Autore Topic: I Laziali degli anni '80....  (Letto 13641 volte)

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Anselazio

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #60 : Domenica 21 Ottobre 2018, 17:13:52 »

Il rigore di Chiodi fu davvero traumatico a livelli pazzeschi. Ancora me lo sogno e non è uno scherzo (non sapevo della storia della buchetta).
Solo due cose rispetto al preciso racconto di Zapruder:
Citterio avrà pure fallito in A, ma in un Napoli merde fu decisivo segnando a dieci minuti dalla fine;
A Lazio varese la storia di Agnolin fu una cagata messa in giro ad arte.
D’Amico li devastò da solo e I rigori ci stavano entrambi. Furono rigori fessi, ma il varese di allora schierava gente come salvadè e cerantola, non proprio due top player mondiali

Offline Ataru

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #61 : Domenica 21 Ottobre 2018, 17:14:13 »
Goffredo e Guido, ma io stavo li e sta rissa non la ricordo!
sono quasi sicuro che ti sbagli sui nomi, e franz ce lo dimostrerà :D
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline Fabio70rm

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #62 : Domenica 21 Ottobre 2018, 17:27:13 »
Io a Lazio Vicenza c'ero.
Mi ricordo anche le lettere messe dagli Eagles' in basso MAGICO RITORNO IN A
Mi ricordo il cinematografo prima del rigore di Chiodi, altro che Chinaglia in Lazio Foggia!

C'ero anche io a Lazio Vicenza, e c'ero pure a Napoli.

Al viaggio della speranza, che sembrava un incubo dopo Lazio Taranto.

Ma ricordo l'anno prima la vera crisi dove rischiammo di scomparire, con la proprietà (?) Chimenti....i libri lì davvero ad un passo dal tribunale, con la Lazio che arrancava a cercare di arrampicarsi verso la A, e la sonora sconfitta interna con il Vicenza 3-4, che precipita la squadra a rischio retrocessione....mentre si sente palpitante sulle radio delle difficoltà di Chimenti...poi arrivano il duo Bocchi - Calleri, e poi l'incubo dei meno nove.

Chi ricorda la 24 ore di Plastino, allora innamorato reale di Lazio?

Ricordo anche una intervista al vetriolo a carmelo bene (in minuscolo meritato) a Giulio Galasso per Teleroma56, dove si augurava per la Lazio un bel campionato di C per ripulirsi. Ma vaffanculo te e la C!!!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Panzabianca

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #63 : Lunedì 22 Ottobre 2018, 16:24:18 »
Degli anni ottanta di bei ricordi ne ho solo uno.
Era una bella serata di Maggio dell'anno del Signore 1984 ed io ero in Nord per assistere al "Greatest Show on Earth".

fammi capire, sei stato colpito anche da qualche rigore tirato alle stelle?
(mmm...me sa che li hanno tirati addosso al magnifigo bobbolo daaa curva sud)

darienzo

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #64 : Lunedì 22 Ottobre 2018, 16:28:20 »
Accusare malanni improbabili al lunedì mattina per ascoltare la trasmissione di Gianni Elsner coi suoi "appunti" della partita, che erano una sorta di radiocronaca differita molto colorita e assai coinvolgente e possibilmente imprimerla su nastro magnetico (il vizio dello sbobinare lo avevamo già da ragazzi...).

Il "Podavini amore mio" del gol decisivo contro il Catania ci risuona ancora nelle orecchie


Andare a vedere gli allenamenti a Tor di Quinto che era una cosa assai difficile e perigliosa se non si possedevano mezzi propri: a parte una sperduta stazioncina della Roma Nord, sul Viale prospiciente l'impianto sportivo passavano autobus solo la mattina presto. Quindi il più delle volte gambe in spalla da Ponte Milvio e via.
Imperdibili erano le sedute con Juan Carlos Lorenzo nella sua ultima versione del 1984. Avevamo sempre agognato il suo ritorno per poterlo vedere finalmente all'opera e ci si recava al Maestrelli con biro e taccuini perché proponeva sempre esercizi diversi e assai fantasiosi legando elastici alle caviglie dei giocatori oppure facendoli giocare solo a due tocchi. E poi le sue incredibili camice a pallini che era rimaste le stesse di quando aveva lasciato la Lazio quasi tre lustri prima




darienzo

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #65 : Lunedì 22 Ottobre 2018, 17:06:58 »


Chi ricorda la 24 ore di Plastino, allora innamorato reale di Lazio?




Noi andammo, e restammo chiusi in quegli studi alla Balduina per parecchie ore.

Spesso ci recavamo pure a Goal di Notte, si faceva una telefonata e si poteva assistere alla trasmissione: a un certo punto davano pure un piatto di pasta assai gustoso.

Magari ci abbiamo incontrato pure il Sig. Fish, vallo a sapere.

Invece col settimanale telesette c'era un tagliandino che se inviato per posta dava la possibilità a partecipare a Meeting con Giulio Galasso. Chissà Franco quanto darebbe per poter vivere anch'egli  quella emozione

Offline franz_kappa

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #66 : Lunedì 22 Ottobre 2018, 17:41:54 »
[...]
Chissà Franco quanto darebbe per poter vivere anch'egli  quella emozione
Avrei dato, semplicemente, il mio regno.
Un tagliando per conquistare l'accesso a Meeting sarebbe valso ben più di un cavallo...
Buon viaggio, caro Piero.

darienzo

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #67 : Lunedì 22 Ottobre 2018, 17:47:11 »
Bisognava arrivare molto presto perché Giulio doveva sistemare lo studio alla meglio. Considera che tra riffe e raffe ci si stava dentro almeno quattro ore, poi se capitava l'invito alla trasmissione con una giornata di campionato con la Lazio in casa, ci si buttava a capofitto verso il per fortuna vicino Olimpico.

C'erano i vari ospiti di prestigio che si succedevano e l'angolo dei bioritmi che era qualcosa di pirotecnico, uscendo alla fine della trasmissione occhieggiavamo Lamberto Giorgi che preparava i testi per la sua trasmissione del pomeriggio mentre una truccatrice gli modellava la criniera invero fluente all'epoca.

Erano domeniche meravigliose

Panzabianca

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #68 : Martedì 23 Ottobre 2018, 09:46:52 »

Noi andammo, e restammo chiusi in quegli studi alla Balduina per parecchie ore.

Spesso ci recavamo pure a Goal di Notte, si faceva una telefonata e si poteva assistere alla trasmissione: a un certo punto davano pure un piatto di pasta assai gustoso.

Magari ci abbiamo incontrato pure il Sig. Fish, vallo a sapere.

Invece col settimanale telesette c'era un tagliandino che se inviato per posta dava la possibilità a partecipare a Meeting con Giulio Galasso. Chissà Franco quanto darebbe per poter vivere anch'egli  quella emozione

a Gol di Notte ci andai una volta. Una noia incredibile, ste luci che te massacrano e l'ex giocatore Lazio (panzuto ospite fisso) che passava da dietro pe annasse a magnà la mortadella dello sponsor.
Queste le emozioni più forti.

P.s. Mio fratello mi pagò la partecipazione al "piccolo" corso. Vide che ci tenevo e quei soldi, da buon cultore della trasmissione qual era, in qualche modo rappresentavano anche la sua partecipazione. Almeno per me, soldi sprecatissimi. Non lo rifarei ma avevo 24 anni. Alla fine del c.d. corso, per continuare la trafila, con partecipazioni agli spazi radio-televisivi, mi si chiese il "costo di un motorino" (parole testuali). Lasciai. La persona non mi piaceva, l'ambiente - o quel poco che avevo visto di esso  - ancor meno. Stop.

Panzabianca

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #69 : Martedì 23 Ottobre 2018, 09:58:40 »
Accusare malanni improbabili al lunedì mattina per ascoltare la trasmissione di Gianni Elsner coi suoi "appunti" della partita, che erano una sorta di radiocronaca differita molto colorita e assai coinvolgente e possibilmente imprimerla su nastro magnetico (il vizio dello sbobinare lo avevamo già da ragazzi...).



Gianni Elsner è stata figura irripetibile nella radiofonia romana e nell'ambiente Lazio che oggi manca a tutti. Arrivò a Roma da forestiero ma capì subito tutto. Illuminò le mie mattinate di studio quando facevo l'università. Le sue ospitate del superstizioso Sven ma tanto altro ancora, lavannare comprese. Mi manca Lui ma anche il romanista Gianni Ottaviani. Persone belle.


P.s. Ricordo che Max Biagi, sconosciuto motociclista romano - all'epoca forse manco un prospetto -  un giorno accompagnò radio un suo zio tappezziere sponsor della trasmissione. Gianni lo intervistò. Al momento sembrò una cosa divertente e fine a se stessa ma, col senno del poi, ora appare una premonizione.

Offline Whistle

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #70 : Martedì 23 Ottobre 2018, 12:28:10 »
a Gol di Notte ci andai una volta. Una noia incredibile, ste luci che te massacrano e l'ex giocatore Lazio (panzuto ospite fisso) che passava da dietro pe annasse a magnà la mortadella dello sponsor.
Queste le emozioni più forti.

P.s. Mio fratello mi pagò la partecipazione al "piccolo" corso. Vide che ci tenevo e quei soldi, da buon cultore della trasmissione qual era, in qualche modo rappresentavano anche la sua partecipazione. Almeno per me, soldi sprecatissimi. Non lo rifarei ma avevo 24 anni. Alla fine del c.d. corso, per continuare la trafila, con partecipazioni agli spazi radio-televisivi, mi si chiese il "costo di un motorino" (parole testuali). Lasciai. La persona non mi piaceva, l'ambiente - o quel poco che avevo visto di esso  - ancor meno. Stop.

Ammazza che tristezza... personaggi ancora piú squallidi di quello che si puó intuire da fuori.
 :o

Offline fish_mark

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #71 : Martedì 23 Ottobre 2018, 12:40:30 »
Gli anni 80 erano anche gli anni di 90 minuto e di Goal di notte, come della radio di Gianni Elsner, vere pilastri della costruzione dell'immaginario calcistico mio personale e di tutta la mia generazione.
Oggi è tutta archeologia televisiva e del calcio, che spesso rimpiango ma che ormai è trapassato remoto. E dire che la TV italiana prova a riproporre vecchi programmi televisivi come Rischiatutto e Portobello (per dire della grande fantasia che ormai spadroneggia in RAI: siamo in attesa della riproposizione del Musichiere, mentre Lascia o Raddoppia fu riproposto dallo steso Buongiorno nel lontano 1979).

Guardavo con estasi e ammirazione programmi delle tv private come Goal di notte, appunto, ma non mi perdevo facilmente la domenica meeting, con le cucine di casa fish a pieno vapore, tra fettuccine e ravioli in cottura, mentre il sugo borbotta impaziente.

(continua)
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Panzabianca

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #72 : Martedì 23 Ottobre 2018, 13:48:16 »

Oggi è tutta archeologia televisiva e del calcio, che spesso rimpiango ma che ormai è trapassato remoto. E dire che la TV italiana prova a riproporre vecchi programmi televisivi come Rischiatutto e Portobello (per dire della grande fantasia che ormai spadroneggia in RAI: siamo in attesa della riproposizione del Musichiere, mentre Lascia o Raddoppia fu riproposto dallo steso Buongiorno nel lontano 1979).



ma infatti c'è una crisi di creatività senza precedenti. Queste operazioni nostalgia, gli autori - che hanno il loro portabandiera nel noiosissimo Fazio  - credo siano anche scandalosamente miopi nel non vedere e non capire che nelle trasmissioni-leggenda c'era una formula televisiva che si sposava alla perfezione col conduttore. Un'alchimia irripetibile.   

darienzo

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #73 : Martedì 23 Ottobre 2018, 14:02:08 »
Ma i fruitori delle tv gneraliste sono sempre più anziani e quindi riproporgli  i cliché del loro passato li solletica non poco

Offline fish_mark

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #74 : Martedì 23 Ottobre 2018, 14:41:17 »
Queste operazioni nostalgia non hanno più alcun senso. Nè televisivo nè commerciale. Sono destiante al fallimento: per statuto. Vuoi riviviere le emozioni di canzonissima o del musichiere? Vai su youtube e la finisci lì.

Per tornare all'immaginario del laziale - teleradiotrasmesso per tutti noi da sedicenti opinionisti - va detto che lo strumento radiofonico resiste nel tempo (e dire che è il progenitore della televisione), quello televisivo, privato, ormai mostra non solo le corde, ma appartiene sempre più al passato.

Le trasmissioni tv che eroicamente insistono nel ri-proporre il dibatitto sulla giornata appena trascorsa, che poi non è mai proprio trascorsa, visto che non sempre le squadre romane hanno giocato tutte e due (siamo in regime di spezzatino: anzi di straccetti) non ce la fanno più a catturare l'attenzione del pubbilco, già sazia, strazia di immagini e di angolazioni e di telecronache dove sanno tutto, ma proprio tutto. Un tempo vedersi Goal di notte con il servizio a bordo campo era un mezzo per riviere la partita, magari da  un punto vi divsta particolare, visto che la RAI ce li mandava in onda, prima in pillole verso le 18 (90 minuto) poi un po' meglio confezionati ma sempre in maniera ridotta verso le 23. E allora si sognava con Plastino ed era bello. Oggi non è più possibile: le tv private sono assolutamente tagliate fuori dalle immagini e possono trasmettere solo chiacchere, che alla lunga stancano. Se molti critici TV osservano - a ragione - che un talk show di politica e costume dura fin troppo (3-4 ore che alla fine ammazzano pure i cavalli), lo stesso a maggior ragione vale per trasmissioni di calcio come Goal di notte che soffre un limite fondamentale: parlare di calcio senza vedere le immagini può significare parlare di sesso senza praticarlo ...
Insomma, una noia mortale.

Ed è inutile insistere cercando di elevare il livello del dibattito (la solita compagnia di giro tra laziali e romanisti), provare scenografie particolari (bambole non gira un euro) o inventarsi chissà cosa. Non c'è più speranza: Caressa ha ammazzato tutto e tutti.
E dire che un tempo a Goal di notte andavano personaggi come Maradona, Falcao e Platinì. Immaginarsi oggi che Immobile, Icardi o magari Cristiano Ronaldo passino una serata in una tv locale, a Goal di notte o a meeting, a parlare di calcio è praticamente impossibile, anche assumendo funghi allucinogeni.

PS Caro Panzabianca anche io ho provato l'ebbrezza delle luci della ribalta TV a T9.
Dopo le tre ore di trattamento, uscivo sempre fulminato: in tutti i sensi.
In ogni caso la mia partecipazione è recente e non ha niente a che fare con gli anni 80.
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darienzo

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #75 : Martedì 23 Ottobre 2018, 14:47:00 »
In questo concordiamo con Sig.Fish, l'immediatezza della radio è mille volte superiore dei triti talk show delle locali.

E' rimasto ben poco: domenica sera da Plastino c'erano i suoi consueti sodali Mandolesi e Micci, ormai invecchiatissimi e ripetitivi al massimo livello, ieri sera a Lazialità in TV i soliti figuranti si interrogavano stancamente sul motivo per il quale gli stadi si svuotano

Zapruder

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #76 : Martedì 23 Ottobre 2018, 15:19:26 »
Queste operazioni nostalgia non hanno più alcun senso. Nè televisivo nè commerciale.

Proprio vero il contrario. Per questioni numeriche oggi il grosso del pubblico televisivo è formato da 45-60enni, quelli nati negli anni del baby boom. Quelli che negli anni '70 erano i destinatari del Pinocchio di Comencini, oggi sono i destinatari delle riesumazioni di Portobello e Rischiatutto. Basti vedere il taglio degli spot pubblicitari, che ammiccano tutti a quell'epoca: e il contenuto degli spot stessi, un tempo dedicati a pannolini, biscotti e giocattoli, oggi ad automobili in cui il figliolo, se c'è, è scortato dal genitore contento della sicurezza della vettura che mette in mano al pargolo.

Se Plastino e Quito fanno sempre lo stesso programma, è perché è quello che rende loro di più. I ventenni le tv e le radio non se le filano: e, comunque, sono in pochi.

darienzo

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #77 : Martedì 23 Ottobre 2018, 15:44:28 »
Impressionante in ogni caso la mole di pubblicità che Plastino (ora visibilmente invecchiato) riesce ancora a rimediare per la sua trasmissione

Panzabianca

Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #78 : Martedì 23 Ottobre 2018, 16:08:18 »
Proprio vero il contrario. Per questioni numeriche oggi il grosso del pubblico televisivo è formato da 45-60enni, quelli nati negli anni del baby boom. Quelli che negli anni '70 erano i destinatari del Pinocchio di Comencini, oggi sono i destinatari delle riesumazioni di Portobello e Rischiatutto. Basti vedere il taglio degli spot pubblicitari, che ammiccano tutti a quell'epoca: e il contenuto degli spot stessi, un tempo dedicati a pannolini, biscotti e giocattoli, oggi ad automobili in cui il figliolo, se c'è, è scortato dal genitore contento della sicurezza della vettura che mette in mano al pargolo.


Mah. Certo, io credo che saranno i primi ad incuriosirsi ma anche i primi a cambiare canale. Troppo idealizzato l'originale.


Se Plastino e Quito fanno sempre lo stesso programma, è perché è quello che rende loro di più. I ventenni le tv e le radio non se le filano: e, comunque, sono in pochi.

magari è l'unico che sanno fare eh
Non so chi sia Quito ma Plastino nel suo delirio autoapologetico (il giornalismo sportivo nelle tv locali lo ha inventato lui, alla rai non ci è andato lui... e tutte ste cose che si sentono da anni...) secondo me s'è bello fossilizzato pure lui.

Offline fish_mark

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Re:I Laziali degli anni '80....
« Risposta #79 : Martedì 23 Ottobre 2018, 16:12:26 »
Proprio vero il contrario. Per questioni numeriche oggi il grosso del pubblico televisivo è formato da 45-60enni, quelli nati negli anni del baby boom. Quelli che negli anni '70 erano i destinatari del Pinocchio di Comencini, oggi sono i destinatari delle riesumazioni di Portobello e Rischiatutto. Basti vedere il taglio degli spot pubblicitari, che ammiccano tutti a quell'epoca: e il contenuto degli spot stessi, un tempo dedicati a pannolini, biscotti e giocattoli, oggi ad automobili in cui il figliolo, se c'è, è scortato dal genitore contento della sicurezza della vettura che mette in mano al pargolo.

Se Plastino e Quito fanno sempre lo stesso programma, è perché è quello che rende loro di più. I ventenni le tv e le radio non se le filano: e, comunque, sono in pochi.

Mi convince fino a un certo punto l'obiezione. A me personalmente, Rischiatutto come Portobello provocano un leggero spostamento di capelli, ma non mi pianto lì davanti alla TV per rivivere emozioni ormai consegnate alla storia (e dire che da bambino ci sognavo sopra quei programmi). Mi viene da ridere - come non potrebbe essere altrimenti - vedere ancora gli eroici tentaviti di far dire "porrrtobelloo" a quel povero Pappagallo. Per cortesia. Abbiate pietà. Anche - e direi soprattutto - per rispetto della memoria di un immenso personaggio come Enzo Tortora, che purtroppo fu costretto (suo malgrado) a fare e dire molto altro che chiedere Portobello a un pappagallo.
Certe cose sono uniche e non vanno mai ripetute. Ma vaglielo a dire a Fazio ...

Che poi in TV praticamente si sono inventati tutto (x-factor ... flashdance, stiamo sempre lì) e se Plastino e Quito, poi, fanno sempre lo stesso programma non è perchè rende loro di più: è perché riescono ad annaspare con l'unica formula immaginabile e possibile. Per dire mi trasmette un senso di gelida malinconia vederli discutere in TV alle 23 di 433 o di champions league, nel mezzo di uno studio vuoto, abitato da altri 3-4 personaggi, mentre per parlare di calcio sarebbe più approrpiato farli circondare da folle di tifosi, buttati per terra, magari, per trasmettere un senso di calore, di partecipazione, di coinvolgimento fisico ed emotivo, altrimenti impossibile. Anche su sky il tavolo di Caressa e soci mi da la stessa sensazione: sembrano una congrega di cartari che parla di cazzi suoi.
Ma ormai non è più possibile fare altrimenti: le TV private sono prossime alla chiusura e non hanno più né risorse né volonta di fare cose strane.

Per quanto concerne la creatività, Rischiatutto e Portobello sono operazioni nostalgie che fanno tenerezza.
E poi la TV non è più un luogo di raccoglimento come un tempo. Un tempo, quando arrivava canzonissima o i Giochi senza frontiere, la casa, la famiglia, era riunita come in un'assemblea di condominio.
Oggia siamo alla balcanizzazione della casa: ognuno sta per conto suo.

In tutto questo se un tempo gli anchor-man del GRA avevano una qualche autorevolezza, data anche dal mezzo e dalla scarsità delle fonti di informazione alternative, oggi non è più così. Nessuno se li fila. I dibattiti più interessanti del resto su Lazio e dintorni li seguo (e a cui partecipo) sui forum.
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