Autore Topic: Re Cecconi, la verita' "no scherzo"  (Letto 4455 volte)

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Offline LaLazioMia

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POMATA

Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #2 : Venerdì 20 Gennaio 2012, 15:42:46 »
Ma il caso è stato riaperto? O è solo un ipotesi?

Offline LaLazioMia

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Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #3 : Venerdì 20 Gennaio 2012, 17:00:36 »
Ma il caso è stato riaperto? O è solo un ipotesi?

Che io sappia è un libro che ha come scopo quello di riaprire il caso.
Se qualcuno ha letto il libro, sa quale sarebbe stato il movente alternativo allo scherzo?
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POMATA

Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #4 : Venerdì 20 Gennaio 2012, 17:05:38 »
Che io sappia è un libro che ha come scopo quello di riaprire il caso.
Se qualcuno ha letto il libro, sa quale sarebbe stato il movente alternativo allo scherzo?

Forse gli anni di piombo? Non credo che quello prende e sara così no? Credo di ricorda che cecco non disse nulla ma fù l'altro a organizzare lo scherzo, in quanto amigo del gioiellere


Offline LaLazioMia

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Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #5 : Venerdì 20 Gennaio 2012, 20:20:42 »
Forse gli anni di piombo? Non credo che quello prende e sara così no? Credo di ricorda che cecco non disse nulla ma fù l'altro a organizzare lo scherzo, in quanto amigo del gioiellere

In questo caso cambierebbe poco. Re Cecconi, anche senza parlare, si sarebbe prestato ad uno scherzo da idioti.
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Offline Fulcanelli

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Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #6 : Sabato 21 Gennaio 2012, 02:43:51 »
In questo caso cambierebbe poco. Re Cecconi, anche senza parlare, si sarebbe prestato ad uno scherzo da idioti.
Sparare a un uomo disarmato che nemmeno ha aperto bocca è omicidio, altro che legittima difesa. Non è una differenza da poco.

Offline LaLazioMia

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Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #7 : Sabato 21 Gennaio 2012, 11:25:13 »
Sparare a un uomo disarmato che nemmeno ha aperto bocca è omicidio, altro che legittima difesa. Non è una differenza da poco.
Non era questo in discussione, ma la differenza dello "scherzo" di Re Cecconi. Cioè in un caso si sarebbe prestato a fare lo scherzo da muto( ma sempre con la mano in tasca a mo' di pistola?) e e nell'altro dicendo " questa è una rapina?. A questo punto è difficile anche credere che il gioielliere spari ad uno solo perchè e' entrato con una mano in tasca a mo di pistola ( sarebbe senza dubbio un eccesso di presunta legittima difesa). Resterebbe comunque la figura di Re Cecconi che come un pirla si presta ad uno scherzo stupidissimo e pericolosissimo.Se poi era pure a volto coperto.......
Tocca trovare altre motivazioni piu' convincenti spostando dalla rapina ad un altro movente.
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zorba

Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #8 : Venerdì 7 Settembre 2012, 18:24:25 »
Testo della mail ricevuta oggi dall'associazione Laziofamily.

DOMENICA, PAOLO LENZI NEL SALOTTO DI SFERA su RADIO MANA` MANA`.
LETTERA APERTA A PIETRO GHEDIN: VERITA` SU LUCIANO RE CECCONI


Domenica prossima, 9 settembre, intorno alle 11.30, Paolo Lenzi interverrà nella nuova trasmissione radiofonica NEL SALOTTO DI SFERA, ideata e condotta dal nostro opinionista Maurizio Martucci, in studio con Stefano Re Cecconi e la partecipazione straordinaria di Giorgio Sandri.

Nel nuovo appuntamento, in onda dalle 10 alle 12, solo su RADIO MANA` MANA` (www.radiomanamana.it FM 89.1 - Tv digitale canale 633), si farà inchiesta sul calcio degli scandali: partite truccate, campionati falsati, scommesse illecite, slealtà, imbrogli, omertà, corruzione, doping, morti sospette e bolla speculativo-finanziaria. La palla starà ai piedi di scrittori, giornalisti ed economisti che – presentando i loro libri – argomenteranno sulle rovine del gioco per cui, in milioni, hanno esultato, imprecato e gioito per una vita intera

Paolo Lenzi, Presidente di Lazio Family, interverrà leggendo una sua lettera aperta indirizzata a Pietro Ghedin, allenatore della nazionale maltese, che martedì prossimo affronterà gli azzurri nella partita ufficiale tra Italia e Malta.

La lettera aperta, rivolta all`ex laziale oggi CT, chiederà a Ghedin di raccontare pubblicamente i fatti che portarono alla morte dell`indimenticato Luciano Re Cecconi, 35 anni fa. L`iniziativa nasce per raggiungere la verità su una tragedia ancora impressa nella mente della gente laziale (e non solo) e per dar seguito all`iniziativa organizzata da Lazio Family nell`anniversario dello scorso 18 gennaio, quando in esclusiva fu proiettato il film RAI su Cecco e presentato il libro inchiesta Non Scherzo.



Offline Aquila Maremmana

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Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #9 : Venerdì 7 Settembre 2012, 21:45:34 »
Un modo come un altro per tirar su' du' spicci sulla memoria di CeccoNetzer.....
Praticamente esemplari di Canis Aureus... (sennò qualcuno si offende....)
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline giangoverni

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Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #10 : Venerdì 7 Settembre 2012, 23:36:47 »
Un modo come un altro per tirar su' du' spicci sulla memoria di CeccoNetzer.....
Praticamente esemplari di Canis Aureus... (sennò qualcuno si offende....)

Trovo questo intervento molto offensivo nei confronti di persone che dopo 35 anni cercano ancora la verità. Legga il libro di Martucci prima di scrivere queste cavolate offensive.

Offline Skorpius

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Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #11 : Sabato 8 Settembre 2012, 00:01:05 »
Trovo questo intervento molto offensivo nei confronti di persone che dopo 35 anni cercano ancora la verità. Legga il libro di Martucci prima di scrivere queste cavolate offensive.

Certo la lettera aperta non depone a suo favore
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline giangoverni

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Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #12 : Sabato 8 Settembre 2012, 00:17:28 »
Certo la lettera aperta non depone a suo favore

Ghedin non ha mai voluto parlare di quel "fattaccio", la lettera in occasione della partita con Malta, è sembrato un modo efficace per convincerlo dopo 35 anni a raccontarci la verità.

POMATA

Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #13 : Sabato 8 Settembre 2012, 00:20:18 »
Vabbè ma credo che ghedin non dica nulla di nuovo.

Offline giangoverni

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Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #14 : Sabato 8 Settembre 2012, 00:48:40 »
Vabbè ma credo che ghedin non dica nulla di nuovo.

Qualsiasi cosa dicesse sarebbe nuova perché non ha mai detto niente...

Teo

Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #15 : Sabato 8 Settembre 2012, 06:30:35 »
Qualsiasi cosa dicesse sarebbe nuova perché non ha mai detto niente...

Al processo non ha testimoniato?

Offline Skorpius

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Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #16 : Sabato 8 Settembre 2012, 07:51:17 »
Ghedin non ha mai voluto parlare di quel "fattaccio", la lettera in occasione della partita con Malta, è sembrato un modo efficace per convincerlo dopo 35 anni a raccontarci la verità.

A be
Chissà perche nessuno ci ha pensato prima, veramente geniale gli sara' venuta in mente di notte?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Teo

Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #17 : Sabato 8 Settembre 2012, 08:07:31 »
Un letto qualche intervista rilasciata da Martucci, in cui accusa, nel miglior stile complottista: la "lobby degli orafi"; Ghedin che secondo lui rilascia una dichiarazione in istruttoria e un'altra durante il processo; la "sinistra" che avrebbe a suo dire colpevolizzato il calciatore e la Lazio in quanto "fascista".

Ghedin, che secondo i soliti complottari non avrebbe "mai detto nulla" su quella vicenda, dovette naturalmente testimoniare al processo: quindi ha parlato eccome. Secondo Martucci, avrebbe cambiato versione: ma ci sono interviste di Ghedin (quindi ha parlato anche prima del processo) pubblicate nei giorni immediatamente successivi al fatto, in cui descrive la versione più nota della vicenda.

Quanto alla faccenda della "sinistra" (che è un po' come quella della "lobby ebraica" ormai che controlla e decide tutto), basti leggere  l'Unità, due giorni dopo la morte di Re Cecconi, che parla di "un campione di modestia, onesto e generoso", vittima di "uno scherzo innocente": strano modo di trattare un "fascista", su un quotidiano che all'epoca non faceva di certi sconti politici.

La mia non vuole essere una difesa politica, visto che ho avuto a che fare abbastanza con l'accusa di filoamericanismo (!) per aver dato dei collioni a tutti quelli che credono alle fesserie di Mazzucco, Blondet, Giulietto Chiesa e compagnia farneticante su 11 settembre e faccende simii: qui si tratta, ancora una volta, di incredulità da parte mia del fatto che si possa parlare di cose così delicate con una superficialità che trovo, senza mezzi termini, grottesca.

Tabocchini era un individuo coi nervi a pezzi, che non avrebbe mai dovuto possedere una pistola. Su questo dovrebbero riflettere anche tanti sceriffetti che si gonfiano tutti al grido di "se entra uno dentro casa mia je sparo": quando c'è una pistola di mezzo, la possibilità che ci scappi il morto aumenta a dismisura. Sparò a Re Cecconi, cosa che nessuna persona di buonsenso avrebbe fatto, nemmeno di fronte al rischio di una rapina, perché se spari la conseguenza più probabile è di dare il via a una sparatoria in un luogo chiuso in cui ci sono anche tua moglie e tuo figlio. La legge gli diede ragione (e, altra inesattezza grave di Martucci, il PM Marrone chiese la condanna del gioielliere, ANCHE a fronte della frase pronunciata da Re Cecconi, per lui assodata, che in ogni caso non ritenne motivo bastante per rispondere in maniera così sproporzionata alla minaccia), gliela diede buona parte di un'opinione pubblica condizionata dal clima terribile dell'epoca.

Re Cecconi col suo "scherzo innocente", e di nient'altro si può parlare, è stato vittima di una circostanza in cui tutto è andato nel peggiore dei modi possibile. Alzi la mano chi in via sua non ha mai fatto nulla che ad altri, per una somma di sfortune, sia costato la vita. C'è chi lo ha giudicato in maniera pessima, c'è addirittura chi pensa che i due calciatori volessero realmente rapinare la gioielleria. Che cosa cambia, per chi ragiona così, sapere cosa disse esattamente Re Cecconi? Niente da dire sul tentativo di capire se realmente le cose sono andate come stabilito in un processo, ma allora si dovrebbe fare un'inchiesta seria e circostanziata, e non mi sembra questo il caso.

Quello che è più importante è che Re Cecconi, per tutti, era e rimane "un campione di modestia, onesto e generoso", non c'è revisione storica che possa cambiare questa percezione, non c'è bisogno di riscrivere la storia per emendare la sua figura dalle accuse degli stupidi, perché contro gli stupidi non c'è nulla da fare. 


Offline Aquila Maremmana

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R: Re:Re Cecconi, la verita' "no scherzo"
« Risposta #18 : Sabato 8 Settembre 2012, 08:50:42 »
Un letto qualche intervista rilasciata da Martucci, in cui accusa, nel miglior stile complottista: la "lobby degli orafi"; Ghedin che secondo lui rilascia una dichiarazione in istruttoria e un'altra durante il processo; la "sinistra" che avrebbe a suo dire colpevolizzato il calciatore e la Lazio in quanto "fascista".

Ghedin, che secondo i soliti complottari non avrebbe "mai detto nulla" su quella vicenda, dovette naturalmente testimoniare al processo: quindi ha parlato eccome. Secondo Martucci, avrebbe cambiato versione: ma ci sono interviste di Ghedin (quindi ha parlato anche prima del processo) pubblicate nei giorni immediatamente successivi al fatto, in cui descrive la versione più nota della vicenda.

Quanto alla faccenda della "sinistra" (che è un po' come quella della "lobby ebraica" ormai che controlla e decide tutto), basti leggere  l'Unità, due giorni dopo la morte di Re Cecconi, che parla di "un campione di modestia, onesto e generoso", vittima di "uno scherzo innocente": strano modo di trattare un "fascista", su un quotidiano che all'epoca non faceva di certi sconti politici.

La mia non vuole essere una difesa politica, visto che ho avuto a che fare abbastanza con l'accusa di filoamericanismo (!) per aver dato dei collioni a tutti quelli che credono alle fesserie di Mazzucco, Blondet, Giulietto Chiesa e compagnia farneticante su 11 settembre e faccende simii: qui si tratta, ancora una volta, di incredulità da parte mia del fatto che si possa parlare di cose così delicate con una superficialità che trovo, senza mezzi termini, grottesca.

Tabocchini era un individuo coi nervi a pezzi, che non avrebbe mai dovuto possedere una pistola. Su questo dovrebbero riflettere anche tanti sceriffetti che si gonfiano tutti al grido di "se entra uno dentro casa mia je sparo": quando c'è una pistola di mezzo, la possibilità che ci scappi il morto aumenta a dismisura. Sparò a Re Cecconi, cosa che nessuna persona di buonsenso avrebbe fatto, nemmeno di fronte al rischio di una rapina, perché se spari la conseguenza più probabile è di dare il via a una sparatoria in un luogo chiuso in cui ci sono anche tua moglie e tuo figlio. La legge gli diede ragione (e, altra inesattezza grave di Martucci, il PM Marrone chiese la condanna del gioielliere, ANCHE a fronte della frase pronunciata da Re Cecconi, per lui assodata, che in ogni caso non ritenne motivo bastante per rispondere in maniera così sproporzionata alla minaccia), gliela diede buona parte di un'opinione pubblica condizionata dal clima terribile dell'epoca.

Re Cecconi col suo "scherzo innocente", e di nient'altro si può parlare, è stato vittima di una circostanza in cui tutto è andato nel peggiore dei modi possibile. Alzi la mano chi in via sua non ha mai fatto nulla che ad altri, per una somma di sfortune, sia costato la vita. C'è chi lo ha giudicato in maniera pessima, c'è addirittura chi pensa che i due calciatori volessero realmente rapinare la gioielleria. Che cosa cambia, per chi ragiona così, sapere cosa disse esattamente Re Cecconi? Niente da dire sul tentativo di capire se realmente le cose sono andate come stabilito in un processo, ma allora si dovrebbe fare un'inchiesta seria e circostanziata, e non mi sembra questo il caso.

Quello che è più importante è che Re Cecconi, per tutti, era e rimane "un campione di modestia, onesto e generoso", non c'è revisione storica che possa cambiare questa percezione, non c'è bisogno di riscrivere la storia per emendare la sua figura dalle accuse degli stupidi, perché contro gli stupidi non c'è nulla da fare.

Quindi, con buona pace degli offesi, in sintesi estrema trattasi di un tentativo di vedere se esiste la possibilità di raccattare un par de spicci...
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline chinaglia

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« Risposta #19 : Sabato 8 Settembre 2012, 09:22:22 »
Grazie teo. non ricordavo di Ghedin, ma mi sembrava assurdo non avesse mai parlato.

Qualcuno ha ritagli? (Mazzola?€