Autore Topic: Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)  (Letto 1490 volte)

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Offline cuchillo

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Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« : Lunedì 9 Gennaio 2012, 10:21:49 »
Davide Dionigi.
Pare sia molto, molto bravo.
Ha preso il Taranto moribondo di Brucato e in poco tempo l'ha fatto diventare una squadra, sfiorando la finale play-off, non raggiunta per un soffio qui a Roma, per un maledetto gol al 91° dopo una bellissima rimonta.
Quest'anno sta facendo una stagione esaltante.
Seguo abbastanza il Taranto per via di un mio amico tifoso (ma tifoso vero, non di quelli che dicono di tifare per la squadra della loro città, ma in realtà tifano Juveintermilan: lui lo è sul serio) e perché è la città di mia madre.
Spero davvero che dopo 20 anni risalgano in B.

Chiedo soprattutto a ErMatador, che segue anche la LegaPro cosa ne pensa.
Ecco, io se davvero devo pensare al dopo-Reja (per giugno, sia chiaro) mi butterei su un tecnico così.
Se non ci sono i danari per un top-trainer, a questo punto ce provo. Ma ce provo davvero.
Non voglio sentire circolare i soliti nomi noti.

Questo potrebbe diventare un topic per segnalare giovani che ci paiono "di prospettiva", non necessariamente italiani.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline BobLovati

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #1 : Lunedì 9 Gennaio 2012, 10:28:00 »
Mi chiedo da tempo se quanto si dice di Giovanni Lopez sia vero; è il preparatore della difesa della Lazio, da anni. Chissà, magari anche per non avere ( in mancanza di qualche nome già affermato di cui non si ha notizia ) grossi traumi da cambio ...
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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Boks XV

Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #2 : Lunedì 9 Gennaio 2012, 10:33:20 »
Montella non mi dispiace, al momento.
terrei d'occhio anche Di Canio.

bak

Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #3 : Lunedì 9 Gennaio 2012, 12:27:27 »
Pea del Sassuolo, Foscarini del Cittadella che ogni anno si inventa i miracoli e non retrocede.
Chiaramente agiscono in condizioni di totale serenità, quindi non sò quanto accostabili alla Lazio, sopratutto se la Società non fà da cuscinetto tra  trainer e tifosi/mass media.

Offline eaglefly1978

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #4 : Lunedì 9 Gennaio 2012, 12:51:56 »
Montella non mi dispiace, al momento.
terrei d'occhio anche Di Canio.

EH?  :o

Con Lotito presidente?
Io tifo solo due squadre:
la Lazio e...chiunque giochi contro la roma!

''Ancora co sta rivoluzione culturale? Adesso ve lo dico, prendete appunti: la rivoluzione culturale é una cazzata''. Franco Melli, 14-02-2012

palla a Klose e s'abbracciamo, palla a Candreva e bestemmiamo!

Offline MCM

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #5 : Lunedì 9 Gennaio 2012, 13:03:03 »
Sannino non mi dispiace. Lo dissi tempo fa.
Di Matteo pure.
Di Canio sta vincendo, finora, la sua scommessa. E' partito maluccio, poi è risorto.
Montella è bravo.

Offline BobLovati

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #6 : Lunedì 9 Gennaio 2012, 13:18:06 »
Montella non mi dispiace, al momento.
terrei d'occhio anche Di Canio.

EH?  :o

Con Lotito presidente?

... noo, probabilmente con Italo Foschi.
Nun  co.jo.namo, per favore    :-X
Laziale, Ducatista e fiumarolo

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Offline Er Matador

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #7 : Venerdì 13 Gennaio 2012, 04:29:51 »
Davide Dionigi.
Pare sia molto, molto bravo.
Ha preso il Taranto moribondo di Brucato e in poco tempo l'ha fatto diventare una squadra, sfiorando la finale play-off, non raggiunta per un soffio qui a Roma, per un maledetto gol al 91° dopo una bellissima rimonta.
Quest'anno sta facendo una stagione esaltante.
Seguo abbastanza il Taranto per via di un mio amico tifoso (ma tifoso vero, non di quelli che dicono di tifare per la squadra della loro città, ma in realtà tifano Juveintermilan: lui lo è sul serio) e perché è la città di mia madre.
Spero davvero che dopo 20 anni risalgano in B.

Chiedo soprattutto a ErMatador, che segue anche la LegaPro cosa ne pensa.
Ecco, io se davvero devo pensare al dopo-Reja (per giugno, sia chiaro) mi butterei su un tecnico così.
Se non ci sono i danari per un top-trainer, a questo punto ce provo. Ma ce provo davvero.
Non voglio sentire circolare i soliti nomi noti.

Questo potrebbe diventare un topic per segnalare giovani che ci paiono "di prospettiva", non necessariamente italiani.
Chiedo scusa, mi ero completamente dimenticato di questo topic.
Confermo quanto di buono scrivi su Dionigi, con qualche dettaglio in più sul suo arrivo a stagione in corso.
Brucato era un tecnico arenatosi dopo un inizio interessante col Moncalieri, trascinato fra i professionisti dalla sua guida tecnica e dal denaro fresco che Aghemo vi aveva immesso prima di entrare nel vecchio Torino.
Il suo limite, emerso con particolare virulenza durante l'esperienza a più riprese in Puglia, era la pareggite: allenatore di scuola un po' datata, buono per la serie B di un tempo e per muovere la classifica ma mai realmente sintonizzatosi con le logiche imposte dai tre punti.
Il suo Taranto languiva in un 4-4-2 a trazione posteriore che si risolveva in una coperta troppo corta e tirata all'indietro, con un numero di uomini spesso insufficiente oltre la linea della palla.
La premessa serve a comprendere l'entità e la rapidità del contributo apportato da Dionigi: debuttante fino a un certo punto - alcuni fra i suoi ultimi allenatori da giocatore in attività, soprattutto Papagni, lo coinvolgevano nella gestione degli allenamenti -, ma non ancora 37enne al momento dell'incarico, in poche settimane ha ridisegnato un 3-4-3 organizzatissimo ed estremamente propositivo.
Pur avendo ridato vita ad un attacco anemico, non è lì che ha impresso il suo marchio di fabbrica: a dispetto della vocazione offensiva e della varietà di schemi quando si tratta di prendere l'iniziativa, il suo modulo si è distinto soprattutto per l'equilibrio nella copertura delle varie zone del campo.
Prova ne siano le statistiche difensive, che sotto la sua gestione vedono regolarmente il reparto arretrato ionico come il meno battuto del torneo: 28 gol l'anno scorso, solo 7 durante il campionato in svolgimento, e abbiamo già doppiato la boa della prima giornata di ritorno.
Il simbolo della sua svolta tattica è forse Julien Rantier, esterno francese transitato per una mezza dozzina di squadre senza mai trovare continuità: questione di pubalgia, ma anche di caratteristiche tattiche - se gioca troppo avanzato non trova gli spazi necessari, se gioca troppo arretrato fatica ad arrivare al tiro - che non ne agevolavano la collocazione nel 4-4-2.
La posizione ibrida ritagliatagli dal tecnico ha trasformato il suo profilo tattico in una fonte di imprevedibilità da un lato e di superiorità numerica dall'altro, data la facilità con cui l'ex vicentino alterna differenti posizioni nel corso dell'azione.

Fenomeno Dionigi, allora? È presto per dirlo, anche se le ambizioni e la non facile situazione ambientale di una piazza esasperata da troppe delusioni aggiungono parecchio alla sua breve ma significativa esperienza in panchina.
Senz'altro un nome da seguire, anche se c'è chi con un ripescaggio alle spalle e un organico assai meno costruito per puntare in alto lo sopravanza di un punto: si tratta di Mimmo Toscano, capolista con la sua Ternana dopo anni di eccellenti risultati a Cosenza, dove l'inizio dei guai grossi è coinciso proprio col suo allontanamento.
Buon motivatore, abituato a lavorare coi giovani sul territorio, il che lo porta spesso a svolgere un ruolo ufficioso di osservatore e talent-scout, fautore di un gioco orientato alla concretezza ma non disprezzabile sul piano estetico.
Non lo metterei allo stesso livello di Dionigi, ma il fatto che un Corini trovi più facilmente di lui una panchina importante lascia quantomeno perplessi.
Da tenere d'occhio Sottili, in zona play-off con la sua Carrarese, e il suo quasi omonimo Sottil primo col Siracusa; Stroppa, che si sta facendo apprezzare anche per la serietà alla guida dell'Alto Adige; Oscar Brevi, specialista delle rimonte in inferiorità numerica, in calo dopo l'avvio sprint nella Cremonese penalizzata.
Più probabile che la stampa coprofaga trovi una buona parola per Gautieri, esordiente o quasi e ai vertici col Lanciano: proprio come l'altra ex ala piscioruggine Checco Moriero, rivelatosi per ora un fuoco di paglia.

Per la serie B: bene ha fatto rocco tanica a citare Pea. Allievo di Simoni, ma non nelle convinzioni tattiche, si segnala per dedizione e serietà nel lavoro, mentre delle sue squadre si apprezzano per solito organizzazione, tenuta difensiva ed eccellenti condizioni psicofisiche nel finale delle partite, dove sovente piazzano la zampata decisiva.
Merito anche di una valida preparazione atletica, alla quale sembra dedichi molta attenzione.
Lo ritengo superiore rispetto a Foscarini, gran lavoratore e tecnico duttile, ma poco esportabile in realtà nelle quali non si può operare indisturbati.
In pole position non può mancare Dal Canto, soprattutto quando smaltirà qualche eccesso di rigidità tatticista.

Il mio nome in assoluto? Continuo a pensare molto bene di Eusebio Di Francesco, al netto del fallimento in una squadra troppo inconsistente nelle due aree per tradurre in risultati qualità neppure banali.
Nella sua Pescara aveva trovato il massimo coefficiente di difficoltà ambientale e una squadra male assortita da reinventare: il decollo del rendimento di Cascione, Soddimo, Sansovini - nomi non da copertina, insomma - e il lancio di Petterini davano la misura di un tecnico in grado di far lievitare il valore dell'organico.
A Lecce ha fallito alla prima esperienza in A, come Gregucci: continuo a pensare che il prosieguo della sua carriera possa essere diverso.

Offline ammiraglio

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #8 : Venerdì 13 Gennaio 2012, 16:29:15 »
pea del sassuolo tutta la vita, è il più bravo in cadetteria tra i volti meno noti.

occhio però che bisoli pareva un drago fino a due anni fa, poi abbiamo visto che l'esonero del cagliari non ha lsciato tracce visto che donadoni si disimpegnò più che discretamente.
idema a bologna: pioli è meno nervoso e meno sperimentatore e porta a casa più punti.
e di bisoli se ne parlava ottimamente ai tempi di prato ... in lega pro.
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Offline AlenBoksic

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #9 : Venerdì 13 Gennaio 2012, 17:05:30 »
Pea è anche una brava persona.
L'ho conosciuto quando allenava qui qualche anno addietro: si fermava per la strada a parlare con i tifosi ed era anche molto onesto nello spiegare lo stato delle cose.
Ha anche una grossa conoscenza dei settori giovani il che non guasta.
Certo che il salto sarebbe grossino assai
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geddy

Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #10 : Venerdì 13 Gennaio 2012, 18:40:25 »
Io proverei Lopez.

Offline Il frigorifero

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #11 : Sabato 14 Gennaio 2012, 15:17:11 »
A fine stagione, voglio un tecnico affermato ed importante. Si faccia di tutto per portarlo a Roma.
Detto ciò, a me piace molto Sannino perchè , sia a Varese che a Siena, ha svolto un lavoro ottimo e si vede perchè le sue squadre giocano a calcio. Guidolin immagino non si possa considerare "di prospettiva", però lo stimo moltissimo.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline cuchillo

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #12 : Lunedì 5 Marzo 2012, 22:32:15 »
Sandro Calori, Iddio sempre lo benedica, nei secoli dei secoli, sta facendo cose mostruose col Brescia.
E' da un po' di anni che si dice un gran bene.
I tecnici veri cosa dicono?
Er Matador: parla, per favore!  ;D
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Offline Eagles71

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #13 : Martedì 6 Marzo 2012, 10:58:10 »
il Brescia di calori in 10 partite 8 vittorie due pari, non ha ancora subito gol :o

è da seguire solo per sti numeri, ieri sera sbancata Gubbio del maestro Simoni.
Ma a parte i gol del mosaico sky non ho mai visto una sua partita.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline ammiraglio

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #14 : Martedì 6 Marzo 2012, 14:11:07 »
A fine stagione, voglio un tecnico affermato ed importante. Si faccia di tutto per portarlo a Roma.
Detto ciò, a me piace molto Sannino perchè , sia a Varese che a Siena, ha svolto un lavoro ottimo e si vede perchè le sue squadre giocano a calcio. Guidolin immagino non si possa considerare "di prospettiva", però lo stimo moltissimo.

cioè tu vuoi un tecnico affermato ed importante e mi fai il nome di "san nino"?

ma che ti mangi a colazione?  ;D
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Offline Er Matador

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #15 : Giovedì 8 Marzo 2012, 06:31:42 »
Sandro Calori, Iddio sempre lo benedica, nei secoli dei secoli, sta facendo cose mostruose col Brescia.
E' da un po' di anni che si dice un gran bene.
I tecnici veri cosa dicono?
Er Matador: parla, per favore!  ;D
Eccomi qua, anche se la nozione di tecnici veri mi va un po' larga... ;)
Commentare l'attuale esperienza di Calori al Brescia non è semplice, causa la difficoltà nel separare le considerazioni tecnico-tattiche da quelle di spogliatoio.
Mica per altro, ma conciliare l'eccellente avvio di Scienza - comunque un nome da non dimenticare - col disastro che ne è seguito impone domande su quanto accaduto fuori dal campo.
Limitandosi al rettangolo di gioco, la svolta più significativa riguarda il passaggio al 3-5-1-1, peraltro non l'unico modulo da lui utilizzato sinora. Tutto qui, si dirà?
In effetti sì. Ma proprio la capacità di valorizzare un'apparente sfumatura illumina sulla finezza tattica dell'eroe di Perugia, che con una mossa ha ottenuto almeno tre risultati decisivi:

1) un uomo in più al di qua della linea della palla: il record di imbattibilità di Arcari passa proprio per le superiorità numeriche avversarie cancellate sul nascere

2) una maggiore varietà di schemi in avanti, grazie agli spazi per gli inserimenti

3) la valorizzazione di Jonathas, portato per un ruolo da mattatore che gli richiede massima libertà su tutto il fronte offensivo

le sue panchine precedenti parlano di esoneri con colpe limitate, il miracolo della B col Portogruaro e una cavalcata bruscamente interrotta a Padova.
Il suo modo di giocare, per quanto camaleontico, vanta alcuni punti fermi. In primo luogo l'attenzione alla fase difensiva, mai rinunciataria ma attentissima nella copertura metodica degli spazi: la squadra rimane corta in tutte le situazioni di gioco, distribuendo la corsa tra i singoli giocatori che si muovono prevalentemente alternando due posizioni - una con, una senza possesso palla - anziché sfiancarsi in continui scatti.
Segue, in ordine di importanza, un concetto fondamentale: la palla non è mai persa. Soprattutto col Portosummaga, tante partite - non ultima quella decisiva del Bentegodi - sono state decise in extremis su cross che sembravano avviati sul fondo, azioni ferocemente insistite con tre-quattro tentativi di seguito, rimpalli fortunosi ma favoriti dalla densità creata nella zona del campo più adatta.
L'altro pilastro, che può diventare però un punto debole, è la dipendenza da un attaccante con medie realizzative d'eccezione.
Il "Porto" schierava Altinier, capocannoniere del girone; il Brescia ha potuto contare sinora sui 13 gol di Jonathas; la marcia del Padova si è bruscamente interrotta con l'infortunio di Succi, che stava segnando con grande continuità.
In definitiva, un serio lavoratore e un tattico preparatissimo: implacabile quando ha la possibilità di plasmare la squadra, da valutare nella capacità di conquistarsi tale opportunità in ambienti difficili.
Per qualità e varietà degli schemi ricorda il primissimo Sandreani, quello che portò i biancoscudati in A dopo decenni con un gioco per palati fini, e che all'epoca faceva sorridere solo per la terminologia sin troppo scientifica in conferenza stampa.
L'augurio, persino ovvio, è di non fare la stessa, misera fine.

Offline Dija

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #16 : Venerdì 9 Marzo 2012, 03:46:18 »
Non seguo la legapro,e poco anche la B.
Comunque se Reja non rimanesse (cosa per me inconcepibile); Sannino.
Sono i sogni a fare la realtà

Offline AlenBoksic

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #17 : Venerdì 9 Marzo 2012, 08:12:20 »
Ivan Jovanović,
anche se adesso avrà dietro mezza Europa

Voglio 11 Scaloni

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« Risposta #18 : Venerdì 9 Marzo 2012, 20:36:38 »
Sono nello stesso albergo del Padova. Avete domande o richieste personali da estendere a calori?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline aquilafelyx

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Re:Tecnici di prospettiva (volendo, anche in chiave-Lazio)
« Risposta #19 : Venerdì 9 Marzo 2012, 21:33:51 »
Sono nello stesso albergo del Padova. Avete domande o richieste personali da estendere a calori?

Dal Canto semmai , Calori sta a Brescia :P
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere