Meglio in B che con Lotito

[RobCouto]

Posizione che non condivido, ci fosse bisogno di specificarlo, ma che, alla luce del principio accettato dall'80% dei tifosi secondo il quale "un sacrificio può portare un grande bene" ORA E' PIENAMENTE LEGITTIMA.

Che ne pensate?

Naturalmente qualcuno dirà che un conto è perdere una partita, un conto retrocedere: ma il concetto di "sacrificio" e di "bene" E' DEL TUTTO SOGGETTIVO. Per coloro per cui Lotito è il Male Assoluto per la Lazio (e ognuno ha diritto di pensarlo) la retrocessione può essere un sacrificio relativamente piccolo, pur di liberarsi der gestore.

[disabitato]

non penso che una eventuale retrocessione comporterebbe in automatico l'addio di lotito.

[TD]

ma che stronzata è?

[Drenai]

non direi proprio. se con l'inter la lazio si fosse giocata la retrocessione le cose sarebbero andate diversamente. in tutti quelli che hanno confidato in una sconfitta c'era la convinzione che ci saremmo salvati comunque.

[DinoRaggio]

non penso che una eventuale retrocessione comporterebbe in automatico l'addio di lotito.

D'accordo.

[carpelo]

Posizione che non condivido, ci fosse bisogno di specificarlo, ma che, alla luce del principio accettato dall'80% dei tifosi secondo il quale "un sacrificio può portare un grande bene" ORA E' PIENAMENTE LEGITTIMA.

Che ne pensate?

Naturalmente qualcuno dirà che un conto è perdere una partita, un conto retrocedere: ma il concetto di "sacrificio" e di "bene" E' DEL TUTTO SOGGETTIVO. Per coloro per cui Lotito è il Male Assoluto per la Lazio (e ognuno ha diritto di pensarlo) la retrocessione può essere un sacrificio relativamente piccolo, pur di liberarsi der gestore.

Provocatoreeeeeeee!   
Ma poi, chi l'ha detto che in B Lotito mollerebbe? E, come al solito, a chi?

[Trilux]

La serie B non è più quella di una volta    nei pigri pomeriggi di sabato, qualche volta mi è capitato di seguire su sky la tristissima "diretta gol di B": stadi deserti, immagini da campetti di periferia, squadre con giocatori agghiaccianti, partite di infimo livello tecnico (con qualche rara eccezione) al punto tale che la stragrande maggioranza delle partite sembra taroccata. Il calcio da salotto, gli scarsi incassi dei diritti televisivi e la serie A a venti squadre ha prodotto, insomma, un campionato cadetto malinconico, lontano mille anni luce dalla serie A. Oltretutto senza copertura mediatica. Una Lazio in B non solo non garantirebbe un cambio di gestione, ma paradossalmente rafforzerebbe la posizione di Lotito, imprenditore di piccolo cabotaggio, sicuramente più a suo agio nella tribuna di Gallipoli che in quella di San Siro. Una Lazio in B significherebbe insomma un salto nel buio a livello economico: chi garantirebbe i danari per pagare le rate del fisco? Ovvio che l'indotto economico (biglietti stadio, tv, etc) crollerebbe miseramente, mettendo più che in discussione la sopravvivenza stessa della Lazio. Chi, laziale, si augura la B per la Lazio non sa quello che dice, oppure, peggio ancora, è talmente vittima della incessante propaganda antilotitiana, da aver perso il lume della ragione. Infatti, secondo me, per sperare in una nuova proprietà bisogna auspicare esattamente il contrario: cioè che la Lazio non solo resti in serie A ma che, per essere appetibile sul mercato, si mantenga su buoni livelli di visibilità.         

[Domizio]

Quelli che come me non pensano che Lotito sia il male assoluto, non scorgono alcun "grande bene" in una retrocessione.

Quelli che lo pensano invece, speravano già - assai prima di Lazio-Inter e senza far ricorso alla logica aristotelica - nel sacrificio salvifico di una retrocessione.

[Fabio70rm]

La serie B non è più quella di una volta    nei pigri pomeriggi di sabato, qualche volta mi è capitato di seguire su sky la tristissima "diretta gol di B": stadi deserti, immagini da campetti di periferia, squadre con giocatori agghiaccianti, partite di infimo livello tecnico (con qualche rara eccezione) al punto tale che la stragrande maggioranza delle partite sembra taroccata. Il calcio da salotto, gli scarsi incassi dei diritti televisivi e la serie A a venti squadre ha prodotto, insomma, un campionato cadetto malinconico, lontano mille anni luce dalla serie A. Oltretutto senza copertura mediatica. Una Lazio in B non solo non garantirebbe un cambio di gestione, ma paradossalmente rafforzerebbe la posizione di Lotito, imprenditore di piccolo cabotaggio, sicuramente più a suo agio nella tribuna di Gallipoli che in quella di San Siro. Una Lazio in B significherebbe insomma un salto nel buio a livello economico: chi garantirebbe i danari per pagare le rate del fisco? Ovvio che l'indotto economico (biglietti stadio, tv, etc) crollerebbe miseramente, mettendo più che in discussione la sopravvivenza stessa della Lazio. Chi, laziale, si augura la B per la Lazio non sa quello che dice, oppure, peggio ancora, è talmente vittima della incessante propaganda antilotitiana, da aver perso il lume della ragione. Infatti, secondo me, per sperare in una nuova proprietà bisogna auspicare esattamente il contrario: cioè che la Lazio non solo resti in serie A ma che, per essere appetibile sul mercato, si mantenga su buoni livelli di visibilità.       

Sottoscrivo.

Tra l'altro, senza ignorare il clima al veleno che già abbiamo ora in città che stiamo in Serie A e figuratevi in B, quanti giocatori credete che rimarrebbero?? E se rimanessero, come giocherebbero? Immaginatevi uno Zarate, un Muslera, un Foggia, un Ledesma in serie B....

Per carità divina!!!

Io vorrei che la parola Lazio e le parole retrocessione e fallimento, messe assieme diventassero un ossimoro.

[Fraplaya]

La serie B non è più quella di una volta    nei pigri pomeriggi di sabato, qualche volta mi è capitato di seguire su sky la tristissima "diretta gol di B": stadi deserti, immagini da campetti di periferia, squadre con giocatori agghiaccianti, partite di infimo livello tecnico (con qualche rara eccezione) al punto tale che la stragrande maggioranza delle partite sembra taroccata. Il calcio da salotto, gli scarsi incassi dei diritti televisivi e la serie A a venti squadre ha prodotto, insomma, un campionato cadetto malinconico, lontano mille anni luce dalla serie A. Oltretutto senza copertura mediatica. Una Lazio in B non solo non garantirebbe un cambio di gestione, ma paradossalmente rafforzerebbe la posizione di Lotito, imprenditore di piccolo cabotaggio, sicuramente più a suo agio nella tribuna di Gallipoli che in quella di San Siro. Una Lazio in B significherebbe insomma un salto nel buio a livello economico: chi garantirebbe i danari per pagare le rate del fisco? Ovvio che l'indotto economico (biglietti stadio, tv, etc) crollerebbe miseramente, mettendo più che in discussione la sopravvivenza stessa della Lazio. Chi, laziale, si augura la B per la Lazio non sa quello che dice, oppure, peggio ancora, è talmente vittima della incessante propaganda antilotitiana, da aver perso il lume della ragione. Infatti, secondo me, per sperare in una nuova proprietà bisogna auspicare esattamente il contrario: cioè che la Lazio non solo resti in serie A ma che, per essere appetibile sul mercato, si mantenga su buoni livelli di visibilità.         

Sottoscrivo. Il tutto non e' un punto di vista, ma la realta' dei fatti. Sostenere il contrario non e' essere disposti ad un piccolo sacrificio, ma malafede.

[jumpingjackflash]

ma che stronzata è?

[dukenduke]

stamattina ti sei alzato storto teo.

[SAV]

Rob, il ragionamento non fila per questo motivo:

non direi proprio. se con l'inter la lazio si fosse giocata la retrocessione le cose sarebbero andate diversamente. in tutti quelli che hanno confidato in una sconfitta c'era la convinzione che ci saremmo salvati comunque.

Con la Lazio praticamente salva, il punto perso (o i 3 punti persi) dalla Lazio era infinitamentemeno pesante dei 2(3) punti che avrebbe potuto perdere l'Inter a vantaggio delle merde.
In questa situazione, tifare contro è stato molto facile.
Se fossimo stati a pari punti con l'Atalanta, avrei ovviamente sperato in una nostra vittoria.

[rudy]

non direi proprio. se con l'inter la lazio si fosse giocata la retrocessione le cose sarebbero andate diversamente. in tutti quelli che hanno confidato in una sconfitta c'era la convinzione che ci saremmo salvati comunque.

Concordo e poi non accetterei mai il sacrificio della B in cambio di qualcosa, di Lotito poi, figuriamoci. La B sarebbe qualcosa di veramente pesante.

[benvolio]

Posto qui ma vale anche per il topic sul ricompattamento.
Le discussioni di questa ultima settimana hanno chiarito, se mai cio' fosse stato un problema, che non e' il caso di parlare di diversita' laziale, lazialita', fede e comunita' d'intenti fra noi sostenitori biancocelesti. Si converge sulla passione per la Lazio e si diverge (molto piu' spesso) sui modi e sulle forme in cui declinare questa passione. Devo dire che, per me, non esiste alcun problema di ricompattamento. Da tempo ritengo irrinunciabile la mia liberta di giudizio e di espressione rispetto a fenomeni complessi come il tifo organizzato, il suo rapporto con la squadra, con la Societa', con Lotito, con la restante parte dei tifosi. Non sento il bisogno di ricompattare alcunche', in primo luogo perche' loro stessi (i tifosi organizzati) non lo sentono se non in una prospettiva egemonica dello stadio e non solo. Se si converge su qualcosa e' solo perche' (e' bene ricordarlo) la Lazio e' piu' grande di qualsiasi tifoso, "viene prima" (cit.) e ci sara' dopo. L'iperbole "meglio in B che con Lotito" e' iperbole solo nel relativo. Intanto perche' se viene oggettivamente contraddetto l'assunto che il "tifoso tifa per e non contro" allora la legittimita' di una posizione si rivela su di un piano utilitaristico e basta. Meglio perdere che lo scudetto alla Roma, era la sostanza sulla quale tutti (more and less) potevamo convergere; tifare contro, ostentare, era la forma che creava discrimine perche' la forma e' sostanza (cit.) in questi casi almeno.
Su quella forma infatti non c'e stata convergenza ed e' su quella forma secondo me che si misura l'oggettiva straniazione a cui e' ormai soggetto (per alcuni? per molti? per tutti?) il fenomeno tifo che porta a desiderare prima il "se stessi" e poi l'appartenenza. Meglio in B che con Lotito non e', in questo quadro, assolutamente un'iperbole. E' un desiderio chiaro e razionale: meglio la Lazio in B come dico io (come fa comodo al mio essere laziale) che in A ma con Lotito (col nemico, colla negazione del mio essere laziale). Tutto chiaro semplice e legittimo, una volta sfondata la porta. E siccome, come ogni desiderio, e' desiderio di alcuni, il quadro e' abbadtanz indicativo: non ci sara' alcun ricompattamento.

[LoveLazy0]

a parte che io avrei voluto perdere anche se l'atalanta avesse vinto col bologna, so' gioocatore d'azzardo.

mettiamo il caso un giorno la roma si trova in zona retrocessione e la Lazio a centroclassifica senza nulla chiedere e perdendo l'ultima giornata manda la roma in b, vi dispiacerebbe perdere?

[carpelo]

L'ottimo benvolio ha fatto un altro discorso. Chiaro, limpido,comprensibile.

... Meglio perdere che lo scudetto alla Roma, era la sostanza sulla quale tutti (more and less) potevamo convergere; tifare contro, ostentare, era la forma che creava discrimine perche' la forma e' sostanza (cit.) in questi casi almeno.
...

[Er Matador]

Ci sono casi in cui una retrocessione permette di fare piazza pulita e ricominciare un ciclo. Non è il nostro caso.

[borgorosso]

accettiamo la provocazione per quello che è.
indipendentemente da questa stagione.
se mi garantissero lo sceicco del manchester city se scendiamo in b... beh, io lo farei.

ma lotito per uno tipo tulli... peppa pe peppa, me tengo peppa mia.

[boksic70]

Ho sentito persone anche solo pensarlo.
Lotito ha fatto molti errori e qualche cosa buona. Anche a me piacerebbe ci fosse qualcuno pieno di soldi, con belle idee e collaboratori competenti, e con un pò si sanissimo culo. Ma non c'è.
E mi tengo Lotito 45 anni pur di non giocare a Gallipoli, Grosseto, Novara, Crotone e Sassuolo.
Un campionato di livello basso, senza pubblico, senza tv, senza soldi. E soprattutto pieno di rischi (vedi Reggina quest'anno o negli anni Verona, Bologna, Cremonese) perchè nessuna squadra (tranne la Juve ) si può portare da casa la promozione. E certo, ritornare ad avere in formazione degli attuali Garlini, Camolese, Corti, Savino, Sanguin, Ambu, Magnocavallo...sarebbe un incubo.
Ah...in una città dove non si potrebbe più vivere...
La lettera B non voglio più sentirla!