Stramberie

[NoSurrender]

Piccole psicopatologie quotidiane.
Io, lo confesso    uso i guantini di lattice monouso per mangiare i clementini, perché non sopporto l'odore che mi resta sulle mani 

Ecco, ho cominciato e ora mi sento meglio.

Se qualcuno vuole proseguire in questo gruppo di autoaiuto... si accomodi   

[giggio]

io non riesco ad ingoiare bene le pasticche, anche se ormai è un anno che prendo tre antiffiamatori al giorno ancora non mi imparo, le prendo per ingoiarle con un cucchiaino di yogurt ma certe volte rimango come uno scemo senza che riesco a buttarla giù, ma sto migliorando 

[Sanfatucchio]

qunado vado nei bagni in genere ( a parte quello di casa ) uso sempre della carta per aprire e chiudere le porte e tirare l'acqua

[BobLovati]

Io adoro cucinare e preparare un buon caffè; ma la porta della cucina deve essere sprangata perchè non sopporto gli odori ( ancorchè buonissimi ) nel resto della casa.

[giamma]

io non riesco ad ingoiare bene le pasticche, anche se ormai è un anno che prendo tre antiffiamatori al giorno ancora non mi imparo, le prendo per ingoiarle con un cucchiaino di yogurt ma certe volte rimango come uno scemo senza che riesco a buttarla giù, ma sto migliorando 

Io il tuo problema l'ho da sempre, ho risolto cacciandomi direttamente la pillola in gola col vantaggio che posso prenderle anche in assenza d'acqua.

[giggio]

Io il tuo problema l'ho da sempre, ho risolto cacciandomi direttamente la pillola in gola col vantaggio che posso prenderle anche in assenza d'acqua.

cioè praticamente me la lancio nella gola?    se un giorno non scriverò più sarà perchè mi sono strozzato, sappiatelo 

[Camouflage]

So nuotare ma ho paura del mare dove non tocco. Quindi piglio la maschera e vado, poi sto col patema d'animo di quanto sarà profonda l'acqua. Certe volte è alta un metro e me prende er magone, comincio a pensare: uddio, sarà alta tre metri, adesso affogo, ahi paura paura paura, poi appoggio i piedi e mi arriva al petto. Sembro matto... però ho letto che pure la Pellegrini ha paura di fare il bagno al mare, chissà se è vero. Vado spesso in vacanza in Grecia, una volta sono stato pure ai Caraibi, manca poco che me metto la ciambella 

Quando ero giovine avevo paura a saltare gli ostacoli. Passarli di fianco bene, saltarli niente. Una volta il mio allenatore s'è messo di punta e io partivo, passavo il primo e rifiutavo il secondo, passavo di fianco, facevo ogni sorta di bizza. S'era fermata gente a guardarmi, al che lui li ha mandati a quel paese gridando: che ve state a gustà lo spettacolo? Che figura, maronna mia. Non m'è passata, ma nemmeno provo più a saltarli.

Pur avendo avuto un cane ho paura dei cani, perché in tutto mi sono saltati addosso cinque volte, due da piccolo e le altre tre mentre correvo. Senza mai mordermi, per fortuna. Il maremmano mi ha fatto prendere un colpo, me la sono cavata urlando. Quando incrocio un cane in genere mi blocco tipo stoccafisso, se è un cane che conosco invece mi ci metto a giocare tirandogli la coda, chiappandolo per le orecchie eccetera. L'anno scorso una signora aveva un bellissimo cane nero al guinzaglio, io arrivavo di corsa, il cane s'è messo a tirare per farmi le feste. Lei quando ero a due metri l'ha lasciato. Belìn. Le ho gridato signora, ma che me vole fà pià un infarto? E lei: Mi è scappato, scusi, ma è buono buono. Buono una sega! Dico io. Se me lo lancia contro, mi lecca via il sudore da morto. Quando cammino o corro su strade dove ci sono case col giardino (qui ce ne sono parecchie) cambio marciapiede, perché il ringhio mi atterrisce anche se è fuori tiro.

Ho paura a toccare i rettili anche se sono morti e/o inoffensivi.

Non mi so mettere il collirio e in genere faccio delle bizze micidiali se cercano di mettermelo gli altri. Una volta mi è entrata della polvere negli occhi e si è offerta di mettermi il collirio la segretaria supergnocca del presidente della società del piano di sopra. Sono stato buonisssssimo e i miei colleghi hanno rosicato di brutto. Ogni volta che la incontravo, poi, ciao Luisa! Ciao Pancrazio! E loro a schiumare, eheheh

[BobCouto]

Ultimamente m'ha preso la manìa di contare le sigarette rimaste nel pacchetto. Lo faccio di continuo.

Non posso vedere il pane capovolto a tavola, sono capace di litigare di brutto se succede. La motivazione originale sarebbe di carattere religioso, figurarsi, ma io lo vedo un affronto al pane di cui ho una concezione sacra. Una volta è successo con degli amici, quando me l'hanno girato la terza volta per farmi incazzare ho tuonato "PIANGE LA MADONNA, PORCO XXX!!!". Credo che ancora non se so' ripresi dalla scena.

Mi dà parecchio fastidio quando mi prelevano il sangue. Nessun problema se mi piantano cento aghi sul braccio, mi segano una gamba o perdo sangue a ettolitri, ma la fiala che si riempie del mio sangue mi fa quasi svenire.

Comunque si supera tutto, da piccolo se vedevo un altro bambino che vomitava, pure a cento metri di distanza, vomitavo anch'io di riflesso. Ma con tre figli 'ste fisime o ti passano, o ti passano, troppo ne ho raccolto... Una volta il piccolo dormiva con me, a un certo punto ho sentito un'ondata calda sulla guancia, che te lo dico a fa'...

[ammiraglio]

sul pane: bob sei come mio padre, uomo ahimè scomparso ma di carattere agricolo-militar-marittimo.
ma il pane rivoltato non è quello destinato dal fornaio al boia? io così sapevo.

fisime: sto attento se una persona è destra o mancina.
controllo sempre se c'è vento ... anche perchè qui la vita ti cambia (seguo volentieri un canale che ti da anche le previsioni del tempo), lo so è un po' da ... anziani).

ho una certa riverenza per dottori che parlano di ginocchia, articolazioni, etc.
in sintesi gli ortopedici so' scienziati, mentre magari un ingegnere nucleare non mi  provoca 'sta sudditanza.

controllo la pipì  e la popò delle gatte: analizzzo a volte anche il colore o la consistenza per capire se stanno bene.
commento a volte anche con mia moglie.

ho una mappa mentale dei posti dove posso andare a fare la pipì quando sono in giro, senza per questo dover entrare per forza in un pub.

vivo il mio armadio con una certa severità: da quanto tempo non metto sto pantalone? che ti ha fatto sto pantalone? si è creato un'antipatia? perchè?
in media succede una volta al mese.

sulle pasticche: credo di non saperle ingoiare ancora bene eppure sono grandicello. mia moglie ride di gusto ...

rido o ridacchio se qualcuno cade: è più forte di me e non dovrei.

se c'è un documentario sugli squali, potrebbe anche esserci l'allarme antiincendio in azione ma mi tangerebbe davvero poco.
gli squali prima di tutto, la casa può pure bruciare ed io pure. che fanno sti squali? stanno a caccià? oddio, mo' mettono una telecamerina per monitorarli ... che fico!

in una conversazioni gradisco se il mio interlocutore usa espressioni strane, anomale, atipiche.
è una roba che mi piace constatare.

[Baruch]

qunado vado nei bagni in genere ( a parte quello di casa ) uso sempre della carta per aprire e chiudere le porte e tirare l'acqua

Ce l'ho

Mi dà parecchio fastidio quando mi prelevano il sangue. Nessun problema se mi piantano cento aghi sul braccio, mi segano una gamba o perdo sangue a ettolitri, ma la fiala che si riempie del mio sangue mi fa quasi svenire.

Ce l'ho, senza quasi

E poi ho questa (e darò soddisfazione a NoSurrender): quando cammino, il piede destro ha la precedenza sul sinistro. Mi spiego, o cerco di farlo: se c'è un gradino, devo prenderlo col destro; se c'è una scala, devo chiuderla col destro; se ci sono delle righe o linee o strisce sui pavimenti stradali o casalinghi, devo calpestarle col destro. Specifico che mi capitava molto di più in passato e che nella stragrande maggioranza dei casi non ci penso. Ma se ho la concentrazione per vedere dove sto camminando, ancora oggi mi viene automatico adottare questo metodo. Mi fa sentire incosciamente a posto, come se avessi incastrato per bene tutti i pezzi di Tetris

[Sanfatucchio]

Un'altra mania ho la fissa dei numeri dispari se mangio un madarino ne prendo uno oppure tre mai due. mi è capitata una sim con  solo numeri dispari la rinnovo ogni anno ma non la uso questo solo perchè non ci sono numeri pari

[Holly]

siccome soffro di vertigini (mi viene il sudore ghiacciato sulla fronte e sotto le ascelle pure se guardo un documentario sui grattacieli di Hong Kong girato "in soggettiva") quando cammino per strada evito accuratamente le grate sui marciapiedi, quelle che si aprono su abissi di garage e intercapedini di cantine e/o magazzini...

a tavola, quando appoggio la forchetta al bordo del piatto, faccio in modo di non metterla "a croce" col coltello o col cucchiaio

questa è stramba forte: in chiesa non accavallo mai le gambe (retaggio di asilo+elementari+medie dalle suore, dicevano che non si doveva fare  )

proseguisce

[Mark Lenders]

Non sopporto il tintittnio delle posate che sbattono, per me è come gesso sulla lavagna.
Chiunque si sia trovato a mangiare con me si è preso un cazziatone, almeno una volta.
Lo fate tutti, sempre. Che cavolo vi sbatterete io non lo so...

L'altra riguarda gli starnuti. Sono fotoallergico, in sostanza mi viene da starnutire quando la mattina passo dal buio alla luce. Ma non quando accendo la lampada sul comodino, di solito mi capita quando esco dal portone e vengo investito dalla luce del giorno. Faccio sempre una serie di minimo tre, massimo sei-sette starnuti consecutivi. Una volta espletata questa procedura, il mio quotidiano risveglio può dirsi completato.

[cuchillo]

Non sopporto i libri in giro per casa. I libri vanno riposti nella libreria, al loro posto, ogni sera.
Il libro sul comodino è insopportabile. Ma, in generale, è insopportabile che lo si veda poggiato in qualunque posto che non sia la libreria.
Anche quando preparo un esame, ogni sera metto il manuale nella libreria, nel posto che gli compete.

Più in generale, e questo vale ancor più in ufficio che a casa, non sopporto la carta sopra i tavoli.
La mia collaboratrice più stretta non ne può più. Se quando va via lascia anche solo un foglio sopra al suo tavolo, glielo faccio sparire e il giorno dopo deve iniziare la caccia al tesoro per ritrovarlo.
Il tavolo da lavoro, la sera, deve essere sgombro. Sul tavolo - oltre al PC e al telefono, accetto solo la foto dei famigliari, il portapenne (possibilmente di qualità) e il calendario da tavolo. Stop. Non deve esserci altro, sennò m'incazzo.

Non riesco a bere nei bicchieri altrui. Non ci sono mai riuscito.
Così come mi stomaca il fatto che a tavola qualcuno prenda una fetta di pane, la spezzi e rimetta dentro la metà che non consuma.

Dice...Ma allora sei un fissato con la pulizia? No, affatto. Sono solo fissazioni.
Per esempio, mi "tuffo" nelle pozze di acqua sulferea (qualunque esse siano) e ci infilo pure la testa sotto. E parliamo di luoghi in cui si concentra una quantità di "umori" umani da far rabbrividire...
Del resto, sono stato un campeggiatore incallito. Non potrei essere, per definizione, un fissato per la "pulizia". 
Ma 'sta cosa di bere nei bicchieri altrui o di mangiare il pane che il vicino di posto tocca prima di me mi è intollerabile. 

[Aquilotta del Nord]

qunado vado nei bagni in genere ( a parte quello di casa ) uso sempre della carta per aprire e chiudere le porte e tirare l'acqua

Questa me ricorda qualcuno 

Sto leggendo cose divertentissime, anzichenò. Continuate, vi prego, che mi fate sentire meglio 
Non so se possa essere definita stramberia, ma anch'io non ho molta simpatia per i cani, e loro, da animali sensibili quali sono, se ne accorgono, sanno che sto sulle spine in loro presenza e che non vedo l'ora di allontanarmi. Direi che è una fobia più che altro, causata dal fatto che quando ero piccola un cane m'è saltato addosso (penso per giocare) e mi ha spaventato da morire.

Quando guido e mi capita di aprire la borsetta, sul sedile accanto a me, per cercare, che so, un fazzoletto, devo richiuderla, mi scoccia che resti aperta. Ovviamente farlo con una mano sola è difficile, ed anche pericoloso perché lascio il volante, ma lasciarla aperta non esiste, mi da' fastidio. Idem dicasi per quando mi cade inavvertitamente qualcosa nell'abitacolo: devo riprenderlo subito, pure se si è nascosto sotto al sedile, ed anche qui non attendo di accostare o fermarmi per cercare più comodamente e in sicurezza, lo faccio mentre sto guidando. Spesso abbasso pure la testa per cercare meglio... 

[giamma]

L'unica fobìa che ho è quella dei romanisti.....è grave ?.....mi dicono che l'unica cura sarebbe farli sparire, se po' fà ?  Voi che dite ?

[The Loner]

Topic davvero originale e divertente.

Allora, comincio dal basso: mi da fastidio chi lecca il cucchiaino dopo aver girato il caffè, o cappuccino. Soprattutto in un locale pubblico. Io non lo faccio nemmeno a casa, non chiedetemene il motivo. Non lo so.

Odio, o non sopporto, l'ordine! Almeno quello esagerato.
Il contrario di ordinato non é disordinato, è Paolo...:-)
Magari un giorno posto una foto della mia scrivania. C'è di tutto, ammucchiato, mi muovo con difficoltà, ma trovo sempre tutto quello che cerco e che mi serve. Le donne delle pulizie mi rimproverano sempre, perchè non possono pulire il mio posto di lavoro a causa del casino. Una volta, ero in vacanza, hanno fatto ordine. Al mio ritorno le avrei uccise. Non trovavo più nulla. Foglietti con importanti numeri telefonici, cose da fare urgentemente, niente, non trovavo nulla.
La mia piccola casa rispecchia la mia scrivania.
Faccio ordine, solo il necessario, quando i miei figli trascorrono con me il fine settimana.

Credo che Cuchillo non accetterá mai un invito a cena da me...

[DinoRaggio]

L'unica fobìa che ho è quella dei romanisti.....è grave ?.....mi dicono che l'unica cura sarebbe farli sparire, se po' fà ?  Voi che dite ?

Ma non è una stramberia

Non riesco a prendere sonno se un'anta dell'armadio in camera da letto rimane aperta, la devo chiudere, è più forte di me. Non riesco a prendere sonno se la persiana della camera da letto è totalmente abbassata e c'è buio completo, un po' di luce ci deve essere. Non riesco a prendere sonno se la porta della camera da letto è chiusa. 

[Il frigorifero]

Detesto le moto smarmittate che fanno un casino quando ti passano vicino. Dice: vabbè, non è piacevole per nessuno. Vero, ma io proprio ho l'impulso di tirare giù il guidatore e frantumargli il cranio con 247 bastonate. Mi dura una decina di secondi buoni.

Detesto la gente che parla a voce troppo alta.


In generale, non sopporto i rumori particolarmente forti. Mi innervosiscono in un lampo. Che vorrà dire ?

[disabitato]

evito accuratamente ogni abbinamento cromatico giallo-rosso: se incappo in quei colori affiancati, li devo assolutamente separare. Atteggiamento mutuato da mia madre, che quando stende evita di mettere le mollette gialle e rosse vicine. Io evito di usare una molletta gialla su qualcosa di rosso, e viceversa.
Antiromanismo compulsivo. A natale del primo anno di convivenza la mia ragazza fece il presepe addobbandolo con i festoni gialli e rossi: appena tornato a casa quasi la lascio. Lo ha dovuto cambiare immediatamente.

Altra cosa che odio è il piatto piano sotto il piatto fondo quando si mangia. mi urta il rumore ed il fatto che si muova.
Devo avere sempre il controllo visivo dell'ambiente in cui sto. Mi piace molto osservare persone e cose, quindi non sopporto limitazioni in tal senso. Inoltre odio avere gente dietro le spalle (  ), quindi nei locali devo avere sempre la schiena verso il muro. Sono tendenzialmente incline al disordine, ma se si tratta di: computer, moto, oppure libreria musicale deve essere tutto in perfetto ordine.
Non mi piacciono i vestiti. Non mi piace comprarli, specialmente le scarpe. Odio le scarpe, gli orologi da polso, e i pigiami.
Se incrocio un animale (cane, gatto, ecc), non posso non accarezzarlo. Ci posso perdere ore, anche se non è socievole, finchè non cede. Raramente non cedono.
Osservo tutto: comportamenti sia animali che umani, eventi naturali, e quant'altro (chiedete a F_K i risultati di anni di osservazione delle dinamiche di branco dei miei gatti). Rimango estasiato da chi suona qualche strumento musicale; non mi piace la musica ma ho profonda ammirazione per chi suona strumenti musicali.
Sul lavoro sono un perfezionista e questo è il mio miglior pregio / peggior difetto.
Odio i rumori ed il chiasso.. i luoghi affollati (tranne lo stadio) e la velocità (sono più un motociclista da lunga percorrenza).
Quando sono in viaggio resisto ad ogni privazione: acqua, cibo, fatica, relazioni sociali, ecc..