli abitanti di San Vittorino-Corcolle, il Comune di Tivoli e il principe-crociato possono aggiungere il brindisi con il quale danno l'addio all'incubo.
Ma proprio al Balì di Gran Croce, baliaggio di San Sebastiano della famiglia Barberini del Sovrano Militare Ordine di Malta, vincere non basta. Il principe Urbano ha deciso di stravincere, chiedendo al Commissario Europeo all'Ambiente Janez Potocnik l'apertura di una procedura d'infrazione europea contro lo Stato Italiano per aver violato l'articolo 13 della direttiva della normativa europea che stabilisce “che la la gestione dei rifiuti deve avvenire senza danneggiare il paesaggio o siti di particolare interesse” e il comma 2 dell'articolo 4 che invece impone la trasparenza e il diritto di consultazione e  partecipazione delle popolazioni coinvolte”. La data della raccomandata con la quale il “principe crociato” invoca una punizione contro l'Italia è quella del 20 dicembre.

Gli abitanti dell'VIII Municipio si preparano a brindare; il commissario Pecoraro e la Regione Lazio devono ripartire da capo. Corcolle non si tocca.

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Ho voluto postare queste due notizie per monitorare l'andamento altalenante di questa vicenda che ha del grottesco.

Solo un genio del male potrebbe concepire una discarica a cielo aperto ad un km dal sito archeologico di Villa Adriana, e a 4 km da un quartiere di 90.000 abitanti.

Senza contare il traffico, già ingente nella zona, che esploderebbe a livelli non controllabili; inoltre lì vicino passa l'Aniene, e quando a Roma, come succede ultimamente, diluvia, questi esonda per centinaia di metri. Immaginatevi se esondasse sulla discarica...

Ripeto, solo un genio del male.

Pensateci bene, prima di dare del voto a questa gente.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

POMATA

Re:Discarica a Corcolle, ad 1 km da Villa Adriana
« Risposta #2 : Domenica 22 Gennaio 2012, 19:49:26 »
Comunque, che soluzione dare ai rifiuti? La discarica no, inceneritori nemmeno, il reciclaggio non funziona a meno che non sia di denaro sporco ;D..

Boh


Offline lollapalooza

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Re:Discarica a Corcolle, ad 1 km da Villa Adriana
« Risposta #3 : Martedì 24 Gennaio 2012, 18:42:33 »
Bene così nello specifico, ma alcune riflessioni sono d'obbligo: solo in un paese permeato dalle mafie come il nostro è ancora possibile 'sto scempio delle discariche.

I rifiuti sono soldi se trattati con un minimo di grano salis; ancora a costruire discariche?

Poma', il riciclaggio non è la soluzione, ma se lo fai a mestiere il problema lo restringi un bel po'.