Succede che, in una fredda notte di gennaio, carpelo si ritrovi in una birreria di Monaco di Baviera, la storica HB per la precisione. Accaldato, perchè fuori nevica ma dentro la temperatura è alle stelle e la birra scende che è una bellezza, si spoglia rimanendo con la sola maglietta addosso.
Casualmente quella maglietta è quella della Lazio e finisce per essere notata. Mentre carpelo alza il boccale brindando con amici, sente delle voci insistere nella sua direzione. Allora carpelo
mette a fuoco gli orecchi e guarda il tavolo da cui provengono queste grida. Due giovani guardano proprio lui e c'è uno che insiste: "Lassssiu, Hernanes!".
Allora carpelo si alza e va a raggiungere i due giovani, portandosi il boccale e brindando con loro.
E viene sommerso da applausi e grida "Forza Lazio!". Sono due brasiliani, uno è particolarmente esaltato da Hernanes ed è tifoso del San Paolo. Quindi carpelo gli ricorda di Andre Dias e giù altre grida ed abbracci fino a quando il paulista non si mette in ginocchio a rendere onore. Lo stupefatto carpelo è costretto a ritirarlo su, perchè va bene tutto ma così si esagera. L'altro, tifoso del Palmeiras, è più tiepido ma anche lui partecipa ad un omaggio non richiesto al calcio italiano. La conversazione è semplice perchè loro hanno studiato a San Paolo in un istituto della Dante Alighieri (se non ho capito male) e se la cavano con l'Italiano.
Si parla di calcio a 360 gradi e carpelo è estasiato, seppur con il cruccio di non saper granchè del calcio brasiliano. Passa un argentino tifoso dell'Indipendiente, attratto dalle urla e dalla discussione calcistica, e partecipa anche lui a qualche brindisi. L'atmosfera degenera molto piacevolmente quando i due brasiliani intonano l'inno italiano urlando a squarciagola. Anche da tavoli vicini si sente gente cantare l'inno di Mameli con accenti poco italici. E sono Prosit a non finire!
Si è fatto tardi nel frattempo e quindi giunge un gentile ma fermo buttafuori a invitare il gruppo verso l'uscita o quantomeno a spostarsi nell'area del locale ancora aperta per chi doveva finire la birra. Chiede se sono Italiani e carpelo risponde sorridendo "solo io". Il buttafuori lo guarda, ha un attimo di esitazione in cui carpelo coglie lo sguardo sull'aquila e lo scudo biancoceleste.
E quindi carpelo esplode in un "Miroslav Kloseeeeeeeeeee!" che contagia anche il buttafuori. Questi sorride, si lascia andare in un paio di commenti, fa pure una sorsata alla birra di carpelo e poi torna ai suoi compiti.
Il gruppetto si alza educatamente, saluta camerieri e buttafuori e va per la sua strada quando ormai a mille km di distanza si sta festeggiando il 112esimo compleanno della Lazio.
I biancocelesti ne avavano prese 4 nel pomeriggio, ma per una volta non fa niente.