Bel lavoro.
Una classifica all time non sarebbe molto diversa, ma soltanto meno dilatata, per due motivi:
1) l'aumento della media reti favorisce, come è logico, chi è più forte. I pareggi sono dimezzati rispetto a quarant'anni fa;
2) che poi sarebbe un corollario della 1), l'aumento del numero di reti ha quasi azzerato il vantaggio del fattore campo, peraltro vanificato da fattori culturali e sociali assai diversi rispetto a un tempo.
In sostanza: il pareggio in casa con la Juventus un tempo era un risultato valido per entrambe. Oggi quella stessa partita finisce regolarmente col "2". Perché se la media reti era di due a partita, oggi è di tre e con tre reti non si pareggia, perché se un tempo Anastasi si impressionava all'Olimpico oggi a Douglas Costa non gliene può fregare di meno, perché se all'epoca dovevi tirare al pareggio tra retropassaggi al portiere e raccattapalle furbi nell'ultima mezz'ora giocavi tre minuti, perché lo stesso fallo per cui oggi ti condannano per omicidio prima era la normalità ad ogni azione.
Il calcio è cambiato e la probabilità di non perdere contro una squadra più forte oggi è molto più bassa di un tempo.